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AUTORI COLLETTIVI IN SBN

AUTORI COLLETTIVI IN SBN . Materiali del corso catalogazione di base SBN, aprile-maggio 2008 a cura del Servizio Polo TSA. FONTI. Regole italiane di catalogazione per autori. – Roma : Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, 1982

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AUTORI COLLETTIVI IN SBN

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  1. AUTORI COLLETTIVI IN SBN Materiali del corso catalogazione di base SBN, aprile-maggio 2008 a cura del Servizio Polo TSA

  2. FONTI • Regole italiane di catalogazione per autori. – Roma : Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, 1982 • Guida alla catalogazione in SBN. Pubblicazioni monografiche, pubblicazioni in serie / Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche. – 2. ed. – Roma : Iccu, 1995 • Manuale di regole di catalogazione per SBN / di Giuliana Sapori http://www.cilea.it/Sapori/index.htm

  3. FONTI Si è inoltre tenuta presente nell’impostazione del corso, per quanto in attesa di definitiva approvazione da parte della Commissione RICA istitutita dall’Iccu, la stesura di • Regole italiane di catalogazione (REICA) : bozza complessiva, febbraio 2008http://www.iccu.sbn.it/upload/documenti/ReicaFeb2008.pdf?l=it

  4. GENERALITA’ SUGLI ENTI • Per ente collettivo si intende qualsiasi organizzazione, istituzione, impresa o gruppo di persone, anche a carattere temporaneo od occasionale, che abbia un nome con il quale sia formalmente identificato. • Sono enti collettivi: associazioni, istituti, fondazioni, accademie, organizzazioni internazionali, autorità politico-territoriali e loro organi, chiese, ordini religiosi, partiti politici, scuole, archivi, musei, industrie, ditte commerciali, congressi, conferenze, riunioni, commissioni e comitati, esposizioni, spedizioni scientifiche, ecc.

  5. FORMA DELL’INTESTAZIONE • INTESTAZIONE PER ENTI COLLETTIVI • L’intestazione uniforme per un ente è quella costantemente o prevalentemente adottata nelle sue pubblicazioni in lingua originale. Da eventuali varianti si fanno intestazioni di rinvio • Biblioteca apostolica Vaticana • x Biblioteca Vaticana

  6. FORMA DELL’INTESTAZIONE • Il nome scelto per l’intestazione uniforme può essere rappresentato anche da una sigla, acronimo o da altra espressione abbreviata. La forma abbreviata del nome è preferita, anche nel caso in cui appaia abitualmente unita al nome completo dell’ente, se l’ente è sicuramente meglio conosciuto con la sigla. • In casi dubbi, si preferisce la forma estesa • *Censis • x *Centro *studi *investimenti *sociali • ENI • x *Ente *nazionale *idrocarburi • *Formez • x *Centro di *formazione e *studi per il *Mezzogiorno • *Società *italiana di *economia *demografia e statistica • x *SIEDS

  7. FORMA DELL’INTESTAZIONE • Se un ente, sia a carattere nazionale che internazionale, si presenta con più nomi ufficiali in lingue diverse, si sceglie la forma italiana del nome. • Se questa non esiste, si adotta la forma nella lingua più appropriata, tenuto conto del carattere dell’ente e della forma più frequentemente usata nelle sue pubblicazioni.

  8. FORMA DELL’INTESTAZIONE • *Nazioni *Unite • x*United *Nations • X*Nations*Unies • X*Organizzazione delle *Nazioni *Unite • X*ONU • X*UNO • *Commissione delle *Comunità *europee • X*Commission of the *European *Communities • X *Commission des *communautés *européennes • X*Comunità *europee : *Commissione

  9. FORMA DELL’INTESTAZIONE • Nel nome dell’ente si omettono articoli iniziali, elementi iniziali o finali indicanti personalità giuridica, iniziali di prenomi, titoli di studio, professionali ed onorifici, termini indicanti privilegio o appartenenza, a meno che non siano indispensabili. • Es. *Ente *Fiuggi non*Ente *Fiuggi <s.p.a> • *Smiley *public *librarynon *A. *K. *Smiley *public library • *Teatro alla *Scalanon*Ente *autonomo *teatro alla *Scala • MA • *Reale *mutua di *assicurazioni • La *nuova *Italia

