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UNIVERSITA’ DI PISA Centro Interdipartimentale di Ricerche Agro-ambientali “Enrico Avanzi”

UNIVERSITA’ DI PISA Centro Interdipartimentale di Ricerche Agro-ambientali “Enrico Avanzi”. NORMATIVA / NOTIZIE TECNICHE IN MATERIA DI COESISTENZA TRA COLTIVAZIONI O.G.M. E NON. Intervento del dr. Riccardo Russu Dirigente ARSIA del Settore “Servizi agroambientali di vigilanza e controllo”

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Presentation Transcript


  1. UNIVERSITA’ DI PISACentro Interdipartimentale di Ricerche Agro-ambientali “Enrico Avanzi” NORMATIVA / NOTIZIE TECNICHE IN MATERIA DI COESISTENZATRA COLTIVAZIONI O.G.M. E NON Intervento del dr. Riccardo Russu Dirigente ARSIA del Settore “Servizi agroambientali di vigilanza e controllo” Pisa, 23 gennaio 2006

  2. Modulo “Legislazione agroalimentare” CONTROLLI IN TOSCANA Normativa europea Direttiva del Consiglio n. 220 del 23/04/1990 “Emissione deliberata nell’ambiente di OGM” Lo Stato membro è libero di scegliere la forma ed i mezzi più idonei per l’attuazione dell’atto comunitario. La direttiva detta norme per l’autorizzazione ad effettuare un’emissione nell’ambiente a scopi di ricerca o sviluppo di OGM.Esclude l’emissione di OGM per prodotti da immettere sul mercato. Decisione della Commissione n. 584 del 22/10/1993 e n. 730 del 04/11/1994 “Criteri e procedure semplificate per l’emissione deliberata nell’ambiente di piante OGM” Detta norme per la semplificazione delle autorizzazioni ed impone agli Stati membri il rilascio dell’autorizzazione entro 15 giorni dalla notifica

  3. Modulo “Legislazione agroalimentare” CONTROLLI IN TOSCANA Normativa europea Direttiva n. 18 del 12/03/2001 “Emissione deliberata nell’ambiente di OGM che abroga la Direttiva n. 220/1990” Obblighi generali (art. 4) Gli Stati membri, nel rispetto del principio precauzionale, provvedono affinché siano adottate tutte le misure atte ad evitare effetti negativi sulla salute umana e sull’ambiente che potrebbero derivare dall’emissione deliberata o dall’immissione in commercio di OGM. […] Omissis Gli Stati membri provvedono affinché l’Autorità competente compia ispezioni ed eventualmente adotti altre misure di controllo per garantire l’osservanza della presente Direttiva. Etichettatura (art. 21) Gli Stati membri adottano tutte le misure necessarie per garantire che, in tutte le fasi dell’immissione in commercio, l’etichettatura e l’imballaggio degli OGM siano conformi ai requisiti specificati nell’autorizzazione […]

  4. Modulo “Legislazione agroalimentare” CONTROLLI IN TOSCANA Normativa nazionale D.Lgs. 8 luglio 2003 n. 224 in attuazione della Direttiva n. 18 del 12/03/2001 concernente l’emissione deliberata nell’ambiente di OGM • Divieto di emissione deliberata o immissione sul mercato di OGM (art. 1) • Autorità nazionale competente (art. 2) • Autorizzazioni all’immissione deliberata di OGM (art. 21) • Monitoraggio e ricerca (art. 22) • Etichettatura (art. 24) • Pubblici registri (art. 30) • Attività di vigilanza (art. 32) • Sanzioni (artt. 35 - 36)

  5. Modulo “Legislazione agroalimentare” CONTROLLI IN TOSCANA Normativa europea Regolamento CE n. 1829 del 22/09/2003 “Alimenti e mangimi geneticamente modificati” • Detta procedure per l’immissione sul mercato di alimenti e mangimi G.M. • Obiettivi: • Favorire la tutela della vita e della salute umana, del benessere degli animali, • dell’ambiente in relazione agli alimenti e mangimi G.M. • Istituire un regime di autorizzazione e vigilanza degli alimenti e mangimi G.M. • Stabilire norme per l’etichettatura degli alimenti e dei mangimi G.M. Segue 

  6. Modulo “Legislazione agroalimentare” CONTROLLI IN TOSCANA Normativa europea Regolamento CE n. 1829 del 22/09/2003 “Alimenti e mangimi geneticamente modificati” • Autorizzazione e vigilanza • Nessuno può immettere in commercio un OGM destinato all’alimentazione umana, • ad eccezione degli alimenti per i quali sia stata rilasciata un’autorizzazione. • La domanda di autorizzazione deve essere indirizzata all’Autorità Nazionale • competente di uno Stato membro. • L’Autorità nazionale informa l’Autorità europea per la Sicurezza alimentare. • L’Autorità nazionale per la Sicurezza alimentare avvisa gli altri Stati membri e • mette a disposizione del pubblico il dossier della domanda di autorizzazione. Segue 

