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Per un nuovo curricolo di “Scienze ” per il Liceo Classico- CHIMICA Tra le “Indicazioni nazionali” dei nuovi ordinamenti e le proposte di LSS Fabio Olmi-22 Ottobre 2012. Necessaria premessa: tre considerazioni essenziali
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Per un nuovo curricolo di “Scienze” per il Liceo Classico- CHIMICA Tra le “Indicazioni nazionali” dei nuovi ordinamenti e le proposte di LSS Fabio Olmi-22 Ottobre 2012
Necessaria premessa: tre considerazioni essenziali • La prima considerazione da fare è l’intrinseca contraddizione delle “Indicazioni ..” nazionali del Nuovo Ordinamento dei Licei. Nelle “Linee generali e competenze” per le Scienze Naturali nel Liceo Classico si legge: “…Riveste un’importanza fondamentale la dimensione sperimentale…Il laboratorio è uno dei momenti più significativi in cui si esprime..Si individuerà quindi un nucleo essenziale di attività particolarmente significative..Tale dimensione rimane un aspetto irrinunciabile della formazione scientifica e una guida per tutto il percorso formativo..”
Se si leggono poi i quadri orari si scopre che alle “Scienze naturali” (contenitore ottocentesco in cui si raccolgono tre ambiti disciplinari: biologia, chimica e scienze della Terra) si assegnano 66 ore/anno, pari a 2 ore/ settimana!! A fronte di una richiesta avanzata da tutte le Associazioni scientifiche nazionali (ANISN, AIF e DD/SCI) in accordo con la ricerca e la sperimentazione didattica più accreditata di uno spazio orario di almeno 99 ore/anno (3ore/settimana).
Si pone dunque la questione: in queste condizioni è possibile trovare un modo accettabile per impostare un minimo di i/a scientifico adeguato e significativo in ordine alle competenze indicate? Si potrà fare poco, ma almeno cerchiamo di impiegare un metodo didattico non trasmissivo, nozionistico e passivo per l’allievo, per quanto possibile selezionando opportunamente i contenuti. Da qui muovono le proposte del LSS.
La seconda considerazione: ridurre il danno di un’insufficiente disponibilità temporale ricorrendo a moduli didattici “compatti” costituiti da ore abbinate potendo così realizzare al loro interno un minimo di attività laboratoriale(essenzializzando i contenuti e ripensandoli completamente).
Terza considerazione: nello sviluppo della disciplina impiegare una metodologia didattica suggerita dalla moderna ricerca e sperimentazione costruttivista come quella veicolata attraverso LSS e fondata sui seguenti “momenti” essenziali:
-costruzione di un opportuno contesto di senso da cui far scaturire una • -adeguata problematizzazionedell’oggetto offerto all’apprendimento seguita da • -formulazione di ipotesi e messa a punto di interventi per darne risposta attraverso • -una costante pratica laboratorialefondata sull’autonomo agire dell’allievo fino a giungere ad una • -nuova concettualizzazione e una • -verbalizzazione (comunicazione) dei risultati discussa e condivisa
Concludendo: prima è necessario appropriarsi di un nuovo metodo di fare scuola, poi ripensare una serie di contenuti adeguati e significativi all’interno di una logica di curricolo verticale.
