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Filosofia

I Intelligence. A Artificial. Arte. Filosofia. Origini e dibattito sull’AI. Il progresso tecnologico e l’Arte. Inglese. Latino. Isaac Asimov, automs and Robots. Tecnologia a Roma; il patrocinari terrae. Storia. Italiano. La terza Rivoluzione Industriale.

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Presentation Transcript


  1. I Intelligence A Artificial Arte Filosofia Origini e dibattito sull’AI Il progresso tecnologico e l’Arte Inglese Latino Isaac Asimov, automs and Robots Tecnologia a Roma; il patrocinari terrae Storia Italiano La terza Rivoluzione Industriale Intellettuali Moderni e la Tecnologia / Davide Gallitelli V B 2012/13 LSS Salvemini - BA Matematica Fisica Funzioni e loro Studio La fisica binaria: Isteresi Magnetica

  2. La «sindrome di Frankenstein» Gli uomini temono il progresso tecnologico, e tendono a giustificare questo timore primordiale accusando le nuove tecnologie a disposizione di: • Privarci di possibilità di impiego; • Rischi dovuti alla loro applicazione in ambiti militari; • Disumanizzazione dell’esistenza.

  3. Tuttavia, questi pregiudizi e avversioni nascondono un terrore molto più inconscio e profondo dell’uomo: il rischio di «essere uccisi» ma soprattutto «essere sostituiti». La creatura uccide il creatore: è la sindrome di Frankenstein.

  4. La data di nascita dell’intelligenza artificiale si fa coincidere con l’anno di uno storico seminario interdisciplinare, il cui scopo era quello di «far fare alle macchine cose che richiederebbero intelligenza se fossero fatte dagli uomini» All’insegna di questo spirito, nacque il termine intelligenza artificiale, coniato da un giovane professore di matematica, John McCarthy, al fine di ottenere il finanziamento del seminario stesso.

  5. Il dibattito sull’Intelligenza Artificiale Alan Turing, padre dell’informatica, pubblica nel 1950 il saggio «Macchine Calcolatrici e Intelligenza»: egli sarà il primo a porsi la questione della possibilità del pensiero nelle macchine. Egli propone un test mentale, il «Test di Turing» con il quale poter definire una macchina «intelligente».

  6. Il test di Turing, definizione forte di IA Il test mentale di Turing prende spunto dal «gioco dell’imitazione»: esso comprende tre partecipanti, l’ultimo dei quali deve distinguere fra i primi due l’uomo e la donna. Il test di Turing è una variante di tale test, in quanto implica la sostituzione dell’individuo A con un computer e, nel caso C non riesca a capire che si tratti di un computer, allora tale macchina è da considerarsi intelligente poiché indistinguibile da un essere umano. Le macchine di Turing sono macchine a stati finiti in grado di simulare altre macchine a stati discreti, ovvero, nel caso di una macchina intelligente, descritti in termini discreti e programmata in tali termini. Proprio su questa aspettativa, di ricreare una macchina dalle funzioni celebrali simili a quelle cognitive umane, nasce la definizione di intelligenza artificiale forte.

  7. Il test di Turing oggi: le nuove macchine «intelligenti» ELBOT (2008): E’ l’unica macchina attuale ad aver convinto il 25% dei suoi interlocutori di essere indistinguibile da un essere umano: dunque è la prima forma di intelligenza artificiale ad avvicinarsi all’ambito Test di Turing. Altre forme di IA più attuali, come Suzette, Rosette e Chip Vivant sono basate su un codice di programmazione derivato da Elbot. Le quattro macchine citate sono vincitrici del Premio Loebner per l’intelligenza artificiale basato proprio sul Test di Turing.

  8. La stanza cinese, definizione debole di IA, Dreyfus La definizione debole di IA nasce nel 1980 con John Searle e la sua pubblicazione «Minds, Brains and Programmes», nella quale, con un contro-test mentale al Test di Turing, dimostrava che l’attività di un computer, fino a quando si limita alla manipolazione simboli senza percezione del loro significato, non può essere definita intelligente. Tale test prese il nome di test della stanza cinese. Intelligenza Artificiale Debole: IA come strumento per verificare sperimentalmente ipotesi psicologiche o per effettuare efficacemente un dato compito.

