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ISTITUTO COMPRENSIVO TORRETTA

ISTITUTO COMPRENSIVO TORRETTA. a.s. 2005 - 2006. Classi: II A e II B. EDUCAZIONE ALIMENTARE. PENSO DUNQUE MANGIO.

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ISTITUTO COMPRENSIVO TORRETTA

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Presentation Transcript


  1. ISTITUTO COMPRENSIVO TORRETTA a.s. 2005 - 2006 Classi: II A e II B EDUCAZIONE ALIMENTARE

  2. PENSO DUNQUE MANGIO • Dal momento dell’acquisto tutta la responsabilità della sicurezza alimentare passa in mano ai Consumatori. E’ importante dunque che essi siano consapevoli del proprio ruolo attivo per: • Essere informati correttamente e completamente • Esigere la sicurezza del prodotto alimentare da allevatori ed agricoltori, dall’industria e dal distributore • Conoscere il prodotto acquistato, anche e soprattutto grazie ad una corretta comprensione dell’etichetta e delle modalità di conservazione e preparazione • Esigere standard di igiene ed idonea conservazione nei punti di vendita e di ristoro

  3. E’ altrettanto importante però, che il consumatore sappia che, dal momento dell’acquisto,, del trasporto, della conservazione fino alla preparazione in cucina e al consumo a tavola, la sicurezza di un prodotto dipende esclusivamente dal suo comportamento. Gli alimenti, infatti, possono subire sia alterazioni microbiologiche che contaminazioni. L’impiego di materie prime inquinate, la produzione e la lavorazione non corretta, la non idonea conservazione, la mancanza di igiene determinano nei prodotti modificazioni chimiche e fisiche che non solo ne influenzano le caratteristiche nutrizionali ed organolettiche ma possono causare tossinfezioni alimentari, gravemente nocive per la salute umana e talvolta anche letali. Per fortuna, però, la prevenzione è possibile.

  4. EDUCAZIONE ALIMENTARE • Le tossinfezioni alimentari • Cibi transgenici • Viaggio nel mondo dell’etichetta • Bulimia • Anoressia • Dieta mediterranea • Alimentazione e pubblicità • Scenette

  5. EDUCAZIONE ALIMENTARE • Le tossinfezioni alimentari • Cibi transgenici • Viaggio nel mondo dell’etichetta • Bulimia • Anoressia • Dieta mediterranea • Alimentazione e pubblicità • Scenette

  6. TOSSINFEZIONE ALIMENTARE • La tossinfezione alimentare è una sindrome morbosa provocata dall’ingestione di alimenti contaminati da microrganismi patogeni o dalle loro tossine. • Le malattie alimentari si manifestano solitamente con disturbi gastrointestinali il cui periodo di incubazione varia da poche ore ad alcuni giorni; spesso le patologie si risolvono in breve tempo senza conseguenze, a volte però esse determinano forme cliniche gravi e anche letali. • Gli agenti patogeni più pericolosi sono: • Salmonelle • Stafilococchi • Clostridi

  7. SALMONELLA La salmonellosi umana può essere causata da un’elevata carica di salmonelle presenti soprattutto negli alimenti di origine animale, come uova e carni crude macellate. Un’adeguata cottura, condotta con tempi e temperature idonei, è in grado di distruggere i germi. Nella gran parte dei casi la guarigione è completa, ma il soggetto può rimanere portatore convalescente di salmonella o anche portatore cronico attraverso le feci.

  8. STAPHYLOCOCCUS AUREUS Lo saphylococco elabora le proprie tossine termoresistenti direttamente negli alimenti: quelli a maggior rischio di contaminazione sono i cibi altamente proteici e i piatti già pronti

  9. CLOSTRIDIUM BOTULINUM La tossina botulinica è un micidiale proiettile letale. Questo minuscolo killer è una proteina che nell’organismo umano blocca l’attività muscolare provocando perdita di riflessi. I primi sintomi, solitamente, seguono di un paio di giorni l’ingestione, ma compaiono anche più tardi e, se non si interviene in modo tempestivo, possono comportare anche la morte per paralisi respiratoria. Il botulino, che è ampiamente diffuso nei vari ambienti in cui l’uomo vive, viene veicolato soprattutto attraverso conserve domestiche impropriamente preparate e insaccati di provenienza sconosciuta.

