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Analisi del discorso

Analisi del discorso. Maria Teresa PAZIENZA a.a. 2005-06. Analisi del discorso. Il discorso consiste di più frasi tra loro coerentemente correlate in uno schema di comunicazione. L’analisi del discorso consiste nel riconoscimento di eventi descritti in più segmenti di frase

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Analisi del discorso

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Presentation Transcript


  1. Analisi del discorso Maria Teresa PAZIENZA a.a. 2005-06

  2. Analisi del discorso Il discorso consiste di più frasi tra loro coerentemente correlate in uno schema di comunicazione. L’analisi del discorso consiste nel riconoscimento di eventi descritti in più segmenti di frase • Monologo (la comunicazione fluisce in una sola direzione) • Dialogo (comunicazione bidirezionale con frasi con direzione di comunicazione alternata: domande, risposte...) • Human Computer Interaction (HCI – dialogo limitato dalle capacità del sistema di sostenere una conversazione; strategia per limitare la conversazione e permettere di capire le espressioni dell’utente in un contesto limitato di interpretazioni )

  3. Dialogo vs. Monologo Monologo e dialogo richiedono la risoluzione di alcuni fenomeni: • Stato dell’informazione (precedentemente fornita o meno) • Problemi di coerenza • Risoluzione dei riferimenti • Implicazioni sottintese, intenzioni Dialogo richiede la gestione del riconoscimento di • Alternanza del parlante • Conoscenze di base • Riconoscimento e correzione di interpretazioni erronee • Strategie nell’interazione • Modello mentale di ciascun parlante (modello del discorso)

  4. Dialogo (Messaggio pubblicitario) Desidera? Un biglietto per Milano A partire da… A partire da 12 euro, come dite voi nella pubblicità

  5. Analisi del discorso Il discorso consiste di più frasi tra loro coerentemente correlate in uno schema di comunicazione, ma Cosa (quali fenomeni) rende coerente un discorso? Come riconoscerli? Come analizzarli?

  6. Cosa rende coerente un testo? • Un uso appropriato di relazioni di coerenza tra parti del discorso - strutture retoriche • Una sequenza appropriata di parti del discorso - struttura del discorso, articolazione degli argomenti • Un uso appropriato di espressioni referenziali

  7. Teoria delle strutture retoriche Teoria della struttura del discorso basata sull’identificazione di relazioni tra parti di testo Si considerino due frasi il cui significato sia espresso da S1 ed S2, alcune relazioni retorichesono: • Elaborazione (set/member, class/instance, whole/part…)inferire la stessa proposizione P dalle asserzioni S1 ed S2 (in particolare, in aggiunta,..) • Risultato: inferire che lo stato o l’evento asserito da S1 causi o potrebbe causare lo stato o l’evento asserito da S2 • Spiegazione: inferire che lo stato o l’evento asserito da S2 causi o potrebbe aver causato lo stato o l’evento asserito da S1 • …

  8. Identificazione automatica di relazioni retoriche Applicazione di approcci di ML noti… • Identificazione di un gruppo di annotatori per assegnare un set di relazioni retoriche ad un testo • Estrazione dal testo di un set di feature superficiali che possa indicare la presenza di relazioni retoriche in quello specifico testo • Addestramento di un sistema di ML supervisionato basato sul training set

  9. Quali feature? • Marcatori espliciti quali: perchè, però, quindi, allora, etc. • Tendenza di certe strutture sintattiche a segnalare alcune relazioni: le infinitive spesso sono usate per indicare relazioni di scopo: Usa rm per cancellare files. • Ordinamento • Uso dei tempi • Intonazione (nel dialogo) • …

  10. Alcuni problemi con le rel. ret. • Quante relazioni retoriche esistono? Sono indipendenti dal linguaggio? • Possiamo usare le stesse relazioni retoriche nel dialogo e nel monologo? • Le relazioni retoriche non modellano completamente la struttura del discorso. • Difficoltà nel trovare annotatori che siano concordi nell’annotare lo stesso testo

  11. Espressioni di riferimento Le espressioni di riferimento sono parole o frasi la cui interpretazione semanticaè una entità del discorso (detta anche referente) • Le entità del discorso sono oggetti semantici e possono avere più espressioni sintattiche all’interno di un testo Le espressioni di riferimento forniscono un collante ulteriore che rende il testo coeso.

