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Introduzione all’e-learning

Introduzione all’e-learning. Prof. Angelo Chianese, Ing. Vincenzo Moscato. Premessa (1/2). Internet ed il World Wide Web hanno spinto il mondo della formazione verso radicali cambiamenti metodologici, tecnologici ed organizzativi

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Introduzione all’e-learning

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Presentation Transcript


  1. Introduzione all’e-learning Prof. Angelo Chianese, Ing. Vincenzo Moscato

  2. Premessa (1/2) • Internet ed il World Wide Web hanno spinto il mondo della formazione verso radicali cambiamenti metodologici, tecnologici ed organizzativi • Creazione e divulgazione di materiale didattico innovativo caratterizzato da forte interattività • Utilizzo di nuove metodologie per la formazione a distanza, meglio nota con il nome di e-learning • Strutturazione di ambienti di apprendimento nei quali l'interazione tra i partecipanti diventa una componente importante

  3. Premessa (2/2) • Come sottolineato nelle linee guida dello CNIPA • “l’e-learning rappresenta oggi uno degli ambiti applicativi più interessanti nel settore della formazione, sia per quanto riguarda gli enti pubblici che le imprese ed i privati in generale” • L’auspicata pervasività della formazione richiesta dalla società attuale può infatti essere realizzata dotandosi di strumenti come l’e-learning, le cui caratteristiche principe sono: • delocalizzazione e quindi l’eliminazione di vincoli di spazio e di tempo nella formazione • riduzione dei costi della formazione senza alterarne la qualità

  4. La crescita esponenziale dell’e-learning • Ad ulteriore conferma della diffusione dell’e-learning vi sono i dati forniti dallo CNIPA • Il valore del mercato aggregato dell’e-Learning (contenuti, tecnologie, servizi e consulenza), è stato nel 2003, come mostrato in Figura 1, di 256,3 milioni di euro (circa l’8,2% del totale della spesa della formazione) • Il 30,4% di tale valore è derivato da formazione erogata attraverso strutture interne e il restante 69,6% attraverso strutture esterne • Circa il 22,1% dell’e-Learning è stato mobilitato da progetti finanziati (FSE e finanziamenti pubblici) • Alla fine del 2004 il mercato e-Learning avrà un valore di circa 428,8 milioni di euro • In altri termini il valore di mercato in Italia dell’e-learning è dal 2000 in crescita esponenziale

  5. Alcune definizioni… • Che cosa è l’-learning? • …esistono varie definizioni di e-learning • “una metodologia didattica che offre la possibilità di erogare, in maniera flessibile, personalizzabile ed accessibile, contenuti formativi attraverso Internet o reti Intranet” [Glossario Asfor] • “una metodologia di insegnamento e apprendimento che coinvolge sia il prodotto sia il processo formativo. Per prodotto formativo si intende ogni tipologia di materiale o contenuto messo a disposizione in formato digitale attraverso supporti informatici o di rete. Per processo formativo si intende invece la gestione dell'intero iter didattico che coinvolge gli aspetti di erogazione, fruizione, interazione, valutazione” [Osservatorio ANEE]

  6. I principi alla base dell’e-learning • I principi, gli obiettivi e le linee d'azione dell’e-Learning sono definiti come l'utilizzo delle nuove tecnologie multimediali e di Internet per migliorare la qualità dell'apprendimento agevolando l'accesso a risorse e servizi nonché gli scambi e la collaborazione a distanza • L’e-learning in quanto strumento flessibile d’apprendimento si presenta oggi nella società moderna come l’elemento chiave della formazione nel mercato globale, abbattendo le distanze e le diversità delle tipologie dei discenti e riducendo, nel contempo, i costi

