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Indicatori di allerta ambientale

Indicatori di allerta ambientale. E. Agostini. Definizione di indicatore. . . Funzione ed uso degli indicatori ambientali. Il modello dell’EEA (European Environment Agency). . . Esempio di applicazione in Regione Toscana. Il concetto di allerta ambientale. .

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Indicatori di allerta ambientale

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Presentation Transcript


  1. Indicatori di allerta ambientale E. Agostini

  2. Definizione di indicatore   Funzione ed uso degli indicatori ambientali Il modello dell’EEA (European Environment Agency)   Esempio di applicazione in Regione Toscana Il concetto di allerta ambientale  Caratteristiche degli indicatori di allerta ambientale 

  3. Indicatore Strumento che ha la funzione di tradurre in modo semplice ed immediato un insieme di dati in informazioni utili per il decisore Promuove lo scambio di informazioni in relazione ad una data questione   Semplifica una realtà complessa

  4. Indicatore ambientale Fornisce informazioni sui fenomeni che sono considerati tipici e/o critici per la qualità dell’ambiente  Si concentra su aspetti considerati rilevanti e sui quali abbiamo dati a disposizione  Il suo significato va ben oltre quello ottenuto direttamente dalle proprietà osservate 

  5. Indicatore ambientale Fornisce informazioni per la definizione delle politiche di intervento Aiuta nella scelta delle priorità in campo ambientale attraverso l’individuazione dei fattori chiave che determinano una pressione sull’ambiente Consente di monitorare a posteriori gli effetti delle decisioni prese Strumento per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi ambientali

  6. La classificazione della EEA Tipo A Indicatori di descrizione (Che cosa accade all’ambiente e all’uomo? ) Tipo B Indicatori di performance (Che importanza ha? ) Tipo C Indicatori di efficienza (Stiamo migliorando? ) Tipo D Indicatori di totale benessere (Stiamo veramente meglio? )

  7. La classificazione della EEA: indicatori di descrizione e s p o n s e Il modello D PSIR r i v e r r e s s u r e t a t e m p a c t

  8. DRIVER PSIR Gli indicatori di causa descrivono gli sviluppi sociali, demografici, economici e i corrispondenti cambiamenti nello stile di vita, nei livelli di consumo e produzione Es. causa: aumento demografico  variazione delle necessità della popolazione  incremento attività turistiche  P

  9. DPressureSIR Si manifestano attraverso una varietà di processi che contribuisconoai cambiamenti del sistema ambiente Pressione: contaminazione da sostanze pericolose, arricchimento di nutrienti e sostanze organiche Es indicatori di pressione numero di imbarcazioni /t

  10. DPStateIR Danno una descrizione della quantità e qualità di fenomeni fisici, biologici, chimici che si hanno in un dato sito Es: % biodiversità/t, presenza di specie alloctone

  11. DPSImpactR Permettono di descrivere il modo in cui l’azione delle pressioni provoca cambiamenti sullo stato dell’ambiente Es: impatti in cascata Inquinamento atmosferico  riscaldamento globale (EP)  aumento della temperatura (ES)  aumento del livello del mare (ET)

  12. DPSIResponse Indicano la risposta (reazione) da parte dell’uomo per prevenire, compensare, migliorare o adattarsi ai cambiamenti ambientali Es indicatori di risposta regolamentazione navigazione, politica di protezione

  13. La classificazione della EEA: indicatori di performance Che importanza ha? Paragonano le condizioni attuali con un target misurando la ‘distanza’ dalla situazione desiderata

  14. Erosione della costa: interventi di protezione Fonte ARPAT ‘Relazione sullo stato dell’ambiente in Toscana 2011’

  15. La classificazione della EEA: indicatori di efficienza Stiamo migliorando? Riflettono la capacità della società di migliorare la qualità dei suoi prodotti e dei suoi processi in termini di risorse, emissioni, e produzione di rifiuti

  16. La classificazione della EEA: indicatori di benessere Stiamo veramente meglio? Misura l’indice di benessere economico sostenibile che traduce in valore economico concetti non direttamente contabilizzabili (deperimento delle risorse naturali, perdite economiche dovute al degrado dell’ambiente etc.)

  17. Allerta ambientale

  18. Allerta ambientale Situazione dello stato dell’ambente il cui prolungarsi può portare ad uno stato di allarme Situazione di alterazione duratura dello stato dell’ambiente che implica una situazione di allarme Incidente

  19. Inquadramento generale delle emergenze ambientali in ambitomarino sotto il profilo normativo competenze delle istituzioni pubbliche, azioni e piani di controllo, interventi volti a eliminare e, dove non è possibile, a ridurre al minimo il livello di inquinamento Allerta ambientale

  20. Inquadramento generale delle emergenze ambientali in ambito marino sotto il profilo tecnico Analisi delle caratteristiche degli eventi causa d’inquinamento più ricorrente nell’area MOMAR attraverso le normative tecniche evidenziando, se presenti, criticità e/o lacune Emergenza ambientale

  21. Inquadramento generale delle emergenze ambientali in ambito marino sotto il profilo tecnico Ambiente marino ambito sorgente

  22. Inquadramento generale delle emergenze ambientali in ambito marino sotto il profilo tecnico Ambiente marino zona costiera zona marina acque superficiali acque superficiali fondali fondali ambito ambito ambito ambito

  23. Inquadramento generale delle emergenze ambientali in ambito marino sotto il profilo tecnico Sorgente fissa mobile lungo la costa nave mare

  24. Individuazione principali cause d’inquinamento Sorgente Individuazione sorgente Studio impatto della sorgente sull’ambito sostanza/e struttura condizioni al contorno prevalenti

  25. Sorgente Impatto sorgente su ambito Prevenzione allarme Intervento mirato in caso di incidente

  26. rilascio immediato Evento 1 si sostanza< acqua si no Evento 2 sostanza inquinante si Evento 3 si no evento di picco no Evento 4 si no Evento 5 si incidente si no Evento 6 si no Evento 7 si no no no Evento 8

  27. Scelta dell’indicatore di allerta ambientale Coerenza normativa Target destinatari Contestualizzazione Completezza dell’informazione Chiarezza dell’informazione Gadualità nei livelli di approfondimento Sostenibilità economica della metodologia prescelta

  28. Grazie per l’attenzione

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