1 / 32

Corso di formazione

Corso di formazione. Valutare “cosa” Valutare “come”. Programma della giornata. Valutare “cosa”- Valutare “come”. Alcuni “casi” ...... di tutti i giorni!. Struttura C.L. Informale applicata: DRAP: avvio al lavoro di gruppo. DRAP: passi della struttura. Compito: analisi di “casi”

ilario
Télécharger la présentation

Corso di formazione

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Corso di formazione Valutare “cosa” Valutare “come”

  2. Programma della giornata

  3. Valutare “cosa”- Valutare “come” Alcuni “casi” ...... di tutti i giorni! Struttura C.L. Informale applicata: DRAP: avvio al lavoro di gruppo

  4. DRAP: passi della struttura • Compito: analisi di “casi” • Formare gruppi di 4 persone • Assegnazione dei ruoli: • D = pone una domanda ( #1) • R = risponde alla domanda ( #2) • A = aggiunge alla risposta di R ( #3) • P = raccoglie la domanda e le risposte in una parafrasi ( #4). • Rotazione dei ruoli • Prodotto atteso: sintesi scritte delle riflessioni del gruppo Condivisione in plenaria: Teste Numerate

  5. Caso-1: Mentre corregge l’ultimo compito che ha dato alla classe, ad Andrea capita di fare alcune riflessioni su due dei suoi studenti: Lucia, sebbene non abbia fatto un compito a livello di sufficienza, si sta impegnando seriamente per superare le sue lacune, e il risultato che ha appena ottenuto dimostra che è sulla buona strada. Matteo, invece, pur potendo fare molto meglio di quello che fa, è svogliato, si impegna solo il minimo sufficiente. Perché allora non incoraggiare Lucia riconoscendole lo sforzo fatto e “castigare” un po’ Matteo che non si impegna quanto potrebbe? ? “contenuto” o “impegno”?

  6. Caso-2: Laura oggi ha deciso di interrogare. Invita un primo studente e gli pone alcune domande. Poi invita un secondo studente, ma nel momento in cui pensa alle domande da porgli, è assalita da un dubbio. Si chiede: “Come devo fare per rivolgergli domande che siano della stessa difficoltà di quelle rivolte prima al suo compagno?”. Dopo qualche istante di riflessione fa una domanda, poi un’altra… Nonostante lo sforzo, Laura ha l’impressione che questo secondo studente sia stato penalizzato con domande più difficili, ma d’altra parte pensa: “Potevo mai fargli le stesse domande del primo?”. ? La valutazione può essere “oggettiva”?

  7. Caso-3: In un consiglio di classe di fine anno c’è una grande discussione per Lucia. Alcuni sostengono che per una serie di fattori come il disimpegno, il ritardo evolutivo, le difficoltà familiari… sarebbe molto meglio per la bambina che non passasse alla classe successiva. Altri docenti sostengono invece che toglierla dai compagni con i quali sembra trovarsi bene e collocarla l’anno successivo in una classe per lei tutta nuova potrebbe danneggiarla… ? Contesto e relazioni influiscono sul processo di valutazione?

  8. Caso-4: Andrea dispone di due monete da 10 centesimi, quattro monete da 5 centesimi, tre da un centesimo, una moneta da 50 centesimi e tre da 20 centesimi. Ha per la colazione il denaro sufficiente senza che debba ricevere resto. Può aver speso più di un euro e 3 centesimi? Spiega come fai a saperlo. ? La valutazione deve fare riferimento a problemi reali?

  9. Caso-5: Betty incontra la sua amica Susy e le dice esultante: “Ho scoperto quale di tre tipi di cibo piace di più al mio gatto!”. “Come hai fatto?”, le dice Susy. Ho comperato tre scatole diverse, le ho versate in tre piatti di colore diverso per ricordarmi delle marche, le ho messe nella mia stanza in tre luoghi diversi… poi ho lasciato la porta aperta. Il gatto è entrato e ha mangiato tutto quello che si trovava nel piatto giallo. Susy la ascolta, e dopo un attimo di riflessione dice: “Scusami, Betty, ma la cosa non mi convince”. Perché Susy ha delle perplessità su ciò che ha fatto Betty? ? La valutazione è autoreferenziale?