  7. Le motivazioni alla base dell’e-learning • L’obsolescenza non solo delle conoscenze tecnologiche, ma anche delle competenze di natura gestionale ed organizzativa, diventa ormai molto rapida • il modello tradizionale di ciclo di vita della formazione non è più adeguato a soddisfare l’esigenza di “aggiornamento continuo” richiesta dalla complessità della “business competition” • l’e-Learning può essere visto come il volano trainante per la formazione continua del capitale umano, laddove per il “capitale umano” si intende l’insieme delle conoscenze, capacità, competenze, prerogative degli individui

  8. I limiti della formazione tradizionale • La necessità per le organizzazioni di sviluppare e mantenere risorse umane aggiornate e competitive, necessita di sistemi di formazione continua. • Tale necessità ha sempre trovato un limite nelle tradizionali metodologie della formazione per: • costi di spostamento e di soggiorno; • costi diretti per l'acquisto del corso ed, eventualmente, della sua organizzazione e personalizzazione; • costi indiretti in termini di assenza dal lavoro; • costi di utilizzo operativo di quanto appreso, considerando i diversi tempi che diversi percorsi formativi possono richiedere; • costi di sincronicità, per l'individuazione di tempi che incontrino l'accordo di tutti i partecipanti; • provvisorietà della risorsa umana rispetto all'organizzazione, che, in ultima analisi, è la prima beneficiaria diretta della formazione, ma che in qualunque momento potrebbe lasciare l'azienda. • Contemporaneamente s'individuano altre problematiche relativamente alla formazione in aula: • basso livello di personalizzazione della formazione; • rigida gestione dei tempi del corso; • difficoltà di applicazione operativa dei concetti appresi.

  9. Requisiti dell’e-learning • Le tecnologie della comunicazione in rete, ed in particolare dell'e-Learning, possono migliorare l'utilizzo della formazione e ridurne alcuni costi. Un più agevole e flessibile accesso alla formazione è, infatti, il beneficio chiave offerto dall'e-Learning • I requisiti per la fruizione di contenuti attraverso metodologie di e-Learning sono: • disponibilità della piattaforma tecnologica necessaria per poter accedere all'informazione; • definizione di regole per l'accesso alle informazioni, che devono diventare patrimonio comune per una crescita reciproca, ma che devono essere erogate secondo precise strategie per una consapevole gestione della conoscenza; • flessibilità, determinata dall'opportunità di scelta entro certi limiti, di tempi e modi della formazione; • tempo, da considerare all'interno di una concezione flessibile di lavoro.

  10. I destinatari dell’e-learning • L’e-Learning si rivolge a tutti coloro che non vogliono perdere la possibilità di usufruire di percorsi formativi, a causa d’impegni di molteplice natura • I diretti destinatari di una piattaforma di e-Learning potranno, pertanto, essere aziende, interessate a mantenere in costante aggiornamento i propri dipendenti, o enti di formazione (università), interessati ad affiancare o sostituire alla normale attività d’aula tale modalità di erogazione di contenuti

  11. L’aspetto collaborativo • L’introduzione di chat, forum e gruppi di discussione, così come di tutor virtuali (agenti intelligenti), favorisce l’apprendimento interattivo dei discenti, i quali si trovano ad ovviare al problema della freddezza che i convenzionali moduli di formazione a distanza presentavano. La chat, in particolare, consente ad un gruppo di studenti di discutere direttamente delle problematiche del corso, con l’intervento in tempo reale del docente nella discussione • Le opportunità interattive offerte dalla rete e dalle nuove tecnologie, inoltre, consentono di creare moduli formativi con interfacce accattivanti, studiate per il coinvolgimento attivo del fruitore. La formazione e l'apprendimento manifestano reale ricchezza nel momento in cui si creano processi di relazione fra persone che scambiano informazioni e conoscenze. Le imprese che pensano di accrescere le competenze semplicemente rendendo disponibili dei contenuti, sbagliano: la tecnologia non risolve da sola il problema.

