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Progetto “Agenda 21 all’ITC F. Carrara”

Progetto “Agenda 21 all’ITC F. Carrara”. Progetto di educazione ambientale finanziato con Bando INFEA 2003. Docente Referente: Gina Giudice. Progettazione, coordinamento, tutoraggio, a cura dei docenti: M.T. Bertolucci, G. Giudice, L. Pinferi. Classi partecipanti:, 1 ERICA A,

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Presentation Transcript


  1. Progetto “Agenda 21 all’ITC F. Carrara” Progetto di educazione ambientale finanziato con Bando INFEA 2003

  2. Docente Referente:Gina Giudice Progettazione, coordinamento, tutoraggio, a cura dei docenti: M.T. Bertolucci, G. Giudice, L. Pinferi Classi partecipanti:, 1 ERICA A, 2 ERICA A, 2 IGEA A , 3 ERICA, A 3 IGEA A, 3 MERCURIO B.

  3. L’ Agenda 21è il Piano di Azione dell’ ONU, l’ agenda delle cose da fare per uno sviluppo sostenibile, di riferimento per il 21° secolo, definito dalla conferenza ONU di Rio de Janeiro nel 1992 e sottoscritto da 180 governi.

  4. Agenda 21 Locale: E’ lo strumento operativo a disposizione degli Enti Pubblici per attuare al livello locale i principi e gli obbiettivi del Programma Agenda 21 dell’ ONU e dell’ Unione Europea.

  5. L’ Agenda 21 Locale è: • Un piano strategico intersettoriale di azioni da compiere per migliorare la qualità ambientale, sociale ed economica del territorio • Un processo partecipato che coinvolge tanti attori del territorio e della comunità locale, tecnici e non • Un percorso di lavoro dinamico che si articola e si svolge con modalità tecniche nuove, interattive, di creatività, analisi, negoziazione e orientamento al risultato • Un aula di formazione per adulti aperta a tutti per scambiare ed apprendere saperi e competenze diverse

  6. Agenda 21 all’ ITC “F. Carrara” PRIMA FASE • Rilevazione, tramite questionari, delle problematiche ambientali percepite degli studenti, che influenzano negativamente il benessere della comunità scolastica. • Sensibilizzazione dei soggetti interessati (utenti ed enti preposti al mantenimento dei parametri ambientali) con incontri e conferenze su temi specifici. • Monitoraggio ambientale, conseguente al rilevamento dati con il contributo tecnico di ALERR, ARPAT, ASL. • Rapporto e discussione sui dati raccolti. INDAGINE CONOSCITIVA

  7. Agenda 21 all’ ITC “F. Carrara” SECONDA FASE • Costituzione di un Forum della scuola con il coinvolgimento delle componenti scolastiche (Dirigenza, Studenti, Genitori, Docenti, personale ATA, Celsius) e degli enti del territorio coinvolti (Comune, Provincia, ALERR, ARPAT, USL, Ass.ni ambientaliste) • Individuazione degli obbiettivi da raggiungere tramite la stesura di un Piano di Azione FORUM

  8. Rilevazione dei dati Le misurazioni relative al rumore esterno nella nostra scuola sono state effettuate nella settimana di chiusura nel mese di febbraio. Le misure sono espresse in decibel e sono state effettuate in una classe del Mercurio, in una dell’Erica, nell’aula di trattamento testi. Dai dati riportati si nota una notevole differenza tra le varie classi; la classe del Mercurio raggiunge un livello medio di 48 dB, l’ aula di trattamento testi (sulla circonvallazione) arriva a un valore medio di 59.5 dB. In quest’ aula è stato valutato anche l’ impatto acustico del mercato nella giornata del sabato, è stato riscontrato un aumento del rumore (aumento del traffico, brusio umano ecc.) fino a un valore medio di 61 dB. Per valutare meglio questi risultati viene qui riportata una tabella dei valori limite assoluti di immissione:

