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La gestione della cannula tracheale

CPSE Govoni Laura Chirurgie Polispecialistiche Azienda Ospedaliero Universitaria Ferrara. La gestione della cannula tracheale. TRACHEOTOMIA. TRACHEOsTOMIA.

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La gestione della cannula tracheale

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Presentation Transcript


  1. CPSE Govoni Laura Chirurgie Polispecialistiche Azienda Ospedaliero Universitaria Ferrara La gestione della cannula tracheale

  2. TRACHEOTOMIA TRACHEOsTOMIA • Si definisce tracheotomia l’apertura temporanea della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e l’ambiente esterno, che consenta un passaggio di aria atto a garantire un’ efficace respirazione. • La tracheostomia è, invece, la creazione di un’apertura permanente della trachea, mediante abboccamento della breccia tracheale alla cute cervicale creando un contatto diretto con l’ambiente esterno.  E’ importante che tutti gli infermieri sappiano attuare una corretta assistenza infermieristica al pz con tracheotomia e tracheotomia poiché sempre piu’ spesso il maggior ricorso alla tracheotomia gestionale (rianimazione) e le indicazioni chirurgiche per patologie oncologiche di testa e collo (tracheostomie), hanno portato ad un aumento di questo tipo di pz nelle strutture sia pubbliche che private

  3. Esistono diversi modelli di protesi tracheale; essi si differenziano per materiale: metallo,silicone,pvc e composizione in base agli scopi alle quali sono destinate. Possono essere: rigide (silicone o pvc) o flessibili (armate o non armate) TIPOLOGIA E COMPOSIZIONE DELLA CANNULA TRACHEOSTOMICA.

  4. Il set della cannula comprende: • Cannula tracheale → parte esterna della cannula inserita nella trachea • Mandrino o otturatore → tubo inserito all’interno della cannula tracheale che serve ad introdurre la stessa senza lesionare la mucosa endotracheale; l’otturatore viene rimosso subito dopo l’introduzione CT e al suo posto viene introdotta la controcanula • Controcannula → tubo inserito all’interno della CT; serve ad evitare che quest’ultima si ostruisca con le secrezioni • Flangia della cannula → placca di arresto della cannula che impedisce la totale penetrazione della stessa nello stoma al quale vengono legati i dispositivi di fissaggio intorno al collo.

  5. Le cannule possono essere: • CUFFIATE → dotate di un palloncino gonfiabile che circonda il 3° distale della cannula. Viene gonfiato per evitare un’abingestis ed aspirazione di secrezioni. In alcuni casi viene anche utilizzato per sanguinamenti nei distretti faringo laringei. • NON CUFFIATA → utilizzata nel post operatorio di interventi cervico facciali con tracheotomia permanente o temporanea.Utilizzate anche nello svezzamento,riducendo il calibro della cannula fino a quando non si chiude la stomia.

  6. Le indicazioni al posizionamento di una cannula tracheale cuffiata sono: post operatorio LT, rischio abingestis, emorragie. E’consigliabile mantenere la pressione di gonfi aggio tra i 15 e 25 mm di Hg. Le complicanze di portare una cannula tracheostomicacuffiata sono la stenosi tracheale e una pressione alta della cuffia causa l’estensione della stessa oltre la cannula, rischiando di bloccare del tutto il flusso d’aria. GESTIONE DELLA CUFFIA

  7. Il malato ha un set cannula di ricambio per permettere la disinfezione di un set quando è in uso; il set non in uso deve essere conservato in un contenitore nominativo. GESTIONE DELA TRACHEOSTOMIA

  8. L’intervento principale è volto all’igiene,alla medicazione della cute peristomale,alla pulizia della cannula ed all’aspirazione delle secrezioni quotidianamente e ogni volta sia necessario. MEDICAZIONE DELLA TRACHEOSTOMIA E SOSTITUZIONE DELLA CANNULA

  9. Guanti • Ammuchina allo 0,05%per la pulizia dello stoma • Garze sterili • Metallina • Collarino • Cannula e contro cannula di ricambio • Gel lubrificante • Presidi per aspirazione MATERIALE

  10. PROCEDURA INTERVENTO • La medicazione va fatta ogni 24 ore e tutte le volte che li si ritenga necessario • Preparare il materiale • Informare il paziente • Tenere la testiera del letto tra i 30° e 40° • Lavarsi le mani • Valutare se il paziente necessita di essere bronco aspirato MOTIVO • Mantenere lo stoma asciutto e pulito previene la formazione di terreni di coltura in cui possono proliferare patogeni • Riduce l’ansia del paziente • Previene la formazione delle infezioni

