1 / 64

Seminario Alimentazione infantile nelle emergenze

Seminario Alimentazione infantile nelle emergenze. Roma, 16 novembre 2009 Istituto Superiore di Sanità. Alimentazione infantile nelle emergenze La risposta minima necessaria. Angela Giusti

hosea
Télécharger la présentation

Seminario Alimentazione infantile nelle emergenze

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Seminario Alimentazione infantile nelle emergenze Roma, 16 novembre 2009 Istituto Superiore di Sanità Alimentazione infantilenelle emergenze La risposta minima necessaria Angela Giusti Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della SaluteIstituto Superiore di Sanità

  2. WHO WFP The IFE Core Group Current members and associate members: www.ennonline.net/ife

  3. Alimentazione Infantile nelle EmergenzeLa risposta minima necessaria Si applica a qualsiasi emergenza, in qualsiasi luogo del mondo: • inter-settoriale • integrata • di programmazione routinaria • adattata al contesto • copre tutti gli elementi chiave • interessa chiunque é coinvolto direttamente o indirettamente nella risposta • é cruciale il coordinamento a livello di Paese • Costruire il sistema di intervento nell’emergenza (emergency preparedness) = forte pianificazione AINE pre-emergenza

  4. La Guida Operativa sull’Alimentazione Infantilenelle Emergenze (AINE) Linee di indirizzo per gli interventi in TUTTI i tipi di emergenza STRUTTURA: 6 passi concreti 1.Aderire o sviluppare strategie 2.Formare il personale 3.Coordinare le operazioni 4.Valutare e monitorare 5.Proteggere, promuovere e sostenere l’alimentazione ottimale di lattanti e bambini piccoli con interventi multisettoriali integrati 6.Ridurre i rischi da alimentazione artificiale

  5. Aderire o sviluppare strategie

  6. Considerazioni chiave • Adozione/adesione ad una strategia da parte di tuttele Agenzie coinvolte • Chiara definizioni di ruoli e responsabilità per assicurare l’adeguatezza dell’AINE • Include tutti gli aspetti dell’AINE • Divulgazione e comunicazione • Monitoraggio dell’implementazione

  7. Strumenti • Può assumere forme diverse • Indirizzi nazionali sull’alimentazione dei lattanti e dei bambini piccoli, dichiarazioni congiunte, linee di indirizzo di diversi attori (società scientifiche, gruppi di interesse), strategie delle singole agenzie • Risorse disponibili • Modelli proposti dal gruppo internazionale ENN: • Generic IFE policy • modello di dichiarazione congiunta

  8. Ambiti La strategia riguarda: • Protezione, promozione e supporto attivodell’avvio immediato, esclusivo e continuato dell’allattamento al seno • Alimentazione complementaresicura, adeguata e nei tempi giusti • Approvvigionamento, gestione, distribuzione e uso deiSLM, prodotti per l’infanzia a base di latte, alimenti e liquidi commerciali per l’infanzia e ausili per l’alimentazione infantile • Prevenzione / gestione accurata delledonazioni di latte artificialee altri SLM, biberon e tettarelle • Conformità con il Codice Internazionalee successive risoluzioni dell’Assemblea Mondiale della Salute (legge italiana, DM 500/94 e successive)

  9. Il Codice nelle emergenze • La legislazione nazionale é la migliore strategia pre-emergenza • Nell’immediato, evitare le donazioni di SLM • Pianificare come coordinare la gestione delle donazioni • Monitorare e riferire le violazioni al Codice

  10. Posizione sulle donazioni “ Le forniture, donate o sovvenzionate, dei sostituti del latte materno (ad esempio latte artificiale) andrebbero evitate. Le donazioni di biberon e tettarelle andrebbero rifiutate durante le emergenze. Tutte le donazioni dei sostituti del latte materno, biberon e tettarelle fatte a fin di bene, ma incautamente, dovrebbero essere sottoposte al controllo di un'unica agenzia designata (Sez. 6) ”

  11. Strumenti • Strategia generica sull’AINE • Modello di dichiarazione congiunta sull’AINE • Scheda per il monitoraggio delle violazioni del Codice • IBFAN ICDC Focus sul Codice nelle emergenze 2009