  9. Tabella dei valori limite assoluti di immissione

  10. Aula 61 - 5° MB (lato ospedale)Martedì 24/02/04 Finestra aperta finestra aperta Leq=48,0 dB(A) Tm=6 h To=8.00-14.00

  11. Aula 29-30 - Lab. TTD (padiglione centrale)Mercoledì 25/02/04 finestra aperta Leq=59,0 dB(A) Tm=4 h To=14.00-18.00 Finestra aperta Finestra chiusa PRF 1: L(spl) Fast (A Net) finestra chiusa Leq=43,5 dB(A) Tm=3 h 30’ To=18.30-22.00 Stima abbattimento finestra: 15,5 dB(A)

  12. Aula 23 - 1° EA (lato stadio)Venerdì 27/02/04 Finestra aperta finestra aperta Leq=59,5 dB(A) Tm=6 h To=8.00-14.00 PRF 1: L(spl) Fast (A Net)

  13. Aula 23 - 1° EA (lato stadio)Sabato 28/02/04 Fin ap. corretto finestra aperta Leq=61,0 dB(A) Tm=4 h To=8.10-12.10 Finestra aperta Fin.chiusa corretto Fin.chiusa finestra chiusa Leq=51,0 dB(A) Tm=1 h 30’ To=12.30-14.00 Stima abbattimento finestra: 10,0 dB(A)

  14. DPCM 8/7/2003 (*) All’interno di edifici adibiti a permanenze non inferiori a 4 ore giornaliere e loro perinenze esterne, fruibili come ambienti abitativi quali balconi, terrazzi e cortili esclusi i lastrici solari (**) nelle aree intensamente frequentate (anche superfici edificate, o attrezzate permanentemente per il soddisfacimento di bisogni sociali, sanitari e ricreativi)

  15. E medio=0,65 V/m Tm=42 h Finestra Aperta

  16. AUDIT ENERGETICO L’audit energetico consiste in una analisi dei consumi dell’edificio scolastico, nella ricerca di soluzioni che conducano ad un risparmio energetico , pur mantenendo lo stesso grado di comfort, e nell’analisi dei conseguenti vantaggi economici . L’audit è stato svolto dall’A.L.E.E.R.( Agenzia Lucchese per l’Energia ed il Recupero delle Risorse) ed alla fase di analisi dei consumi hanno contribuito gli alunni di tutta la scuola, attraverso la misurazione e la raccolta dei dati utili alla realizzazione dell’audit termico e di quello elettrico.

  17. AUDIT TERMICO Nella settimana dal 9/2/04 al 14/2/04 , sono state rilevate le temperature interne delle aule ,alle ore 9,30 e alle ore 12,30, individuandone contemporaneamente, la posizione all’interno dell’edificio ( in quale padiglione, a quale piano), le pareti esterne, l’esposizione di esse, il numero, il tipo il materiale, e le dimensione dei corpi scaldanti, il grado di comfort percepito nelle diverse stagioni, i tempi e le modalità del ricambio d’aria giornaliero. Lo stesso tipo di rilievo riguardo alle temperature delle aule è stato ripetuto nella settimana dal 29/3/04 al 3/4/04. In entrambe le settimane ,alle stesse ore , sono state misurate anche le temperature esterne. Sono riportati di seguito i grafici dell’andamento delle temperature medie settimanali di un numero significativo di locali e delle temperature esterne durante la stessa settimana.

  18. FASI DELL’AUDIT - rilievo e monitoraggio comportamento termico del sistema edificio-impianto (Text  Tamb): •  prima sessione di rilievo temperatura all’interno di un numero significativo di locali riscaldati ed all’esterno (settimana dal 9 al 14 febbraio)

  19. FASI DELL’AUDIT - rilievo e monitoraggio •  prima sessione di rilievo temperatura all’interno di un numero significativo di locali riscaldati ed all’esterno (settimana dal 9 al 14 febbraio)

  20. FASI DELL’AUDIT - rilievo e monitoraggio comportamento termico del sistema edificio-impianto (Text  Tamb): •  seconda sessione di rilievo temperatura all’interno di un numero significativo di locali riscaldati ed all’esterno (settimana dal 29 marzo al 3 aprile)