Gli obiettivi (primo biennio) “Nel primo biennio prevale un approccio di tipo fenomenologico, basato su (sperimentazione) osservazione-descrizione. Si introduce, in termini operativi e come premessa agli sviluppi successivi, il metodo sperimentale (!) nei suoi aspetti essenziali, con particolare attenzione (alla misura), all’uso delle unità di misura e ai criteri per la raccolta e la registrazione di dati”……”Lo studio della chimica comprende l’osservazione e descrizione di fenomeni e di reazioni semplici…”
Concetti essenziali (primo biennio) 1- Dai materiali alle sostanze 2- Trasformazioni della materia (fisiche e chimiche), sostanze semplici e composte; leggi ponderali 3- Dal macro al micro: atomi e molecole 4- Il linguaggio della Chimica; il concetto di periodicità delle proprietà degli elementi 5- Sistema/ambiente; caratteristiche associate alle reazioni (velocità e scambi energetici)
Concetti essenziali (triennio) -1(6) Atomi e cariche elettriche; primi modelli e teorie atomiche -2(7) Energie degli elettroni negli atomi e livelli energetici -3(8) Il concetto di elettronegatività, di numero di ossidazione e la tavola periodica moderna -4(9) La scrittura razionale delle formule dei composti inorganici; i fondamentali tipi di reazioni: acido/base e redox -5(10)Lo stato gassoso e le grandezze che lo caratterizzano; il concetto di mole -6(11) Legami tra gli atomi e loro tipi fondamentali; l’atomo di carbonio e alcuni tipi di composti organici
Come costruire una sensata proposta di curricolo per il primo biennio per la chimica, la biologia e le Scienze della Terra? • Tenendo conto quanto detto sopra, ripensati ed essenzializzati i contenuti, potremmo dare all’ipotesi di curricolo la seguente struttura a tre colonne: • prima: Contesto di apprendimento e problematizzazione; • seconda: conoscenze • terza: abilità
Esempio…. Vediamo come si può affrontare l’introduzione al corso “Dai materiali alle sostanze”secondo la metodologia didattica indicata : iniziamo dalla costruzione di uno stimolante contesto di senso da cui far scaturire la problematizzazione.. Abbiamo preparato un centinaio di barattoli di vetro numerati contenenti diversi materiali comuni e non comuni…Inseriamo al loro interno alcuni pezzetti di metalli…(vedi figg.)
Consegna data agli alunni: Cercate di riconoscere un certo numero di materiali di diversa origine e provenienza cercando di fornire una serie di attributi per ciascuno di essi (vietato stappare i barattoli!!) Tempo: 20’ (esempi di risposte) • Raccogliamo i risultati e riflettiamo…. (costruzione di una tabella e sua discussione..)
Possiamo trarre una prima conclusione… non siamo in grado di individuare la natura dei corpi materiali attraverso il solo aspetto morfologico…(medie di riconoscimento 48-52%) • Cosa possiamo ideare per arrivare allo scopo di riconoscere sicuramente un materiale? Partiamo da alcuni esempi di materiali “più semplici”…………
Suggerimento… Nell’affrontare la questione dovremo tener presente che abbiamo bisogno di passare da osservazioni soggettive a dati oggettivi. Cosa consente di passare dagli uni agli altri?.... - la misura di qualche caratteristica del materiale in esame (il concetto di grandezza da misurare non appartiene agli allievi a questo livello…). Quali potrebbero essere, per esempio?....la massa e il volume… Proviamo a riconoscere alcuni metalli attraverso misure di massa e di volume…
Discussione…abbiamo imparato a misurare masse e volumi, ma nessuna delle due grandezze da sola è in grado di caratterizzare un materiale.. • Se provassimo a tener costante il volume di un certo numero di campioni diversi cosa succederebbe della misura della loro massa? • Lavoriamo ancora su alcuni campioni di metalli…(vedi)
Ad esempio,dalle misure eseguite, otteniamo i seguenti valori (volume costante v= 2,2 cm3 • Campione 1- 16,9g/2,2 cm3 = 7,6(8) g/cm3 • Campione 2- 15,6g/ idem = 7,0(9) g/cm3 • Campione 3- 5,9g/ idem = 2,6(8) g/cm3 • Dalla consultazione dei valori presenti su alcune tabelle si ricava che : campione 1= ferro *, campione 2= zinco, campione 3= alluminio • Ecc…. Abbiamo imparato come è possibile associare ad un materiale un numero, un valore oggettivo,che lo caratterizza…quello considerato si chiama densità, d
Un materiale, come i metalli esaminati, costituisce una sostanza, anzi una sostanza semplice, un elemento. Si conoscono però anche sostanze composte, cioè formate da più elementi combinati tra loro come l’acqua, il marmo, il gesso, ecc. e anche queste si possono individuare attraverso la loro densità. • Purtoppo però la natura …ci consegna poche sostanze, ma ci consegna soprattutto miscele e per ricavare da queste le sostanze dovremo imparare a separare vari tipi di miscele…. • La nostra indagine continua….. • Vediamo un possibile sviluppo del curricolo…