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NANOTUBI IN CARBONIO

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI LECCE C.D.L. INGEGNERIA DEI MATERIALI. NANOTUBI IN CARBONIO . SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI CERAMICI A.A. 2002/03. Allievo ingegnere Professore RAFFAELLA ATTANASI ANTONIO LICCIULL I. INDICE.

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NANOTUBI IN CARBONIO

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Presentation Transcript


  1. UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI LECCE C.D.L. INGEGNERIA DEI MATERIALI NANOTUBI IN CARBONIO SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI CERAMICI A.A. 2002/03 Allievo ingegnere Professore RAFFAELLA ATTANASI ANTONIO LICCIULLI

  2. INDICE • Perché i nanotubi • Definizione • Proprietà e Applicazioni • Metodi di Sintesi • Tecniche di Purificazione • Conclusioni

  3. PERCHÈ I NANOTUBI Il primo a fabbricare un nanotubo è stato nel 1991 Sumio Iijima, un ricercatore della Nec, uno dei colossi giapponesi dell'elettronica. MA COSA HA DI SPECIALE UN NANOTUBO? Il nanotubo è la fibra più resistente che si conosca sebbene sia circa 50000 volte più sottile di un capello umano Inoltre possiede delle proprietà elettriche tali da poter probabilmente soppiantare il silicio nella prossima generazione di chip elettronici

  4. DEFINIZIONE I nanotubi si distinguono in: • SWNT (Single Wall Nanotubes), ovvero un tubo costituito dalla sola parete esterna - MWNT (Multi Wall Nanotubes), costituiti da strati multipli concentrici

  5. Definizione: SWNT Un SWNT ideale può essere descritto come un tubo in carbonio formato da uno strato di grafite arrotolato a formare un cilindro, chiuso all’estremità da 2 calotte emisferiche

  6. Definizione: SWNT Fullerene Struttura del SWNT Il corpo del SWNT è formato da soli esagoni. Le singole calotte sono costituite da mezza molecola di fullerene, pertanto consistono di esagoni e pentagoni Le dimensioni caratteristiche sono:  = 0.7 ÷ 10 nm L/ = 104÷105  struttura monodimensionale

  7. Definizione: SWNT Nanotubo (9, 0) “Zig-Zag” Nanotubo (10, 10) “Armchair” Ogni SWNT è caratterizzato da: • diametro • “vettore chirale” (n,m) o “elicità”, ovverola direzione di arrotolamento della grafite in rapporto all’asse del tubo

  8. Eventuali legami tra le pareti pare che stabilizzino la crescita dei nanotubi DWNT con e senza interazioni tra pareti Definizione: MWNT Un MWNT è costituito da più SWNT concentrici

  9. PROPRIETÀ • Proprietà meccaniche • Conduttività • Adsorbimento dei gas e capillarità • Emissione di campo • Fluorescenza

  10. PROPRIETÀ MECCANICHE La resistenza meccanica è dovuta al legame C-C sp3, uno dei più forti esistenti in natura La flessibilità è tale da permettere di piegare i nanotubi ripetutamente fino a circa 90°, senza romperli o danneggiarli

  11. Proprietà meccaniche POSSIBILI APPLICAZIONI • Fibre di rinforzo nei materiali compositi ad alte prestazioni (in sostituzione delle normali fibre di carbonio, del kevlar o delle fibre di vetro) • Sonde per i microscopi a effetto tunnel (Scanning tunnelling)

  12. CONDUTTIVITÀ Le buone capacità di conduzione della grafite si ritrovano solo in parte nei nanotubi, che risultano IBRIDI ELETTRONICI Essi si comportano da metallo o da semiconduttore a seconda della loro geometria, e in particolare del loro diametro Da qui l’appellativo di “semimetallo” o “semiconduttore a gap zero”

  13. Conduttività Leproprietà di conduzione dei nanotubi possono essere variate drogandoli con atomi di azoto e di boro I nanotubi, in determinate condizioni, possono comportarsi come conduttori balistici gli elettroni possono attraversarli da un’estremità all’altra senza scaldarli

  14. Conduttività POSSIBILI APPLICAZIONI • “Nanocavi” o “cavi quantici”, che potrebbero sostituire il silicio, e consentire il passaggio dalla micro- alla nano-elettronica • “Nanodiodi”, formati da due nanotubi (di cui un conduttore e un semiconduttore) fusi tra loro • Cannoni elettronici per la produzione di schermi al plasma ad altissima definizione

  15. CAPILLARITÀ Forte capillarità dovuta alla forma tubolare Elevato rapporto superficie/peso + rendono i nanotubi ideali per l’adsorbimento digas

  16. Capillarità POSSIBILI APPLICAZIONI • Celle a combustibile

  17. EMISSIONE DI CAMPO Processo attraverso il quale un dispositivo emette elettroni, in seguito all’applicazione di un campo elettrico o un voltaggio. Nei nanotubi l’emissione di campo si verifica applicando un potenziale di sole poche centinaia di volts. Essi sono in grado di emettere correnti elevate, dell’ordine di 0.1 mA, una densità di corrente eccezionale per un oggetto così piccolo.

