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Il sonno nel corso del primo sviluppo

Organizzazione dei ritmi veglia-sonno e principali modificazioni del sonno nel corso del ciclo di vita. Il sonno nel corso del primo sviluppo. Criteri per la definizione degli stati di sonno e di veglia. Elettrofisiologici Sviluppo EEG Maturazione SN. Comportamentali

berny
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Il sonno nel corso del primo sviluppo

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Presentation Transcript


  1. Organizzazione dei ritmi veglia-sonno e principali modificazioni del sonno nel corso del ciclo di vita

  2. Il sonno nel corso del primo sviluppo

  3. Criteri per la definizione degli stati di sonno e di veglia Elettrofisiologici • Sviluppo EEG Maturazione SN • Comportamentali • Apertura degli occhi • Motilità corporea • Pianto • Fisiologici • Ritmo cardiaco • Ritmo respiratorio

  4. Le prime fasi dello sviluppo sono caratterizzate da una continua e frenetica attività motoria definita “sonno indefinito” (Dreyfus-Brisac,1968), che diventa poi gradualmente discontinua, alternandosi ad epoche di quiescenza. cries EEG Movements Jerk Respiration EKG 15 30 45 60 75 90 100

  5. Motilità indifferenziata 30 settimane età post-concezionale in avanti Movimenti generalizzati lenti e fluidi, talora interrotti. Piccoli movimenti corporei con lievi rotazioni, improvvisi sussulti e leggeri movimenti delle estremità, sorrisi, smorfie e ulteriore attività faciale. Movimenti ampi e generalizzati, di varia velocità e ampiezza, vigorosi, con scosse prolungate e pronunciati stiramenti e rotazioni

  6. L’importanza dell’acquisizione della capacità di organizzare stati comportamentali qualitativamente diversi è notevole. • Essa testimonia prima di tutto di una tappa ontogenetica della maturazione del SNC. In secondo luogo assume un’importanza fondamentale negli scambi tra il bambino ed il mondo esterno.

  7. Nelle settimane che si avvicinano al termine numerose attività fisiologiche si sincronizzano a convergere in veri e propri stati comportamentali, come mostrato da Parmelee e Stern (1972).

  8. Caratteristiche degli stati comportamentali nel primo sviluppo VEGLIA: occhi aperti, movimenti oculari, movimenti corporei e respiro irregolare SONNO CALMO (=Quiet Sleep=QS):occhi chiusi, assenza di movimenti oculari, motilità corprea ridotta, EEG confusi e/o onde lente (oppure “tracé alternant”) SONNO ATTIVO (=Active Sleep =AS):occhi chiusi o “socchiusi”, REMs, movimenti del corpo e degli arti, EEG di basso voltaggio, atonia muscolare del mento, respiro irregolare SONNO AMBIGUO (=Transitional Sleep =TS):caratteristiche non ben definibili, a metà tra AS e QS

  9. Presenza di stati comportamentali a varie età secondo differenti autori • 24-28 settimane PCA: “sonno indefinito”; 28-30 settimane PCA : “sonno attivo” (Dreyfus-Brisac, 1974) • 27-30 settimane PGA: “sonno attivo, sonno calmo; sonno indeterminato” (Curzi-Dascalova et al., 1993) • 30 settimane PCA:“sonno attivo, sonno calmo, sonno indeterminato” (Parmelee and Stern, 1972) • 36-38 settimane PGA: Stato1F; Stato 2F; Stato 3F; Stato 4F (Nijhuis et al., 1982) • 36-38 settimane PCA: Stato 1; Stato 2; Stato 3; Stato 4; Stato 5 (Prechtl et al., 1979)

  10. Esempio di un ipnogramma di un bambino di 2 settimane. SC= sonno calmo; Amb= sonno ambiguo; SA= sonno attivo; V= veglia

  11. Il sonno nel nato a termine Differenze con il sonno dell’adulto: Sonno attivo vs sonno REM: motilità, REMs Sonno calmo vs sonno NREM: EEG Presenza di sonno indeterminato Addormentamento

  12. Esempio di sonno attivo in un neonato a termine(da Monod & Tharp, 1977)

  13. Esempio di sonno calmo in un neonato a termine. (da Monod & Tharp, 1977)

  14. Addormentamento e risveglio a varie età Neonato Adulto

  15. Principali modifiche del sonno nel corso del primo sviluppo Diminuzione del numero complessivo di episodi di sonno (sonno polifasico vs. sonno monofasico)

  16. Rappresentazione schematica del passaggio ontogenetico dall’originale alternanza polifasica di sonno e veglia nel neonato al ritmo sonno-veglia monofasico dell’adulto. Le oscillazioni secondarie mostrano il BRAC (Basic-Rest Activity Cycle). La periodicità di 50-60 minuti nel neonato si allunga a 80-90 minuti nell’adulto. Le aree nere rappresentano il sonno (da Kleitman, 1963).