  21. FAS I DELL’AUDIT - rilievo e monitoraggio •  seconda sessione di rilievo temperatura all’interno di un numero significativo di locali riscaldati ed all’esterno (settimana dal 29 marzo al 3 aprile)

  22. Nel grafico relativo alle temperature medie settimanali in inverno(Febbraio), nonostante siano riportati i valori medi, si può rilevare come ogni aula presenti un suo valore medio settimanale diverso dalle altre e quindi la totale mancanza di uniformità termica passando da un locale all’altro. Si notano inoltre valori di temperatura molto al di sopra dei 20°C, sia alle ore 9,30 quando la temperatura esterna è più bassa e le lezioni sono iniziate da poco, sia alle ore 12,30 quando la temperatura esterna è vicina ai valori massimi della giornata . Il grafico però mostra, contemporaneamente, la presenza di aule con temperature basse, anche con valori medi sotto i 18 °C . Analoga osservazione si può fare sul grafico relativo alle temperature medie settimanali primaverili (Marzo- Aprile); si nota un notevole sbilanciamento di esse passando da un locale all’altro ed una presenza di valori molto al di sopra dei 20°C. Di seguito sono riportate le piante dei tre piani dell’edificio scolastico in cui sono evidenziate attraverso una scala cromatica le temperature dei locali censiti , nel giorno più freddo e nel giorno più caldo.

  23. FASI DELL’AUDIT - rilievo e monitoraggio comportamento termico del sistema edificio-impianto (Text  Tamb): •  il giorno più freddo relativo alle due sessioni di rilievo risulta mercoledì, 11 febbraio; si riporta la situazione alle ore 9.30. PIANO TERRA

  24. FASI DELL’AUDIT - rilievo e monitoraggio comportamento termico del sistema edificio-impianto (Text  Tamb): •  il giorno più freddo relativo alle due sessioni di rilievo risulta mercoledì, 11 febbraio; si riporta la situazione alle ore 9.30. PIANO PRIMO

  25. FASI DELL’AUDIT - rilievo e monitoraggio comportamento termico del sistema edificio-impianto (Text  Tamb): •  il giorno più freddo relativo alle due sessioni di rilievo risulta mercoledì, 11 febbraio; si riporta la situazione alle ore 9.30. PIANO SECONDO

  26. comportamento termico del sistema edificio-impianto (Text  Tamb): •  il giorno più caldo relativo alle due sessioni di rilievo risulta sabato, 3 aprile; si riporta la situazione alle ore 12.30. PIANO TERRA

  27. FASI DELL’AUDIT - rilievo e monitoraggio comportamento termico del sistema edificio-impianto (Text  Tamb): •  il giorno più caldo relativo alle due sessioni di rilievo risulta sabato, 3 aprile; si riporta la situazione alle ore 12.30. PIANO PRIMO

  28. FASI DELL’AUDIT - rilievo e monitoraggio comportamento termico del sistema edificio-impianto (Text  Tamb): •  il giorno più caldo relativo alle due sessioni di rilievo risulta sabato, 3 aprile; si riporta la situazione alle ore 12.30. PIANO SECONDO

  29. Nel giorno più freddo , l’11 febbraio , con temperatura esterna di 7°C, al piano terra si nota la prevalenza di aule con temperature di 17-18 °C e poche aule con valori di 22-23°C; mentre ai piani superiori, appare evidente la presenza di alcune aule, quelle del padiglione lato stadio, con valori sopra i 21 °C . Questo ci porta ad osservare non solo uno sfasamento tra temperatura esterna e quelle misurate nell’edificio, ma anche ciò che è stato evidenziato dai grafici precedenti , cioè uno sbilanciamento termico tra le diverse parti dell’edificio stesso. Nel giorno più caldo, il 3 aprile, con temperatura esterna di 26 °C , ad impianto di riscaldamento funzionante, si può evidenziare al piano terra l’esistenza di temperature intorno ai 20°C, mentre all’ultimo piano valori oscillanti sui 23-24 °C.