  10. FORMA DELL’INTESTAZIONE SPECIFICA D’USO SBN:Se l’ente si presenta alternativamente nello stesso arco di tempo nelle sue pubblicazioni con nomi diversi, si opera una scelta: • Tra la forma del nome con denominazione particolare, per es.l’intitolazione • e quella senza intitolazione, ma con l’indicazione della sede dell’ente, si preferisce quest’ultima. Dalla forma non scelta si farà rinvio: • *Universitat <Rostock> • x *Whilelm *Pieck *Universitat • *Biblioteca *nazionale *centrale <Roma> • xBiblioteca *nazionale *centrale *Vittorio Emanuele 2.

  11. FORMA DELL’INTESTAZIONE • Se il nome dell’ente comprende normalmente l’indicazione del luogo in cui ha sede, o dell’ambito territoriale di riferimento, questa si registra come qualificazione • Se l’indicazione del luogo figura occasionalmente si omette • Il luogo si riporta anche come qualificazione per disambiguare enti omonimi che abbiano sede in località diverse

  12. FORMA DELL’INTESTAZIONE • *Archivio di *Stato <Firenze> • *Università degli *Studi <Genova> • *Santuario della *Madonna del *conforto <Arezzo> • *Accademia dei *concordi <Ravenna> • *Accademia dei *concordi <Rovigo> • *Gabinetto *letterario *scientifico *G. B. Viesseux • X*Gabinetto *letterario *scientifico *G. B. Viesseux < Firenze>

  13. FORMA DELL’INTESTAZIONE • ENTI GERARCHICI(G)Quando il nome di un ente non è sufficientemente distintivo se non unito al nome di un altro ente al quale è legato da un rapporto di subordinazione, l’intestazione è costituita dal nome dell’ente sovraordinato seguito da quello dell’ente subordinato

  14. FORMA DELL’INTESTAZIONE *Università degli *studi <Bologna> : *Facoltà di *ingegneria (G) *Italia : *Presidenza della *Repubblica (G) X*Presidenza della *Repubblica italiana *Chiesa*cattolica*: Pontificia*commissione biblica (G) x*Pontificia *commissione *biblica

  15. FORMA DELL’INTESTAZIONE • Un ente viene registrato in forma GERARCHIZZATA quando la sua denominazione non è sufficiente da sola ad identificarlo con chiarezza, in quanto costituita da termini generici o ricorrenti o che per definizione implicano subordinazione (ad es. settore, sezione, dipartimento, divisione, ripartizione, commissione, servizio, ufficio, facoltà…).

  16. FORMA DELL’INTESTAZIONE • ESEMPI: • *Banca d’*Italia : *Servizio *studi • *Università degli studi <Bologna> : *Dipartimento di *sociologia • *Italia *nostra : *Sezione di *Bolzano • *Istituto *superiore di *sanità : *Biblioteca • *Confindustria : *Direzione *rapporti economici

  17. FORMA DELL’INTESTAZIONE • In una successione gerarchica si prendono in considerazione i soli elementi necessari a identificare l’ente subordinato. • *Università degli *studi <Genova> : *Istituto di *filologia classica • X*Università degli *studi <Genova> : *Facoltà di *lettere : Istituto di filologia classica

  18. FORMA DELL’INTESTAZIONE • L’intestazione per un ente subordinato ha come base il suo nome se questo è sufficiente a identificarlo con chiarezza anche quando non accompagnato dall’ente sovraordinato *Commissione *italiana per la *oceanografia • X*Consiglio *nazionale delle *ricerche : *Commissione *italiana per la oceanografia • *Servizio *geologico *nazionale • X*Italia :*Servizio *geologico nazionale

  19. FORMA DELL’INTESTAZIONE • AUTORITÀ POLITICO-TERRITORIALI • Gli stati e le altre autorità territoriali si registrano preferibilmente sotto il nome geografico generalmente usato per indicarli. • Si preferisce la denominazione completa o tradizionale dello Stato se essa è la più idonea a identificarlo in maniera univoca e corretta • Il nome del territorio è dato in italiano, se questa forma è comunemente usata, altrimenti nella lingua del paese. Dalla denominazione dell’ente e dal nome del territorio nella lingua del paese si fa rinvio, se opportuno. • *Francia x *France • *Parigi • *Lombardo-Veneto • *Due Sicilie

