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ISTITUTO COMPRENSIVO GUGLIELMO MARCONI DIRIGENTE SCOLASTICO DOTT. AGRESTI STEFANIA

ISTITUTO COMPRENSIVO GUGLIELMO MARCONI DIRIGENTE SCOLASTICO DOTT. AGRESTI STEFANIA. RELAZIONE FINALE FF.SS ANNO SCOLASTICO 2012-2013. FS AREA1. FS AREA2. POF. FS AREA 5. FS AREA3. FS AREA4. FUNZIONESTRUMENTALE AREA CONTINUITA' E ORIENTAMENTO. PROGETTO CONTINUITA’ PROGETTO LETTURA

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ISTITUTO COMPRENSIVO GUGLIELMO MARCONI DIRIGENTE SCOLASTICO DOTT. AGRESTI STEFANIA

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Presentation Transcript


  1. ISTITUTO COMPRENSIVOGUGLIELMO MARCONIDIRIGENTE SCOLASTICODOTT. AGRESTI STEFANIA RELAZIONE FINALE FF.SS ANNO SCOLASTICO 2012-2013

  2. FS AREA1 FS AREA2 POF FS AREA 5 FS AREA3 FS AREA4

  3. FUNZIONESTRUMENTALE AREA CONTINUITA' E ORIENTAMENTO • PROGETTO CONTINUITA’ • PROGETTO LETTURA • PROGETTO ORIENTAMENTO • COMMISSIONE • AUTOVALUTAZIONE E PROPOSTE

  4. PROGETTO CONTINUITA’ IL TEMA SCELTO DALLA COMMISSIONE E’ STATO: IL CIBO. IL PROGETTO HA COINVOLTO: SCUOLA DELL’INFANZIA CLASSI IV PRIMARIA CLASSI V PRIMARIA CLASSI I SEC.DI I GRADO PER UN TOTALE DI ALUNNI DAI CINQUE AI DODICI ANNI

  5. PROGETTO LETTURA IL PROGETTO E’ STATO REALIZZATO CON LA COLLABORAZIONE DI VARIE ISTITUZIONI: GLI ISTITUTI SCOLASTICI DI SAN GIOVANNI, LA BIBLIOTECA COMUNALE, LA COOP, L’ASSOCIAZIONE FOTOAMATORI IL TEMA ANALIZZATO,IN CONTINUITA’ CON GLI ANNI SCORSI E’ STATO INCENTRATO SULLA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO DI SAN GIOVANNI E DEL SUO PATRIMONIO STORICO ARTISTICO,IN PARTICOLARE SUI COSIDETTI “MADONNINI” CHE SONO STATI VISITATI, ANALIZZATI DISEGNATI E FOTOGRAFATI DAI RAGAZZI CHE HANNO LAVORATO IN PICCOLI GRUPPI

  6. PROGETTO ORIENTAMENTO • PROGETTO DI AVVIAMENTO AL LATINO: • E’ STATO INSERITO ALL’INTERNO DEL PROGETTO “SCUOLA APERTA”,IN ORARIO EXSTRACURRICOLARE A CURA DEI DOCENTI DI CLASSE • PROGETTO ORIENTAMENTO PER LE CLASSI TERZE DELLA SEC.DI PRIMO GRADO: • INTERVENTO DEI TUTOR DEL CENTRO DELL’IMPIEGO SU INCARICO DELLA PROVINCIA • DISTRIBUZIONE DI MATERIALE INFORMATIVO • SPORTELLO INFORMATIVO A CURA DELLA FS • DISTRIBUZIONE DEI DEPLIANT SULL’ORIENTAMENTO UNO PER I GENITORI E UNO PER I RAGAZZI • INTERVENTI DELLA FS NELLE CLASSI III

  7. PROGETTO DI ORIENTAMENTO:MONITORAGGIO DELL’ ESITO DEI RISULTATI DEGLI ALUNNI LICENZIATI NELL’ANNO 2010-11CONVEGNO PER LA PRESENTAZIONE DELLE LINEE GUIDA PER L’ORIENTAMENTO DELLA REGIONE TOSCANA

