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Convegno I protagonisti della filiera corilicola: produttori e trasformatori a confronto

Convegno I protagonisti della filiera corilicola: produttori e trasformatori a confronto. Aggiornamenti di legislazione fitosanitaria nel comparto corilicolo. Elisa Conte, Cesare Petricca C.R.A. – Centro di Ricerca per la Patologia Vegetale. Castello di Lancellotti, Lauro 16 novembre 2007.

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Convegno I protagonisti della filiera corilicola: produttori e trasformatori a confronto

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Presentation Transcript


  1. Convegno I protagonisti della filiera corilicola: produttori e trasformatori a confronto Aggiornamenti di legislazione fitosanitaria nel comparto corilicolo Elisa Conte, Cesare Petricca C.R.A. – Centro di Ricerca per la Patologia Vegetale Castello di Lancellotti, Lauro 16 novembre 2007

  2. “Effetti del processo di rivalutazione” prodotto in valutazione prodotti esclusi prodotti inclusi in allegato 1° Valutazione Sostanze Attive 91/414 prodotto nuovo incluso in allegato 1 adeguamento etichette nazionali in conformità a allegato III prodotti nuovi con registrazione nazionale provvisoria in valutazione per inserimento in allegato 1

  3. Stato dell’arte relativo all’attività autorizzativa(nov. 2007) Nuove 75 9 Totale 165 604

  4. MINISTERO DELLA SALUTE Andamentodelle registrazioni in Italia

  5. OUT IN Tiodicarb Pirimifos metile Carbofuran Etoprofos Butocarbossina Propamocarb Malation Captano Diclorvos Folpet Carbaril Formetanate Triclorfon Metiocarb Ossidemeton metile Fosmet Diazinone Glufosinate Diuron Dimetomorf Cadusafos Dimetoato Haloxyfop R Metribuzin Carbosulfan Fipronil Dimetipin Carbendazim*, Dinocap* Azinfos metile (3 anni con usi limitati) Vinclozolin Fenarimol, Flusilazolo*, Fenitrotion Metamidofos, Procimidone* Bromofos (18 mesi con usi limitati) Carbofuron dal 1.1.07 Benfuracarb 1,3 Dicloropropene Nell’ultimo anno

  6. Situazione ed effetto 1)Parte più critica in fase di completamento 2) Forte ridimensionamento complessivo delle sostanze attive disponibili 3) Diserbanti e Fungicidi: effetti limitati • 4) Insetticidi: • Forte ridimensionamento di OP e Carbammati • Inserimento di numerose nuove sostanze con diverso meccanismo d’azione

  7. “Prodotti in uscita” dai Disciplinari

  8. Prodotti autorizzati contro balanino del nocciolo Fenitrotion di prossima revoca Etofenprox Diazinone di prossima revoca Beauveria bassiana Bifentrin Carbaril di prossima revoca Endosulfan di prossima revoca Piretrine Rotenone Malation di prossima revoca

  9. Sul mondo agricolo si sono determinati forti cambiamenti in conseguenza oltre che della revisione comunitaria, anche dell’attività svolta per armonizzare i residui Se dal 1976 cinquanta direttive sono state emanate, solo negli ultimi tre anni ne sono state recepite più di 15 ed almeno altre 5 andranno in vigore nei prossimi 6 mesi………. Il susseguirsi continuo delle modifiche e delle revoche di impieghi spesso consolidati, i periodi di smaltimento delle scorte, l’impossibilità in alcuni casi di essere in regola con i residui nei tempi previsti, i tempi sempre molto stretti per adeguarsi ai nuovi limiti, ingenerano confusione ed aumentano le difficoltà

