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Modelli di business tipici della rete. Nella rete si affermano modelli di business che sono tipici della rete stessa.
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Modelli di business tipici della rete. • Nella rete si affermano modelli di business che sono tipici della rete stessa. • I modelli di business sono descrizioni del processo di produzione e/o distribuzione di un prodotto e servizio, che comprendono una descrizione degli attori del processo e delle loro fonti di renumerazione.
Nuovi modelli di business. • derivanti dai fenomeni di disintermediazione, globalizzazione e alleanza • Questi nuovi modelli possono essere descritti come ricomposizioni della catena del valore. Dai singoli passi della catena del valore (ad esempio, acquisto, logistica interna, produzione, sviluppo e gestione delle risorse umane, vendite e marketing, logistica esterna...etc) vengono estratti i flussi informativi.
E-shop • E' il modello piu' noto, che spesso viene indicato come commercio elettronico. Si tratta del negozio virtuale nel quale si pubblicizza prima l'attivita' dell'impresa, poi i prodotti a catalogo e si passa poi alla vendita e consegna dei beni, integrando sistemi di pagamento on-line. Ne sono noti i benefici: apertura 24 ore su 24, riduzione dei costi di intermediazione, possibilita' di raggiungere mercati piu' ampi. • Ne sono noti esempi Fleurop (http://www.fleurop.com) nel settore della vendita di fiori e Travelocity (http://www.travelocity.com), nel settore dei viaggi.
E-mall • Sono raggruppamenti di negozi elettronici che hano un marchio comune, un motore di ricerca e spesso un mezzo di pagamento unificato. Consentono al consumatore di trovare una molteplicita' di beni su un sito e al venditore che appronta il singolo negozio di ridurre i costi di start-up e gestione, approfittando dell'eventuale gestione comune di alcuni servizi. • Si vedano ad esempio Electronic Mall Bodensee (www.emb.ch), e per l'industria Industry.Net (www.industry.net).
Third party marketplace • E' similarmente al mall una collezione di prodotti che i venditori mettono a disposizione per la vendita restando invisibili, essendo la visibilita' di marchio, di pagamento e di logistica lasciata alla terza parte. • Si veda un esempio interessante in http://www.bevnetmarketplace.com/ o www.km.net.
Value chain service provider • Sono specializzati in una specifica fase della catena del valore, come fronitori di una componente del servizio, ad esempio i trasporti dopo l'atto di vendita, aggiungendo funzioni come la possibilita' di seguire il percorso del pacco via web. Si veda come ad UPS (www.ups.com).
Value chain integrators • Integrano diverse fasi del processo ottimizzando il flusso di informazioni. Un esempio tipico e' l'attivita' sui sistemi di trasporto multimodale speimentata nel progetto comunitario Trans2000n(http://www.txt.it/trans2000/).
E-procurement • E' l'approvigionamento in linea di beni e servizi. Viene esercitato da alcuni enti pubblici o grandi imprese, come ad esempio JAL (http://www.jal.co.jp/english/index_e.html). Consente di avere un maggior numero di fornitori a concorrere sulla stessa offerta, con una riduzione dei costi e una maggiore efficienza. Puo' supportare anche il lavoro cooperativo fra acquirente e fornitore per lo scambio di specifiche tecniche e documentazione di prodotto e/o servizio.
E-auction Riproduce su Internet il meccanismo dell'asta (sia al ribasso che al rialzo), con i benefici connessi all'asta tradizionale, evitando la movimentazione dei beni fisici prima dello scambio. Il servizio puo' anche essere servito a terzi per le loro aste (vedi: www.ebay.com).
Virtual communities • Le comunita' virtuali sono gruppi di utenti, imprese o consumatori che si aggregano per lo scambio di informazioni in un ambiente strutturato. Le entrate sono assicurate dalla pubblicita' di soggetti interessati a vendere a quelle comunita' o da canoni di appartenenza. Si veda per tutte www.km.org.
Collaboration platforms Sono piattoforme di applicazioni che forniscono servizi di collaborazione fra imprese o fra esperti e consulenti, facilitando ad esempio il disegno congiunto di prodotti, di documentazione standard. Incassano dal noleggio dlle applicazioni o dalla membership. Si veda ad esempio www.emmerce.net o www.noesis.se.
Portali, Information brokerage. • Sono servizi basati su un forte fattore di attrazione (i motori di ricerca tramite l'aiuto al reperimento delle informazioni, o i servizi dei free internet provider che appunto consentono l'entrata in rete gratuita) che porta utenti sul sito, al permanere sul quale sono incentivati da servizi orizzontali integrati (dalle news, alle previsioni del tempo, dalla borsa agli oroscopi, dallo spazio web gratuito alla web-mail) e personalizzabili direttamente dalll'utente. Guadagnano di solito attraverso la pubblicita' (vedi excite.com), la vendita di sezioni specializzate del database (www.northernlight.com) o il pagamento di un fee per sopprimere la pubblicita' (www.e-groups.com). I servizi di Trust provvedono invece a facilitare le transazioni fra soggetti accreditandone e garantendone l'identita' (si veda www.belsign.be).