  8. COMMISSIONE • ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DI CONTINUITA’ FRA I TRE ORDINI DI SCUOLA • REVISIONE DELLE SCHEDE DI PASSAGGIO RELATIVE AGLI ANNI PONTE • REVISIONE DELLA PARTE INTRODUTTIVA DEL POF • CONDIVISIONE DI CRITERI E MODELLI PER L’ELABORAZIONE DI PROVE D’INGRESSO PER LE DISCIPLINE SCRITTE

  9. AUTOVALUTAZIONE E PROPOSTE • RIPROPORRE INCONTRI DI CONSULENZA DELLA FS SIA A LIVELLO INDIVIDUALE CHE DI CLASSE • ORGANIZZARE ALMENO UN INCONTRO CON I GENITORI DELLE CLASSI TERZE • ORGANIZZARE INCONTRI DI LABORATORIO,NEGLI ISTITUTI SUPERIORI, A PARTIRE DALLE CLASSI II • CONTINUARE A SEGUIRE CON PARTICOLARE CURA L’ORIENTAMENTO DEGLI ALUNNI CON HANDICAP, STRANIERI E DSA • DEDICARE IL PROGETTO CONTINUITA’ ALLA MATEMATICA • PROPONGO CHE “SCOPRIAMO IL LATINO VENGA SVOLTA DURANTE IL I QUADRIMESTRE DATA LA SUA VALENZA ORIENTATIVA

  10. L’OFFERTA FORMATIVA E’ STATA PROPOSTA A 1044 ALUNNI 127 NON ITALOFONI 18 DISABILI

  11. SOTTO LA GUIDA E IL COORDINAMENTO DELDIRIGENTE SCOLASTICODOTT.AGRESTI STEFANIAI.C.MARCONI HA PROPOSTO E REALIZZATO • 68 PROGETTI EDUCATIVO-DIDATTICI • 54VISITE GUIDATE • 2 VIAGGI D’ISTRUZIONE • INTERVENTI DI RECUPERO PER GLI ALUNNI CON INSUFFICIENZE • AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA INDIRIZZATA AL POTENZIAMENTO E L’ECCELLENZA

  12. IL DIRIGENTE SCOLASTICOHA GUIDATO E COORDINATO:PER LA REALIZZAZIONE DEL POF 100 DOCENTI 12 COLLABORATORI SCOLASTICI 6 IMPIEGATI PERSONALE ATA 36 FIGURE PROFESSIONALI CON INCARICHI SPECIALI 9 COMMISSIONI

  13. I DOCENTI Scuola dell’ Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria TOTALE 100 BANI CAIANI DOCCIO BANI DOCCIO SEDE UNICA 7 9 7 35 10 32 TOT.23 TOT.45 TOT.32

  14. I collaboratori scolastici • svolgono la necessaria funzione di vigilanza sugli alunni e di pulizia dei locali scolastici. Inoltre collaborano con i docenti preparando fotocopie, rilegando dispense o lavori degli alunni e offrono assistenza agli alunni diversamente abili BANI DOCCIO SECONDARIA PRIMO GRADO TOTALE 11 4 2 5

  15. FIGURE PROFESSIONALI • 1 COLLABORATORE VICARIO • 5 CAPOPLESSI • 13 COORDINATORI DI CLASSE • 4 SEGRETARI PER RIUNIONI COLLEGIALI • 5 FUNZIONI STRUMENTALI • 8 REFERENTI

  16. COMMISSIONI • POF:12 COMPONENTI 18 ore • INTERCULTURA: 16 COMPONENTI 10 ore • CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO: 15componenti 12 ore • DISAGIO ED HANDICAP: 17 componenti 6ore • NUOVE TECNOLOGIE E SITO WEB: 6 componenti 4 incontri • GITE: 8 componenti 2 ore • ORGANIZZAZIONE AMPLIAMENTO POF: 5 componenti 6 ore • ORARIO: 3 componenti 60 ore • Totale riunioni 45 • Totale ore lavorate 118