  10. LAVORO ESEGUITO DA • Caruso Natale • Di Maggio Rocco • Ferranti Gianvito • Troia Marco • Candela Maria

  11. EDUCAZIONE ALIMENTARE • Le tossinfezioni alimentari • Cibi transgenici • Viaggio nel mondo dell’etichetta • Bulimia • Anoressia • Dieta mediterranea • Alimentazione e pubblicità • Scenette

  12. PRODOTTI VEGETALI TRANSGENICI Un organismo geneticamente modificato ( OGM ) è un organismo biologico capace di riprodursi e il cui materiale genetico è stato modificato in modo diverso da quanto si verifica in natura con l’accoppiamento e/o la ricombinazione genetica naturale. Se ne parla molto specialmente di mais e soia transgenici che possono costituire ingredienti di altri prodotti e la cui utilizzazione è stata consentita dalla legislazione europea, sia pure con particolari prescrizioni. Per diversi anni, in molti paesi del mondo, si sono moltiplicate le sperimentazioni su microrganismi e piante fino ad ottenere da parte di importanti imprese agro-chimiche alcuni brevetti su particolari caratteristiche di alcune piante.

  13. L’Unione Europea ha definito un insieme di norme atte a tutelare il consumatore sui prodotti provenienti da OGM. In particolare si è riconosciuto che soia e granturco geneticamente modificati non sono equivalenti ai corrispondenti prodotti e ingredienti alimentari convenzionali e pertanto questi prodotti devono avere un’etichettatura particolare. Infatti, qualora il prodotto commerciale contenga anche un solo ingrediente con proteine o DNA derivanti dalla modificazione genetica, deve essere specificato per tale ingrediente la seguente dicitura: “ prodotto con soia geneticamente modificata “ “ prodotto con granturco geneticamente modificato “

  14. Alcuni esempi di cibi transgenici L’esempio più usato di cibi transgenici è quello della fragola pesce. Per rendere possibile la coltivazione delle fragole in climi molto freddi è stato introdotto nel loro DNA un gene di un pesce che vive nel mar del nord. Un altro esempio di cibi transgenici è quello del riso. Gordon Conway ha dichiarato che basterà trasferire nei chicchi di riso la vitamina A oggi contenuta nelle foglie e si potrà salvare la vita e la vista a 120 milioni di bambini.

  15. Le proteste contro gli ogm I cibi transgenici sono cibi modificati geneticamente per essere prodotti più facilmente,come la fragola pesce o il riso con la vitamina A. Molti uomini hanno detto che i cibi transgenici sono utili a salvare molti popoli poveri, però questi cibi hanno scatenato tantissime proteste perché se alcune specie vengono rinforzate in modo da resistere a malattie produrranno polline che andrebbe a fecondare le specie normali causando la loro estinzione. Per preservare le specie normali,si dovrebbero coltivare i cibi transgenici sotto i tunnel o nelle serre. Esiste il sospetto che la migrazione di tossine degli organismi geneticamente modificate può provocare gravi malattie.

  16. LAVORO ESEGUITO DA • Favaloro Giacoma • Cipriano Concetta • Stante Erica • Russo Chiara • Di Maggio Maria • Candela Salvatrice • Davì Elisa • La Barbera Valeria • Lo Porto Valentina

  17. EDUCAZIONE ALIMENTARE • Le tossinfezioni alimentari • Cibi transgenici • Viaggio nel mondo dell’etichetta • Bulimia • Anoressia • Dieta mediterranea • Alimentazione e pubblicità • Scenette

  18. VIAGGIO NEL MONDO DELL'ETICHETTA Sull’etichetta devono essere indicati obbligatoriamente e in modo ben individuabile tutti gli ingredienti che compongono il prodotto, che vanno elencati in ordine decrescente di quantità. Tale regola permette di capire la qualità di un prodotto e anche di valutarne la convenienza rispetto ad un altro di prezzo analogo, guardando il posto che occupano i componenti più pregiati, come le uova e il burro in un panettone. Altri elementi che vanno riportati in etichetta sono: il peso, il luogo e la ditta di produzione e, quando occorrono, anche le modalità di conservazione e preparazione.

