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“Quale futuro per l’idea di Nazione?”

“Quale futuro per l’idea di Nazione?”. Definizione di Idea di Nazione. S. Battaglia (Grande dizionario della lingua italiana, Torino 1981)

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“Quale futuro per l’idea di Nazione?”

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Presentation Transcript


  1. “Quale futuro per l’idea di Nazione?”

  2. Definizione di Idea di Nazione S. Battaglia (Grande dizionario della lingua italiana, Torino 1981) Nazione: Gruppo umano di presunta origine umana comune ed effettivamente caratterizzato dalla comunanza di lingua di costumi e di istituzioni sociali ed eventualmente unificato in forma politica o prepolitica. Nazionalismo: atteggiamento complesso di comportamenti ideologici e politici che, identificando il concetto di nazione con quello di patria e deformando ed esasperando il naturale sentimento morale del patriottismo e il principio politico di nazionalità, considera la nazione come il supremo valore etico-politico ed etico-culturale e fa del prestigio della nazione il principio supremo e totalizzante a cui deve ispirarsi l’azione politica. N. Tommaseo (Dizionario della lingua italiana,1858-79) Nazione: Insieme di uomini avente la medesima origine e la medesima lingua. Unione di gente in vincolo di tradizioni civili, morali, intellettuali. Società di famiglie in vincolo comune e costante di discendenza, di tradizioni, di fatti, di abitazione. " Se uno è lo Stato davvero, non possono essere dentro nazioni diverse". Oxford English Dictionary, 1933 Nazione: un ampio aggregato di persone così strettamente associate tra loro per comune discendenza, lingua o storia, da formare una razza o popolo a sé stante, normalmente organizzato come stato politico separato e che occupa un territorio definito. Enciclopedia Utet Nazione: L ‘idea di nazione non è affatto chiara ed è ancora oggi discussa da molti studiosi. Tuttavia questa parola ha mostrato spesso la tendenza a designare qualunque comunità politica e qualunque comunità di cultura, di civiltà e via dicendo, per la relazione tra l’appartenenza a questo tipo di gruppi e l’essere nati in un certo territorio, o l’aver acquisito per nascita una certa cultura.

  3. Per Mazzini patria nazione libertà sono termini inscidindibili. “Amo la libertà,l’amo fors’anche più che non amo la patria;ma la patria io l’amo prima della libertà” Mazzini La nazione è per lui il Popolo. Il concetto d’iniziativa popolare e di autogoverno nazionali è per Mazzini fondamentale. La repubblica per lui è lo strumento indispensabile per la missione nazionale. L’italia è per lui una tradizione storica,è più ancora una vita morale,uno spirito,una vocazione al servizio dell’umanità;ed esigenza morale.

  4. Gioberti Ceto cattolico-liberale rappresentato da Vincenzo Gioberti. Identifica la religione con la civiltà “Per ciò che spetta alla religione voi predicate sapientemente solo il rispetto verso di essa : ma io vorrei che fosse possibile andare ancora più avanti e farne un’insegna nazionale. Vorrei immedesimarla con il genio dell’Italia come nazione. Vorrei farne una di quelle idee madri che seggono in cima al pensiero degli uomini e signoreggino ogni parte del vivere civile” GIOBERTI, Epistolario Vol.III p.68, Lettera al Mamiani del 15 Ottobre 1840. Del primato morale e civile degli Italiani giunge alla conclusione che la chiesa è l’asse su cui il benessere della vita umana si fonda. La sua idea politica prevede l’obiettivo di creare una confederazione nazionale. A capo di questa confederazione doveva essere il Papa poiché gli antichi valori cristiani hanno sempre accomunato gli italiani.

  5. Cattaneo e la Lega Cattaneo è oggi considerato il padre del federalismo italiano la sua proposta di “federazione” consisteva in un patto tra i comuni, che considerava centrali nella tradizione italiana, per eliminare gli stati esistenti e realizzare “l'unità nazionale”. Cattaneo è contro il centralismo, non contro l'unità nazionale Ripudiò quasi il termine "federalismo", definendolo "parola guasta che significa disunione di ciò che è unito e non unione di ciò che è disunito” e preferendogli quelli di "unione federale" o "unione libera"

  6. Differenze

  7. Società segrete nel Risorgimento Le società segrete ebbero un ruolo di primo piano nel Risorgimento italiano più nota e più attiva nel Risorgimento fu probabilmente la Carboneria I primi tentativi sovversivi avvennero nei moti del ’20-’21, organizzati dalla setta stessa, con lo scopo di ottenere una costituzione liberale La Carboneria prese parte anche ai moti del ’30-’31, ma l’ennesimo fallimento portò molti a perdere completamente la fiducia nell’organizzazione e nei suoi tentativi. Molti criticavano il suo settarismo e lo scarso coinvolgimento delle masse

  8. « Art. 18. I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale. Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare. » Società segrete Moderne In Italia, particolarmente importante è stata la Propaganda Due, nota come P2, che in passato è stata una vera e propria società segreta Si considerano associazioni segrete, quelle che, tenendo segrete congiuntamente finalità e attività sociali ovvero rendendo sconosciuti, i soci, svolgono attività diretta ad interferire sull’esercizio delle funzioni di organi costituzionali, di amministrazioni pubbliche, anche ad ordinamento autonomo, di enti pubblici anche economici, nonché di servizi pubblici essenziali di interesse nazionale.  « Il vero potere risiede nelle mani dei detentori dei mass media »(Licio Gelli)

  9. LA NAZIONE ITALIANA DALL'UNITÀ AL NAZIONALISMO Le basi del nazionalismo furono poco salde e quando scoppiò la seconda guerra mondiale tutte le contraddizioni e le fantasie vennero alla luce, fino alla rapida disfatta finale Con il fascismo, il nazionalismo italiano raggiunse le massime aspirazioni. Le giovani generazioni, nate nel secondo dopoguerra, ripudiarono la guerra e impararono presto a fare a meno dei valori nazionalistici. Dopo la seconda guerra mondiale il nazionalismo fascista fu condannato dalla sinistra, il nazionalismo fu accusato di avere portato il mondo intero nel baratro delle due guerre mondiali. Si sono creati dei vuoti nei valori politici che lo stato nazionale non è riuscito a colmare. Anche tra quei giovani che hanno perso ogni legame con la tradizione dei loro padri, e che quindi sono di fatto senza patria, ma che hanno recepito il valore del sentimento nazionale, questi hanno assunto un aspetto stereotipato, che si riduce a meno ancora del tifo sportivo.

  10. Europeismo Lo stesso Mazzini, si rende conto delle fondamentali affinità storiche e culturali che legano tra loro i popoli del continente È alla fine della Seconda guerra mondiale, che si diffonde l’idea di una concreta possibilità del costituirsi di una Europa. Da semplice organizzazione internazionale, l'Unione europea, nel corso degli anni, ha gradualmente acquisito numerose prerogative tipiche di una federazione Tuttavia, la politica europea consiste prevalentemente in una politica economica, caratterizzata da una zona di libero mercato e da un’unione monetaria. A questa tendenza, si contrappone la diffusione dell'euroscetticismo, un movimento politico formatosi in Europa, contrario alle politiche dell'Unione europea, L'idea generale è che si arrivi lo stesso a un'Europa unita e a un'Europa dei popoli

  11. SONDAGGIO

  12. Proiezione Video ATTENDERE PREGO

  13. Progetto realizzato dalla classe IIG del Liceo Terenzio Mamiani

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