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IL RUOLO DELLA GESTUALITA’ NEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO SCOLASTICI

IRRE PIEMONTE. IRRE PIEMONTE. IL RUOLO DELLA GESTUALITA’ NEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO SCOLASTICI. Progetto PSINOPIA. Coordinamento e supervisione di Antonella REFFIEUNA. di SILVIA VILLA e ANTONELLA REFFIEUNA. Torino, 2004. 7 + 6 + 5 = __ + 5.

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IL RUOLO DELLA GESTUALITA’ NEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO SCOLASTICI

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Presentation Transcript


  1. IRRE PIEMONTE IRRE PIEMONTE IL RUOLO DELLA GESTUALITA’ NEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO SCOLASTICI Progetto PSINOPIA Coordinamento e supervisione di Antonella REFFIEUNA di SILVIA VILLA e ANTONELLA REFFIEUNA Torino, 2004

  2. 7 + 6 + 5 = __ + 5

  3. SUSAN GOLDIN - MEADOW Hirving B. Harris Professor - Università di Chicago “Hearing gesture: how our hands help us think” (2003), The Belknap Press

  4. PER LA PRIMA VOLTA S. GOLDIN-MEADOW INDAGA IL RAPPORTO GESTO – PAROLA – CONOSCENZANEL BAMBINO UDENTE Significato COGNITIVO e non emotivo del gesto PROGETTO PSINOPIA 4 SILVIA VILLA

  5. Di conseguenza influenzano iPROCESSI DI APPRENDIMENTO Secondo S. Goldin-Meadow attraverso i gesti i bambini possono fornirci informazioni numerose, significative e spesso aggiuntive rispetto a quelle che essi esprimono verbalmente I gesti veicolano informazioni che indicano agli adulti: quali sono le reali conoscenze possedute dai bambini in un particolare momento in quale direzionedebbano essere rivolti gli interventi educativi

  6. OBIETTIVO DEL CORSO: ILLUSTRARE LA FUNZIONE ASSOLTA DAI GESTI DEI BAMBINI IN ETÀ SCOLARE all’interno del processo di apprendimento nella relazione con l’insegnante

  7. PRIMI STUDI (1986 – 1993) Ricerca sul ruolo ricoperto dai gesti compiuti spontaneamente dai bambini durante i processi di apprendimento i bambini trasmettono informazioni circa lo stato di conoscenza personale non solo attraverso le parole, ma anche attraverso i gesti che compiono quando riferiscono i loro ragionamenti

  8. Infatti parole e gesti riflettono livelli diversi di conoscenza i gesti le parole la conoscenza relativamente esplicita la conoscenza relativamente implicita il livello di conoscenza complessivo che un bambino ha raggiunto in relazione ad un dato concetto si ottiene attraverso la considerazione unitaria delle informazioni inviate a gesti e a parole CONOSCENZA ESPLICITA e IMPLICITA nella scuola elementare PROGETTO PSINOPIA 8 SILVIA VILLA

  9. I gesti rappresentano una “finestra” attraverso cui guardare come la mente di un bambino progredisce nel corso dello sviluppo COME OSSERVARE LA MENTE? CON I GESTI

  10. TIPO DI COMPITO UTILIZZATO NELL’INDAGINE Equivalenze matematiche 6 problemi del tipo: ‘a + b + c = __ + c¹’ • 7 + 6 + 5 = __ + 5 • 2 + 5 + 9 = 2 + __ CONSEGNA: • risolvere i problemi • spiegare il processo per giungere alla soluzione

  11. Come ipotizzato, i bambini hanno compiuto SPONTANEAMENTE dei gesti mentre illustravano il modo nel quale avevano risolto i compiti proposti GESTI DIMOSTRATIVI 1. Il dito che indica i numeri del problema, il segno di uguale, lo spazio bianco, il segno della somma 2. La mano che si muove (avanti e indietro) indica che il bambino somma tutti i numeri 3. La mano che afferra o stringe indica che il bambino somma insieme solo gruppi di numeri 4. La mano che si abbassa indica che il bambino sottrae dei numeri Attraverso tutti questi gesti i bambini spesso hanno espresso le strategie utilizzate per la risoluzione del compito