  12. Stato dell’arte in 17 Paesi dell’area del Pacifico Durante un incontro regionale, 11 dei 16 paesi partecipanti hanno definito la “carenza di coordinamento sull’AINE” come un problema maggiore e principale ostacolo alla creazione di una risposta efficace sull’alimentazione infantile durante le emergenze. Policies and Progress Completed/In Progress Planned Not relevant/achievable 8 7 7 6 5 5 4 Number of countries 3 3 3 2 2 1 1 1 1 1 0 National IFE Policy Policy on donations Policy dissemination & (N=14) (N=5) guidelines (N=11) Note: Some countries have not indicated progress on some action points - any missing values are those countries who have not answered this question. Fonte: Making it happen, Bali report, 2008

  13. Coordinare le operazioni

  14. Coordinamento • Perché abbiamo bisogno di coordinamento? • Chi ne è responsabile? • UNICEF in stretta collaborazione con il governo • Partnership/delega ad agenzie tecniche esperte • In Italia? • Cosa ci si aspetta dall’agenzia di coordinamento?

  15. Esempi di Termini di Riferimento per il coordinamento: • Individuare/stabilire l’AINE all’interno del meccanismo di risposta nelle emergenze • Elaborare una dichiarazione congiunta • Fare ricorso a competenze esperte • Garantire la prevenzione e la gestione delle donazioni • Impostare una forte strategia di comunicazione • Prevedere un impegno intersettoriale sull’AINE per assicurare adeguati interventi essenziali • Sviluppare gli interventi tecnici specifici

  16. Sfide dell’implementazione

  17. Tradurre la strategia in pratica

  18. Tradurre la strategia in pratica • Analisi di contesto, monitoraggio & valutazione • Interventi essenziali • Interventi tecnici • Comunicazione e Formazione

  19. IL CICLO DELLA VALUTAZIONE NELLE EMERGENZE Adattato da: UNICEF Nutrition Strategy

  20. RILEVARE Analisi di contesto • Primi giorni dell’emergenza • Valutazioni multi-settoriali • Rapide analisi di contesto iniziali, includono sistematicamente l’AINE • Usare gli strumenti di rilevazione previsti nell’ambito del Global Nutrition Cluster

  21. Analisi rapida di contesto inizialeRilevazione primaria • Dall’inizio dell’emergenza sono stati distribuiti latti artificiali e/o biberon o tettarelle? • Quale % di lattanti 0-6 mesi e 7-12 mesi attualmente non sono allattati al seno? Nessuno, < 10%, 10-25%, >25% • I membri della comunità, personale sanitario o i genitori/caregiver hanno rilevato problemi nell’alimentazione dei bambini <2 anni, dall’inizio dell’emergenza?

  22. Analisi rapida di contesto inizialeRilevazione secondaria • Tasso di allattamento esclusivo 0-6 mesi pre-emergenza • Tasso di avvio dell’allattamento pre-emergenza • Proporzione pre-emergenza di bambini non allattati • Pratiche comuni di alimentazione complementare • Allattamento complementare a 1 anno di età • Verifica dei METODI e uso di INDICATORI STANDARD (strumenti già disponibili) Preparazione all’emergenza = Programmi abituali per l’alimentazione infantile (es BFHI)

  23. Analisi e sorveglianza Analizzare i risultati e fare attenzione a: • Distribuzione di latte artificiale • Donne che riferiscono difficoltà nell’allattamento • >10% lattanti <6 mesi non allattati • Bassi tassi di allattamento esclusivo pre-emergenza

  24. Azione Uso dei risultati per orientare: • La risposta minima essenziale per l’AINE • Un’ulteriore valutazione • Gli interventi tecnici sull’AINE

  25. Tradurre la strategia in pratica • Analisi di contesto, monitoraggio & valutazione • Interventi essenziali • Interventi tecnici • Comunicazione e Formazione

  26. Studio di caso: Ciclone Nargis, Myanmar “Ma Gan é una neomamma sopravvissuta al ciclone Nargis. La tempesta ha staccato il tetto della casa di mattoni dove la giovane mamma 22enne viveva con la famiglia allargata. Due giorni dopo ha partorito. La madre di Ma Gan e le altre donne della famiglia l’hanno aiutata nel parto e si sono prese cura della neonata. Ma Gan, traumatizzata, non riesce a prendersi cura della piccola che si sta indebolendo sempre più. Ma Gan sente di non produrre latte. Non c’é assistenza medica né alimenti per bambini nella zona. Una nonna si é presa cura della bambina e sta cercando di mantenerla in vita dandole gocce di acqua da un canale inquinato.” Di che aiuto ha bisogno questa famiglia? Chi é più a rischio? Come può rispondere il personale di prima linea?