  10. Quali modelli di valutazione? Valutazione tradizionale Valutazione autentica Casi 4,5 Casi 1,2,3

  11. Modelli a confronto • Valutazione tradizionale • I contenuti vengono trasmessi dall’insegnante e gli studenti li assimilano. • La verifica dell’apprendimento porta alla formulazione del giudizio • Valutazione autentica • L’insegnante, guida, modella, struttura • Lo studente è attivamente coinvolto nel processo di apprendimento per svolgere la prestazione richiesta • La valutazione avviene attraverso rubriche di valutazione condivise • L’esito della prestazione permette allo studente di autovalutarsi

  12. non imparziale e ingiusta • non predittiva e autoreferenziale La valutazione tradizionale rischia di essere.... • selettiva e terminale • non educativa soggettiva, arbitraria, incontrollabile • inadatta a valutare ciò che deve valutare • de-responsabilizzante

  13. La valutazione attraverso prestazioni autentiche consente giudizi • significativi perché dà significato alla conoscenze apprese • oggettivi, imparziali perché rende pubblici i giudizi attraverso “rubriche” di valutazione della prestazione “prima” che questa sia eseguita predittivi perché valuta su compiti che simulano contesti reali

  14. STRUMENTI di valutazione autentica • Schede e attività di autovalutazione • Osservazioni educative • Rubriche

  15. Schede e attività di autovalutazione Per favorire la consapevolezza e la capacità di autovalutarsi è necessario stimolare nei ragazzi la riflessione sul proprio percorso di apprendimento A questo scopo risultano molto utili alcune strutture mediate dall’apprendimento cooperativo. Kagan, in particolare, propone alcune strutture di tipo informale, di facile attuazione, che abituano gli alunni a riflettere su quanto agito, a confrontarsi tra di loro, a trovare un accordo.

  16. Schede e attività di autovalutazione Attività di revisione metacognitiva: • Round table • Round robin • Think – pair – share • Finestre Schede di revisione metacognitiva

  17. Osservazioni Educative Sono una modalità per acquisire informazioni su un fenomeno specifico • Nel contesto scolastico le variabili che si prestano ad essere osservate sono relative al: • Contesto educativo: • L’osservazione si propone di analizzare le caratteristiche di quei fattori che, interagendo tra loro, concorrono ad influenzare il processo educativo e i risultati finali:insegnante, alunno, contesto classe e/o scuola • Processo educativo: • Oggetto di osservazione diventano le interazioni che si stabiliscono tra i protagonisti del processo educativo

  18. Osservazioni Educative • Perché gli esiti dell’osservazione siano significativi e non viziati da eccessiva soggettività occorre: • Predisporre strumenti adeguati • Focalizzare l’attività di osservazione su aspetti specifici • Condurre osservazioni sistematiche e in contesti diversi • Confrontare i dati della propria osservazione con quelli di un secondo osservatore che ha effettuato la valutazione nello stesso momento, ma in modo indipendente • Uniformare il linguaggio: • T - chart

  19. Osservazioni Educative La T –Chart, uno strumento mediato dall’apprendimento cooperativo, permette essenzialmente di condividere un codice comunicativo tra: • docente – docente • docente – alunno • alunno – alunno

  20. Partecipazione T - Chart

  21. T - Chart Incoraggiare

  22. Mettiamoci alla prova... Struttura C.L. informale: lavoro in coppia • Formate dei gruppi di 4 persone per vicinanza • Ogni gruppo decide un’abilità sociale, un comportamento, una prestazione... Su cui strutturare una T-Chart. • Il gruppo si divide in 2 coppie, A e B, che individualmente elaborano una T-Chart • Confronto e integrazione tra i lavori delle due coppie • Prodotto finale: T-Chart condivisa