  12. alcune volte sono risultate COERENTI con le strategie espresse a parole alcune volte NON sono risultate COERENTI con le strategie espresse a parole Le strategie espresse attraverso i gesti Il bambino ha espresso a parole una STRATEGIA DIVERSA da quella espressa a gesti

  13. ESEMPIO 5 + 3 + 4 = __ + 4 • La somma di tuttii numeri del problema viene espressa dal bambino SIA A PAROLE (“Ho sommato cinque più tre più quattro più quattro uguale sedici”) SIA A GESTI (il bambino punta il dito sul 5, sul 3, sul 4, sul 4 a destra del segno di uguale e sullo spazio bianco) • Il bambino, A PAROLE, dice che per dare la risposta • ha sommato i numeri del lato sinistro dell’equazione • (“Ho sommato cinque più tre più quattro”), MA A • GESTI indica che ha considerato tuttii numeri del • problema (il bambino punta il dito sul 5, sul 3, sul 4, sul • 4 a destra del segno di uguale e sullo spazio bianco) MESSAGGIO ESPLICITO

  14. Di conseguenza i bambini sono stati suddivisi in: • concordant • discordant Gesti e linguaggio veicolano informazioni coerenti fra loro Gesti e linguaggio veicolano informazioni non coerenti fra loro

  15. I bambini discordantproducono gesture/speech mismatches discordanze gesto - parola COSTITUISCONO UN INDICE GENERALE DELLO STATO DI CONOSCENZA TRANSIZIONALE

  16. STATO DI CONOSCENZA TRANSIZIONALE Particolare stato cognitivo riscontrabile nel processo di acquisizione di un nuovo concetto E’ un ponte fra due stati di conoscenza governati da proprie regole Il bambino non ha ancora acquisito piena padronanza del concetto che gli servirebbe per risolvere un compito

  17. È uno stato in cui l’individuo è pronto ad apprendere È uno stato in cui la guida migliora la performance CARATTERISTICHE DELLO STATO DI CONOSCENZA TRANSIZIONALE È uno stato durante il quale diverse ipotesi sono considerate simultaneamente È uno stato di conoscenza parziale È uno stato durante il quale vengono prese in considerazione molteplici ipotesi

  18. STATO TRANSIZIONALE COME STATO IN CUI L’INDIVIDUO è PRONTO AD APPRENDERE(read to learn) PRESUPPOSTI - il bambino non dispone ancora della piena padronanza del concetto - il cambiamento legato all’apprendimento è imminente - il bambino è “sensibile” all’istruzione ricevuta CONSEGUENZA il bambino la cui conoscenza è in uno stato di transizione padroneggerà il concetto più velocemente - inviare un input adeguato Esempio: insegnare a leggere e a scrivere

  19. STATO TRANSIZIONALE COME STATO IN CUI LA GUIDA MIGLIORA LA PERFORMANCE Vygotskij definisce la zona di sviluppo prossimale come “la distanza fra il livello attuale di sviluppo così come definito dal problema risolto autonomamente e il livello di sviluppo potenziale così come definito dal problema risolto con la guida di un adulto o in collaborazione con un pari più capace” La zona di sviluppo prossimale contiene i concetti che si stanno sviluppando, quei concetti che il bambino non ha ancora pienamente acquisito, ma è in procinto di acquisire

  20. Livello di prestazione a cui il bambino può giungere se aiutato ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE concetti che si stanno sviluppando Livello di prestazione a cui il bambino giunge da solo