  12. Benefici dell’e-learning • Miglioramento della qualità complessiva dell'apprendimento: i vantaggi dell'e-Learning risiedono nella possibilità di utilizzare contemporaneamente differenti metodologie d'apprendimento e nella crescita di tecniche attive nella ricerca di conoscenza • Accesso facilitato alla formazione • Interiorizzazione di atteggiamenti attivi nella ricerca di conoscenza • Flessibilità ed estensione di tempi e modi d'apprendimento • Riduzione dei costi indiretti • Riduzione dei costi diretti relativamente ai risultati • Scalabilità dei partecipanti, intesa come possibilità di variare il numero dei partecipanti stessi • Aumento della velocità di risposta alle nuove esigenze • Possibilità di formazione continua • Personalizzazione dei processi d'apprendimento • Velocità e continuità di aggiornamento dei contenuti • Sviluppo di comunità d'apprendimento costituite dalle persone coinvolte in un corso, che tendono a mantenere rapporti comunicativo-formativi anche a posteriori; questo rappresenta un ulteriore passo verso la formazione continua • Più razionale sfruttamento degli investimenti che le imprese hanno effettuato sul Web

  13. Un ambiente di formazione “virtuale” • In realtà il termine e-learning copre una più ampia serie di applicazioni e processi formativi, quali • “computer based learning” • “Web-based learning” • “aule virtuali” • Sviluppare un sistema di e-learning significa sviluppare un ambiente integrato di formazione “virtuale”utilizzando le tecnologie di rete per progettare, distribuire, scegliere, gestire e ampliare le risorse per l’apprendimento • le modalità più utilizzate per realizzare tale integrazione sono: • l’autoapprendimento asincrono attraverso la fruizione di contenuti preconfezionati disponibili sulla piattaforma di erogazione; • l’apprendimento in sincrono attraverso l’utilizzo della videoconferenza e delle aule virtuali; • l’apprendimento collaborativo attraverso le attività delle comunità virtuali di apprendimento.

  14. Caratteristiche dell’e-learning • L’e-learning si configura oggi come una nuova metodologia per la formazione che: • fa uso delle tecnologie informatiche e della comunicazione, viste come strumenti strategici per aumentare la competitività formativa, grazie alla disponibilità dell’accesso everywhere and anytime • impone scelte didattico/organizzative innovative rispetto al caso della formazione tradizionale di tipo “face-to-face”

  15. Un’ infrastruttura di servizi • Nasce quindi l’esigenza, all’interno di un’organizzazione di integrare le tecnologie in un’infrastruttura globale di “e-learning services” • capace di assolvere i compiti per i quali è stata concepita, nella maniera più efficiente ed efficace possibile dal punto di vista della qualità e dei costi dei processi formativi • basat su ambienti e sistemi che includano tutte le specificità richieste oggi dal mercato • piena compatibilità e integrazione con gli standard tecnologici aperti del settore (AICC, IMS, SCORM, XML, etc…) • riusabilità e interoperabilità delle componenti costituenti l’infrastruttura • architettura modulare • soluzioni evolute per la comunicazione sincrona e presenza di sistemi avanzati di “skill-assestment” e “activities-tracking”, offerta, qualora richiesta, di ambienti per il telelavoro, la webconference e la teleformazione.

  16. I parametri di qualità • Parte di tali specificità di natura tecnologica sono state anche implicitamente delineate nel decreto del 17 aprile 2003 ad opera del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di concerto con il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, dove si definiscono i criteri per l’accreditamento a livello universitario dei corsi a distanza • In particolare i cinque parametri strategici per la richiesta di accreditamento risultano: • l’interattività e la logica “web-based” • la centralità del PC nell’apprendimento • la flessibilità del percorso didattico • la standardizzazione e modularità dei materiali • il monitoraggio delle attività di rete