  30. Dall’analisi di entrambe le situazioni si rileva la presenza di locali che per esposizione si trovano in situazione di criticità per temperature chiaramente più elevate della norma sia in inverno che in estate. 13

  31. RRiepilogo delle osservazioni relative al sistema edificio-impianto • ·        Sbilanciamento termico e idraulico relativamente ai singoli locali • ·        Incapacità di adeguamento alle condizioni climatiche esterne • ·        Criticità relative a esposizione-caratteristiche costruttive • ·        Generatore di calore di vecchia concezione( gasolio, alta temperatura….)

  32. Interventi correttivi L’A.L.E.E.R. ha presentato un progetto di interventi correttivi. Riguardo allo sbilanciamento termico e idraulico dei singoli locali, si possono installare valvole termostatiche ad ogni radiatore che , quando la stanza raggiunge la temperatura di20°C, escludono il radiatore stesso dal circuito idraulico interrompendo il riscaldamento, e si comportano in maniera opposta all’abbassarsi della temperatura. L’installazione di una valvola miscelatrice alla caldaia invece, consente di adeguare l’alimentazione dell’impianto rispetto alle condizioni esterne. Riguardo al generatore di ormai vecchia concezione, si propone l’utilizzo del metano al posto del gasolio, e l’uso di un generatore a bassa temperatura con bruciatore modulante. In questo modo sarà possibile non solo un risparmio energetico ma anche una riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera. Situazione attuale 110.000 L gasolio 9923Gj Energia termica 3923 x 83,6 =328 tonn di CO2 Situazione semplificata 0,85 x 3,923 Gj Energia termica 3334 x 50,7 =169 Tonn di CO2

  33. AUDIT ELETTRICO Sono stati presi in considerazione i consumi elettrici attraverso l’analisi delle bollette dell’ENEL degli ultimi due anni(2002-2003) e sono stati censiti i corpi illuminanti rilevandone il numero e la tipologia. A questa fase hanno contribuito gli alunni , perché durante la prima sessione di rilievo delle temperature, nella settimana dal 9 al 14 febbraio, sono stati annotati il numero delle plafoniere nelle aule, il numero di tubi per ogni plafoniera e l’eventuale presenza di altri tipi di corpi illuminanti.

  34. Osservando una bolletta si può notare che esistono costi fissi,quelli per l’energia consumata (energia attiva), quelli per il trasporto, penali per un eccesso di energia reattiva assorbita. L’energia reattiva è quell’energia che gli utilizzatori ciclicamente immagazzinano e cedono alla rete durante il loro funzionamento, quindi è energia non consumata.L’ENEL stabilisce un corrispettivo da pagare se la potenza reattiva assorbita supera di una certa percentuale la potenza attiva, dato che ciò implica una erogazione eccessiva di corrente elettrica con conseguente aumento di perdite dovute al trasporto e di cadute di tensione.Di seguito sono riportate le tabelle che riguardano la potenza attiva, quella reattiva ed i costi dell’energia elettrica ricavati dall’analisi delle bollette.

  35. I.T.C. “Carrara”RIEPILOGO DEI PRELIEVI E DEI COSTI ELIMINABILI

  36. I.T.C. “Carrara” RIEPILOGO DEI PRELIEVI E DEI COSTI ELIMINABILI

  37. Si può notare che nell’anno 2002 sono stati pagati 3860 euro per energia reattiva su un costo totale di 21039euro, mentre nel 2003 tale costo si è abbassato a 3045 euro su un totale di 29314 euro. Questi costi possono essere abbattuti o annullati con un intervento tecnico di rifasamento sull’impianto dell’edificio.

  38. TUBI AL NEON INSTALLATI POTENZA NEON INSTALLATI KWh/ANNO ASSORBITI DAI NEON PIANO TERRA (W) 280 11.880 25.660,80 PIANO PRIMO (W) 242 6.624 14.307,84 PIANO SECONDO (W) 140 5.040 10.886,40 TOTALE (W) 662 23.544 50.855,04 I corpi illuminanti nella nostra scuola sono lampade a scarica nei gas che presentano alcuni vantaggi rispetto alle lampade a incandescenza , per buona efficienza luminosa , quindi bassi consumi, e per elevata durata di vita media.