  19. La più importante accortezza ai fini della salubrità di un alimento è l’attento controllo della data di scadenza o di durabilità: la prima, indicata con la dicitura “ da consumarsi entro….” deve essere tassativamente rispettata; mentre l’altra, espressa con la formula “ da consumarsi preferibilmente entro….” esprime un consiglio e non implica una scadenza del prodotto oltre la data indicata. Sull’etichetta può esserci un codice a barre, un sistema internazionale per la lettura ottica effettuata dai registratori di cassa. Consiste in una serie di barre verticali e tredici numeri posti in calce; per gli stati europei, i primi due numeri indicano il paese di origine ( 80 per l’Italia ) i successivi cinque la ditta produttrice, ma non il luogo di provenienza degli ingredienti, ulteriori cinque numeri identificano il nome del prodotto e l’ultima cifra è un sistema di controllo del codice.

  20. Sull’etichetta è possibile riscontrare altre due indicazioni facoltative: La tabella nutrizionale ove, secondo le indicazioni di una direttiva europea, è precisato il valore energetico di un alimento, quante calorie forniscono 100 grammi di prodotto e la quantità dei principali nutrienti. L’indicazione di coltivazione biologica dalla dicitura “ Agricoltura biologica. Regime di controllo CEE “, per i prodotti che attuano tale sistema di coltivazione.

  21. LAVORO ESEGUITO DA • Pizzimenti Laura • Alfano Nicoletta • Raccuglia M. Grazia • Naimo Raffaele • Carollo Cristina • Rachele Passarello

  22. EDUCAZIONE ALIMENTARE • Le tossinfezioni alimentari • Cibi transgenici • Viaggio nel mondo dell’etichetta • Bulimia • Anoressia • Dieta mediterranea • Alimentazione e pubblicità • Scenette

  23. LA BULIMIA FINE

  24. LA BULIMIA • CHE COS’E’ LA BULIMIA? • FATTORI SCATENANTI • CHE DIFFERENZA C’E’ TRA BULIMIA E ALTRI PROBLEMI ALIMENTARI FINE

  25. CHE COS’È LA BULIMIA La bulimia, come l’anoressia, è un disturbo legato all’alimentazione a causa del quale il paziente è colpito da fame insaziabile e ingerisce cibi in quantità non bilanciata. Egli, dopo il pasto, si autoinduce il vomito o ingerisce lassativi e diuretici per alleviare il senso di colpa provocato dall’abbuffata e per minimizzare ogni aumento di peso che si potrebbe verificare di conseguenza. E’ possibile comprendere un soggetto affetto da bulimia grazie a tre componenti: il comportamento alimentare e compensatorio, o componente comportamentale; il modo in cui egli pensa a se stesso e Al suo mondo, o componente cognitiva; il modo in cui gestisce le proprie emozioni, o componente emotiva. A conferma di ciò abbiamo varie testimonianze. FINE

  26. TESTIMONIANZE Tra le varie testimonianze, abbiamo quella di Allison, una giovane ragazza che era sempre depressa e infelice. Pensava che questa sua infelicità fosse dovuta al suo peso e che la soluzione migliore fosse quella di “dimagrire”;ma poiché la dieta alimentare e l’attività fisica non avevano portato ad alcun risultato, iniziò a diventare sempre più restrittiva nel cibo. Guardandosi allo specchio si vedeva sempre grassa, aveva la tentazione di abbuffarsi, ma, prima di farlo, era molto tesa e ansiosa. Infatti, le persone bulimiche pensano che l’abbuffata soddisfi psicologicamente il corpo, ma subito dopo, nascono in loro forti sensi di colpa per i quali ricorrono subito ai comportamenti compensatori ( vomito, lassativi….). E tutto questo si verificò a lungo in Allison, fino a quando non iniziò la terapia. FINE

  27. FATTORI SCATENANTI • La bulimia comincia con una dieta o con il desiderio di perdere peso. Di solito il soggetto ha tentato di tutto per dimagrire e si è rassegnato pensando che ormai è senza speranze. Qualche volta apprende dall’amica o dai programmi televisivi, un metodo “MANGIARE TUTTO QUELLO CHE SI VUOLE E NELLO STESSO TEMPO PERDERE PESO”, che consiste nell’ingerire grandi quantità di cibo che subito dopo vengono rigettate. • La bulimia è legata a fattori familiari, fattori sentimentali, fattori sociali, fattori psicologici e alla depressione FINE

