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Quale matematica nel II ciclo: le Indicazioni nazionali

Quale matematica nel II ciclo: le Indicazioni nazionali. IL PRIMO BIENNIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO (9° E 10° ANNO DI SCOLARITA'). Cosa succede troppo spesso in prima superiore?. IL DISASTRO!. Esame di Stato conclusivo del Primo Ciclo. Una posizione ambigua.

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Quale matematica nel II ciclo: le Indicazioni nazionali

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Presentation Transcript


  1. Quale matematica nel II ciclo: le Indicazioni nazionali

  2. IL PRIMO BIENNIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO (9° E 10° ANNO DI SCOLARITA')

  3. Cosa succede troppo spesso in prima superiore?

  4. IL DISASTRO!

  5. Esame di Stato conclusivo del Primo Ciclo Una posizione ambigua Obbligo di Istruzione Trienni fortemente orientati

  6. Conclusione di un percorso recupero di lacune consolidamento ... Acquisizione di strumenti apertura di nuovi orizzonti

  7. Una algebrizzazione pervasiva e ossessiva

  8. Un'età caratterizzata da un salto cognitivo

  9. QUAL È IL RUOLO DELLA MATEMATICA IN QUESTA FASE DELLA FORMAZIONE DEL RAGAZZO?

  10. QUALI SONO LE PECULIARITÀ DI QUESTO PERIODO PER LA FORMAZIONE DEL PENSIERO MATEMATICO, DELLE COMPETENZE MATEMATICHE?

  11. Un salto di qualità Padronanza del linguaggio simbolico Acquisizione di “forme di pensiero simbolico”

  12. Un salto di qualità Conquista del ragionamento astratto Acquisizione di “strutture di pensiero formale”

  13. Inizia un nuovo viaggio, e molti ragazzi restano a piedi, senza neppure essere arrivati alla meta del viaggio precedente....

  14. Ridefinire gli obiettivi di apprendimento

  15. Obiettivi d'ordine strumentale Obiettivi d'ordine culturale Obiettivi d'ordine formativo

  16. Ridefinire gli ambiti di contenuti Confronti internazionali

  17. Come conseguenza, indicazioni su come rinnovare la didattica

  18. Il sistema dei Licei L’Istruzione Tecnica

  19. Area scientifica, matematica e tecnologica •Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà.

  20. Rifiutare la scelta elencatoria (colonne di conoscenze e abilità) e privilegiare la logica del discorso articolato, che permette di mettere in luce la struttura, le connessioni, la dinamica del percorso di insegnamento-apprendimento

  21. NON CI SONO LICEI CON MATEMATICA DI SERIE A E MATEMATICA DI SERIE B

  22. L'IDEA DI MODELLO DIVENTA CENTRALE NEL PERCORSO DI MATEMATICA

  23. Il ciclo della matematizzazione Da: Framework OCSE-Pisa

  24. LE IDEE DELLA STATISTICA SONO FONDAMENTALI IN TUTTE LE ARTICOLAZIONI DEL SECONDO CICLO

  25. Molti “argomenti” in più?

  26. Come trovare il tempo?

  27. Scelte didattiche coraggiose, ma necessarie

  28. Il vestito stretto: Ferma restando l’importanza dell’acquisizione delle tecniche, verranno evitate dispersioni in tecnicismi ripetitivi o casistiche sterili che non contribuiscono in modo significativo alla comprensione dei problemi.

  29. La matematica nel biennio dei Licei

  30. Il primo biennio sarà dedicato al passaggio dal calcolo aritmetico a quello algebrico. Lo studente svilupperà la padronanza del calcolo (mentale, con carta e penna, con strumenti) con numeri interi, con i numeri razionali sia nella scrittura come frazione che nella rappresentazione decimale. In questo contesto saranno approfondite le proprietà delle operazioni.

  31. Lo studente acquisirà una conoscenza intuitiva dei numeri reali, con particolare riferimento alla loro rappresentazione geometrica su una retta. La dimostrazione dell’irrazionalità della radice quadrata di 2 e di altri numeri sarà un’importante occasione di approfondimento concettuale.

  32. Lo studente saprà eseguire semplici calcoli di espressioni contenenti radicali ma non è richiesta l’acquisizione di un eccessivo tecnicismo manipolatorio.

  33. Lo studente conoscerà gli elementi di base del calcolo letterale, le proprietà dei polinomi e saprà eseguire semplici operazioni tra di essi.

  34. Lo studente sarà in grado di eseguire calcoli con le espressioni letterali sia per rappresentare un problema (mediante un’equazione, disequazioni o sistemi) e risolverlo, sia per dimostrare risultati generali, in particolare in aritmetica.

  35. Nel primo biennio lo studente acquisirà la conoscenza dei fondamenti della geometria euclidea del piano; approfondirà l’importanza e il significato dei concetti di postulato, assioma, definizione, teorema, dimostrazione, ... In coerenza con il modo con cui si è presentato storicamente, l’approccio euclideo non deve essere di natura puramente assiomatica.

  36. Lo studente conoscerà il teorema di Pitagora e ne comprenderà sia gli aspetti geometrici che le implicazioni nella teoria dei numeri (introduzione dei numeri irrazionali) insistendo soprattutto sugli aspetti concettuali. Lo studente conoscerà le principali trasformazioni geometriche (traslazioni, rotazioni, simmetrie, similitudini con particolare riguardo al teorema di Talete) e saprà riconoscere le principali proprietà invarianti.

  37. Lo studente saprà realizzare costruzioni geometriche elementari sia mediante strumenti tradizionali ... sia mediante programmi informatici di geometria.

  38. Egli saprà far uso del metodo delle coordinate cartesiane, in una prima fase limitato alla rappresentazione di punti e rette nel piano e di proprietà come il parallelismo e la perpendicolarità.

  39. Lo studente saprà utilizzare il linguaggio degli insiemi e delle funzioni (dominio, composizione, inversa, ecc.), anche per costruire semplici rappresentazioni di fenomeni e come primo passo per acquisire familiarità con il concetto di modello matematico.

  40. In particolare sarà in grado di descrivere un problema con un’equazione, una disequazione o un sistema di equazioni o disequazioni, e di ottenere informazioni e ricavare le soluzioni di una rappresentazione matematica (o modello) di fenomeni, anche in contesti di ricerca operativa o di teoria delle decisioni

  41. Lo studente conoscerà e saprà descrivere le funzioni del tipo f(x) = ax + b, f(x) = |x|, f(x) = a/x, f(x) = x2 sia in termini strettamente matematici sia in funzione della descrizione e soluzione di problemi applicativi.

  42. Saprà studiare le soluzioni delle equazioni di primo grado in una incognita, delle disequazioni associate e dei sistemi di equazioni lineari in due incognite, e conoscerà le tecniche necessarie alla loro risoluzione grafica e algebrica.

  43. Sarà in grado di passare agevolmente da un registro di rappresentazione a un altro (numerico, grafico, funzionale), anche utilizzando strumenti informatici per la rappresentazione dei dati.

  44. Lo studente sarà in grado di rappresentare e analizzare in diversi modi (anche utilizzando strumenti informatici) un insieme di dati, scegliendo le rappresentazioni più idonee. Saprà distinguere tra caratteri qualitativi, quantitativi discreti e quantitativi continui, lavorare con distribuzioni di frequenze e rappresentarle.

  45. Conoscerà le definizioni e le proprietà dei valori medi e delle misure di variabilità e sarà in grado di utilizzare strumenti di calcolo (calcolatrice, foglio di calcolo) per studiare semplici raccolte di dati e serie statistiche.

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