  7. Modulo “Legislazione agroalimentare” CONTROLLI IN TOSCANA Normativa europea Regolamento CE n. 1829 del 22/09/2003 “Alimenti e mangimi geneticamente modificati” • Domanda di autorizzazione • Contiene: • Nome ed indirizzo del richiedente • Denominazione dell’alimento e la sua trasformazione • Informazioni sulla biosicurezza (Protocollo di Cartagena) • Metodo di produzione o fabbricazione • Copia di studi e/o analisi effettuati e informazioni sull’alimento modificato • Proposta per l’etichettatura Segue 

  8. Modulo “Legislazione agroalimentare” CONTROLLI IN TOSCANA Normativa europea Regolamento CE n. 1829 del 22/09/2003 “Alimenti e mangimi geneticamente modificati” Autorizzazione Entro 3 mesi dal Parere dell’Autorità, la Commissione UE sottopone la domanda al Comitato Permanente per la Catena Alimentare e la Salute degli Animali per un parere e rilascia o non rilascia l’autorizzazione. L’autorizzazione è valida 10 anni e può essere rinnovata per periodi decennali. Etichettatura Si applica per gli alimenti che contengono materiale OGM in misura superiore allo 0,9%. Segue 

  9. Modulo “Legislazione agroalimentare” CONTROLLI IN TOSCANA Normativa europea Regolamento CE n. 1829 del 22/09/2003 “Alimenti e mangimi geneticamente modificati” • Laboratorio Comunitario di riferimento • E’ il Centro Comune di Ricerca della Commissione. • Detto Centro è assistito da un Consorzio di Laboratori nazionali di riferimento denominato “Rete Europea di Laboratori per gli OGM”. • Il Laboratorio Comunitario di riferimento è in particolare responsabile dei seguenti aspetti: • ricevimento., preparazione, immagazzinamento, mantenimento e distribuzione ai laboratori nazionali di • riferimento degli appropriati campioni di controllo positivi e negativi, • test e convalida del metodo di rilevazione, compresi il campionamento e l’identificazione dell’evento di • trasformazione e, se del caso, rilevazione e identificazione dell’evento di trasformazione nell’alimento o • nel mangime, • valutazione dei dati forniti dal richiedente l’autorizzazione a immettere in commercio l’alimento o il • mangime per verificare e convalidare il metodo di campionamento e rilevazione, • presentazione di relazioni valutative complete all’Autorità. • Il Laboratorio Comunitario di riferimento partecipa alla risoluzione delle controversie tra gli Stati membri in relazione ai risultati delle mansioni indicate nel presente allegato.

  10. Modulo “Legislazione agroalimentare” CONTROLLI IN TOSCANA Normativa europea Regolamento CE n. 1830 del 22/09/2003 “Tracciabilità ed etichettatura di OGM” “Tracciabilità di alimenti e mangimi ottenuti da OGM” • Tracciabilità • Nella fase di immissione in commercio di un prodotto contenente OGM, o da esso costituito, gli “operatori” assicurano al “cliente finale” le seguenti informazioni per iscritto: • Indicazioni che il prodotto contiene OGM • Indicazione degli identificatori Etichettatura Per i prodotti preconfezionati e non, contenenti OGM o da essi costituiti, l’etichetta deve contenere la seguente dicitura: “QUESTO PRODOTTO CONTIENE OGM” Oppure “QUESTO PRODOTTO CONTIENE (nome Organismo/i) GENETICAMENTE MODIFICATO/I” Segue 

  11. Modulo “Legislazione agroalimentare” CONTROLLI IN TOSCANA Normativa europea Regolamento CE n. 1830 del 22/09/2003 “Tracciabilità ed etichettatura di OGM” “Tracciabilità di alimenti e mangimi ottenuti da OGM” Soglie di tolleranza 0,9% per OGM autorizzati 0,5% per OGM non autorizzati ma valutati sicuri Tolleranza 0 per OGM non autorizzati e non sicuri Segue tabella 