  17. ASSISTENTI AMMINISTRATIVI • DSGA • GESTIONE ALUNNI • GESTIONE PERSONALE • GESTIONE PROTOCOLLO E VARIE • GESTIONE PROGETTI • GESTIONE VIAGGI E USCITE ALUNNI

  18. FUNZIONE STRUMENTALEPOF • AGGIORNAMENTO PARTI VARIABILI POF • COORDINAMENTO COMMISSIONI PER STESURA PARTE EDUCATIVO-DIDATTICA IN BASE ALLE NUOVE INDICAZIONI MINISTERIALI • COORDINAMENTO STESURA CURRICOLI VERTICALI DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA ALL’ULTIMA CLASSE DELLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

  19. FUNZIONE STRUMENTALEPOF • RACCOLTA E TABULAZIONE DATI INVALSI 2012 • RACCOLTA E TABULAZIONE QUESTIONARI AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO • TABULAZIONE DATI RISULTATI ALUNNI LICENZIATI NELL’A.S. 2010/2011.

  20. DPR 20 MARZO 2009,N.89ART.1 COMMA 2 A PARTIRE DALL’ANNO SCOLASTICO 2012/2013 LE SCUOLE DELL’INFANZIA E DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE PROCEDONO ALL’ELABORAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA AVENDO A RIFERIMENTO LE INDICAZIONI NAZIONALI

  21. INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO OGNI SCUOLA PREDISPONE IL CURRICOLO ALL’INTERNO DEL POF CON RIFERIMENTO AL PROFILO DELLO STUDENTE, AI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE, AGLI OBIETTIVI SPECIFICI PER OGNI DISCIPLINA. A PARTIRE DAL CURRICOLO D’ISTITUTO I DOCENTI INDIVIDUERANNOLE ESPERIENZE DIAPPRENDIMENTO, LE SCELTE DIDATTICHE PIU’ SIGNIFICATIVE, LE STRATEGIE PIU’ IDONEE,CON ATTENZIONE ALL’INTEGRAZIONE FRA DISCIPLINE………………….

  22. NUMEROSITA’ PER LIVELLI DI APPRENDIMENTOITALIANO-MATEMATICA I

  23. IN BASE ALLA MIA ESPERIENZA SONO SODDISFATTO DI AVER SCELTO QUESTA SCUOLA PER MIO FIGLIO/A

  24. CONSIGLIERESTI AD UN TUO COLLEGA DI VENIRE A LAVORARE NEL NOSTRO ISTITUTO

  25. PENSO CHE QUELLO CHE HO APPRESO POSSA ESSERE UTILE PER IL FUTURO

  26. Risultati alunni licenziati 2010-2011

  27. PROGETTANDO INCLUSIONE Relazione Finale a cura della Funzione Strumentale Disagio-Handicap (documento cartaceo 77/77 con n. 2 CD allegati, depositato agli atti in data 18/06/13)

  28. INDICE RELAZIONE FINALE. Progettando inclusione………………………………….….p.3 Report sintetico impegni e attività svolte.………………………………………...p.9 Verbali…………………………………………………………………………………..…. p.10 DOCUMENTI PRODOTTI e/o AGGIORNATI.……………………………..…….…..p.17 Modello verbali PEI………………………………………………………………………p.18 Vademecum per l’insegnante di sostegno………………………………………….p.23 Definizione di bullismo: materiale assemblato dal gruppo di lavoro; revisione finale a cura della Prof.ssa A.Cotroneo ………………………………….…………………….…….p.27 PROGETTO Unicef “Scuola Amica dei bambini e dei ragazzi”: A SCUOLA DI EMOZIONI. Proposta educativa-didattica a.s. 2013-2014 a cura della FS Disagio-Handicap……………………………………………………p.31 PROPOSTA OPERATIVA A S 2013-2014: Il P.A. I…………………………………………………………………….………………..p.37 Griglia per PAI proposta dal CTS……………………………………………………..p.40 Scheda per rilevazione BES proposta dal CTS…………………………………….p.45 AREA BES…………………………………………………………………………………...p.47 Indicazioni bibliografiche e sitografia di supporto….…………………………. p.48 Scaffale BES………………………………………………………………………….…….p.52 Riviste disponibili con indici, contenuti in evidenza…………………………… p.55

