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LA COLLABORAZIONE TRA LE REGIONI PER L ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE

D.L. 502, 1992D.L. 517, 1993. Devono essere definiti:. I requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi necessari all'esercizio delle attivit

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LA COLLABORAZIONE TRA LE REGIONI PER L ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE

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    12. STANDARD DI PRODOTTO/SERVIZIO STRUTTURA COMPLESSA DI NEFROLOGIA E DIALISI Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti di Trieste Trieste, Novembre 2008

    14. INDICE 5. LA DIALISI PER LINSUFFICIENZA RENALE ACUTA 5.1 CARATTERISTICHE GENERALI pag.22 5.2 STRUTTURA pag.22 5.3 ATTIVITA pag.22 5.4 DOTAZIONI pag.23 5.5 ORGANIZZAZIONE E ACCESSO pag.23 6. LAMBULATORIO E IL DAY HOSPITAL PER I PAZIENTI ESTERNI 6.1 CARATTERISTICHE GENERALI pag.24 6.2 STRUTTURA pag.24 6.3 ATTIVITA pag.24 6.4 DOTAZIONI pag.25 6.5 ORGANIZZAZIONE E ACCESSO pag.25 7. LAMBULATORIO DEL TRAPIANTO RENALE 7.1 CARATTERISTICHE GENERALI pag.26 7.2 STRUTTURA pag.26 7.3 ATTIVITA pag.26 7.4 DOTAZIONI pag.28 7.5 ORGANIZZAZIONE E ACCESSO pag.28

    15. CARATTERISTICHE GENERALI DELLA STRUTTURA MISSION La struttura si occupa dei pazienti affetti da malattie renali acute e croniche con funzione renale compromessa o ancora normale (ma con segni di danno renale). Molte malattie renali sono completamente guaribili, altre possono essere stabilizzate sia pure con gradi diversi di compromissione funzionale, ma altrettante evolvono verso linsufficienza renale terminale. Mission preminente della struttura quindi la cura delle malattie renali dellinsufficienza renale cronica con terapia medica, dialisi e trapianto di rene. La nefrologia costituisce una delle branche della medicina pi interessata alla cronicit e conseguentemente la struttura impegnata a garantire la continuit dellassistenza in tutte le fasi evolutive delle malattie renali. Il paziente pu infatti passare da un periodo pi o meno lungo di terapia conservativa (durante la quale prevalgono le cure dietetiche e farmacologiche in ambulatorio o in nefrologia) alla delicata fase di inserimento nel trattamento dialitico, alla stabilizzazione in dialisi e, infine, al trapianto renale (quando il paziente ritorna a cure ambulatoriali sia pure di valenza ultra specialistica). Come per tutte le malattie croniche, anche e particolarmente per linsufficienza renale cronica, il rapporto che si stabilisce tra il paziente e

    19. Linserimento operativo del personale di nuova acquisizione avviene secondo le norme aziendali, alle quali si rimanda. Per gli aspetti specifici di struttura si allegano i seguenti documenti Inserimento degli infermieri di nefrologia Inserimento degli infermieri di emodialisi Inserimento degli infermieri di dialisi peritoneale Inserimento degli operatori socio sanitari Inserimento dei tecnici di dialisi Inserimento dei medici

    28. REQUISITI TECNOLOGICI Sono presenti e documentate attivit di sorveglianza del parco apparecchiature con particolare riguardo a: livello di obsolescenza (Req. 75) tasso di utilizzo (Req. 76) verifiche di sicurezza (Req. 77) criteri e modalit per accertare la permanenza dei requisiti di idoneit alluso clinico (Req. 78) Per tali attivit sono indicate le responsabilit e le procedure (Req. 79)

    36. DIALISI - n. di dialisi con durata inferiore a quella prevista - n. di pazienti HCV e HBV positivi e indice di nuova positivizzazione - dose di eritropoietina per paziente - n. di pazienti trasfusi - n. di pazienti con edema polmonare acuto - n. di ipotensioni durante la seduta dialitica - n. di pazienti con parametri fuori target (Hb, kt/V, nPCR, Pi, PTH)

    37. DIALISI n. di macchine sostituite per guasto durante le sedute dialitiche n. macchine che richiedono interventi di riparazione n. idrocolture positive n. di pazienti che vengono posti in dialisi peritoneale n. pazienti posti in lista attiva di trapiantato di rene n. pazienti trapiantati n. di incidenti (e quasi incidenti) n. di infermieri ed altri addetti che subiscono infortuni (punture di ago, traumi, etc)

    38. DIALISI n. di pazienti che iniziano la dialisi senza aver ricevuto in precedenza cure nefrologiche n. di pazienti che iniziano la dialisi senza accesso vascolare confezionato in anticipo n. di pazienti che sono in dialisi con un catetere venoso centrale o con una fistola protesica come accesso vascolare rispetto al totale n. di interventi di rifacimento degli accessi vascolari n. di infezioni dei cateteri venosi centrali a permanenza n. di sostituzioni dei cateteri venosi centrali a permanenza n. di pazienti ricoverati tra tutti i dializzati n. pazienti defunti per fasce di et (curve di sopravvivenza)

    41. CASISTICA

    46. NEFROLOGIA n. di pazienti nefrologici che non trovano posto in Nefrologia (per occupazione dei posti letto da altri malati) tempi di attesa di ricovero in Nefrologia n. di pazienti dimissibili e non dimessi (per motivi organizzativi e sociali concernenti il paziente) n. di biopsie renali eseguite

    47. AMBULATORIO - tempi di attesa per visite - n. di richieste di visita divise per codice di gravit - n. di pazienti immessi nellambulatorio della predialisi (ai quali viene applicato il protocollo di immissione in dialisi) - n. di pazienti trapiantati ricoverati

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