  12. Espressioni di riferimento A pretty woman entered the restaurant. She sat at the table next to mine and only then I recognized her. This was Amy Garcia, my next door neighbor from 10 years ago. The woman has totally changed! Amy was at the time shy…

  13. Pronomi vs. Full NP A pretty woman entered the restaurant. She sat at the table next to mine and only then I recognized her. This was Amy Garcia, my next door neighbor from 10 years ago. The woman has totally changed! Amy was at the time shy…

  14. Definite vs. Indefinite NPs A pretty woman entered the restaurant. She sat at the table next to mine and only then I recognized her. This was Amy Garcia, my next door neighbor from 10 years ago. The woman has totally changed! Amy was at the time shy…

  15. Common Noun vs. Proper Noun A pretty woman entered the restaurant. She sat at the table next to mine and only then I recognized her. This was Amy Garcia, my next door neighbor from 10 years ago. The woman has totally changed! Amy was at the time shy…

  16. Modified vs. head NP A pretty woman entered the restaurant. She sat at the table next to mine and only then I recognized her. This was Amy Garcia, my next door neighbor from 10 years ago. The woman has totally changed! Amy was at the time shy…

  17. Premodified vs. postmodified A pretty woman entered the restaurant. She sat at the table next to mine and only then I recognized her. This was Amy Garcia, my next door neighbor from 10 years ago. The woman has totally changed! Amy was at the time shy…

  18. Altri tipi di NP • Capaci di generare inferenze • Sally ha comprato un’auto usata. Le gomme devono essere cambiate. • Con discontinuità • John ha conosciuto Bill molti hanni fa. Loro fanno spesso insieme delle escursioni in montagna.

  19. Anafora L’anafora è il riferimento ad una entità che appare precedentemente nel discorso L’espressione di riferimento usata si dice espressione anaforica Le espressioni anaforiche possono essere di diversa tipologia e dipendono dal contesto del discorso (articoli, pronomi, espressioni nominali,…)

  20. Risoluzione dell’anafora Trovare in un testo tutte le espressioni di riferimento che hanno la stessa denotazione • Risoluzione dell’anafora pronominale • Risoluzione dell’anafora tra entità nominali • Risoluzione di frasi nominali anaforiche • …

  21. Risoluzione dell’anafora I sistemi possono mantenere una sorta di history list delle entità presenti nel discorso. Per risolvere una anafora, cercare l’history list dell’entità più vicina che soddisfa i vincoli.

  22. Conoscenza di supporto Per l’analisi del discorso è necessario utilizzare anche conoscenza di supporto del tipo: • Obiettivi e piani • Esistenza di eventuali frame o script • Presupposizioni • Regole del discorso

  23. Obiettivi e piani Se si conoscono quali sono gli obiettivi della comunicazione, così come il piano del comunicatore, è possibile limitare il numero di interpretazioni possibili Es. se in una e-mail si richiede un incontro, la risposta potrebbe accettare, cambiare, rifiutare la richiesta.

  24. Esistenza di eventuali frame o script Qualora si possa descrivere l’uso del linguaggio in termini di frames (ovvero la descrizione di un oggetto) o con degli scripts (come il canovaccio di un’opera teatrale) che noi possiamo utilizzare, allora potremmo confrontare il linguaggio naturale con questi oggetti cognitivi e quindi gestire anche le aspettative in un discorso

  25. Presupposizioni Il linguaggio naturale fa riferimento spesso ad informazioni comunemente note e non espresse Si può usare l’inferenza per identificare l’informazione sottaciuta. Es. oggi la temperatura ha superato i 37 gradi. Nei giornali radio si raccomanda agli anziani di andare almeno per un paio d’ore in un supermercato ogni giorno.

  26. Regole del discorso Si può ottenere informazione sapendo che, a meno di essere in situazioni facete, in genere si usa il linguaggio naturale in alcuni modi predefiniti. Per esempio a meno che si voglia mentire, si dice la verità. Queste regole ci permettono di verificare se le regole sono state seguite, oppure determinare le situazioni di discontinuità.

  27. Riferimenti La presentazione utilizza alcune informazioni esemplificative tratte dal libro: D.Jurafsky, J. H. Martin: Speech and Language Processing, Prentice Hall, 2000, cap.14,15,16

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