  17. Episodio più lungo

  18. Principali modifiche del sonno nel corso del primo sviluppo Diminuzione del numero complessivo di episodi di sonno (sonno polifasico vs. sonno monofasico) Lieve diminuzione della durata di sonno nelle 24 ore

  19. Quantità di sonno • un neonato dorme circa 22 ore su 24 (Marcus, 1923; McCray, 1940; Suomalainen, 1937) • 20 e 22 ore (Dukes, 1905; Ukolova, 1955) • 19 e le 20 ore (Buehler, 1930; Crosby, 1935) • quantità globale di sonno di 14.8 ore a 3 settimane diminuisce a 13.6 ore a 26 settimane(Kleitman and Engelmann 1953) • 16,6 ore(10,5-23 ore) (Parmelee e coll., 1961) • 15 ore (Coons e Guilleminault,1982) • 13 ore(Fagioli e Salzarulo 1982) • 3 mesi 14.5 ore e 11 ore a 2 anni(Louis et al., 1997)

  20. Quantità totale di sonno nelle 24 ore Modificata da Fagioli e Salzarulo 1982

  21. Principali modifiche del sonno nel corso del primo sviluppo • Diminuzione del numero complessivo di episodi di sonno (sonno polifasico vs. sonno monofasico) • Lieve diminuzione della durata di sonno nelle 24 ore • Diminuzione durata del sonno diurno e aumento durata del sonno notturno

  22. Tempo di sonno nella notte e nel giorno (Fagioli e Salzarulo 1982)

  23. Distribuzione nelle 24 ore • Numerosi episodi di breve durata (20-40 minuti) alternati ad episodi di veglia di minore durata • Dopo il quarto mese diminuisce il numero degli episodi ++ nel periodo notturno e diventano più frequenti gli episodi > ad un’ora • Aumenta la durata dell’episodio di sonno più lungo che si colloca nel periodo notturno

  24. Durata degli episodi di sonno nel corso del periodo diurno e notturno in soggetti di età compresa fra 5 e 14 settimane. (Basata sui dati di Salzarulo e Fagioli 1992).

  25. Numero medio di episodi di sonno nel corso del periodo diurno e notturno in due gruppi di soggetti di età compresa rispettivamente fra 5 e 14 settimane e 19 e 50 settimane (Basata sui dati di Salzarulo e Fagioli 1992)

  26. Numero medio di episodi di sonno di durata superiore ad un’ora in due gruppi di soggetti di età compresa rispettivamente fra 5 e 14 settimane e 19 e 50 settimane (Basata sui dati di Salzarulo e Fagioli 1992).

  27. La capacità di sostenere un episodio di sonno nel corso della notte per periodi sempre più lunghi è parallela alla diminuzione dei risvegli notturni

  28. Risvegli spontanei dal bambino pre-termine al neonato

  29. Veglia nei bimbi pre-termine • 30 weeks (PCA): Comportamento di veglia. Apparent nonreflex Movimenti intermittenti degli arti, apparentemente non riflessi, con sussulti prolungati e grossolani stiramenti e rotazioni. A tratti il bambino appare vigile pur essendo immobile. Di solito c’è attività faciale, ad occhi sia aperti che chiusi. (Stefanski et al., 1984) • 35 weeks (PCA): Veglia calma. Occhi spalancati con o senza movimenti oculari di tipo esplorativo. Movimenti corporei asseenti o scarsi, respirazione regolare, onde theta EEG di basso voltaggio. Veglia attiva. Occhi aperti con movimenti oculari, aperture e chiusure degli occhi ripetitive, frequenti grossolani movimenti corporei e respirazione irregolare. (Curzi Dascalova & Mirmiran, 1996)

  30. Dopo il termine • “Veglia di necessità” , “Veglia di scelta” (Kleitman, 1963) • “Waking activity”, “Alert inactivity”; “Alert activity” (Wolff, 1987)

  31. Distribuzione dei tipi di veglia in funzione dell’età (da Wolff, 1987).

  32. Le transizioni sonno-veglia nei bambini pre-termine possono essere individuate osservando la motilità corporea e utilizzando i criteri di Stefanski et al. RISVEGLI:Movimenti grossolani, ampi e generalizzati, di varia velocità e ampiezza, vigorosi, con scosse prolungate e pronunciati stiramenti e rotazioni, a volte con pianto, che si realizzano dopo epoche di scarsa o nulla motilità, costituita da piccoli movimenti corporei con lievi rotazioni, sussulti, leggeri movimenti delle estremità e attività facialeMovimenti generalizzati lenti e fluidi, talora interrotti. Epoca di analisi: 1 minuto

  33. Numero dei risvegli nel bambino pre-termine ns Numero di risvegli nelle 24 ore (r=.-28) (Giganti, Ficca et al., in preparation)

  34. Durata dei risvegli nel bambino pre-termine p < .05 Durata media dei risvegli nelle 24 ore (r=.59) (Giganti, Ficca et al., 2006)

  35. A partire dal termine, fino al termine del primo anno di vita, i risvegli sono di solito individuati tramite criteri poligrafici e comportamentali

  36. Riduzione del numero dei risvegli notturni nel primo anno di vita Numero di risvegli notturni (asse y) in funzione dell’età (x axis) riportato in cinque studi(da Fagioli et al., 2002).

  37. La diminuzione del numero dei risvegli é dovuta alla riduzione dei risvegli da sonno REM e sonno ambiguo.

  38. Nel primo anno di vita, l’età non modifica la durata dei risvegli

  39. Nel primo semestre la veglia dopo risvegli in QS é più lunga della veglia dopo risvegli in REM, a differenza che tra le 25 e 54 settimane (Ficca et al., 1999).

  40. Before 40 weeks NUMBER DURATION After 40 weeks NUMBER DURATION Modifiche dei risvegli con l’età

  41. Distribuzione temporale dei risvegli

  42. Numero dei risvegli prima delle 40 settimane (PCA) di giorno e di notte p <.02 Giganti, Ficca et al., 2001

  43. Numero di risvegli diurni e notturni nel primo anno di vita p < .05

  44. Esistono fattori di regolazione del risveglio nel primo sviluppo ?

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