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Presentation Transcript


  1. ..\..\Leggi+Articoli rist + logo+immag\Loghi AIC\Loghi AFC\AFC definitivoBIS.pdf Convegno Confronto su tematiche emergenti in tema di sicurezza igienico e nutrizionale Bologna, 19 Novembre 2010 Produzione di Alimenti non Confezionati senza glutine per la somministrazione e la vendita diretta Caterina Pilo – Direttore Generale

  2. AIC: trent’anni di impegno 1 Seguire la dieta senza glutine 2 3 La dieta sg fuori casa 4 Il futuro prossimo 2

  3. 1979 Quali bisogni? Che cos’è questa malattia?Cosa si mangia? Dove si trovano i prodotti?

  4. 2009

  5. FEDERAZIONE AIC Collegio Probiviri Comitato Scientifico Nazionale Collegio Revisori dei Conti Raccolta Fondi Gestione Eventi Progetti di Finanziamento Pubblico Relazioni Esterne Rapporti Internazionali Rapporti con le aziende Formazione Formazione Medico Scientifica Sviluppo Attività Regionali Alimentazione Fuori Casa Ristorazione, Pizzerie e Gelaterie Ristorazione per chi viaggia Ristorazione Collettiva Bed & Breakfast Progetti Speciali Alimenti Certificazione del prodotto e Prontuario degli Alimenti Ricerca Tecnologia/alimentare Educazione Alimentare

  6. Il sito www.celiachia.it

  7. Numero Visitatori www.celiachia.itOgni visitatore è conteggiato per sessione (in un mese)

  8. Il riconoscimento di AIC: esprimono preferenza per 5 per mille 2008 oltre 51.000 contribuenti

  9. Quali bisogni? • Il diritto all’Alimentazione fuori casa • La “demedicalizzazione” della celiachia • “Normalizzare” la vita della famiglia • Il “piatto pronto” senza glutine • La vacanza senza glutine • La “socialità” senza glutine • La diagnosi rapida OGGI

  10. Su cosa può contare oggi il celiaco? • Erogazione gratuita alimenti (dal 1982) • Tutele malattia rara / cronica • Il diritto al pasto sg nelle strutture pubbliche • Oltre 2.000 prodotti nel RNA • Oltre 10.000 prodotti in Prontuario • Oltre 2.000 locali e strutture ricettive • Etichette più chiare, il marchio • 19 AIC regionali OGGI

  11. AIC: trent’anni di impegno 2 Seguire la dieta senza glutine 3 La dieta sg fuori casa 4 Il futuro prossimo 1 12

  12. A casa Fuori casa Dieta senza glutine

  13. A casa Dieta senza glutine

  14. Dieta senza glutine J = Permesso(naturalmente sg) ? = A rischio(potrebbe contenere glutine) = Vietato(con glutine)

  15. Dieta senza glutine • Categorie di prodotti disponibili (naturalmente privi, dietetici del RNA, Prontuario) • Facilmente consultabili (Prontuario) • Facilmente individuabili (Spiga)

  16. Prodotti in Prontuario * +20% rispetto al 2009, con + 15% di aziende

  17. Aggiornamento Marchio

  18. Registro Nazionale degli Alimenti*2001: 281 prodotti2010: oltre 2500 con 143 aziende *Introdotto dal Decreto Veronesi 2001

  19. DOVE SI TROVANO I PRODOTTI SENZA GLUTINE GDO FARMACIE PRODOTTI SENZA GLUTINE PUNTI VENDITA SPECIALIZZATI

  20. AIC: trent’anni di impegno 3 Seguire la dieta senza glutine 2 La dieta senza glutine fuori casa 4 Il futuro prossimo 1 21

  21. Fuori casa A scuola Al lavoro In viaggio In società

  22. La L.123/05 e il diritto al pasto sg • In sintesi: • Celiachia, malattia sociale, art 1 • Conferma dell’erogazione gratuita, art 4 • Obiettivi: diagnosi precoce e e prevenzione: formazione e aggiornamento medici, conferma dei centri e presidi di rete, protocolli di diagnosi, prevenzione complicanze e monitoraggio malattie associate, definizione test, art 3 Pasto sg nelle mense scolastiche, ospedaliere e pubbliche, art 4 Informazione sulla celiachia nell’attività di formazione e aggiornamento di ristoratori e albergatori, art 5 • La relazione al parlamento su conoscenze e nuove acquisizioni scientifiche su diagnosi precoce e monitoraggio delle complicanze, art 6 • Legge bianca e sua applicazione: Formazione medica  Formazione operatori della ristorazione (Rel. su art. 5) Complicanze Interpretazione (emendamento art.4) 23