  29. APPENDICE Competenze compensative; Estratto Tesi di Laurea………………p.64 ALLEGATI CD 1: Documenti digitali su competenze compensative. CD 2: Video Unicef 6 maggio 2013 MAPPATURA B.E.S (già Mappatura del disagio) Analisi del Monitoraggio funzionale alla “rilevazione dei Bisogni” e all’azione di miglioramento per a.s. 2013-2014 funzionale al P. A. I. Allegato cartaceo depositato agli atti nel rispetto della privacy

  30. Non c’è nulla di più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali. (Don Lorenzo Milani, Lettere a una professoressa) Redigo la relazione posta in essere a conclusione dell’anno scolastico, avendo ottemperato per il quinto anno consecutivo al ruolo di Funzione Strumentale dell’Area 2 “Disagio e handicap”. Intendo ripercorrere sinteticamente il quadro delle attività svolte, presentando i documenti prodotti e/o modificati, ampliando i contenuti del report periodico inviato al DS e integrando la documentazione con riferimenti teorici e materiali di supporto forniti ai membri della Commissione durante gli incontri.

  31. Ecco che la normativa trova una risposta concreta e coerente nell’annuale monitoraggio della Mappatura del disagio. Già dal settembre prossimo la griglia in uso potrà essere modificata e integrata con una specifica scheda di rilevazione B.E.S. Tale scheda è stata elaborata presso il CTS di Arezzo e, a cura del GLI, necessità di opportuna contestualizzazione. Ecco che le OSSERVAZIONI INIZIALI SULLA CLASSE rappresentano un momento imprescindibile della didattica. Si effettuano verosimilmente nel primo bimestre. Precedono la stesura della Programmazione annuale delle discipline e le scelte metodologiche di supporto. Per osservare, sia DSA che BES, è possibile avvalersi di apposite griglie.

  32. Le competenze e l’esperienza professionale acquisite, se necessario, aprono la possibilità di svolgere seminari di formazione sulle seguenti specifiche tematiche: - Normativa DSA; normativa B.E.S - Elementi di didattica per la Dislessia; - Pregrafismo e prevenzione nella diagnosi di Disgrafia; - Competenze compensative e special needs a scuola; - Inserimento, inclusione, integrazione: modelli teorici e applicazioni di didattica inclusiva; - Osservazioni e progettazione di interventi didattici. - La relazione educativa: modelli teorici e buone prassi; - Metacognizione e motivazione; - Operare in classi eterogenee: cooperative learning e personalizzazione degli interventi; - Disabilità e pedagogia della relazione scuola famiglia; - Sistemi di qualità: la scuola come sistema di qualità; la valorizzazione delle risorse umane; - Nuove metodologie e didattica per l’acquisizione della letto-scrittura.

  33. Vorrei segnalare la necessità di una più ampia condivisione con il Collegio, alla quale si potrà verosimilmente sopperire con la realizzazione di una specifica Area B.E.S. interna al Sito dell’Istituto, aggiornata in itinere. Come emerso dalla recente normativa[1], è indispensabile procedere attivando sinergie, anche con le altre funzioni strumentali, perché i docenti curricolari acquisiscano gradualmente maggiori consapevolezze su B.E.S e specifici strumenti operativi. Si illustrano brevemente punti di forza e criticità emerse nel percorso auto valutativo intrapreso a conclusione dell’anno scolastico, auspicando una maggiore partecipazione del corpo docenti oltre ad un maggiore coinvolgimento degli enti locali. [1] Cfr. MIUR Direttiva del 27/12/2012: Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’integrazione scolastica. MIUR CM n.8 del 6/03/2013: Alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES); Direttiva 27/12/2012; indicazioni operative.