  18. Emissione di campo POSSIBILI APPLICAZIONI I voltaggi relativamente bassi di cui si ha bisogno per l’emissione di campo nei nanotubi possono essere un vantaggio in molte applicazioni industriali Illuminazione e displays La Samsung ha già prototipato un flat panel display usando nanotubi

  19. FLUORESCENZA La fluorescenza si verifica quando una sostanza assorbe una lunghezza d’onda della luce ed emette una lunghezza d’onda differente. I nanotubi assorbono ed emettono luce nello spettro del vicino infrarosso APPLICAZIONI Biosensori ottici basati sui nanotubi potrebbero essere utilizzati per rilevare targets specifici all’interno del corpo umano, come cellule tumorali o tessuti infiammati. Si potrebbe avvolgere i tubi con una proteina in grado di legarsi solo alle cellule target.

  20. Arco elettrico • Vaporizzazione laser • Sintesi mediante forno solare • CVD (Chemical vapor deposition) METODI DI SINTESI

  21. Tecniche di sintesi ARCO ELETTRICO La camera di reazione viene riempita di gas inerte e successivamente posta sotto vuoto controllato Tra gli elettrodi di grafite viene applicato un potenziale di circa 20 V Si avvicinano tra di loro i due elettrodi, fino ad avere una scarica elettrica di 50-200 A La temperatura tra i due elettrodi raggiunge i 4000°C  il carbonio dell’anodo sublima, in parte sotto forma di nanotubi

  22. Tecniche di sintesi VAPORIZZAZIONE LASER Variazione del metodo ad arco elettrico La miscela di carbonio e metallo è vaporizzata tramite un laser • Percentuali molto più elevate (fino al 70-90%) di nanotubi • Qualità migliore

  23. Tecniche di sintesi SINTESI MEDIANTE FORNO SOLARE Sistema che utilizza l’energia solare, concentrata per mezzo di un forno solare a specchio parabolico, per vaporizzare la grafite mescolata al catalizzatore (cobalto,nichel, ittrio)

  24. Tecniche di sintesi Unico metodo continuo (o semi-continuo) per la produzione di nanotubi possibili applicazioni a livello industriale CHEMICAL VAPOR DEPOSITION Consiste nella decomposizione di un gas contenente carbonio (idrocarburi, CO, etc.) su un catalizzatore finemente disperso

  25. ESEMPI Ablazione laser Arco elettrico Soft lithography CVD

  26. TECNICHE DI PURIFICAZIONE I nanotubi prodotti sono sempre contaminati danumerosi elementi indesiderati: • altre forme di carbonio • particelle metalliche provenienti dal catalizzatore • granuli di supporto (nel caso di CVD)

  27. Tecniche di purificazione ELIMINAZIONE DI FORME DI CARBONIOINDESIDERATE Si utilizzano diversi metodi fisici o chimici: • Filtrazione • Centrifugazione o microfiltrazione di soluzioni trattate agli ultrasuoni • Cromatografia • Ossidazione o riduzione selettiva

  28. Tecniche di purificazione ELIMINAZIONE DELLE PARTICELLE DI CATALIZZATORE • Metodi chimici: • Ossidazione • Trattamento con acidi • Metodi fisici: • Sublimazione sotto vuoto ad alta temperatura Tutte le tecniche risultano comunque non sufficientemente selettive Vengono distrutti anche i nanotubi!

  29. Tecniche di purificazione ELIMINAZIONE DELLE PARTICELLE DEL SUPPORTO Dopo la crescita CVD su catalizzatore supportato occorre separare il supporto inerte dai nanotubi prodotti Metodo chimico -Trattamento con soluzioni acide (HNO3 , HF), che dissolvono il supporto; -filtrazione; -essiccazione

  30. CONCLUSIONI Esistono ancora diverse barriere tecnologiche da superare, prima che le applicazioni su larga scala dei nanotubi di carbonio approdino sul mercato. Tuttavia le eccezionali proprietà che li contraddistinguono, nonché la loro estrema versatilità, ne fanno senza dubbio i protagonisti di un futuro non troppo lontano

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