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Don Abbondio

da “Promessi sposi “ di Alessandro Manzoni. Don Abbondio. Alice, Erika, Ilaria e Karina. “…il nostro Don Abbondio…”. Il curato si presenta Descrizione fisica Personalità e carattere “Quieto vivere” Ruolo nell’intreccio Presenza nel romanzo Commento critico. IL CURATO SI PRESENTA.

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Don Abbondio

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Presentation Transcript


  1. da “Promessi sposi “ di Alessandro Manzoni DonAbbondio Alice, Erika, Ilaria e Karina

  2. “…il nostro Don Abbondio…” Il curato si presenta Descrizione fisica Personalità e carattere “Quieto vivere” Ruolo nell’intreccio Presenza nel romanzo Commento critico

  3. IL CURATO SI PRESENTA “Per una di queste stradicciole, tornava bel bello dalla passeggiata verso casa Don Abbondio, curato d’una delle terre accennate di sopra, dicendo il breviario che ogni tanto chiudeva distrattamente” cap.1

  4. DESCRIZIONE FISICA • “…que’ due occhi grigi che, mentre parlava, eran sempre andati scappando qua e là…” cap.2 • “…due folte ciocche di capelli, due sopraccigli, due baffi, un folto pizzo su quella faccia bruna e rugosa…” cap.8

  5. “Il suo sistema consisteva nello scansare tutti i contrasti, e nel cedere in quelli che non poteva evitare.” cap.1 “…non era nato con un cuore di leone. Non nobile, non ricco, s’era dunque accorto d’essere in quella società, come un vaso di terra cotta, costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro.” cap.1 PERSONALITA’ e CARATTERE

  6. “Stando alla larga dei prepotenti, risolvendo i loro litigi, sottomettendosi alla volontà di chi avesse intenzioni più serie, costringendo anche i più burberi a fargli un sorriso…” cap.1 “…se si trovava costretto a prender parte tra due contendenti, stava col più forte, sempre però alla retroguardia…” cap.1 Il suo metodo

  7. QUIETO VIVERE • La casa di Don Abbondio… • …il suo valore… • …e la sua violazione.

  8. La casa di Don Abbondio... “Giunto, tra il tumulto di questi pensieri, alla porta di casa sua, ch’era in fondo del paesello, mise in fretta nella toppa la chiave…” cap.1

  9. … il suo valore... • E’ per il curato un luogo sicuro, dove rifugiarsi. • E’ un mondo di pace, lontano dalle preoccupazioni del mondo esterno. • E’ il suo punto di riferimento, il suo naturale luogo di sicurezza e protezione.

  10. … e la sua violazione. • “… Renzo in un momento fu all’uscio di Don Abbondio; entrò, andò al salotto dove l’aveva lasciato e corse verso di lui con fare ardito e gli occhi stralunati.” cap.2 • “Tonio si ritirò da una parte; Gervaso dall’altra; e, nel mezzo, apparvero Renzo e Lucia…” cap.8

  11. “Questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai...” cap.1

  12. PRESENZA NEL ROMANZO Incontro coi bravi cap.1 Dialogo con Renzo cap.2 Notte degli imbrogli cap.8 L’incontro col Cardinale cap.23 Il soliloquio cap.23 I tormenti del ritorno cap.24 Due vangeli a confronto cap.25 - cap.26 Il matrimonio cap.38

  13. Incontro coi bravi cap.1 “-Signor curato- disse un di que’ due -Cosa comanda?-rispose Don Abbondio -Lei ha intenzione di maritar domani Renzo Tramaglino e Lucia Mondella!- proseguì -Cioè…- (…)” cap.1

  14. Dialogo con Renzo cap.2

  15. Notte degli imbrogli cap.8 Nel paese deserto Renzo e Lucia organizzano il matrimonio a sorpresa “Vide confusamente, poi chiaro, si spaventò si stupì, s’infuriò, pensò, prese una soluzione: buttò sgarbatamente il tappeto sulla testa e il viso di Lucia.” cap.8 Casa di Don Abbondio Reazione di Don Abbondio Luciae Renzo non si sposano Campane: fuggono

  16. “- Sua Signoria vuol vedere il signor curato di***- Uscì di mezzo alla folla un -io?- strascicato -Sua Signoria vuol lei- - Me?- venne fuori Don Abbondio con un passo forzato, con il viso tra l’attonito e il disgustato.” “- Ho una buona nuova da darvi e un soavissimo incarico (…) anderete con lui a prendere quella vostra creatura, e l’accompagnerete qui.-” disse il Cardinale. L’incontro col Cardinalecap.23

  17. Il soliloquiocap.23 Don Rodrigo Attacca guai per L’Innominato Incapace di pentirsi senza dar incomodo a Don Abbondio accusa Lucia Povera creatura nata per la rovina di LUI Abbandona in quelle mani proprio Il Cardinale Il Padreterno Non protegge come dovrebbe proprio

  18. Tormenti del ritorno cap.24 -“Cosa dirà quel bestione di Don Rodrigo?” “Sta a vedere che se la piglia anche con me perché mi son trovato dentro in questa cerimonia (…) Ecco il cencio son diventato io.” -”Cosa farà ora sua Signoria illustrissima per difendermi dopo avermi messo in ballo?” “Quelli che fanno del bene lo fanno all’ingrosso: quand’hanno provata quella soddisfazione non vogliono star dietro a tutte le conseguenze.”

  19. Due Vangeli a confronto cap.25 Vangelo del mondo Don Abbondio Vangelo di Cristo Il Cardinale “Voglio sapere perché non abbiate fatto ciò che era obbligo vostro di fare” ”Se vossignoria sapesse che comandi terribili ho avuto” “Sotto pena della vita m’hanno intimato di non far il matrimonio” “Vi par codesta una ragione bastante?” “Quello da cui abbiam la dottrina mise forse per condizione d’aver salva la vita?” “Quando si tratta della vita…”

  20. Due Vangeli a confronto cap.26 Don Abbondio Il Cardinale “Cosa dovevo fare, in un frangente di quella sorte?” “La premura per la vita che deve finire v’ha condotto a ingannar i deboli” “-E’ il mio pianeta che tutti m’abbiano a dare addosso- pensava” “E ancora lo domandate? Amare, figliolo; amare e pregare” “…ma bisognerebbe esser né panni d’un povero prete, ed essersi trovato al punto” “Non avete voluto veder altro che il vostro pericolo temporale”

  21. Il matrimoniocap.38 Il sacrestano annunciò la morte di Don Rodrigo: “-Ah è morto, dunque!- disse il curato- Ha dato fastidio a tutti (…) Orsù, torniamo alle nostre cose: domenica vi dirò…” “I due promessi andarono a quella chiesa, dove per bocca di Don Abbondio furono sposi”

  22. COMMENTO CRITICO • “Don Abbondio non ha il coraggio del proprio dovere. Per compierlo ci vorrebbe un eroe.” • “Ha compatimento il Manzoni per questo pover’uomo; ma un compatimento che nello stesso tempo ne fa strazio. Solo a patto di riderne e far ridere di lui, egli può compatirlo e farlo compatire, commiserarlo e farlo commiserare.” • “Ci induce a compatirlo, facendoci riconoscere che è pur umano, di tutti noi, quel che costui sente e prova.” • “A voler considerare da questo lato la rappresentazione del curato non sappiamo più riderne. Quella pietà, in fondo, è spietata.” L.Pirandello, Saggi, poesie e scritti vari

  23. Alice Piazza Erika Drusin Ilaria Pisapia Karina Càrdenas

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