  17. Origini dell’e-learning • Le origini storiche dell’e-learning possono essere ricondotte a tre momenti nevralgici: • la formazione a distanza, nata durante la rivoluzione industriale, attraverso corsi per corrispondenza e sviluppata sino ad oggi con il supporto di testi, audio/video cassette e programmi • la formazione su supporto tecnologico affermatasi negli anni ’60, incentrata sull’uso e simulazione di tecnologie complesse • le tecnologie di Internet nate negli anni ’90 che hanno favorito il costituirsi di una piattaforma di comunicazione omogenea e sociale

  18. L’evoluzione dell’e-learning (1/2) • Si è passati poi dai sistemi di e-learning prima generazione (1985-1995) caratterizzati da un forte utilizzo di applicativi e componenti off-line (floppy, CD-Rom), genericamente identificati come CBT, Computer Based Training, ai cosiddetti sistemi di seconda generazione (1995-2000) • In questo primo passaggio, le soluzioni CBT dei sistemi di prima generazione, a seguito della rapida espansione del Web, sono rapidamente migrate su piattaforme on-line (WBT, Web Based Training) andando ad offrire contenuti paragonabili ai sistemi CBT ma più condivisibili, distribuiti e mantenibili grazie all’utilizzo della tecnologia Web • I sistemi di seconda generazione, tuttavia, hanno il limite di risultare chiusi dal punto di vista architetturale e di essere caratterizzati da una bassa interoperabilità e migrabilità di dati e contenuti. Offrono all’utente le possibilità di navigazione ipertestuale e di (limitata) personalizzazione dei percorsi formativi

  19. Cause dell’evoluzione architetturale dei sistemi di e-learning • L’evoluzione architetturale componentistica dei sistemi e-learning è avvenuta essenzialmente a causa di tre tipologie di innovazioni: • la diffusione dei “learning object” visti come unità di contenuto didatticamente autoconsistenti e riusabili da inserire in processo di e-learning • La comparsa e rapida affermazione di nuove tecnologie Internet per il reperimento e la riusabilità di contenuti Web come l’XML e i Web Services • La definizione di specifiche e standard di interoperabilità per il settore e-learning, riconosciuti e condivisibili su scala internazionale come SCORM, AICC, IMS, IEEE LOM, etc…

  20. L’evoluzione dell’e-learning (2/2) • Si è quindi assistito alla migrazione verso i cosiddetti sistemi di terza generazione (fine anni 90-oggi). • Tali sistemi sono in linea con la generale tendenza registrata nel settore ICT di adottare un approccio “componentistico” alla progettazione e alla realizzazione di sistemi informativi complessi: • L’ approccio componentistico alle piattaforme e-learning consente di ottimizzarne le singole componenti sulla base delle specializzazioni dei singoli prodotti/fornitori e di integrare, di mantenere e aggiornare moduli e contenuti aggiuntivi, salvaguardando gli investimenti sostenuti e permettendo una maggiore efficacia delle soluzioni tecnologiche adottate • I sistemi e-learning di terza generazione propongono sistemi destrutturati in cui l’interoperabilità dei contenuti e dei servizi diventa la componente tecnica prioritaria

  21. Il modello educativo alla base dell’e-learning • La didattica tradizionale si basa su un modello di educazione intesa come trasmissione del sapere da una fonte a un destinatario, dove il ruolo del destinatario è sostanzialmente passivo • L’e-Learning contrappone invece a questa visione “autoritaria” dell’apprendimento una visione costruttivistica, le cui caratteristiche fondamentali sono: • l’ambiente di apprendimento • il percorso didattico non è più visto come lineare, ma come ricorsivo e soggetto a continui “aggiustamenti”; • molta importanza è data allo studio di case history; • l’enfasi è posta sul discente e sulla sua capacità di autodeterminare il percorso e gli obiettivi d’apprendimento; • i ruoli della negoziazione interpersonale e dell’apprendimento collaborativi diventano centrali nell’e-Learning; • gli strumenti per ampliare la comunicazione e la condivisione delle informazioni sono determinanti.

