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Capitolo 15 Il debito pubblico

Capitolo 15 Il debito pubblico. Beati i giovani perché erediteranno il debito pubblico Herbert Hoover. La dimensione del debito pubblico. Consideriamo l’esempio del debito statunitense 2001: 3200 miliardi di dollari pari a 11600 dollari pro capite Questo ammontare: è elevato?

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Capitolo 15 Il debito pubblico

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Presentation Transcript


  1. Capitolo 15Il debito pubblico Capitolo 15: Il debito pubblico

  2. Beati i giovani perché erediteranno il debito pubblico Herbert Hoover Capitolo 15: Il debito pubblico

  3. La dimensione del debito pubblico Consideriamo l’esempio del debito statunitense 2001: 3200 miliardi di dollari pari a 11600 dollari pro capite Questo ammontare: è elevato? Per avere informazioni più significative possiamo rapportare il debito al livello del PIL. Capitolo 15: Il debito pubblico

  4. nel 2001 Capitolo 15: Il debito pubblico

  5. Il rapporto debito/PILnegli Stati Uniti Capitolo 15: Il debito pubblico

  6. Il rapporto debito/PILin Italia Capitolo 15: Il debito pubblico

  7. Il rapporto debito/PIL Capitolo 15: Il debito pubblico

  8. I problemi di misurazione La misurazione del disavanzo di bilancio comporta una serie di problemi • Inflazione. • I beni capitali. • Le passività non contabilizzate. • Il ciclo economico. Capitolo 15: Il debito pubblico

  9. L’interpretazione tradizionale del debito pubblico Quali sono gli effetti di T quindi, deficit ? Teoria classica (lungo periodo) capp. 3-8: Cap. 3: S, l’offerta di fondi mutuabili cala e r e I(r) Capp. 7-8: Poiché I, in stato stazionario (modello di Solow): y Capitolo 15: Il debito pubblico

  10. L’interpretazione tradizionale del debito pubblico Quali sono gli effetti di T quindi, deficit ? Teoria keynesiana(breve periodo) capp. 10-13: Capp. 10-11: La IS, e y  Cap. 13: Nel tempo P e y fino al livello naturale. Cap. 12: In una economia aperta: S, e D è finanziato con debito estero: NX(e), disavanzo delle partite correnti. Capitolo 15: Il debito pubblico

  11. L’interpretazione ricardiana del debito pubblico Ipotesi della teoria tradizionale: Una variazione delle imposte cambia il reddito disponibile e la spesa per consumi. Teoria ricardiana: Il reddito/ricchezza dei consumatori sta veramente crescendo? Capitolo 15: Il debito pubblico

  12. L’interpretazione ricardiana del debito pubblico La riduzione di imposte è finanziata con debito pubblico. Prima o poi il governo dovrà aumentare le imposte per finanziare il debito e il pagamento degli interessi. Quindi, il vero significato: Riduzione di imposte oggi Aumento di imposte domani Capitolo 15: Il debito pubblico

  13. L’interpretazione ricardiana del debito pubblico Il maggiore reddito odierno viene compensato da un minor reddito futuro La ricchezza e il reddito in valore scontato non aumentano a fronte di un taglio delle imposte finanziato con debito. Equivalenza ricardiana: Finanziare spesa pubblica con debito o imposte è equivalente. Capitolo 15: Il debito pubblico

  14. L’interpretazione ricardiana del debito pubblico Un taglio delle imposte ha effetti reali soltanto se accompagnato da una politica credibile di riduzione della spesa pubblica futura. In questo caso la ricchezza netta dei consumatori cresce. Capitolo 15: Il debito pubblico

  15. Analisi di un casoL’esperimento di George Bush sulle ritenute alla fonte Nel 1992 il pagamento delle imposte viene dilazionato di un anno (al 1993). Predizione di equivalenza ricardiana: i consumi non cambiano Predizione tradizionale: espansione economica di breve periodo. Capitolo 15: Il debito pubblico

  16. Analisi di un casoL’esperimento di George Bush sulle ritenute alla fonte Intervista agli americani. Il maggiore reddito è stato: • risparmiato 57% • speso 43% La maggioranza si comporta come previsto dalla equivalenza ricardiana ma molti consumatori aumentano i loro consumi. Perché? Capitolo 15: Il debito pubblico

  17. L’interpretazione ricardiana del debito pubblico L’equivalenza ricardiana non funziona nei casi in cui: • I consumatori sono miopi e non perfettamente razionali • Esistono vincoli all’indebitamento • Il debito verrà ripagato dalle generazioni future (e non esiste perfetto altruismo intergenerazionale). Analisi di un caso: Perché i genitori lasciano una eredità ai figli? Capitolo 15: Il debito pubblico

  18. Altre interpretazioni del debito pubblico Pareggio di bilancio o ottimizzazione della politica fiscale? • La stabilizzazione • L’equalizzazione delle imposte • La ridistribuzione intergenerazionale Capitolo 15: Il debito pubblico

  19. Altre interpretazioni del debito pubblico Gli effetti del debito pubblico sulla politica monetaria • Il signoraggio • Un elevato debito crea incentivi al governo per indurre inflazione (che riduce il costo reale del rimborso). Ottimismo o pessimismo? • I governi riescono tipicamente a indebitarsi senza ricorrere al signoraggio • Banche centrali indipendenti • Percezione dei costi reali dell’inflazione da parte dei governi. Capitolo 15: Il debito pubblico