  23. L.123/05, art 4 Art. 4. 1. (…..) 2. (…..) 3. Nelle mense delle strutture scolastiche e ospedaliere e nelle mense delle strutture pubbliche devono essere somministrati, previa richiesta degli interessati, anche pasti senza glutine. 4. L'onere derivante dall'attuazione del comma 3 è valutato in euro 3.150.000 annui a decorrere dall'anno 2005. 24

  24. L.123/05, art 5 Art. 5. 1. (…) 2.Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano provvedono all'inserimento di appositi moduli informativi sulla celiachia nell'ambito delle attività di formazione e aggiornamento professionali rivolte a ristoratori e ad albergatori. 3. L'onere derivante dall'attuazione del comma 2 è valutato in euro 610.000 annui a decorrere dall'anno 2005. 25

  25. PROGETTOALIMENTAZIONE FUORI CASA • - specifiche linee guida per: • approvvigionamento • stoccaggio • produzione • somministrazione • corsi di formazione e aggiornamento • sistema di monitoraggi periodici

  26. LOCALI AFC 2010

  27. AIC: trent’anni di impegno 4 Seguire la dieta senza glutine 2 3 La dieta sg fuori casa Il futuro prossimo 1 28

  28. .. Secondo il principio di sussidiarietà che sta alla base dell’operato dell’associazionismo, AIC ha dato, negli anni, una risposta ai bisogni con progetti propri: • dove l’etichettatura era insufficiente, AIC ha realizzato il Prontuario degli Alimenti ed iniziata la concessione controllata del marchio spiga barrata; • dove il celiaco non aveva garanzie per l’alimentazione fuori casa, è nato il progetto Alimentazione Fuori Casa AIC

  29. MA IL PRIMO OBIETTIVO DI UN’ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO E’ E RESTA SCOMPARIRE

  30. L’AIC da sempre ha l’obiettivo diottenere maggiori diritti e servizi per il celiaco, normativamente garantiti: • diritto di avere una diagnosi tempestiva e corretta • diritto ad avere un contributo per l’acquisto dei prodotti “sostitutivi” (pane, pasta, prodotti da forno dolci, ecc.) • diritto ad avere un pasto garantito senza glutine nei luoghi di lavoro, di studio e di cura • diritto ad una etichettatura degli alimenti chiara e corretta • diritto a pari trattamento, non alla DISEGUAGLIANZA TERRITORIALE

  31. LINEE GUIDAin CSR • Specifiche linee guida per PRODUZIONE DI ALIMENTI NON CONFEZIONATI SENZA GLUTINE PER LA SOMMINISTRAZIONE E LA VENDITA DIRETTA (laboratori artigianali e ristorazione), che introducono obblighi di: • Notifica (SCIA*) • Formazione • Piano di Autocontrollo • Requisiti specifici (materie prime, lavorazione, personale, somministrazione e vendita) • * Segnalazione Certificata di Inizio Attività

  32. LINEE GUIDAin CSR • Osservazioni • Ottimo risultato per la futura regolamentazione dei settori • Ottimo strumento per attuare uniformità in tutto il territorio • Nota esplicativa e di indirizzo per le amministrazioni • Distinzione requisiti specifici per le due attività (es. punti 2 e 4, evitare interpretazioni che possano vanificare l’obiettivo. ES: NO SALE SEPARATE!) • Applicazione della norma da Formazione a  Controllo • Regolamento 41/09 e utilizzo del Prontuario AIC

  33. Le linee guida rappresentano linee generali di indirizzo per le amministrazioni regionali, che hanno ora il compito di recepirle delibere/norme regionali

  34. AIC attivare unprogetto specificoladdove le istituzioni Regionali  AIC regionali sensibilizzare e portare istanze alle istituzioni

  35.  alle AIC Regionali, questionario per “fotografare” l’evoluzione dei labart (come procedono i contatti con l’amministrazione locale?)  alle AIC Regionali, “kit” documentale per supportarle nei contatti con l’amm locale  Eventuali forme di informazione nel territorio (siti regionali, logo, …)

  36. Conclusioni (esortazioni….) • “usate” AIC nel territorio • progetti attuali: risorsa, non ostacolo • uniformità di trattamento

  37. Grazie Caterina Pilo Associazione Italiana Celiachia segreteria@celiachia.itwww.celiachia.it

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