  22. Le tipologie di formazione on-line (1/2) • A seconda delle caratteristiche dei processi formativi, risulta possibile individuare, per i sistemi di e-Learning, tre tipologie o modelli di apprendimento: • La fad si delinea come una forma d’apprendimento online piuttosto passiva, ove il web svolge il ruolo di sostituto della classica lezione frontale (videoconferenza, videostreaming, web-TV) • Questa scelta formativa è generalmente affidata a corsi piuttosto standard ove il materiale trasmesso in modo unidirezionale allo studente deve essere memorizzato e appreso senza particolari forme d’interazione e rielaborazione • Il blended e-learning prevede un mix coordinato di lezioni face-to-facee lezioni on-line. La formazione in presenza resta in primo piano, ma è arricchita e innovata dalla multimedialità e dalle tecnologie di rete • Tale soluzione prevede un incontro costruttivo e dinamico tra formazione tradizionale e formazione a distanza • Il blendedpuò prevedere, inoltre, una serie di soluzioni didattico-tecnologiche tra cui la videoconferenza, l’autoapprendimento online, la sessione live collaborativa e l’apprendimento project-basedasincrono • La rete e gli strumenti didattici multimediali ed ipertestuali fungono pertanto da supporto, integrazione e rafforzamento delle tradizionali metodologie d’apprendiment

  23. Le tipologie di formazione on-line (2/2) • La terza soluzione didattica è rappresentata dal pure e-learning, ove l’apprendimento è realizzato totalmente online tramite modelli didattici socio-costruttivisti e tecnologie collaborative. Questo approccio corrisponde all’e-Learning di terza generazione che traspone l’apprendimento interamente online, attraverso strumenti costruttivisti quali i forum di discussione, l’e-mail e la lettura cooperativa delle lezioni. Si tratta di una scelta formativa che sconvolge radicalmente i tradizionali metodi d’apprendimento docente-discente, e che richiede un alto investimento in termini di costi, tutorship e personale nella gestione della piattaforma didattica

  24. Le piattaforme di e-learning (1/2) • Le piattaforme di e-Learning rappresentano l’imprescindibile strumento tecnologico attraverso il quale è possibile implementare un processo di formazione a distanza che rispecchia le caratteristiche di dinamicità ed efficacia elencate precedentemente • In sintesi possiamo affermare che esse rispondono alle necessità di interazione uno-a-uno (docente-discente), di interazione di gruppo (tra discenti), di accesso alle informazioni e reperimento dei materiali, di monitoraggio e tracciamento (del singolo e della classe), attraverso le funzionalità di: • gestione e archiviazione del materiale didattico multimediale; • chat; • forum di discussione; • condivisione della lavagna; • sistemi di messaggistica; • web conference; • strumenti di autovalutazione in tempo reale; • agende elettroniche; • gestione degli accessi e degli utenti.

  25. Le piattaforme di e-learning (2/2) • Esse rappresentano il mezzo per l’erogazione dei corsi, per la gestione degli utenti del processo formativo e per il monitoraggio delle attività degli stessi. I contenuti formativi da inserire nella piattaforma hanno assunto una struttura ormai diffusamente accettata come Learning Object (LO), “unità didattiche autoconsistenti” e riutilizzabili in varie combinazioni • Scendendo ad un maggiore livello di dettaglio, rispetto alla erogazione di contenuti i sistemi di e-Learning rispondono attualmente ad alcune tipologie o moduli funzionali: il Learning Management System (LMS), il Learning Content Management System(LCMS) e i tool di distribuzione dei contenuti e per l’interazione tra gli utenti.

