1 / 18

SUPERARE IL PANICO

SUPERARE IL PANICO. Superare il Panico. Vedremo cos’è e come si può affrontare nella vita scout. Ansia, Paura e Panico. Nel linguaggio corrente si usano le parole ansia , paura e panico quasi come sinonimi, o meglio: Ansia è considerata una sensazione negativa quasi di timore

helen
Télécharger la présentation

SUPERARE IL PANICO

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. SUPERARE IL PANICO

  2. Superare il Panico Vedremo cos’è e come si può affrontare nella vita scout.

  3. Ansia, Paura e Panico • Nel linguaggio corrente si usano le parole ansia, paura e panico quasi come sinonimi, o meglio: • Ansia è considerata una sensazione negativa quasi di timore • Paura è la sensazione un po’ più forte • Panico è la paura fortissima

  4. E se si pensa al panico come una paura violenta e fortissima, si ha l’impressione che sia difficile da gestire, sia da soli che con l’aiuto degli. • Facciamo quindi un po’ di chiarezza sulle definizioni:

  5. Ansia e Paura • Se nel corso di un’escursione in montagna si incontra un branco di cani randagi, si ha paura • Se durante l’escursione si teme di incontrare un branco di cani randagi, questa è ansia

  6. Panico • Se nel corso di un’escursione in montagna si comincia a temere di morire, di svenire, di perdere il controllo di se stessi, di non essere soccorsi, di non aver “vie di fuga” senza che ci sia in realtà nessunissimo pericolo (neanche i cani randagi), questo è Panico. • E la persona ha queste paure anche in città o altre occasioni. • Cosa notate?

  7. Panico • Vediamo bene cos’è il Panico: • Secondo la clinica parliamo di “Disturbo di Panico” quando la persona ha attacchi di panico in situazioni “normali”, in particolare in mezzo alla gente: in strada, al mercato, sull’autobus, al supermercato… • Quindi in situazioni dove non c’è un pericolo reale

  8. Quello che succede è che si comincia a fare pensieri catastrofici (paura di morire, impazzire, perdere il controllo, comportarsi in modo imbarazzante di fronte agli altri, svenire, non essere soccorsi….) in assenza di pericolo reale. • Gli attacchi di panico sono difficilmente gestibili. La medicina da farmaci ansiolitici, mentre la Psicoterapia va a capire le ragioni di questi pensieri catastrofici e cura.

  9. Si è notato che se la persona che soffre di attacchi di panico, si trova di fronte ad un pericolo vero, lo affronta “dimenticando” i suoi pensieri. • Perché la paura è creata dai pensieri, non da un evento reale. • Quindi le situazione che vi potrebbe capitare di gestire sono di paure legate ad eventi reali, quindi non sono IL PANICO. • Che effetto fa?

  10. Anche se… • E’ vero che l’idea che una cosa sia difficile, che io non ce la possa fare, blocca. • Blocca molto più l’idea, della cosa stessa • Pensare “non ce la farò!” attiva sentimenti di incapacità, tristezza, ansia… • Il tutto si ripercuote sul fisico (stanchezza, debolezza, tremore…) MA LA PAURA E’ GESTIBILE

  11. Quindi è sull’idea che occorre lavorare, ma come? • La cosa fondamentale per affrontare situazioni difficili è la PREPARAZIONE, la CONOSCENZA. • Quindi è bene che i capi vadano in avanscoperta per conoscere il percorso, capire gli eventuali pericoli (anche immaginandoseli), e conoscere le eventuali vie di fuga.

  12. Poi? • Poi occorre preparare i ragazzi a quali sono le difficoltà che si possono incontrare e come si affrontano • Preparazione dei pericoli sia in generale (es. se viene un temporale bisogna…, se sentite la fatica bisogna…) che in particolare (questo percorso è cosi e colà)

  13. Poi? • FONDAMENTALE è dare loro (durante la preparazione, prima della partenza) il messaggio che CE LA POSSONO FARE, che ne siete sicuri, che sono preparati, che sono in grado anche se ci sono difficoltà • Eventualmente chiedere loro quali sono le fantasie e le paure che hanno, rispetto a quello che devono affrontare e parlarne insieme, rassicurandoli in modo realistico.

  14. Poi? • E’ importante preparare i ragazzi anche fisicamente, che siano pronti ad affrontare la fatica • E Soprattutto porsi mete raggiungibili!!! (io ho lasciato gli scout quando si è detto che l’impresa sarebbe stata andare in Spagna in bicicletta partendo da Torino: la mia bicicletta era una graziellina e la meta solita più lontana era la sede scout, lontana 100 m da casa!!!).

  15. Vediamo… • Come voi avete affrontato paure/difficoltà nella vostra vita scout? • - condivisione • - preparazione fisica • - parlarne prima • - pensare “ce la posso fare” • - avere altri che come me… • - pensare “devo farlo” e/o “contano su di me” • - avere vie di fuga

  16. Cosa fare se un ragazzo ha paura • Lista precedente • Stimolarlo • Dire che ce la può fare, che è in grado • Dare punti di riferimento • Dare soluzioni, es. guarda davanti, non guardare in basso, mete piccole (molto usato da chi fa maratone)

  17. Cosa NON fare • Non spaventarsi: non è un attacco di panico, quindi gestibile • Non sminuire il ragazzo • Non deriderlo • Non minimizzare (piuttosto, mete piccole) • Non mettere ragazzi disabili troppo alla prova, hanno minori capacità di gestire la paura e ragionare

  18. Secondo la Psicologia, sono più utili i rinforzi che le punizioni, aumentano l’autostima e fanno pensare alla persona che è in grado. • “Sei in grado”, questo è il messaggio che dovete passare: ►prima, durante la preparazione ►durante (stimoli e mete piccole) ►dopo (rinforza l’autostima)

More Related