  11. INTERVENTO • Indossare guanti puliti • Allentare la stringa di ancoraggio,rimuovere la medicazione e cannula sporca • Controllare lo stato della cute peristomale, valutandone arrossamenti,granulomi, infiltrati e secreti • Pulire lo stoma con movimenti circolari utilizzando una garza sterile imbevuta di ammuchina • Tamponare la superficie umida con garze sterili per asciugarla MOTIVO • Previene la formazione delle infezioni • La superficie umida favorisce la proliferazione dei microrganismi patogeni

  12. INTERVENTO • Interporre tra la cute peristomale e la flangia della contro cannula una medicazione (metallina) con taglio ad Y nel primo post operatorio,poi pratichiamo un occhiello ad un terzo di garza. • Inserire la cannula pulita provvista di mandrino (previsto nelle tracheotomie e nelle ricostruttive,mentre nelle laringectomie totali non serve e viene inserita subito la controcanula) ,prelubrificata con gel MOTIVO • Tali medicazioni hanno la capacita’ di assorbire sudore e secrezioni proteggendo la cute. Non utilizzare garze di cotone in quanto eventuali sfilacciamenti potrebbero essere introdotti in trachea accidentalmente

  13. INTERVENTO • Interporre tra la cute peristomale e la flangia della contro cannula una medicazione (metallina) con taglio ad Y nel primo post operatorio,poi pratichiamo un occhiello ad un terzo di garza. • Inserire la cannula pulita provvista di mandrino (previsto nelle tracheotomie e nelle ricostruttive,mentre nelle laringectomie totali non serve e viene inserita subito la controcanula) ,prelubrificata con gel

  14. INTERVENTO • Una volta inserita togliere il mandrino e inserire la contro cannula • Applicare una nuova stringa di ancoraggio;appurare che non sia troppo stretta interponendo un dito tra la stringa ed il collo • Aiutare il paziente ad assumere una posizione comoda MOTIVO • IL collarino è necessario perché la cannula stia ben ferma, evitando spostamenti secondari a movimenti o tosse, prevenendo così la decanulazione accidentale

  15. Se abbiamo invece un paziente portatore di cannula tracheotomica,sarà cura dell’infermiere valutare quante volte sostituire la controcannula e la metallina con taglio ad Y rispetto alla quantità di secrezioni prodotte (da due a più volte die). Quindi è auspicabile che ben conservate nella stanza del nostro paziente, ci siano sempre alcune controcannule pulire in un contenitore con nominativo MEDICAZIONE DELLA TRACHEOTOMIA E SOSTITUZIONE DELLA controCANNULA

  16. La cannula sporca deve essere immersa in acqua corrente e con detergente enzimatico (noi utilizziamo DIALZIMA O SEPTOZYME) nella quantità di 1,5 ml per 1 litro di acqua tiepida per 5 minuti. La cannula viene quindi sciacquata (anche con l’aiuto di uno scovolino se molto incrostata ) e riposta in un contenitore a bagno con amuchina al 0,1% per almeno 30 minuti. Al termine la cannula deve essere sciacquata con bidistillata sterile,asciugarla e riporla preparata nel contenitore personalizzato. Pulizia e disinfezione della cannula

  17. MATERIALE OCCORRENTE •   aspiratore centralizzato con relativo tubo di connessione o aspiratore portatile • sondino per aspirazione monouso, di calibro idoneo (ch 12/14) • acqua per preparazione per il lavaggio del circuito di aspirazione, • telino • guanti LA BRONCOASPIRAZIONE

  18. Lavarsi le mani • Indossare i guanti monouso • Aprire la confezione del sondino evitando contaminazioni • Sfilare il sondino dalla confezione e connetterlo all’aspiratore • Introdurre il sondino nella cannula • Azionare l’aspiratore, regolato ad una aspirazione massima di 120 mmhg, aspirando ad intermittenza per periodi non superiori a 10 secondi, ritirando il catetere con movimenti  rotatori. Procedura

  19. Pulire all’esterno il sondino aspirando la soluzione che troviamo sul carrello. • Chiudere il sistema di aspirazione. • Valutare le condizioni del paziente, osservando la respirazione e il colore della cute, ripetere se è necessario la manovra, lasciandolo riposare tra una aspirazione e l’altra. • Staccare il sondino dal tubo di aspirazione Gettare il guanto e il sondino nel sacco dei rifiuti • Controllare la qualita’delle secrezioni aspirate, osservando il colore, l’odore e la consistenza. • Sistemare il paziente in una posizione comoda e confortevole che favorisca la respirazione. • Riordinare il materiale usato

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