  34. L’attività di funzione strumentale si è dunque articolata in alcuni momenti dedicati alla ricerca-azione, con il supporto di formazione specifica. Si è cercato di provvedere alla condivisione e alla più ampia diffusione delle informazioni apprese tra i colleghi. La Commissione, considerando tempi e oneri prioritari dell’ultimo biennio, è stata convocata tre volte, con l’intento di migliorare gli strumenti operativi in uso e concludere la revisione del Regolamento anti bullismo avviata nel precedente anno scolastico. Già dal prossimo anno, come indicato dalle “linee guida operative del 6 marzo”, sarà necessario intensificare gli incontri: almeno un incontro a bimestre per il gruppo dei docenti curricolari; incontri con cadenza mensile per il GLH. A tali incontri dovranno inoltre partecipare anche le altre Funzioni Strumentali e il Referente per i DSA, membri del GLI ridefinendo i rispettivi ambiti di competenza.

  35. CONCLUSIONI Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali vivono una situazione particolare, che li ostacola nell’apprendimento e nello sviluppo: può essere a livello organico, biologico, oppure familiare, sociale, ambientale, contestuale. IL PDP per l’alunno BES è un progetto condiviso, che dal contesto scuola si rivolge alla famiglia e al territorio per sviluppare un’azione sinergica. Il PDP per l’alunno con BES è lo strumento operativo che consente la progettazione di un percorso personalizzato, nell’ottica di una didattica inclusiva. Non solo è progettabile un intervento sui bisogni “forti” . Si rivela sempre più necessario un monitoraggio per quelli “deboli”, che rischiano di non essere visibili. Una scuola, qualemicro-contestoche possa definirsi inclusivo, necessità di strumenti operativi adeguati per una lettura completa della problematica BES. Un sistema di qualità progetta, elabora e riflette prioritariamente la realizzazione di una cornice concettuale condivisa. Proprio tale cornice consente di cogliere le molteplici manifestazioni dei BES.

  36. L’AZIONE SINERGICA CHE CONNOTA IL GLI promuove lo sviluppo di un Piano Annuale per l’ inclusione delle differenze così come dei Bisogni Educativi Speciali.

  37. GRAZIE PER L’ATTENZIONE Serena Bonaccini serena.bonaccini@hotmail.it

  38. Nuove tecnologie

  39. 1 Creazione della News Letter di Istituto.2Incremento delle dotazioni informatiche e cablaggio totale3 Continuazione coerente e incremento delle esperienze degli anni precedenti.4 Prima sperimentazione del libro digitale favorendo inizialmente l’utilizzo di testi misti cartaceo/digitali per una preparazione futura all’uso quotidiano di Tablet e Laptop .5 Partecipazione a concorsi e convegni nazionali e internazionali.6 Registro elettronico

  40. 1 Creazione della News Letter di Istitutoil documento che state leggendo, è dimostrazione che l’auspicio di una maggiore comunicazione interna ed esterna all’Istituto vada lentamente realizzandosi.

  41. 2Incremento delle dotazioni informatiche e cablaggio totale

  42. Si è incrementato notevolmente la copertura wi-fi e la protezione Firewall.

  43. La manutenzione giornaliera permette di avere almeno due laboratori sempre efficienti disponibili per le varie attività multimediali.Siamo stati in grado di realizzare a pieno la complessa operazione della prova preselettiva del concorso nazionale e di superare senza grandi investimenti la sovratensione che ha reso inutilizzabili almeno la metà dei monitor e alcuni computer

  44. 5 avviata una prima sperimentazione del libro on-line, favorendo inizialmente l’utilizzo di testi misti cartaceo/digitali per una preparazione futura all’uso quotidiano di Tablet e Laptop individuali.In realizzazione quasi ultimata un nuovo e necessario auspicabile concetto di accesso Wireless protetto e guidato ma fondamentalmente sempre disponibile.

  45. Per quanto riguarda le normali postazioni trattasi quasi esclusivamente di protezione antivirale,per le nuove LIM la manutenzione è richiesta soprattutto a causa di malfunzionamenti dovuti ad un uso non ancora del tutto appropriato e alla normale consunzione delle lampade che vedrà l’ampliamento e l’uso di nuovi software dedicati.

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