  23. Rubrica di Valutazione La rubrica come strumento di valutazione autentica Si può parlare di valutazione autentica quando siamo in grado di esaminare direttamente le prestazioni dello studente nell’atto di svolgere significativi compiti intellettuali. (Wiggins, 1990) Secondo Arter (Arter, Bond 1996) una valutazione autentica deve esprimere un giudizio non solo su ciò che una persona conosce, ma su ciò che riesce a fare in compiti che richiedono di utilizzare processi elevati quali pensare criticamente, risolvere problemi, lavorare in gruppo, ragionare ed apprendere in modo permanente

  24. Rubrica di Valutazione Tipologie di rubriche Esistono numerose tipologie di rubriche tra cui: • rubriche analitiche • rubriche olistiche • rubriche specifiche • rubriche generiche

  25. Rubrica di Valutazione Tipologie di rubriche • le rubriche analitiche servono per individuare il livello delle prestazioni rispetto a due o più elementi di un’unica dimensione presa in considerazione • le rubriche olistiche sono pensate per fornire un’idea generale degli elementi di qualità e dei livelli di competenza nelle prestazioni degli studenti. Sono meno precise di quelle analitiche, ma più utili quando si deve esprimere un giudizio complessivo e unitario

  26. Rubrica di Valutazione Tipologie di rubriche • le rubriche specifiche sono un insieme di criteri utilizzati per valutare una singola prestazione • le rubriche generiche sono sistemi di criteri che permangono nel tempo per prestazioni diverse, ma le abilità richieste rimangono sostanzialmente identiche.

  27. Rubrica di Valutazione Rubrica analitica per la Lettura al primo anno di Scuola Primaria Sviluppo pieno: • Si autocorregge in modo automatico • legge in modo automatico, così da avere risorse di attenzione per la comprensione Sviluppo avanzato: • Comincia a leggere a voce alta • Conosce il valore di quasi tutti i segni grafici Sviluppo buono: • Comincia a fare pause • Conosce i segni grafici essenziali Sviluppo insufficiente: • Riconosce che le lettere veicolano suoni • Comprende i concetti riguardo ai caratteri di stampa, ad esempio frase, parola, lettera, spazio, inizio, fine.

  28. Rubrica di Valutazione Esempi di rubric

  29. Mettiamoci alla prova... Struttura di C.L. informale:Finestre Compito: elaborazione di una rubric per un lavoro di ricerca su un contenuto disciplinare Formare gruppi di 4 persone e suddividere il foglio di lavoro secondo il modello presentato Ogni componente del gruppo, a rotazione, esprime la propria opinione sulle possibili dimensioni della rubric e sul numero di livelli. 2 1 3 4 Le opinioni dei singoli andranno riportati negli spazi numerati a seconda del livello di condivisione del gruppo Lo spazio centrale dovrà contenere una sintesi delle diverse opinioni  griglia della rubric

  30. Revisione finale Oggi abbiamo fatto.... Ripensa ai contenuti trattati durante la giornata e alle attività che sono state svolte. Elabora una sintesi scritta e, dopo averla firmata, consegnala ai conduttori del laboratorio

  31. Bibliografia e sitografia • Zecchi, E. (2004) " Per una valutazione autentica in classe. Le rubric." - Rivista on line Istruzione Emilia Romagna http://www.rivista.istruzioneer.it/innovazioneericerca/archivio/rubric_Zecchi.pdf • http://www.rivista.istruzioneer.it/ • www. Scintille.it • www.apprendimentocooperativo.it • www.irre.lombardia.it • vengono presentate le attività sperimentali che l'IRRE Lombardia sta realizzando con una rete di scuole. Oltre a materiali di sostegno teorico, sono molto utili per l'apprendimento le esperienze delle scuole. • http://www.teachervision.fen.com • TeacherVision è un sito creato da insegnanti per insegnanti. Organizzato per categorie ed aree di interesse, al suo interno evidenzia molti materiali operativi di rubriche e portfolio. E' necessario registrarsi. • http://www.quadro.net • E' il sito progettato con gli insegnanti dell'Ontario. All'interno un'ampia sezione dedicata a rubriche disciplinari, suddivise per categorie

More Related