  9. Dreyfus dette il colpo finale alla definizione forte di IA: mettendo a fuoco come la nostra intelligenza sia olistica e situazionale, egli afferma che la nostra mente non è un semplice dispositivo calcolatore che utilizza dati in ingresso attraverso regole precise e passi distinti, ma che le adatta a seconda delle situazioni e dei bisogni, in relazione al tutto. «una data situazione di un essere umano dipende dai suoi obiettivi, i quali, a loro volta, sono in funzione del corpo e dei suoi vari bisogni […] questi bisogni non vengono stabiliti una volta per sempre, ma vengono interpretati e determinati attraverso l’acculturazione»

  10. La diffusione della definizione debole di IA e la difficoltà di realizzazione di una definizione forte portarono al crollo del paradigma funzionalista, per il quale era valida la proporzione: «Mente:Cervello=Software:Hardware» La fine del funzionalismo permette la nascita di nuove dottrine filosofiche, come il connessionismo, e lo sviluppo di nuove linee di ricerca, come le reti neurali. La vecchia proporzione diventa dunque: «Mente=Cervello»

  11. Il Teorema di Godel «Una formula che dice di se stessa di non essere dimostrabile non può essere dimostrabile, altrimenti il sistema proverebbe una falsità. Non essendo dimostrabile, e dicendo appunto di non esserlo, essa è dunque vera. Allora la sua negazione è falsa, e dunque anch’essa non è dimostrabile. Il sistema non è quindi completo perché non decide tale formula» [Godel – Sulle proposizioni formalmente indecidibili dei Principia Mathematica e dei sistemi affini] Un sistema è consistente se e solo se le sue formule sono vere. L’indecidibilità di un sistema è l’analogo del paradosso del mentitore.

  12. ENGLISH

  13. Isaac Asimov, Automs and Robots «Under the influence of the well-known deeds and ultimate fate of Frankenstein [...] there seemed only one change to be rung on this plot – robots were created and destroyed their creator [...].» «Knowledge has its dangers, yes, but is the response to be a retreat from knowledge?» «My robots were machines designed by engineers, not pseudo-men created by blasphemers.» Asimov – Visions of Robots

  14. The Three Laws of Robotics In his books, robots are designed by engineers: control measures are taken in ordernot to letthem cause anyharm to humans, or disobeythem. Robots’ positronic brains are imprinted with the «Three Laws of Robotics»: «First Law: A robot may not harm a human being, or, through inaction, allow a human being to come to harm. Second Law: A robot must obey orders given it by qualified personnel, unless those orders violate Rule Number One. Third Law: A robot must protect its own existence unless it violates Rules Number One or Two.» The possibility to write new robots’ stories isgiven by mistakes made by humans in givingorders to robots or by the strictinterpretation of the threelaws.

  15. The theme of Artificial Intelligence Robots are not just «machines», consideredintelligentbecause far from the onewhooperatesthem: itisdifficult to realizeintelligentmachinesbecausewedon’tknowhowour intelligence works. In order to take the first stepstoward progress, people and robotsshould work together, as in the novel «IntelligencesTogether».

  16. Human Evolution Asimov is the first writer to talk about the possibility for robots to supplantour race. They can be consideredasour «evolution», and wehumans are alreadywalkingtowards«automatization». Wehumans are destroyingourplanet, the living creatures, and ultimatelyourselves. «Maybeitis time for us to be replaced. Maybeourtruedangeristhatcomputerswon’t be developed fast enough to replaceus.»

  17. La terza Rivoluzione Industriale

  18. Il termine rappresenta quei processi di trasformazione della struttura produttiva e del tessuto socio-economico avvenuto nei paesi industrializzati del mondo nella seconda metà del Novecento. Alcuni storici rifiutano l’applicazione del concetto di «rivoluzione industriale» a questo periodo poiché esso per lo più indicherebbe la diffusione di applicazione tecnologiche legate strettamente al progresso tecnico-scientifico di quegli anni.