  12. Specie vegetali OGM autorizzate in UE

  13. Specie vegetali OGM non autorizzate in UE valutate positivamente dai Comitati scientifici

  14. Modulo “Legislazione agroalimentare” CONTROLLI IN TOSCANA Normativa nazionale Raccomandazione della Commissione agli Stati Membri del 23 luglio 2003 “Linee guida per lo sviluppo di normative nazionali sulla coesistenza di colture OGM e colture tradizionali” • Fonti di commistione accidentale • - Dispersione del polline a distanze + o - grandi • Mescolanza di colture durante la raccolta o nelle operazioni successive • Trasferimento di sementi dal raccolto al magazzino, ecc… • Piante spontanee (dovute alle sementi che rimangono nel terreno) • Impurezza delle sementi Coesistenza Possibilità per gli agricoltori di praticare una scelta tra colture OGM, produzione convenzionale e biologica, nel rispetto degli obblighi regolamentari in materia di etichettatura o standard di purezza. La Commissione UE nella riunione del 5 marzo 2003 si è espressa a favore della soluzione che lascerebbe agli Stati membri il compito di elaborare ed attuare misure di gestione relative alla coesistenza.

  15. Modulo “Legislazione agroalimentare” CONTROLLI IN TOSCANA Normativa nazionale L. n. 5 del 28/01/05 recante “Disposizioni urgenti per la coesistenza tra le colture transgeniche, convenzionali e biologiche” Art. 2 ”Salvaguardia dei principi di coesistenza” Art. 4 “Piano di coesistenza” Art. 5 “Responsabilità dell’imprenditore agricolo” Art. 6 “Sanzioni” Art. 7 “Valutazione, monitoraggio e informazione sulla coesistenza”

  16. Modulo “Legislazione agroalimentare” Notifiche ricevute alla Commissione ai sensi della Direttiva 98/34/EC CONTROLLI IN TOSCANA

  17. Modulo “Legislazione agroalimentare” Firenze, 4 febbraio 2005 CONTROLLI IN TOSCANA CARTA DELLE REGIONI Impegno delle REGIONI a: • Promuovere Piani specifici regionali • Proporre sanzioni per chi inquina e tassazione per costi della coesistenza • Effettuare la ricerca su OGM in massima sicurezza • Utilizzare sementi OGM free (tolleranza minima consentita non tolleranza 0,9%) • Stipulare accordi internazionali di prodotti OGM free • Tutelare la biodiversità con iscrizione varietà e razze ai cataloghi di conservazione, non brevettabili • Rilasciare nuove autorizzazioni OGM anche in considerazione degli effetti positivi per i consumatori • Rafforzare la Rete delle Regioni e delle Autorità locali d’Europa

  18. CHARTER OF THE REGIONS AND LOCAL AUTHORITIES OF EUROPE ON THE SUBJECT OF COEXISTENCE OF GENETICALLY MODIFIED CROPS WITH TRADITIONAL AND ORGANIC FARMINGCHARTE DES REGIONS ET DES AUTORITES LOCALES D’EUROPE SUR LA COEXISTENCE ENTRE LES OGM ET LES CULTURES TRADITIONNELLES ET BIOLOGIQUES CHARTER OF THE REGIONS AND LOCAL AUTHORITIES OF EUROPE ON THE SUBJECT OF COEXISTENCE OF GENETICALLY MODIFIED CROPS WITH TRADITIONAL AND ORGANIC FARMING CHARTE DES REGIONS ET DES AUTORITES LOCALES D’EUROPE SUR LA COEXISTENCE ENTRE LES OGM ET LES CULTURES TRADITIONNELLES ET BIOLOGIQUES

  19. Modulo “Legislazione agroalimentare” CONTROLLI IN TOSCANA DOCUMENTO COESISTENZA Segue 

  20. Modulo “Legislazione agroalimentare” CONTROLLI IN TOSCANA DOCUMENTO COESISTENZA

  21. Modulo “Legislazione agroalimentare” CONTROLLI IN TOSCANA SENTENZA del Tribunale della Corte di Giustizia europea del 5 ottobre 2005 contro LAND OBEROSTERREICH La sentenza ha interessato il ricorso del Land Oberosterreich contro la decisione della Commissione europea del 2 settembre 2003, che ha bocciato le disposizioni nazionali sul divieto d’impiego di OGM sul territorio di tale Regione. La Commissione, sentito il parere dell’EFSA, ha bloccato la moratoria stabilita con Legge dell’ Oberosterreich, in quanto tale decisione non era supportata da parere tecnico-scientifico. Il Tribunale ha condannato la Regione. Il Land Oberosterreich ha presentato ricorso all’Alta Corte di Giustizia, documentando la moratoria con nuove prove scientifiche.