  20. Altre interpretazioni del debito pubblico Debito e processo politico. Argomentazioni a favore di una regola di pareggio di bilancio? • La spesa pubblica ha effetti redistributivi. • I politici possono non percepire i reali costi della spesa pubblica. • Limitare la discrezionalità politica Capitolo 15: Il debito pubblico

  21. Altre interpretazioni del debito pubblico La dimensione internazionale. • Peggioramento delle partite correnti • Il debito pubblico può indurre a fughe di capitali (per timore di default e consolidamento del debito) • Il debito pubblico riduce il “peso politico” nazionale nelle relazioni internazionali. Capitolo 15: Il debito pubblico

  22. Analisi di un casoLa crisi finanziaria del 2008: origini • Lunga storia di deficit commerciale e basso risparmio negli USA • Alto indebitamento delle famiglie • Molte attività finanziarie USA detenute dall’estero • Elevata liquidità (Greenspan post 11/09) e bolla immobiliare • Espansione incontrollata della finanza: • Mutui subprime, cartolarizzazioni, autorità separate per banche commerciali e d’investimento, vigilanza inadeguata • Asimmetrie informative e valutazione del rischio • Elevata disuguaglianza e scarse reti pubbliche di protezione sociale: fallimenti familiari Capitolo 11: La domanda aggregata, II

  23. Analisi di un casoLa crisi finanziaria del 2008: tappe Scoppio della bolla immobiliare e crisi subprime (06/2007) Espansione monetaria FED e segni di crisi in varie banche (es. Northern Rock in UK) Salvataggio Bear Sterns, nazionalizzazione Fannie Mae e Freddie Mac (09/2008, 80% dei mutui immobiliari USA), fallimento Lehman Brothers, nazionalizzazione AIG (assicurazioni, credit default swaps) Capitolo 11: La domanda aggregata, II

  24. Analisi di un casoLa crisi finanziaria del 2008: reazioni dei governi USA: Piano Paulson di acquisto pubblico dei junk bonds (700 mld $), poi corretto e aumentato (850 mld $, 6% PIL) Europa: ricapitalizzazione delle banche (% PIL?) e assicurazione temporanea delle loro passività Cina: spesa pubblica in infrastrutture e spese sociali (600 mld $, 7% PIL) Capitolo 11: La domanda aggregata, II

  25. Crescita PIL: Macro Aree

  26. Crescita PIL: Europa

  27. Tasso di crescita del Pil, 2003-2013

  28. Cosafacrescereildebito? • Il tassodicrescita del rapportodebitopubblico/PIL è datoda: • Deficit Primario/PIL + InteressisulDebito/PIL – Crescita del PIL – Inflazione

  29. Cosacrea la parte non spiegata (non fiscale) dellacrescita del debito? • Non ha a che fare con la politicafiscale! • Collassidiproduzione • Saltinelcosto del finanziamento • …

  30. Esempio: Argentina

  31. Source: JP Morgan (post 1998) and CLYPS

  32. Budget Balance as % of GDP(average 2000-2007) Source: Eurostat

  33. Primary Budget Balance as % of GDP(average 2000-2007) Source: Eurostat

  34. Debt …

  35. …and yields

  36. Quandoaumental’emissionedidebitosovrano? Durante iperiodi “buoni”! I paesisiindebitanoquando le famigliehannoliquiditàdafornire e NON durante le crisieconomiche.

  37. Perchè? • La politica del deficit bias • Eccessivoottimismo • Non sirisparmiaabbastanzaduranteiperiodibuoni • Perchèemetteredebitopermettediposticiparedecisionidifficili • Per questionistrategichedicicloeconomico politico (……)

  38. I defaults avvengono durante le crisi Waves of Default • 1824-1840. 19 (14 in Latin America: recent independence, civil wars). Long restructuring periods • 1840-1860. 6 events. Credit boom • 1861-1920. 58 events. Much faster restructuring • 1921-1940. 39 events. Great Depression and WWII. • 1941-1970. 6 events (but little lending) • 1971-1981. 15 events. Boom in syndicated bank loans • 1982-1990. 70 events. The “Debt Crisis” • 1991-2004. 40 events. Lending booms and Sudden Stops

  39. Costidi un default? • In teoria: • CostidiReputazione • Chelimitanol’accessofuturo al mercatofinanziario • Costi per ilCommercio • sanzioni

  40. Cosadiconoidati? • 3 years after the resolution of a default episode, there is no statistically significant difference between the spreads paid by defaulters and non defaulters • We find similar results if we look at access • Global factors (risk aversion and US interest rate) appear to be more important than default history

  41. Teoriae Realtà • Teoria • I paesihannoproblemi per politichefiscaliallegre • I paesisiindebitanodurante le crisi • Dovremmoosservare defaults duranteperiodibuoni (default strategici) • Per questoc’è “troppo” default • Defaults sononegativi con conseguenzedilungoperiodo • Realtà • Le esplosionididebito non sembranoguidate (esclusivamente o prioritariamente) da deficit fiscali • I paesisiindebitadurantii boom (non le crisi) • I default siosservanodurante le crisi (sonogiustificati non strategici) • A volte i default arrivanotroppotardi • I costinegatividei default non sonoovvi

  42. Ma non c’è solo un problemadifinanzapubblica..

  43. Debito “Pubblico”

  44. Debito “Privato”

  45. e la crescita?

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