  26. LMS • Un Learning Management System accorpa quella serie di servizi atti alla gestione di tutte le attività legate all’insegnamento on-line. • Compito di un LMS è offrire un set di funzionalità base suddivise sulla base delle varie tipologie di utenti (amministratori, docenti, discenti, tutor, etc.), consentendo l’erogazione dei corsi ed il tracciamento delle attività di formazione • Un amministratore dovrà poter gestire gli utenti del sistema e i loro profili, pubblicare i corsi on-line, stilare le statistiche di utilizzo dei servizi del sistema, e così via • Un docente dovrà poter definire e gestire la struttura di un corso, verificare il livello di preparazione e di partecipazione dei discenti, e così via • Un discente dovrà potere seguire un corso e verificare il proprio livello di preparazione • …riassumendo, un LMS dovrebbe offrire tutti gli strumenti per implementare le funzionalità di: gestione degli utenti, gestione del palinsesto dei corsi, skill-assestment (non sempre integrato), monitoraggio e tracking delle attività dei discenti, reporting delle attività

  27. LCMS • Nel Learning Content Management System sono invece concentrati tutti i servizi che permettono la gestione dei contenuti didattici (noti anche col nome di Learning Objects) ed in particolar modo la loro creazione, metadatazione, importazione ed esportazione tramite archivi digitali • Compito di un LCMS è la gestione dei contenuti che ne consenta quindi il riutilizzo, la condivisione e la memorizzazione di tutte le interazioni con l’utente • In quest’ottica, al fine di garantire l’interoperabilità tra piattaforme diverse, importanza strategica assume l’aderenza di corsi e contenuti agli standard del settore (AICC, IMS, SCORM). Eventualmente un LCMS integra sistemi di authoring per la produzione dei LO e per il loro aggiornamento

  28. Tool collaborativi • L’efficacia del processo formativo on-line è infine chiaramente legata anche all’insieme di tool di supporto che la piattaforma mette a disposizione, nonché alla loro semplicità di utilizzo • Particolare importanza assumono i tool collaborativi per la comunicazione asincrona (email, forum, bacheche virtuali, etc.) e sincrona (chat, laboratori virtuali, virtual classroom, web conference, etc.) tra discenti e docenti

  29. Modalità di erogazione dei corsi • A seconda delle caratteristiche della piattaforma, la fase di erogazione di un’attività di e-Learning può avvenire con diverse modalità, che sono qui di seguito indicate: • on-line in modalità sincrona, attraverso lo strumento della classe virtuale (CV), in cui gli utenti/discenti interagiscono con un docente o tutor della materia: durante la sessione live i discenti possono parlare, utilizzare materiali in vari formati, navigare sul web sotto la guida del tutor, scrivere su una lavagna, fare dei test, formare gruppi di lavoro guidati • on-line in modalità asincrona, con una fruizione di contenuti interattivi che favoriscono la partecipazione attiva dell’utente singolo, o della classe virtuale, al processo di apprendimento; può trattarsi di testi, ipertesti, voce, animazioni, organizzati dai docenti e dagli editor multimediali e fruibili dalla rete • off-line, con l’utilizzo di supporti quali testi cartacei, CD-Rom, video, DVD, altri materiali scaricabili, con possibilità di stampa dei contenuti in formato testo o immagine.

  30. Uno sguardo alle piattaforme… • Dall’analisi delle diverse e numerosissime piattaforme di e-Learning presenti oggi sul mercato, risulta evidente una forte separazione tra quelli che possono essere considerati prodotti di fascia alta – per quanto concerne qualità e costi – e prodotti di fascia medio-bassa, che spesso presentano soluzioni inadeguate per organizzazioni che hanno la necessità di erogare insegnamento a distanza ad un gran numero di allievi • A tale proposito, nel vasto panorama delle piattaforme per la gestione della formazione a distanza, la principale classificazione adoperata è sicuramente quella che distingue tra prodotti “commerciali” e prodotti “open-source”. Per quanto concerne la prima categoria di prodotti, i prodotti più importanti e diffusi del settore sono sicuramente Saba, Blackboard Learning System (Microsoft), Oracle iLearning e l’IBM Lotus Learning Management System; per quanto attiene invece alle categoria dei prodotti open-source, si distinguono tra gli altri i sistemi ATutor ed ILIAS

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