  22. Modulo “Legislazione agroalimentare” CONTROLLI IN TOSCANA Programma attività OGM 2005 LR 53/2000 e suo regolamento attuativo ARSIA … Coordinamento attività controllo OGM ARSIA… controllo sulle coltivazioni e produzioni agricole ARPAT… controllo sull’ambiente e sulle sementi ASL…controllo sugli alimenti

  23. Colture a controllo 2005 Mais Soia Pomodoro Barbabietola Patata Modulo “Legislazione agroalimentare” CONTROLLI IN TOSCANA Programma attività OGM 2005 3% superficie media coltivata in Toscana limitatamente ad alcune aree per mettere a punto la metodologia di laboratorio

  24. Soggetti di supporto all’ARSIA Centro Interdipartimentale di Biotecnologie di Interesse Agrario, Chimico e Industriale dell’Università di Firenze (C.I.B.I.A.C.I.) Gruppo scientifico coordinato dal Prof. M. Buiatti Attrezzature necessarie per l’esecuzione di tutta la parte analitica di ricerca di OGM (“sequenziamento di controllo”) Per il 2005 anche messa a punto di un protocollo di analisi per PCR quantitativa su Pomodoro, Barbabietola e Patata (attualmente è possibile solo PCR qualitativa) Modulo “Legislazione agroalimentare” CONTROLLI IN TOSCANA Programma attività OGM 2005

  25. Il controllo si articola in: azienda con prelievo di campione vegetale analisi molecolare del campione per la ricerca di trasgeni Modulo “Legislazione agroalimentare” CONTROLLI IN TOSCANA Programma attività OGM 2005 Visti gli ottimi risultati degli anni precedenti, viene confermata la metodologia per il 2005

  26. Modulo “Legislazione agroalimentare” CONTROLLI IN TOSCANA Normativa regionale Specie agrarie interessate all’attività di controllo • Mais (Zea Mais) • Soia (Glicine Max) • Colza (Brassica Natus) • Barbabietola da zucchero • (Beta Vulgaris) • Pomodoro • (Lycopersicon Esculentum) • Tabacco (Nicotiana Tabacum) • Patata (Solanum Tuberosum) • Crisantemo • (Chrysanthemum SPP) • Vite (Vitis Vinifera)

  27. Verifica documentale Sopralluogo visivo in campo Prelievo campione vegetale MAIS SOIA POMODORO Modulo “Legislazione agroalimentare” CONTROLLI IN TOSCANA Programma attività OGM 2005 3% superficie media coltivata negli ultimi 3 anni MAIS………………727 ettari SOIA…………………. 11 ettari POMODORO……… 75 ettari • ripartite in modo proporzionale fra le varie province a seconda della diffusione delle colture • nelle province stesse • Estrazione casuale e progressiva negli elenchi forniti da ARTEA (PAC seminativi) fino ad • arrivare al valore programmato

  28. Barbabietola Modulo “Legislazione agroalimentare” CONTROLLI IN TOSCANA Programma attività OGM 2005 Per completare la messa a punto della metodica di laboratorio… Sono individuate 8 aziende in altra zona della Toscana a maggior diffusione per un totale di ha 47 Provincia di Arezzo Sono individuate 5 aziende in altra zona della Toscana a maggior diffusione per un totale di ha 18 Provincia di Pisa • Patata

  29. Analisi biomolecolare dei campioni prelevati PCR qualitativa laboratori ARSIA Capannori Modulo “Legislazione agroalimentare” CONTROLLI IN TOSCANA Programma attività OGM 2005 In caso positivo ulteriore analisi con PCR quantitativa (ARPAT) ed eventuale sequenziamento di controllo (CIBIACI)

  30. Centro di Saggio OGM dell’ARSIA Nel 2003 e 2004 iniziate sperimentazioni sul Mais con marcatori naturali non OGM per la valutazione del flusso genico e % di inquinamento partendo da seme inquinamento accidentale noto Per il 2005 Ulteriore prova mais per il flusso genico (determinazione distanze per la coesistenza) Sperimentazione su mais progetto “Piano OGM” finanziata MIPAF con uso di mais OGM Modulo “Legislazione agroalimentare” CONTROLLI IN TOSCANA Programma attività OGM 2005

  31. Controllo sugli Alimenti: Servizio Sanitario effettuato su n. 10 campioni a base di Soia e Mais (privilegiando alimenti per la prima infanzia) Azienda USL 10 – Centro di riferimento regionale Laboratorio dell’Unità Operativa di Biotossicologia Analisi qualitative di screening e quantitative per Soia RR e Mais Bt 11 e Bt 176 Modulo “Legislazione agroalimentare” CONTROLLI IN TOSCANA Programma attività OGM 2005

  32. Controllo dell’ambiente e prodotti sementieri ARPAT Definizione di un metodo analitico per analisi PCR quantitativa su pomodoro, barbabietola e patata Campionamento sulle sementi, di cui n. 11 campioni di Mais e n. 14 campioni di Soia Modulo “Legislazione agroalimentare” CONTROLLI IN TOSCANA Programma attività OGM 2005

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