  10. Alcune diminuzioni di LMR a seguito di recepimenti di direttive Direttiva 2006/59 (in vigore dal 30.12.2006) deltametrina Patate tardive 0,5 0,05 oxamil Meloni e cocomeri 0,2 0,01* Melanzane 0,5 0,02 Pomodori 0,2 0,02 Peperoni 0,1 0,02 Cetrioli 1 0,02 Zucchini 1 0,03 Patate 0,02 0,01* Direttiva 2006/60 (in vigore dal 21.1.2007) glifosate Olive da olio 2 1 tryfloxistrobin Cocomeri 0,2 0,02* Direttiva 2006/61 (in vigore dal 30.12.2006) ciflutrin Pesche 0,5 0,3 etefon Mele 3 0,5 Pomodori 3 1 Susine 0,3 0,01* metamidofos Pomacee 0,05 0,01* metomil/tiodicarb Pomodori, melanzane 0,5 0,2  Lattuga 2 0,3*

  11. Alcune variazioni di LMR a seguito di recepimenti di direttive Direttiva 2006/59 (in vigore dal 30.12.2006) Carbaril Olivo 1 5 Mele,pere, albicocche, prugne, pesche, uve 3 0,05* Pomodori 1 0,5 Altri ortaggi 1 0,05* Cavoli, lattughe e simili 3 0,05* Semi oleaginosi 1 0,05* Patate 0,2 0,05* Fenitrotion Agrumi 2 0,01* Altra frutta 0,5 0,01* Pomodori 0,5 0,01* Patate 0,5 0,01*

  12. Alcune conseguenze sugli impieghi Iprodione cavolo rapa revoca Tiofanate metile uva da tavola revoca frumento PHI 30 40 Metomil lattuga , campo pomodoro, melanzana PHI 107/10 Carbaril olivo PHI 7 28 melo PHI 7 28 Fenitrotion vite PHI 20 100 pomodoro, campo PHI 20 35 Acibenzolar melo revoca Mecoprop vite, cereali revoca Deltametrina patate PHI 3 7

  13. SOSTANZE ATTIVE NON ISCRITTE IN ALLEGATO I 2005-2006 ENDOSULFAN EPTENOFOS SETOSSIDIM METABENZTIAZURON MALATION DICLORVOS CARBARIL Sostanze attive per le quali era previsto l’impiego su colture minori Endosulfan nocciolo Eptenofos cavoli Setossidim ortaggi Sostanze attive per le quali sono stati concessi gli usi essenziali per colture minori in deroga fino al 30.06.2007 26

  14. Poiché il programma di lavoro comunitario non è stato finalizzato, convivono sostanze incluse, non incluse, non ancora valutate, con Direttive residui che si rincorrono ed impieghi che obbligatoriamente cambiano Dal 2004 ad oggi il “testo unico” è stato aggiornato 14 volte ed un altro aggiornamento è in arrivo

  15. Il Regolamento n. 396/2005, che è il nuovo riferimento normativo per gli LMR negli alimenti di origine vegetale ed animale, nasce dalle necessità di: semplificare la legislazione sugli LMR, basata su 4 direttive principali, che vengono abrogate armonizzare gli LMR a livello UE (circa 250 sostanze attive sono attualmente armonizzate) coordinarsi con la Direttiva 91/414/CEE, visto che le decisioni vengono prese su tavoli separati uniformare la valutazione del rischio per i consumatori, di competenza dell’EFSA, all’evolversi delle conoscenze (ARfD, gruppi vulnerabili di popolazione, effetti sinergici, ecc.)

  16. La proposta di regolamento, in particolare: E’ prevista la possibilità di sostituire una s.a. in allegato I con un’altra di minor rischio (principio di sostituzione) Sono previsti criteri per comparare (valutazione comparativa) due s.a. a differente pericolosità ed applicare il principio di sostituzione E’ prevista l’introduzione di una lista negativa di coformulanti potenzialmente pericolosi E’ stabilita la possibilità di imporre l’obbligo di informare i confinanti in merito all’uso di un prodotto potenzialmente pericoloso E’ prevista una procedura per valutare l’equivalenza di s.a. di fonte diversa E’ prevista una procedura per l’estensione delle autorizzazioni ad usi minori E’ stabilito l’obbligo di condivisione degli studi effettuati sui vertebrati