  20. FORMA DELL’INTESTAZIONE • *Italia • x*Repubblica *italiana • x*Regno d’*Italia <1861-1946> • *San Marino <Repubblica> x*Repubblica di *San *Marino • *Lombardo-*Veneto <Regno> x*Regno *Lombardo-*Veneto

  21. FORMA DELL’INTESTAZIONE • La denominazione tradizionale dell’ente territoriale è però da preferire al nome del territorio interessato se essa è l’unica, o comunque la più idonea ad identificarlo. • Regno d’Italia <1805-1814> • Repubblica italiana <1802-1805> • Il termine geografico Italia, contenuto nel nome dei due enti, indica un territorio molto più ampio di quello degli enti stessi e quindi non sarebbe appropriato

  22. FORMA DELL’INTESTAZIONE • Al nome del territorio o alla denominazione tradizionale dell’ente territoriale si aggiunge tra parentesi una qualificazione, possibilmente in italiano, solo quando occorra distinguere autorità territoriali diverse che portino lo stesso nome. • La qualificazione non è aggiunta per le autorità territoriali comunemente identificate con il nome del territorio • Friuli *Venezia *Giulia(=Regione autonomaFriuli Venezia Giulia) • Nelle amministrazioni delle città, si qualifica la provinciama non il comune • Palermo (= Comune di Palermo) • Palermo <provincia>

  23. FORMA DELL’INTESTAZIONE • ORGANI DI ENTI TERRITORIALISi considerano organi di enti territoriali gli enti, organi o uffici tramite i quali uno stato o altro ente territoriale esercita funzioni legislative, amministrative, giudiziarie, militari o diplomatiche.Per questo tipo di enti l’intestazione è costituita dal nome dell’ente territoriale a cui l’organo appartiene (nella lingua adottata per l’ intestazione uniforme, di solitol’italiano) seguito dal nome dell’organo stesso (nella lingua del paese, se accertabile)

  24. FORMA DELL’INTESTAZIONE • ORGANI DI ENTI TERRITORIALI • NON si considerano organi di enti territoriali, ai fini catalografici, gli enti istituiti o controllati da un ente territoriale che esercitano funzioni educative, culturali, scientifiche, tecniche… • Es. scuole, università, biblioteche, archivi, musei, teatri, ospedali, aziende pubbliche • *Biblioteca *comunale<Palermo>(non si tratta di organo amminstrativo del Comune di Palermo!)

  25. FORMA DELL’INTESTAZIONE • Gli organi legislativi, amministrativi, giudiziari, militari e diplomatici si intestano al loro nome (nella linguaoriginale), preceduto dall’intestazione della relativa autorità territoriale espressa in italiano • *Belgio : *Ministère de l’*agricolture • *Italia : *Camera dei *deputati

  26. FORMA DELL’INTESTAZIONE • Un organo di un’autorità territoriale che sia subordinato ad altro organo legislativo, amministrativo, ecc. si scheda sotto il proprio nome direttamente preceduto dal nome della relativa autorità territoriale. Se tuttavia il nome dell’organo di per sé indica subordinazione o è insufficiente ad identificarlo, si inserisce nell’intestazione anche il nome dell’organo intermedio da cui dipende.

  27. FORMA DELL’INTESTAZIONE • *Italia : *Direzione *generale dell’istruzione universitaria • X*Italia : *Ministero della *pubblica istruzione : Direzione generaledell’istruzione universitaria • X*Ministero della *pubblica *istruzione : *Direzione *generale dell’istruzione universitaria.. • *Italia : *Corte costituzionale : Biblioteca • X*Italia : *Biblioteca della *Corte costituzionale