  21. Se un particolare concetto è contenuto nella zona di sviluppo prossimale di un bambino le probabilità di risolvere con successo il problema sono minori quando il bambino risolve il problema da solo maggioriquando il bambino è assistito da unadulto o da un pari più capace In tal senso, il bambino si trova in uno stato transizionale di conoscenza MA il miglioramento della prestazione con una guida non è necessariamente associato ad un miglioramento di performance quando è da solo L’apprendimento richiede tempo e il supporto di un adulto o di un pari più capace

  22. STATO TRANSIZIONALE COME STATO DI CONOSCENZA PARZIALE La conoscenza parziale è stata definita come la parziale padronanza di un concetto, la quale comporta che alcuni problemi vengano risolti correttamente e altri scorrettamente Es. Il bambino acquisisce una regola e la applica indistintamente a tutti i casi perché non sa ancora che esistono le eccezioni CONOSCENZA PARZIALE  CONOSCENZA TRANSIZIONALE Il bambino può risolvere TUTTI i problemi in modo SCORRETTO a parole, ma dimostrare, a gesti, di conoscere la strategia corretta Il bambino risolve alcuni problemi in modo corretto LIVELLO SUPERIORE DI CONOSCENZA

  23. STATO TRANSIZIONALE COME STATO DURANTE IL QUALE VENGONO PRESE IN CONSIDERAZIONE MOLTEPLICI IPOTESI Durante il periodo di acquisizione di un nuovo concetto il bambino considera più ipotesi di soluzione di un problema, una vecchia e una nuova, che sono tra loro incompatibili e che emergono dal suo comportamento

  24. STATO TRANSIZIONALE COME STATO DURANTE IL QUALE VENGONO PRESE IN CONSIDERAZIONE MOLTEPLICI IPOTESI CONTEMPORANEAMENTE Il bambino non possiede ancora una conoscenza stabile relativa al concetto che deve essere utilizzato per risolvere un compito che ne richieda la padronanza Egli possiede un insieme di rappresentazioni circa i modi di risolvere il problema MA alcune portano a soluzioni corrette altre portano a soluzioni scorrette non di tutte il bambino è pienamente consapevole

  25. A seconda del numero di strategie attivate il bambino manifesta comportamenti diversi problema Quale utilizzare? più strategie di soluzione Una attraverso i gesti ATTIVAZIONE SIMULTANEA DI PIÙ STRATEGIE Una attraverso le parole cioè …?

  26. Il bambino può esprimere una procedura a gestieduna a parole Il bambino può esprimere la medesima procedura in entrambele modalità ACCORDO GESTO - PAROLA DISACCORDO GESTO - PAROLA

  27. Perché fra le rappresentazioni alcune sono accessibili solo alle parole alcune sono accessibili sia ai gesti che alle parole alcune sono accessibili solo ai gesti La strategia che viene espressa attraverso i gesti non è esprimibile a parole perché la conoscenza della medesima strategia è codificata unicamente in un sistema di rappresentazione non verbale e non in uno verbale Importanza dell’imparare a esprimere a parole ciò che si fa

  28. “un bambino che si trova in uno stato di conoscenza transizionale dispone di una CONOSCENZA IMPLICITA di un insieme di rappresentazioni più ampio e articolato di quanto egli possa articolare esplicitamente a parole” Il bambino non sa ancora esprimere verbalmente una conoscenza che mostra di possedere attraverso i gesti I GESTI riflettono la CONOSCENZA parzialmente IMPLICITA circa le procedure di problem-solving LE PAROLE riflettono la CONOSCENZA parzialmente ESPLICITA circa le procedure di problem-solving

  29. LO STATO IN CUI PAROLA E GESTO SONO DISCORDANTI E’ TRANSITORIO nel senso che: 1. predice la sensibilità all’insegnamento 2. è preceduto e seguito da uno stato in cui parola e gesto sono concordanti

  30. LO STATO IN CUI PAROLA E GESTO SONO DISCORDANTI E’ TRANSITORIO nel senso che: 1. predice la sensibilità all’insegnamento