  17. Emerge pressante il bisogno di confrontarsi e collaborare per far emergere necessità, indicare soluzioni, supportare scelte e decisioni, al fine di superare le oggettive difficoltà L’esempio del Programma interregionale per il miglioramento qualitativo delle produzioni agricole “Controllo dei residui di prodotti fitosanitari finalizzato alla razionalizzazione di tecniche di difesa delle colture” Studio delle colture minori

  18. Le Regioni hanno deciso di dedicare il 20% del finanziamento del Programma Interregionale destinato al “Controllo dei residui…” allo studio delle colture minori • Coinvolti nel programma • I Ministeri dell’Agricoltura e della Salute, • nel coordinamento politico e nel supportare rapide procedure, • I Servizi fitosanitari, esperti sulle necessità d’uso • dei prodotti fitosanitari, • Le Organizzazioni dei produttori, • nell’identificare le necessità e le priorità nelle necessità • Le Industrie di prodotti fitosanitari,nel supportare le iniziative per le estensioni di impiego, • L’ISPaVe,nel coordinamento tecnicoed • il comitato tecnico scientifico, nominato dal MiPAF, • nel valutare le indicazioni, pianificare ed organizzare gli studi

  19. Criteri indicativi per la classificazione di una coltura come maggiore consumo medio giornaliero > 7,5 g/uomo 60 kg e/o estensione di coltivazione > 10.000 ha e produzione > 200.000 t annue Criteri indicativi per la classificazione di una coltura come “very minor” consumo medio giornaliero < 1,5 g/uomo 60 kg e/o estensione di coltivazione < 600 ha

  20. Recepimento dell’articolo 9 della Direttiva 91/414 (estensione delle autorizzazioni ad utilizzazioni colture minori) Gli organismi ufficiali o scientifici di ricerca impegnati in attività agricole, leorganizzazioni agricole professionalie gli utilizzatori professionali possono chiedere al Ministero della Sanitàl’estensione del campo di applicazionedi un prodotto fitosanitario autorizzato…………. “il Ministero della Sanità, di concerto con il MiPAF, definisce le utilizzazioni minori di interesse agricolo” D.M. 16.9.1999 (GU 278/99)

  21. D.M. 16/09/99 “Utilizzazioni minori di interesse agricolo” • “Impiego di prodotti fitosanitari per usi su piccola scala o che rivestono un’importanza economica minore rispetto agli usi per i quali il prodotto fitosanitario risulta già autorizzato” • in particolare: • impiego su colture minori • impiego sui materiali di moltiplicazione • trattamenti localizzati su porzioni di pianta che richiedono quantità limitate di p.f. rispetto ai suoi usi abituali • trattamenti occasionali o su aree limitate per controllare le avversità che si manifestano su colture diverse da quelle autorizzate Proposta per il nuovo regolamento: • Impiego su colture portaseme

  22. FRUTTIFERI Frutta a guscioCastagno balanino* CIDIA Pistacchio diserbo cimici* Pomacee Nespolo del Giappone TICCHIOLATURA DrupaceeSusino cocciniglie Bacche e piccola fruttaFrutti di piante arbustive (escluse le selvatiche) More muffa grigia ACARI Lampone acari scarabeo del lamp.* DIDIMELLA ERIOFIDE MUFFA GRIGIA Altra piccola frutta e bacche (esclusa quella selvatica) Mirtillo gigante muffa grigia Frutta variaFico cocciniglie* Fico d’India mosca* Cachi sesia*

  23. Ortaggi Ortaggi a radice e tubero Bietola rossa diserbo* MOSCA Ravanello peronospora* Ortaggi a bulbo Aglio peronospora MUFFA GRIGIA Ortaggi a fruttoCucurbitacee con buccia non commestibile Zucca SCLEROTINIA OIDIO AFIDI CavoliCavoli ad infiorescenza Cavolo broccolo afidi Cavolfiore alternaria AFIDI Cavoli a testaafidi ALTERNARIA Cavolo rapaalternaria* AFIDI

