1 / 10

RICERCA E AZIONE

RICERCA E AZIONE. INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO. PREMESSA.

iram
Télécharger la présentation

RICERCA E AZIONE

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. RICERCA E AZIONE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO

  2. PREMESSA Alla luce delle Nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione e delle relative misure di accompagnamento 2013-2014, l’Istituto Comprensivo “S. Leone IX”, quale istituto capofila, in rete con altre istituzioni scolastiche del territorio, ha attuato il progetto di “formazione e ricerca” prevedendo diversi seminari e incontri laboratoriali. Dalle informazioni ricevute durante i vari incontri, le docenti di scuola dell’infanzia BENCIVENGA Elvira, CODELLA Elisa, FRAPPA Milva, GIUNTA Anna Maria, GRECO Paola e SENO Immacolata hanno strutturato un percorso educativo in continuità verticale con la scuola Primaria e la scuola secondaria di I grado avendo come traguardo comune il raggiungimento della competenza linguistica “comprensione del testo” e la competenza matematica “il numero”. Le docenti hanno attuato un proprio percorso educativo con contenuti e attività differenti, ciascuno nella propria sezione, suddividendo in modo equo tra le stesse, le competenze da raggiungere: • BENCIVENGA Elvira, CODELLA Elisa e GIUNTA Anna Maria – competenza linguistica, campo d’esperienza “I discorsi e le parole”; • FRAPPA Milva, GRECO Paola e SENO Immacolata - competenza matematica, campo d’esperienza “La conoscenza del mondo”.

  3. SCUOLA DELL’INFANZIA LAUROSEZ C (3 ANNI) CAMPO D’ESPERIENZA I DISCORSI E LE PAROLE

  4. TRAGUARDO ASCOLTA COMPRENDE NARRAZIONI,RACCONTA E INVENTA STORIE, CHIEDE E OFFRE SPIEGAZIONI USA IL LINGUAGGIO PER PROGETTARE ATTIVITA’ E PER DEFINIRE REGOLE OBIETTIVI ASCOLTA E COMPRENDE SEMPLICI RACCONTI LEGGE SEMPLICI IMMAGINI CONTENUTO LA PRIMAVERA

  5. Si comincia……… All’interno del corso di formazione, in collaborazione con la scuola primaria e secondaria di primo grado, abbiamo scelto di lavorare sul traguardo di competenza riguardante l’ascoltare e il comprendere, per la corretta attuazione di curricolo verticale La sezione, in cui opero, è composta da 20 bambini di 3 anni: 9 femminucce e 11 maschietti. Dopo un attento lavoro di integrazione e scolarizzazione, durante la prima parte dell’anno scolastico con il Progetto Accoglienza, i bambini conoscono bene la sezione con i suoi vari angoli didattici e amano l’angolo Ascolto dove ascoltano l’insegnante e raccontano storie del loro vissuto quotidiano. 1 fase: Racconto Non è facile avere la completa attenzione dei bambini per un lungo periodo di tempo, ma se durante la narrazione si intervalla la visione di illustrazioni alla parola e si coinvolgono i bambini usando diverse voci per ogni personaggio il lavoro è facilitato. Il racconto scelto è: «Il figlio pazzerello», che riguarda l’arrivo della stagione primaverile e in particolare il mese di Marzo un po’ birbantello e dispettoso. Il parallelo con i loro stessi viene naturale ed è divertente ascoltare il racconto delle proprie marachelle. Viene enfatizzato il comportamento bizzarro del Sig Marzo e fatto il paragone con i suoi fratellini Maggio e giugno. In questo modo ai bambini rimane impresso quali sono i mesi primaverili e notano ancor di più le differenze tra i vari mesi e il graduale e lento passaggio alla nuova stagione.

  6. 2 fase: Rielaborazione orale In questa fase i bambini sono i protagonisti, vengono lasciati liberi di chiedere rielaborare, mostrare ciò che hanno interiorizzato del lavoro. Molto importante, a mio avviso è lasciarli liberi di interpretare, di mimare e di porre domande. Il mimare le azioni del racconto comportandosi come i protagonisti li fa vivere la storia e rende essi stessi protagonisti. Vengono ripetuti, quindi, i protagonisti, le loro azioni e le conseguenze di queste. Tale attività è valida per qualsiasi racconto. 3 fase: Rielaborazione grafica Partiamo con un disegno alla lavagna. I bambini sono direttamente coinvolti perché devono man mano elencare ciò che manca. In questo modo si riesce a stabilire ciò che è rimasto impresso.

  7. In seguito collaboreranno tutti alla realizzazione di un cartellone, facendo nostro il detto: «se ascolto imparo se faccio memorizzo……..». Queste immagini rappresentano alcune fasi della realizzazione

  8. 4 fase: Rielaborazione spontanea racconto Tutto il lavoro svolto fino ad ora serve, non a immagazzinare una serie di nozioni fine a se stesse, ma, a rendere il bambino capace, con personaggi e ambienti sempre diversi, di rielaborare e rendere proprie le storie che gli vengono raccontate. In tal modo, piano piano arricchirà il proprio patrimonio lessicale e amplierà la sua capacità di rielaborazione Presentiamo quindi, di volta in volta, schede con vari personaggi tratti dai racconti e chiediamo loro di inventare piccole storie. All’inizio servirà un piccolo input da parte del docente ma poi riusciranno da soli a diventare piccoli narratori ricchi di fantasia. Le schede realizzate dai bambini e utilizzate:

  9. Piccoli narratori crescono (alcuni esempi) Gianluca: (sole-nuvola-vento): • C’era una volta…………il vento che soffiava alla nuvola: La nuvoletta camminava camminava e copriva il sole. Il sole diceva: «spostati», perché voleva brillare Anna Maria: (coccinella-vermetto-ape) • C’era una volta………..una coccinella che volò su Armando (un compagno di classe). Arriva il vermetto la chiama: «vieni qua, andiamo a giocare in giardino» e incontrano l’ape. Cominciano a litigare perché l’ape li voleva pungere e la chiamano cattiva. Lei piange e loro scappano Francesco: (passero-vento-fiore) • C’era una volta………..il vento che soffia via la nuvola. L’uccellino vola sull’albero e arriva la nuvola e il vento soffia ancora e poi la nuvola va sul fiorellino e il vento soffia forte e la nuvola se ne va Giulia: (farfalla-fiore-viola) • La farfalla vola sui bimbi, poi arriva l’ape sul fiore e beve il nettare. Arriva la pioggia e da da bere ai fiorellini che hanno sete, poi il sole li riscalda e li asciuga Carmine: (fiore-vermetto-ape) • C’era una volta………..un fiore nel giardino e il vermetto chiacchierava con il fiore. All’improvviso arriva l’ape però il vermetto non ha paura. L’ape si posa sul fiorellino e prende il nettare e poi torna all’alveare

  10. Conclusioni Ogni attività svolta dai bambini è stata verificata e valutata in itinere. Le varie fasi sono connesse fra loro e il proseguimento dell’una necessita dell’interiorizzazione della precedente. I bambini si sono mostrati entusiasti e partecipi. Le attività nella scuola dell’infanzia, secondo il mio parere, devono essere piacevoli, ludiche e ben delineate nei tempi e negli spazi. Poco deve essere lasciato alla casualità ma tutto deve essere programmato, verificato e valutato. Il nostro segmento scolastico è uno dei cardini dell’intero percorso scolastico dei bambini e, costruire delle buone fondamenta, servirà per un futuro scolastico di successo.

More Related