  31. 1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento I BAMBINI DISCORDANT, che per definizione si trovano in uno stato di conoscenza transizionale, sono PIÙ SENSIBILI ALL’INSEGNAMENTO dei bambini concordant GRAZIE AD UN INSEGNAMENTO MIRATO I BAMBINI DISCORDANT IMPARANO Più FACILMENTE DEI BAMBINI CONCORDANT PERCHE’? PROGETTO PSINOPIA 34 SILVIA VILLA

  32. 1. quali sono le strategie che essi stanno considerando simultaneamente e rispetto alle quali mostrano incertezza 2. in quale area essi sono pronti ad imparare se gli viene fornito un insegnamento adeguato 1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento PERCHE’ ATTRAVERSO LA DISCORDANZA GESTO – PAROLA i bambini discordant segnalano alle persone che li circondano:

  33. 1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento LA DISCORDANZA GESTO – PAROLA INDICA L’ESISTENZA DELLA ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE ALL’INTERNO DELLA QUALE L’INTERVENTO DI ADULTI O DI PARI PIÙ CAPACI HA UN EFFETTO POSITIVO In particolare, “I GESTI SPONTANEI che i bambini producono quando comunicano con gli adulti FORNISCONOUN INDICE OSSERVABILE E INTERPRETABILE della zona di sviluppo prossimale, offrendo uno strumento grazie al quale gli adulti possono calibrare i loro input in base al livello di conoscenza del bambino”

  34. 1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento 1. La mancanza di coerenza fra le informazioni trasmesse a gesti e quelle trasmesse a parole rappresenta uno strumento di valutazione della zona di sviluppo prossimale che risulta essere indipendente dal successo del bambino nel compito, in quanto consente di evidenziare l’esistenza di un cambiamento nel suo sistema di conoscenza anche quando il bambino verbalmente risolve il compito scorrettamente CONSEGUENZE OPERATIVE

  35. 1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento 2. Il gesto mostra in modo preciso all’adulto quale idea il bambino possiede in stato embrionale e pertanto gli rivela dove intervenire e come calibrare i propri interventi a seconda del livello di comprensione del bambino

  36. 1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento 3. Gli adulti utilizzano le informazioni veicolate dai gesti compiuti spontaneamente dai bambini senza essere necessariamente consapevoli del fatto che li hanno notati e vi hanno attribuito un certo significato

  37. MA NON SEMPRE la maggior parte delle volte SENZA ESSERNE NECESSARIAMENTE CONSAPEVOLI 1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento GENERALMENTE gli adulti colgono le informazioni che i bambini trasmettono attraverso i gesti L’accesso alle informazioni che il bambino trasmette a gesti AUMENTA SIGNIFICATIVAMENTE se l’adulto viene addestrato a effettuare la corretta CODIFICA delle stesse

  38. 1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento ESEMPIO: ESPERIMENTO DEL 1997 IPOTESI:un adulto non addestrato nella codifica e decodifica dei gesti percepisce l’informazione che un bambino trasmette solamente attraverso i suoi gesti? In particolare: gli adulti come valutano il ragionamento che fanno alcuni bambini per spiegare le equivalenze matematiche loro assegnate?

  39. 1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento TIPI DI STRATEGIE utilizzate dai bambini per la soluzione dell’equivalenza PROVA UTILIZZATA 4 + 6 + 9 = __ + 9 • SOMMA: tutti i numeri del problema vengono sommati insieme • (“Ho sommato 4 più 6 più 9 più 9 uguale 28”) • SOMMA PRIMA DELL’UGUALE: vengono sommati i numeri prima del segno di uguale (“Ho sommato 4 più 6 più 9 uguale 19”) • RAGGRUPPAMENTO: vengono raggruppati e sommati due numeri • del lato sinistro dell’equazione, che non compaiono nel lato destro • (“Il 9 c’era già così ho sommato 4 più 6”) • PAREGGIAMENTO: vengono sommati i numeri del lato sinistro • dell’equazione ; il totale deve essere uguale a quello del lato destro • (“4 più 6 più 9 è uguale a 19, così per rendere uguale l’altro lato servivano 10 in più”)