  28. FORMA DELL’INTESTAZIONE • *Stati *Uniti d’*America : *Bureau of the *census • X*Stati *Uniti d’*America : *Department of *commerce : Bureau of the census • *Italia : *Bersaglieri : Reggimento <3.> • X*Italia : *Esercito : *Bersaglieri : *Reggimento <3.> • X*Bersaglieri : *Reggimento <3.> • X*Reggimento *bersaglieri <3.> • X*Terzo *bersaglieri

  29. FORMA DELL’INTESTAZIONE • I nomi di enti che comprendono uno o più nomi di persona si registrano in forma diretta, in genere accompagnati da sigle o espressioni che indichino la natura giuridica dell’ente • *Arnoldo *Mondadori *editore • X*Mondadori *editore • XMondadori, Arnoldo <casa editrice> *F.*A. *Brockhaus <casa editrice> X*Brockhaus <casa editrice> X*Brockhaus, F.A. <casa editrice> *Santana <gruppo musicale>

  30. FORMA DELL'INTESTAZIONE • INTESTAZIONE: FORMA ACCETTATA E FORMA VARIANTE Per le intestazioni di uno stesso autore (personale o collettivo) si adotta sempre la stessa forma del nome (intestazione uniforme) (Forma accettata= Codice di controllo A).Si fanno rinvii (Forma variante = Codice di controllo R, codice di collegamento = 2) da: • Altri nomi o forme del nome che figurino nelle pubblicazioni • Elementi di un nome diversi da quello in prima posizione • Sigle e forme ridotte • Forme che comprendono l’indicazione del luogo in cui l’ente ha sede • Variazioni grafiche minori

  31. FORMA DELL'INTESTAZIONE • INTESTAZIONE: FORMA ACCETTATA E FORMA VARIANTE • Solo per gli enti che cambiano denominazione nel tempo, si dovrebbe effettuare un legame di tipo VEDI ANCHE(Codice di collegamento 1) fra due forme accettate, ma nell’attuale versione di Indice NON è consentito. Si consiglia di usare le note all'intestazione per indicare gli estremi temporali delle diverse forme della denominazione dell'ente. • Si possono sviluppare i rinvii reciproci tra le forme accettate degli enti che abbiano cambiato la denominazione nel tempo in modalità “solo in polo”

  32. FORMA DELL'INTESTAZIONE • TIPI DI NOMI DI AUTORIIn SBN gli autori rispondono ai seguenti tipi di nomi: • A. Nome personale in forma diretta il cui gruppo principale è costituito da un solo elemento. B. Nome personale in forma diretta il cui gruppo principale è costituito da più elementi. C. Nome personale in forma inversa il cui gruppo principale è costituito da un solo elemento. D. Nome personale in forma inversa il cui gruppo principale è costituito da più elementi. E. Nome di ente. G. Nome di ente subordinato. R. Nome di ente a carattere temporaneo.

  33. FORMA DELL'INTESTAZIONE • PUNTEGGIATURA DA UTILIZZARE NELLA TRASCRIZIONE DEI NOMI DEGLI ENTI • *Asterisco negli enti • Serveper escludere elementi iniziali di una stringa (articoli) da non considerare per l’ordinamento alfabetico • (Non seguito da spazio, preceduto da spazio salvo nel caso che segua un articolo con apostrofo, o a inizio di rigo). • Per gli enti di tipo E: davanti ad ogni parola significativa (fino a 4). • Per il primo sottoente: davanti ad ogni parola significativa (fino a 2). • Niente sul secondo sottoente.Per parole significative si intendono tutte le parole esclusi gli articoli, le congiunzioni e le preposizioni semplici e articolate. Sono incluse le iniziali puntate. • Es.: La *nuova *Italia *bibliografica • N.B. Vi sono località per le quali l'articolo iniziale fa parte della denominazione, e in questo caso l'asterisco precede l'articolo, es. • *L'Aquila, *La_Spezia MA • Il *Cairo

  34. FORMA DELL'INTESTAZIONE • PUNTEGGIATURA DA UTILIZZARE NELLA TRASCRIZIONE DEI NOMI DEGLI ENTI_  Trattino sottostante • Si mette fra il prefisso e il nome vero e proprio nella prima parola del gruppo principale del nome degli autori collettivi quando il prefisso dev’essere considerato unito alla parola che segue: le parole risultano compattate, non vale un carattere. • Es.   *La_Spezia • Due punti fra spazi • Per introdurre ciascun autore collettivo gerarchicamente inferiore nella trascrizione del nome degli autori collettivi di tipo G • Es. *Italia : *Corte *costituzionale : Biblioteca 

