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Storia medievale

Storia medievale. prof. Marco Bartoli. 10. Le radici dell’Europa. Quando è nata l’Europa?.

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Presentation Transcript


  1. Storia medievale prof. Marco Bartoli 10. Le radici dell’Europa

  2. Quando è nata l’Europa? L’Europa è stata prima di tutto un mito: la figlia di Agenore, re di Fenicia, fu rapita da Zeus, padre degli dei, il quale, trasformato in toro, la portò a Creta e dalla loro unione nacque Minosse, re e legislatore, il quale, dopo la morte,diverrà uno dei giudici dell’oltretomba. La parola è di origine semitica: per i marinai fenici indicava il “ponente”

  3. L’eredità greca: • l’eroe - santo • l’umanesimo - socratismo cristiano • il tempio - la chiesa • il vino • la polis e la democrazia • Il nome Europa

  4. L’eredità romana • La lingua - latino • Arte militare (Vegezio) • L’architettura (Vitruvio) l’arco • Il diritto • Il nome dell’imperatore: Cesare (zar) • La scuola (Marziano Capella) • trivium (arti della parola: grammatica, dialettica, retorica) • quadrivium (arti dei numeri: aritmetica, geometria, musica, astronomia)

  5. Il substrato indo-europeo • La rappresentazione trifunzionale della società: • Adalberone di Laon, nel 1027: • Oratores • Bellatores • laboratores

  6. Eredità biblica • Il monoteismo • La bibbia • La regalità sacra (sul modello davidico) • Il senso della storia

  7. L’Europe est-elle née au Moyen Age? • Marc Bloch: «L’Europa è sorta quando è crollato l’impero romano» • Lucien Febvre: «diciamo piuttosto che l’Europa diventa una possibilità quando l’impero si disgrega… Per tutto il medioevo (un Medioevo che dobbiamo prolungare molto avanti nell’età moderna) la potente azione del cristianesimo, facendo filtrare senza soste, attraverso le incerte frontiere di regni caleidoscopici, grandi correnti di valori cristiani indipendenti dal territorio, ha contribuito a dare agli occidentali una coscienza comune, oltre le frontiere che li separavano, una coscienza che, laicizzata poco a poco, è diventata una coscienza europea»

  8. «Il mondo europeo, in quanto europeo, è una creazione del Medioevo, che, quasi contempo-raneamente, ruppe l’unità, almeno relativa, della civiltà mediterranea, e scaraventò alla rinfusa nel crogiuolo i popoli già romanizzati insieme a quelli che Roma non aveva mai conquistato. Allora nacque l’Europa nel senso umano della parola… E da allora questo mondo europeo non ha mai smesso di essere percorso da correnti comuni» M. Bloch, 1934

  9. 1. Il concepimento • l’eredità del mondo classico • la novità dei popoli germanici Federic Ozanam ha spiegato che il mondo moderno nasce proprio dall’incontro tra cultura classica e popoli germanici. Un incontro che non sarebbe stato possibile senza il cristianesimo

  10. Come hanno potuto gli uomini di Chiesa, senza armi e senza particolare potere, realizzare questo incontro tra mondo latino e mondo germanico? “parmi les “sentiments que les barbares passent pour avoir introduit dans le monde et qui font l’âme des moeurs modernes... [il y a ] le sentiment de la dignité de l’homme...” mais “Les barbares connurent la dignité de l’homme, mais de l’homme libre et armé qui n’obéit pas, qui ne travaille point; ce qu’ils connurent, à vrai dire, c’est l’honneur, l’honneur chevaleresque destiné à remplacer l’ancienne discipline des légions romaines. Mais ils ne connurent pas, et l’Evangile seul pouvait reconnaître la dignité de l’esclave, de l’ouvrier, du pauvre, de l’homme qui obéit, qui travaille, qui souffre, c’est-à-dire de la plus grande portion du genre humain” F. Ozanam, Les Germains avant le christianisme, Quatorzième leçon: La théologie, dans Oeuvres Complètes, vol. II, p. 73-74

  11. Il tempo • La domenica • Il calendario cristiano: Dionigi il piccolo nel 532 fissa la data d’inizio dell’era cristiana (ma commette un errore) • La campana (a partire dal VII secolo) • Le ore monastiche

  12. Lo spazio • La divisione in diocesi • I santuari e le reliquie

  13. La divisione del Mediterraneo • Bisanzio (l’iconoclastia) • L’Islam H. Pierenne, Maometto e Carlomagno F. Braudel, Il Mediterraneo

  14. 2. L’aborto carolingio • Carlomagno è anzitutto, nella tradizione dei franchi e dei barbari, un grande guerriero. Le sue campagne militari procedettero di apri passo con quelle volte a cristianizzare le zone conquistate. Ma la forza, la violenza e la crudeltà furono gli elementi dominanti. J. Le Goff • Non possiamo chiamare preludio d’Europa quello che, con maggiore precisione, dobbiamo definire una falsa partenza. Oggi chi dice Europa non pensa a una religione unica, né a uno Stato universale, ma aun insieme di istituzioni politiche, di conoscenze secolari, di tradizioni artistiche e letterarie, di interessi economici e sociali che cementano un mosaico di opinioni e di popoli indipendenti. Da questo punto di vista l’impero carolingio ci appare come uno sforzo significativo ma in definitiva fallito. R.S. Lopez