  40. 1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento TUTTI i bambini risolvono le equivalenze in modo SCORRETTO, alcuni producendo buoni assortimenti gesto-parola, altri cattivi assortimenti Insegnanti di scuola elementare e studenti universitari sono chiamati a valutare e a ripetere il ragionamento che i bambini sembrano aver fatto nello spiegare le equivalenze matematiche loro assegnate

  41. RICONOSCIMENTO IMPLICITO DELLE DISCORDANZE GESTO – PAROLA prodotte dai bambini discordant Attribuzione ai bambini di STRATEGIE NON ESPRESSE A PAROLE, che si verifica più SPESSO in riferimento a bambini che hanno prodotto discordanze gesto – parola che in quella di bambini che hanno prodotto buoni assortimenti 1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento Alta accuratezza nel ripetere le strategie di soluzione del problema che tutti i bambini hanno espresso A PAROLE COMPORTAMENTI DI INSEGNANTI E STUDENTI UNIVERSITARI • Riconoscimento delle strategie nei GESTI dei bambini

  42. 1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento QUINDI le risposte verbali e gestuali di insegnanti e studenti universitari possono essere classificate come: • ripetizioni delle strategie comunicate verbalmente dal bambino • aggiunte alle parole del bambino

  43. 1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento RISULTATO RISCONTRATO IL RESOCONTO DELL’ADULTO CONTIENE SEMPRE UN MAGGIOR NUMERO DI INFORMAZIONI RISPETTO A QUELLE CHE SI POSSONO RICAVARE DALLE SOLE PAROLE DEI BAMBINI Questo dimostra che gli insegnanti hanno tenuto conto delle informazioni trasmesse dai bambini a gesti e che vi attribuiscono un significato

  44. LO STATO IN CUI PAROLA E GESTO SONO DISCORDANTI E’ TRANSITORIO nel senso che: 2. è preceduto e seguito da uno stato in cui parola e gesto sono concordanti

  45. 2. Lo stato discordante è transitorio nel senso che è preceduto e seguito da uno stato in cui parola e gesto sono concordanti Esempio: processo di sviluppo realizzato da un bambino che impara come risolvere le equivalenze matematiche STATO CONCORDANTE SCORRETTO Minore padronanza Maggiore padronanza SEQUENZA EVOLUTIVA STATO DISCORDANTE STATO CONCORDANTE CORRETTO

  46. 2. Lo stato discordante è transitorio nel senso che è preceduto e seguito da uno stato in cui parola e gesto sono concordanti STATO DISCORDANTE STATO CONCORDANTE CORRETTO STATO CONCORDANTE SCORRETTO • CONCORDANTE = l’informazione trasmessa attraverso il gesto è coerente con quella trasmessa a parole • DISCORDANTE = l’informazione trasmessa attraverso il gesto NON è coerente con quella trasmessa a parole • CONCORDANTE = l’informazione trasmessa attraverso il gesto è coerente con quella trasmessa a parole • SCORRETTO = il bambino applica una singola procedura scorretta per risolvere il problema • CORRETTO = il bambino applica una singola procedura corretta per risolvere il problema Il bambino considera più procedure di soluzione

  47. I bambini sono stabili nella loro mancanza di conoscenza circa il concetto I bambini sono stabili nella loro padronanza del concetto 2. Lo stato discordante è transitorio nel senso che è preceduto e seguito da uno stato in cui parola e gesto sono concordanti STATO CONCORDANTE SCORRETTO STATO CONCORDANTE CORRETTO STATO DISCORDANTE In entrambi gli stati i bambini producono pochi mismatches, cioè trasmettono a parole e a gesti informazioni coerenti fra loro MA IL LIVELLO DI CONOSCENZA E’ DIVERSO

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