  24. Ortaggi Ortaggi a foglia ed erbe frescheLattughe e similimuffa grigia SCLEROTINIA Cicoria/radicchio afidi Indivia riccia/scarola SCLEROTINIA, AFIDI Indivia/scarola cicoria/radicchio SCLEROTINIA Cicoria/radicchio PERONOSPORA crescione, valeriana LIRIOMIZA Valerianella acari Rucola altica RIZOCTONIA, AFIDI Spinaci e simili Spinacio diserbo* Bietola da foglia/costa cercospora*, afidi Erbe fresche Basilico fusariosi peronospora, AFIDI Menta diserbo*, AFIDI Prezzemolo septoria Dragoncello, Assenzio gentile, Genepy diserbo

  25. Ortaggi Ortaggi a steloAsparago peronospora* Carciofo muffa grigia* insetti terricoli* OIDIO AFIDI Finocchio ramularia sclerotinia* PERONOSPORA Porro tripidi Sedano sclerotinia* LIRIOMIZA SpezieCappero mosca* Zafferanofusariosi CerealiSorgo diserbo

  26. Richieste della Campania risolte grazie al progetto Castagno/balanino bifentrin Fico/cocciniglie pyriproxifen Caki/ sesia (in studio) etofenprox Zucca/acari exitiazox Spinacio/afidi lambdacialotrina In sviluppo Nocciolo/balanino fosmet In futuro Deltametrina con studi supportati in all. 3

  27. Difficoltà incontrate Cambiamenti in corso d’opera delle autorizzazioni, a seguito della revisione, delle direttive residui, della riclassificazione,……; della disponibilità delle Società a supportare carenze; della disponibilità dei centri di saggio a partecipare al progetto Modalità di impiego (dosi, momenti di intervento, numero di trattamenti,…) da approfondire, specie per situazioni di nicchia Non omogeneità nelle risposte dei centri di saggio e conseguente difficoltà di valutazione Iniziale scarsa fiducia nel progetto da parte delle Società Il sistema è andato a regime lentamente…….

  28. Sulla base delle ipotesi di proveprevistedal gruppo tecnico, ipotizzate dopo un’approfondita disamina del quadro autorizzativo, sono stati coinvolti i centri di saggio, su indicazione delle Società proprietarie dei prodotti Tra gli oltre 30 centri di saggio in elenco, 19 sono stati chiamati a partecipareal progetto per le prime priorità, per un totale di 18 colture con relativi 47studi in corso

  29. Punti di forza del progetto Finalizzazione degli sforzi, grazie alla conoscenza delle realtà sofferenti ed alla stretta collaborazione con il Ministero della Salute Aumento della sensibilità nei confronti delle colture e degli usi minori da parte di tutti gli attori coinvolti, con conseguente impegno per un’ accelerazione e semplificazione delle procedure Qualificazione di produzioni che, senza adeguati ed autorizzati mezzi tecnici di difesa, screditerebbero tutta la produzione nazionale, senza contare quante sarebbero destinate a scomparire Partecipazione ai gruppi di lavoro comunitari con un bagaglio di conoscenze che può permettere di essere propositivi nell’attivazione e nel recepimento di programmi comuni, nella predisposizione di opportune linee guida

  30. Considerazioni a più di un anno di attivazione del progetto Emerge la necessità di un continuo confronto tra tutte le figure coinvolte: produttori, tecnici, ricercatori, Industria, autorità Regolatoria, centri di saggio, al fine di evidenziare criticità, cercare insieme soluzioni, attuare procedure chiare ed in linea con le richieste comunitarie In un momento molto difficile per il mondo agricolo la possibilità di andare avanti nasce dalla disponibilità di tutti a collaborare e condividere gli sforzi

  31. Grazie per l’attenzione

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