  27. La risposta: interventi essenziali • Riparo, acqua, cibo, sicurezza • Registrazione • Aree di sostegno all’allattamento al seno • Interventi per le donne in gravidanza e in allattamento • Interventi sull’alimentazione complementare • Avvio precoce dell’allattamento al seno • Supporto di prima linea: bambini allattati e non allattati

  28. Come si può intervenire in questa situazione? In coda per il cibo, Sri Lanka 2009

  29. Riparo, acqua, cibo, sicurezza • Prevedere accessi prioritari / punti di distribuzione separati • Allestire aree dove sia possibile sedersi /aree tranquille dove le madri possano allattare mentre sono in fila • Fornire acqua alle madri e ai bambini durante l’attesa • Allestire un’area riparata dove le madri e i bambini piccoli possano essere protetti durante l’attesa (dal sole, dalla pioggia, dal freddo, …) • Aiutare le madri a tenere i bambini (ad es offrendo fasce o marsupi)

  30. In coda per il cibo. Abruzzo post terremoto, Italia, 2009 Fonte: www.provincia.latina.it Fasce per portare i bambini

  31. Per le persone in transito: • Area di ristoro e riposo / area di arrivo • Screening dei problemi di allattamento/alimentazione dei più piccoli = assistenza competente Alla ricerca di un riparo. New Orleans, USA, Uragano Katrina, 2005 Fonte: www.guardian.co.uk

  32. Registrazione • Per accedere ai servizi, ad es. aiuti alimentari, é necessaria la registrazione • Identificare i gruppi vulnerabili aiuta a mirare le risorse e ad assicurarsi che siano accessibili • Quali sono i gruppi che vanno registrati?

  33. Registrazione • Le madri di tutti i neonati entro le 2 settimane di vita –> accesso a cibo supplementare per la famiglia • Orfani, donne in gravidanza, nuclei monoparentali con bambini sotto i 2 anni –> servizi essenziali • Profili di età:06 mesi, 6  12 mesi, 12  24 mesi, e bambini 24  60 mesi • Registrare i lattanti che non sono allattati al seno: richiedono assistenza urgente!

  34. Aree di supporto Come risultato del terremoto in Pakistan del 2006, a molte donne é venuta meno la privacy. Condividevano I rifugi con uomini che erano parenti lontani o non erano affatto parenti e non si sentivano a loro agio ad allattare in tali circostanze. Gli “angoli delle mamme” sono stati creati da MOH Pakistan e UNICEF per ovviare ai problemi legati alla mancanza di privacy e di sostegno. Erano tende dove le donne potevano incontrarsi e allattare, offrendo mutuo sostegno, scambiandosi informazioni e ricevendo supporto e informazioni da una professionista sanitaria donna. Fonte: ENN (2006) Field Exchange. No. 27. Pakistan. Fonte: UNICEF

  35. Aree di supporto Considerazioni • Sicure • Sostegno da mamma-a-mamma - es per le neo mamme • Spazio condiviso – es supporto psicosociale, spazio sicuro per i bambini, servizi di protezione dei bambini • Valutazione di base dell’alimentazione e sostegno mirato

  36. Spazio bimbi, tendopoli Abruzzo, 2009 Fonte: www.protezionecivile.it

  37. Donne in gravidanza e allattanti • Condizioni di aumentata richiesta fisiologica • Donne sottonutrite/neonati di basso peso -> aumento del fabbisogno energetico di 675 kcal/die durante i primi 6 mesi di allattamento (FAO/WHO/UNU 2004). • Le donne in gravidanza o allattanti hanno anche un aumentato fabbisogno di micronutrienti. Ferro, folati, vitamina A e iodio sono particolarmente importanti per la salute delle donne e dei loro bambini.