  35. FORMA DELL'INTESTAZIONE • PUNTEGGIATURA DA UTILIZZARE NELLA TRASCRIZIONE DEI NOMI DEGLI ENTI<  Parentesi uncinate per le qualificazioni • La parentesi aperta è preceduta ma non seguita da spazio. Al termine si chiude con parentesi uncinata seguita ma non preceduta da spazio. • Es.   La_Spezia <Provincia> • SOTTOINTESTAZIONI DI ENTI. • Es. *Italia : *Bersaglieri : Reggimento <5.>    • ENTI GENERICI (anche se seguiti da sottointestazioni). • Es. *Università degli *studi <Firenze> : *Clinica *chirurgica    • SOTTOINTESTAZIONI DI ENTI CON VARIETA'  DI SEDI. • Es.*Italia : *Ambasciata <Berlino>   

  36. FORMA DELL'INTESTAZIONE • PUNTEGGIATURA DA UTILIZZARE NELLA TRASCRIZIONE DEI NOMI DEGLI ENTIOrdine delle qualificazioni per gli enti di tipo R: • numero d’ordine (in cifre arabe + punto) • specificazione cronologica • qualificazione geografica • Es.: *Congresso *storico *calabrese <4. ; 1966 ; Firenze> • Attenzione: l’ordine delle qualificazioni per questo tipo di ente differisce da quello riportato nelle RICA

  37. FORMA DELL'INTESTAZIONE • PUNTEGGIATURA DA UTILIZZARE NELLA TRASCRIZIONE DEI NOMI DEGLI ENTI • Enti E, R: nomi di enti il cui gruppo principale, ai fini dell’ordinamento, è costituito da uno o più elementi ed il cui gruppo secondario è costituito da una o più qualificazioni • Enti G: enti il cui nome non è abbastanza distintivo se non unito al nome di altro ente a cui sia legato da un rapporto di subordinazione o di altro genere. • Il gruppo principale è costituito dall’ente gerarchicamente superiore, i gruppi secondari dall’eventuale qualificazione dell’ente superiore, nonché dal nome o dai nomi degli enti gerarchicamente inferiori e dalle eventuali relative qualificazioni.

  38. FORMA DELL'INTESTAZIONESEGNI DA USARE • ;Punto e virgola fra spazi nelle intestazioni • Preceduto e seguito da spazio. Si usa davanti a:   QUALIFICAZIONI SUCCESSIVE ALLA PRIMA di persone o di enti all'interno delle parentesi uncinate. • Es.     <Abbazia trappista ; Kentucky>   • -  Trattino di unione • non preceduto né seguito da spazio, viene utilizzato come è trovato nella trascrizione dei nomi degli autori e per separare specificazioni cronologiche • Es. *Concilio *Vaticano <2. ; 1962-1965>

  39. FORMA DELL'INTESTAZIONESEGNI DA USARE • In caso di presenza di caratteri non alfanumerici (simboli, segni matematici e simili) nel nome di un ente verra’ implementata una forma variante contenente l’equivalente verbale nella lingua dell’intestazione. • Es. *Olivetti & *C. ENTE E IN FORMA ACCETTATA • *Olivetti e *C. FORMA RINVIATA

  40. FORMA DELL'INTESTAZIONECARATTERI MAIUSCOLI E MINUSCOLI • AUTORI COLLETTIVI • Negli autori enti in genere è maiuscola l'iniziale della sola prima parola dell'ente, a meno che nell'ente: • a) siano compresi nomi propri di persone o di luogo. • Es.*Raccolta *amici di *Manzù • b) vi siano parole di lingue che prescrivono la maiuscola in modo tassativo (ad es. i sostantivi in tedesco, in inglese e in latino gli aggettivi derivati da nomi propri). Es. • *Internationale *Gesellschaft für *Urologie • c) se è ricordato un altro ente in relazione all'intestazione, sarà maiuscola anche l'iniziale di tale ente. • Es.*Mostra del *manoscritto e del *libro *antico della Biblioteca comunale di Ortona <1971>. • Le sigle e gli acronimi scrivono come si presentano. • Es  *FIAT *RAI *Euratom *C.E.E.