  28. FATTORI PSICOLOGICI • Molti bulimici passano giorni e giorni a pensare a cosa mangiare, a quando e dove mangiare, a come abbuffarsi senza farsi scoprire, a dove vomitare,a come e se usare lassativi o pillole dimagranti. Più i bulimici si privano del cibo, più forte diventa in loro la spinta ad abbuffarsi; essi sono convinti di poter essere felici soltanto se sono magri,non si accettano per quello che sono; ciò impedisce loro di farsi delle amicizie, frequentare gli altri, perché chi non si sente bene con se stesso, non riesce a stare bene con gli altri. • Tutti noi possiamo esserne d’aiuto: • informandoci sul problema • incoraggiando chi è affetto da bulimia, senza essere invadenti; • cercando di fornire un aiuto professionale. FINE

  29. CHE DIFFERENZA C’E’ TRA BULIMIA E ALTRI PROBLEMI ALIMENTARI • I tre problemi alimentari più diffusi e che colpiscono principalmente ballerine, atleti, modelle e persone che hanno subito abusi sessuali, sono: l’anoressia nervosa, la bulimia e la sovralimentazione compulsiva. La bulimia è simile all’anoressia; esse hanno, infatti, lo stesso tema in comune, cioè il <<cibo>>, ma con qualche differenza di manifestazione: l’anoressica, infatti, nega a se stessa e agli altri un comportamento anormale, la bulimica invece, pur negando a chi la circonda il proprio problema, in realtà ne è perfettamente cosciente l’anoressica è sempre in sottopeso, mentre la bulimica può essere sia in sottopeso che in sovrappeso; l’obiettivo dell’anoressica è quello di perdere peso, mentre quello della bulimica è quello di raggiungere un peso, a volte irreale. FINE

  30. AUTORI ROSARIA CAROLLO GAMBINO FELICIA DAVì CALOGERO MANNINO ROSARIO BILLECI GIUSEPPE

  31. EDUCAZIONE ALIMENTARE • Le tossinfezioni alimentari • Cibi transgenici • Viaggio nel mondo dell’etichetta • Bulimia • Anoressia • Dieta mediterranea • Alimentazione e pubblicità • Scenette

  32. Prima immagine Seconda immagine Anoressia Terza immagine

  33. Spiegazione 1° immagine la ragazza è tanto magra cheha perso tutte le forme.

  34. Spiegazione 2° immagine la ragazza si sente in colpa per quello che ha mangiato e cerca quindi di vomitare.

  35. Spiegazione 3° immagine la ragazza che èmagra come un grissino si vede una bomba nella sua immaginazione.

  36. Visione Generale L’anoressia è l’intensa paura di aumentare di peso e di perdere il controllo, anche se si è al di sotto dei valori normali, a tal punto che anche un aumento di pochi etti può provocare profondo disagio e angoscia. La forma del corpo, la distribuzione del grasso diventano la fonte primaria del loro stato di inquietudine, sino al punto che tutta l’esistenza e il comportamento del soggetto ne vengono pesantemente influenzati. L’assenza di almeno 3 cicli mestruali è certamente legata alla condizione fisiologica di sottopeso. Una ragazza per essere predisposta a procreare deve avere una certa percentuale di grasso idoneo per affrontare una eventuale gravidanza. In una ragazza in condizioni di sottopeso avviene il blocco del ciclo mestruale e quindi l’inabilità fisiologica a procreare.

  37. Come si presenta questo tipo di malattia L’anoressia può dunque essere vista come una lotta quotidiana tra un bisogno fisiologico essenziale di nutrimento e un desiderio psicologico di magrezza estrema per affermare se stesse. Attorno a questo scontro ruota tutto il comportamento della paziente: da quando si sveglia alla mattina, per tutto il giorno e anche di notte ha fame, una fame che si fa sempre più intensa e irresistibile tanto più quanto il soggetto si presenta emaciato. La risposta a questo forte bisogno naturale che si manifesta con continui pensieri al cibo e sogni a occhi aperti di dolciumi deve essere combattuto con un’altrettanta determinata forza di volontà, altrimenti la fame potrebbe prendere il sopravvento.