  19. Cause: • Crescita, sviluppo e accumulo conoscenze scientifiche nel contesto delle due Guerre Mondiali • Clima di Guerra Fredda e bipolarismo USA • Microprocessori e F-14 Tomcat 1971 • ARPANET, «cercare soluzioni tecnologiche innovative» • Condizioni politiche stabili in Occidente e diffusione modello socio-economico occidentale verso il ceto medio Spinta e accelerazione al progresso e all’innovazione tecnologica

  20. I settori della Terza Rivoluzione Industriale Elettronica Aerospaziale Telematica Informatica

  21. La corsa allo spazio Fra USA e URSS, in clima di Guerra Fredda già dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, scoppiò una vera e propria contesa per il primato spaziale: • RUS 1957 Sputnik I; • RUS 1957 Lajka; • USA 1958 Primo satellite USA; • RUS 1961 Yuri Gagarin; • USA 1969 Apollo 11, Neil Armstrong; • USA 1981 Space Shuttle • Oggi: il mondo circondato da satelliti artificiali

  22. L’avvento dell’ITC «Information and Communication Technology» E’ l’insieme degli studi incentrati sull’informazione e sulla sua elaborazione a livello logico, fino alla loro distribuzione mediatica su vasta scala. I più grandi passi avanti della storia di questo settore vengono dall’elettronica: nel 1971 venne inventato il microprocessore, menter nel 1975 il Personal Computer, che sarebbe stato destinato a rivoluzionare completamente il nostro rapporto con la tecnologia e il mondo tutto. La diffusione del PC è aumentata considerevolmente dopo l’avvento di Internet; il passaggio da Vinile a CD rappresenta simbolicamente tale passo in avanti. A questo si aggiunge la telematica, che si occupa della trasmissione dell’informazione a distanza fra due o più utenti e di renderla fruibile agli utenti stessi: tale è stata la diffusione che la nostra società ha preso il nome di Società dell’Informazione. Infine proprio con l’informatica ha assunto ruolo fondamentale nell’economia moderna cambiando radicalmente il modo di vivere di una parte della popolazione mondiale.

  23. Le intelligenze artificiali al servizio della conoscenza: siamo soli nell’universo?

  24. Tu sei qui!

  25. Verso Marte…. Le prime osservazioni spettroscopiche dell’atmosfera avevano da tempo fatto abbandonare l’ipotesi che vi potessero essere mari, canali e fiumi sulla superficie o un’atmosfera sufficientemente densa. La missione Mariner 4 del 1965 mostrò un pianeta desertico e arido caratterizzato da periodiche ma violente tempeste di sabbia. Nel 2008, il modulo Phoenix Mars Lander ha scoperto nel sottosuolo del pianeta Rosso acqua sotto forma di ghiaccio, facendo prendere nuovamente in considerazione la possibilità della vita su Marte.

  26. Il 6 Agosto 2012, dopo 7 minuti di terrore di atterraggio, il rover Curiosity, missione Mars Sciense Laboratory (MSL), atterra sul suolo di Marte.

  27. Dati tecnici: • Lunghezza: 3 m • Peso: 900kg, 80 di strumentazione • Velocità max: 90m/h, ma si prevede procederà a non più di 30 m/h • Alimentazione: generatore termoelettrico a isotopi (RTG) • CPU: Due computer di bordo identici, «Rover Compute Element» con circuiti tolleranti le radiazioni dallo spazio; il secondo è di backup. • Comunicazione: transponder di banda X, verso la Terra; Antenna UHF, verso i satelliti intorno a Marte.

  28. … E OLTRE! Sitografia: Youtube - http://youtu.be/BNLfNe12BKE

  29. Futurismo: progresso tecnologico e arte

  30. Giacomo Balla, il «Futurballa»;Dinamismo di un cane al guinzaglio

  31. Le mani del Violinista, Balla

  32. AEROPITTURA Primavera Umbra – Gerardo Dottori

  33. A 300 km sulla città – Gerardo Dottori

  34. L’archittetura di Antonio Sant’Elia Nella concezione futurista, le stesse città e le stesse case avrebbero dovuto progredire e cambiare: «cemento armato e ferro, [frutto di] ogni risorsa della scienza e della tecnica, con ascensori in vetro esterni e non rincantucciati come vermi solitari nei vani delle scale.» Interessante è anche il progetto di far scorrere il traffico cittadino sottoterra, per ottenere una maggiore velocità veicolare, evitare inquinamento e rumori, e restituire altre strade alla fruizione pedonale, tramite diffusi tapis roulant.

  35. LATINO

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