  39. Gli elementi sui quali si può intervenire per conseguire un risparmio energetico sono il reattore e la lampada. Si possono sostituire i reattori elettromagnetici tradizionali (alimentazione a frequenza di rete 50Hz) con reattori elettronici (alimentazione in alta frequenza 40.000Hz) ,con il vantaggio di maggior comfort visivo , (accensione senza sfarfalii ecc.) , e minore consumo si energia. Per quanto riguarda le lampade si può prendere in considerazione la possibilità di sostituire le attuali con lampade T5 polveri fluorescenti al trifosforo che consentono una efficienza luminosa maggiore del 30%, una resa cromatica migliore del 23%, un decadimento del flusso luminoso alla fine della vita media utile inferiore al 10% ed una vita media più lunga (12000h). Naturalmente la sostituzione di tutte le lampade ha un costo elevato.

  40. Illuminazione • In data 17,18,20,25/05, 23/07, 5/08 del corrente anno sono state effettuate misure illuminotecniche presso l’Istituto Tecnico Commerciale Statale “F. Carrara” di Lucca. Tali misure si inseriscono all’interno del progetto “Agenda 21”, che si propone una valutazione sulla qualità degli ambienti scolastici, dal punto di vista di parametri quali temperatura, rumorosità, consumi energetici, luminosità, rifiuti, elettrosmog, ecc..

  41. Le misure di illuminazione sono state effettuate durante le ore diurne, ossia durante il normale orario di attività scolastica, in due aule scolastiche tradizionali caratterizzate dall’avere una diversa esposizione al sole, nell’aula multimediale e nel laboratorio linguistico.

  42. Valutazioni dell’illuminazione naturale • La tabella seguente riporta i dati relativi all’illuminazione naturale, rilevati al mattino tra le 11 e le 13, ossia durante il normale orario scolastico, in condizioni di tempo soleggiato. • Osserviamo che la forma delle finestre delle aule tradizionali (due porzioni disposte in verticale, quella inferiore costituita da un unico vetro, ad una sola anta, che si apre verso l’interno) e la disposizione delle veneziane (interne, un pezzo unico che serve ad oscurare entrambe le porzioni della finestra) sono tali che non è possibile tenere contemporaneamente le finestre aperte e le veneziane abbassate

  43. Nell’aula multimediale l’oscuramento viene effettuato utilizzando pannelli neri a scorrimento verticale. Sono presenti anche veneziane verdi interne, che non sono tuttavia utilizzabili in quanto rotte. Le misure sono state effettuate coi pannelli sia sollevati che abbassati. Nel laboratorio linguistico sono presenti veneziane verdi interne, le misure sono state effettuate con le veneziane sia alzate che abbassate, le misure a veneziane abbassate sono state fatte sia posizionando le stecche nella posizione in cui l’oscuramento è massimo, sia in una posizione intermedia che scherma la luce solare diretta.

  44. Confrontando i risultati ottenuti con i valori limite si vede che in tutti i casi (con l’eccezione del laboratorio linguistico con le veneziane semiabbassate) il fattore di luce diurna è maggiore del valore limite, ciò significa che il valore medio d’illuminamento delle aule rispetta i valori minimi di illuminamento richiesti per le aule scolastiche. Per quanto riguarda l’uniformità della distribuzione luminosa, si vede che i valori del fattore di luce puntuale non rispettano il valore limite nelle due aule tradizionali e nel laboratorio linguistico quando le veneziane sono alzate, ossia quando una parte dell’aula è investita dalla luce solare diretta La tabella seguente riporta gli indici DGI di abbagliamento delle finestre, misurati con veneziane e pannelli alzati:

  45. Da queste misure si può vedere che la presenza delle veneziane e dei pannelli alzati produce un eccessivo abbagliamento, mentre ciò non avviene quando le veneziane sono in una posizione tale da schermare la luce diretta.

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