  38. Il primo passo per affrontare questo tipo di malattia Che cosa deve fare una paziente affetta da anoressia che intenda seriamente affrontare il problema, o, nel caso la paziente non fosse ancora motivata, che cosa devono fare i familiari per convincerla ad affrontare il problema? Bisogna ricordare innanzitutto che l’anoressia è un grave disturbo che coinvolge l’intera personalità e che nella maggioranza dei casi ha radici lontane nel tempo. Non dimentichiamo infatti che si tratta di una malattia a “tempo pieno” che occupa minuto dopo minuto l’intera giornata di una ragazza, lasciandole poco spazio per altre attività. Inoltre l’anoressia presenta a volte lunghi periodi di “incubazione”, in cui non è ancora manifesto il dimagrimento fisico, ma durante i quali è attivo in fase premorbosa un esasperato perfezionismo, con la ricerca assoluta di fondare la propria autostima su precise performance (studio, lavoro ecc …). I fattori scatenanti possono essere di due tipi: Fattori sociali Fattori nutrizionale.

  39. Fattore sociale Una ragazza che, studia dalla mattina alla sera e consegue risultati eccellenti e riserva un piccolo spazio alle attività sociali, può trovarsi in una fase di incubazione, e solo quando cerca lavoro o si trova di fronte alle prime grosse difficoltà può reagire con una chiara restrizione alimentare che la porta a uno stato di grave emaciazione. Solo allora si può riscontare il suo reale stato di malessere.

  40. Rita Davì Maria Rita Candela Lavoro eseguito da Velardi Paolo Toni Grifo Casamirra Michael

  41. EDUCAZIONE ALIMENTARE • Le tossinfezioni alimentari • Cibi transgenici • Viaggio nel mondo dell’etichetta • Bulimia • Anoressia • Dieta mediterranea • Alimentazione e pubblicità • Scenette

  42. LA DIETA MEDITERRANEA La piramide alimentare Cos’è la dieta mediterranea La scoperta della dieta mediterranea

  43. Cos'è la dieta mediterranea Secondo la versione più accreditata, la dieta mediterranea è stata "scoperta" dal medico Ancel Keys. Nel 1945 Keys sbarcò a Salerno insieme al contingente americano e studiò la dieta mediterranea. Attualmente la dieta mediterranea è sotto accusa perché gli italiani sono il secondo popolo più obeso d'Europa e l'obesità aggrava proprio quelle patologie che la dieta mediterranea vorrebbe sconfiggere.

  44. LA SCOPERTA DELLA DIETA MEDITERRANEA Ancel sbarcò a Salerno nel 1945 con il suo contingente americano e si accorse che le malattie cardiovascolari erano meno diffuse nei paesi in cui si utilizzava la dieta mediterranea. Ancel Keys è uno degli scienziati più importanti della nostra epoca. Fu il primo a misurare la composizione del corpo ed a comprendere i rapporti strutturali e funzionali fra i muscoli del corpo, lo scheletro ed il tessuto grasso.

  45. La piramide alimentare La piramide alimentare rappresenta in modo schematico la dieta mediterranea tradizionale e ci guida verso un'alimentazione sana ed equilibrata. Gli alimenti alla base della piramide sono quelli fondamentali per la nostra dieta ed il cui apporto giornaliero non deve mai mancare; man mano che saliamo la piramide è necessario limitare gradualmente gli alimenti in questione fino al vertice dove abbiamo grassi, condimenti e dolci il cui utilizzo dovrebbe  essere davvero ristretto, specialmente nelle quantità.

  46. EDUCAZIONE ALIMENTARE • Le tossinfezioni alimentari • Cibi transgenici • Viaggio nel mondo dell’etichetta • Bulimia • Anoressia • Dieta mediterranea • Alimentazione e pubblicità • Scenette

  47. Il cibo è l’elemento dominante nella pubblicità che ha per target i bambini

  48. La televisione è il media più utilizzato

  49. Le categorie di prodotti più pubblicizzati sono: Le bevande gassate Cereali zuccherati Dolciumi e gelati Fast food merendine

  50. L’alimentazione pubblicizzata contrasta fortemente con quella raccomandata

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