  41. FORMA DELL'INTESTAZIONE • ENTI COLLETTIVI TIPO ESono maiuscole le iniziali delle parole essenziali di stati. • Es.*Stati *Uniti d'*America • *Santa *Sede • *Province *Unite • Ma: • *Stato *pontificio • *Sacro *romano *impero • E' maiuscola l'iniziale della parola Stato. • Es. *Archivio di *Stato • E' maiuscola l'iniziale del nome particolare delle biblioteche o dell'ente al quale sono annesse. • Es. *Biblioteca *Vallicelliana

  42. FORMA DELL'INTESTAZIONE • ENTI COLLETTIVI TIPO GOltre ai casi indicati sopra, è maiuscola l'iniziale della prima parola di ogni sottointestazione. • Es.*Università degli *studi <Napoli> : *Facoltà di *ingegneria • *Italia : *Bersaglieri : Reggimento <10.> • ENTI COLLETTIVI TIPO ROltre ai casi indicati sopra. • Es. *Congresso *mondiale di *sociologia <4. ; 1959 ; Milano> • *Congrès *Benjamin *Constant <1967 ; Losanna> • *Concilio *vaticano <2. ; 1962­1965> • è maiuscola l'iniziale della prima parola indicante l'argomento di un congresso il cui nome comincia con espressioni del tipo: "convegno su", "congresso sul tema" ecc, nelle varie lingue (v. par. ). • Es. *Tavola *rotonda I *musei *ferroviari in Italia e in Europa <1979 ; Cuneo>

  43. FORMA DELL'INTESTAZIONE • Esempi di nomi di tipo E • *Archivio di *Stato <Ravenna> • *Università degli *studi <Milano> • *Fiat • Il *Cairo • *L’Aquila • *L’Aquila <provincia>

  44. FORMA DELL'INTESTAZIONE • Esempi di nomi di tipo R • *Congresso *storico *calabrese <4. ; 1966 ; Firenze> • *Esposizione *internazionale della *medaglia *contemporanea <1961 ; Roma> • *Concilio *Vaticano <2. ; 1962-1965>

  45. FORMA DELL'INTESTAZIONE • Esempi di nomi di tipo G • *Francia : *Consulat <Roma> • *Università degli *studi <Roma> : *Facoltà di *lettere • *Italia : *Corte *Costituzionale : Biblioteca • *Sardegna : *Assessorato *agricoltura e foreste

  46. CHIAVE CAUTUN AUTORI COLLETTIVI • Calcolata automaticamente dal sistema, costituita in base all’algoritmo 2+1+1+1 • I primi due caratteri della prima parola significativa, preceduta da asterisco • Il primo carattere delle quattro parole successive, che precedano la punteggiatura di qualificazione < oppure quella di introduzione del primo ente gerarchicamente inferiore :

  47. Stringa di ordinamento autori collettivi

  48. Stringa di ordinamento autori collettivi • Autori E • *Università degli *Studi <Genova> • Chiave CAUTUN: UNDS (2+1+1+1) • Stringa di ordinamento: • AUTEUR EL1 EL2 EL3 EL4 EL5 • UNIVERSITA STUDI GENOVA

  49. Stringa di ordinamento autori collettivi • Autori R • *Convegno di *studi sul *folklore *padano <1962 ; Modena> • Chiave CAUTUN: CODSSF (2+1+1+1) • Stringa di ordinamento: • AUTEUR EL1 EL2 EL3 EL4 EL5 • CONVEGNO STUDI FOLKLO PADANO 1962 MODENA

  50. Stringa di ordinamento autori collettivi • Autori G • *Università degli *studi <Roma> : *Facoltà di *lettere • Chiave CAUTUN: UNDS (2+1+1+1) • Stringa di ordinamento: • AUTEUR EL1 EL2 EL3 EL4 EL5 • UNIVERSITA STUDI ROMA FACLET

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