  38. Azioni • Strategie diverse: • Fornitura di razioni alimentari famigliari “arricchite” • Sistema di buoni/tagliandi per accedere alle razioni arricchite • Alimenti arricchiti inclusi nella distribuzione generale di cibo • Programmi alimentari mirati per gruppi selezionati • Supplemento di micronutrienti: • Fornitura di dosi quotidiane di micronutrienti per rispondere al bisogno elle donne in gravidanza e allattanti in situazione di emergenza

  39. Alimentazione complementare nelle emergenze In un’emergenza, le madri e caregiver dei bambini di 624 mesi necessitano di • Supporto per proseguire l’allattamento fino a 2 anni e oltre, secondo il desiderio di mamma e bambino • Accesso a cibi complementari adeguati, sicuri e in quantità sufficiente • Aiuto per un’adeguata alimentazione complementarre (frequenza, quantità, consistenza, proposta attiva, pazienza, varietà, igiene) Fonte: www.cuoredilupo.it

  40. Azioni • Prosecuzione dell’allattamento al seno per i bambini sotto i 2 anni • Strategie per rispondere ai bisogni nutrizionali: • Disponibile localmente e ricette locali • Programmi ad hoc per l’alimentazione complementare • Se necessario, supplementazione con micronutrienti o uso di Alimenti terapeutici pronti per l’uso (RUTF) • Fornire il necessario alla preparazione del cibo (combustibile, utensili) • Momenti educativi sulla preparazione degli alimenti complementari, soprattutto se basati su cibi donati e non usuali • Assicurare che i pasti siano preparati igienicamente e con modalità adeguate (qualità nutritiva e densità) • Assicurare il rispetto del Codice Internazionale.

  41. Le sfide dell’alimentazione complementare nelle emergenze Accesso non controllato ad alimenti terapeutici (RUTF) per bambini piccoli Cibo disponibile localmente Preparazione cibo fortificato

  42. Inizio immediato dell’allattamento esclusivo • Individuare tutti i neonati é un intervento prioritario • Tutti gli operatori di prima linea dovrebbero essere formati per offrire sostegno all’avvio dell’allattamento • I servizi di salute materno-infantile sono luoghi strategici per il sostegno competente all’avvio precoce dell’allattamento • Iniziative UNICEF “Amici dei bambini”

  43. Assistenza di prima linea ai lattanti • Bambini allattati al seno • Bambini non allattati al seno (bambini non accompagnati, alimentazione artificiale pre-emergenza) • Alimentazione artificiale (allattamento misto) Terremoto in Abruzzo, aprile 2009

  44. Bambini non allattati • Opzioni di allattamento al seno, es baliatico • Alimentazione artificiale • Valutazione competente del singolo caso • Fornitura adeguata di Sostituti del latte Materno (SLM) • Stretto follow-up • Rispetto del Codice Internazionale Terremoto in Cina, maggio 2008

  45. Alimentazione mista • Sotto i 6 mesi di vita: • Incoraggiare e aiutare a ristabilire l’allattamento esclusivo • Oltre i 6 mesi di vita: • Incoraggiare l’allattamento al seno come fonte principali di nutrimento e di liquidi • Aiutare la madre a prendere una decisione consapevole • Rischi e benefici • Monitoraggio del rispetto del Codice

  46. Il sostegno riduce lo stress e aumenta la fiducia Fonte: ENN. Pakistan, post earthquake 2005

  47. Stress e allattamento • La produzione di latte non é influenzata dallo stress cronico. • Lo stress acuto può termporaneamente avere un effetto sul riflesso di eiezione o sul rilascio del latte. • Protezione, riparo e un clima rassicurante facilitano il ripristino dell‘eiezione del latte • La rassicurazione e il sostegno aiutano a ridurre lo stress e aumentano la fiducia • L’allattamento al seno aiuta a ridurre lo stress nelle madri • In alcuni casi é stata descritta un’aumentata produzione di latte

  48. Tradurre la strategia in pratica • Analisi di contesto, monitoraggio & valutazione • Interventi essenziali • Interventi tecnici • Comunicazione e Formazione

  49. Gli interventi tecnici sull’AINEdevono essere… • Basati su accurata valutazione iniziale • Tempestivi e appropriati • Includono i bambini allattati E i bambini non allattati • Includono le donne in gravidanza e in allattamento e/o i caregiver • Possono coinvolgere altri membri della comunità (famigliari, gruppi di auto-aiuto)

More Related