  15. In ogni caso… • Unificazione giuridica: Carlomagno stabilì regole che valevano su tutto il territorio europeo (capitolari) e inviò funzionari (missi dominici) • Unificazione monastica con l’imposizione della regola di san Benedetto • Schola palatina Paolo Diacono, Paolino di Aquileia, Teodolfo, Alcuino… • Littera carolina

  16. 3. L’Europa dell’anno mille • I nuovi arrivati: • Scandinavi • Ungheresi • Slavi • Il battesimo degli ultimi re: • 966 - Mieszko I (dalla dinastia dei Piast, polacchi) ricevette il battesimo • 979 battesimo di Stefano d’Ungheria (sarà coronato re nel 1001) da parte di Adalberto • 997 - morte di Sant'Adalberto (Wojciech), - il vescovo di Praga decide di portare il battesimo ai pagani prussiani che vivevano nel Nord della Polonia. Fonda la città di Danzica e viene ucciso durante la sua missione. Tre anni dopo a Gniezno viene stabilito il primo arcivescovato. • 988, battesimo del principe di Kiev Vladimir Sviatoslavic

  17. Un movimento di pace La comparsa di un movimento di pace nel Sud della Francia, alla fi-ne del X secolo, diffusosi poi in tutta l’Europa nel secolo succes-sivo, è storicamente legata alla nascita di quella che è stata chia-mata la feudalità. Se l’imporsi del potere dei signori si realizzò con strumenti molteplici, preminente fu la violenza: il venir meno di un potere centrale sotto gli ultimi carolingi lasciò campo libero alla violenza dei signori. La pace cristiana era la una nozione esca-tologica sacralizzata… I primi protagonisti di questo movimento furono la Chiesa e le masse contadine… Le assemblee, alle quali la Chiesa diede la forma di conciliii con la partecipazione di laici… determinarono una prima serie di regolamenti a protezione dei de-boli: contadini, mercanti, pelelgrini, donne e -dato che la Chiesa ap-profittò dell’occasione- ecclesiastici. Fu in definitiva l’afferma-zione dell’Europa dei “disarmati” di fronte all’Europa dei guerrieri. J. Le Goff, p. 61

  18. 4. L’Europa feudale • La rinascita del XII secolo “L’XI e il XII secolo sono un periodo essenziale di trasformazione dell’Europa cristiana… si forma un nuovo umanesimo cristiano, di carattere positivo. In esso si afferma l’uomo fatto a immagine di Dio, e non più soltanto peccatore schiacciato dal peccato originale. Inoltre, accanto alla fede, trasformata ma sempre vitale, l’XI e soprattutto il XII secolo ridefiniscono due nozioni fondamentali, destinate ad un duraturo successo, che costituiscono il quadro del pensiero europeo occidentale: l’idea di natura e l’idea di ragione. J. Le Goff, p. 98

  19. La persecuzione Dopo essere stati a lungo fragili e in preda ad un senso di insicurezza, i cristiani d’Occidente si sono rafforzati tanto dal punto di vista materiale, quanto dal punto di vista intellettuale e religioso… diventati sicuri di sé, hanno acquisito una volontà di espansione e anche aspetti aggressivi. Le principali vittime di queste persecuzioni sono prima di tutto gli eretici, ma bisogna anche aggiungere gli ebrei, gli omosessuali, i lebbrosi. J. Le Goff, p. 105

  20. 5. Le città e le università • L’aria delle città rende liberi “Stadtluft macht frei” • Una legge di Federico II si oppone alla consuetudine che voleva che il servo, che fosse rimasto in città per oltre un anno, fosse considerato affrancato.

  21. Babilonia o Gerusalemme? • “Fuggite dal centro di Babilonia, fuggite e salvate le anime vostre, volate tutti insieme verso le città rifugio, cioè verso i monasteri”: Bernardo di Clairvaux, dalla collina di Sainte-Geneviève, a Parigi • “Spinto dall’amore della scienza, eccoti a Parigi e hai trovato qusta Gerusalemme che in tanti desiderano”: abate Philippe de Hervengt

  22. Gli intellettuali • L’affermazione del maestro universitario nell’Europa del XIII secolo è parallela a quella del mercante. Il mercante, accusato all’inizio di vendere il tempo che appartiene solo a Dio, poi giustificato nel XIII secolo per il suo lavoro e la sua utilità, costituisce una specie di coppia con il maestro universitario, accusato anche lui nel XII secolo di vendere un bene che appartiene a Dio solo: la scienza. Anch’egli fu poi giustificato dal lavoro che effettuava: l’insegnamento a studenti che potevano pagargli le lezioni. Nasceva un’Europa del lavoro intellettuale accanto a quella del lavoro commerciale. J. Le Goff, p. 154

  23. 6. Autunno del medioevo o primavera di tempi nuovi? Honoré Bovet, Arbre des batailles: « Vedo tutta la santa cristianità tanto gravata di guerre e di odio, di saccheggi e di discordia, che è assai difficile poter indicare un piccolo paese, un ducato, una contea, che sia in pace. » Giorgio di Podiebrad, re di Boemia (XV sec.). Trattato della pace da realizzare in tutta la cristianità: « tali guerre, rapine, torbidi, incendi e assassini che come riportiamo ahimé con tristezza hanno preso d’assalto la stessa cristianità per ogni dove, e a causa delle quali le campagne sono devastate, le città saccheggiate, le province smembrate, i regni e i principati gravati di innumerevoli miserie, cessino infine e siano estinte del tutto ee che si ritorni a uno stato conveniente di mutua carità e di fraternità per mezzo di una lodevole unione. » J. Le Goff, p.200

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