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Psicologia dello Sviluppo

Psicologia dello Sviluppo. Il concetto di sviluppo. Sviluppo significa cambiamento nel tempo Bijou e Baer (1961,1978) definirono lo sviluppo psicologico come

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Psicologia dello Sviluppo

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Presentation Transcript


  1. Psicologia dello Sviluppo

  2. Il concetto di sviluppo Sviluppo significa cambiamento nel tempo Bijou e Baer (1961,1978) definirono lo sviluppo psicologico come “un insieme di cambiamenti progressivi nelle interazioni tra i comportamenti di una persona e gli eventi che si verificano nel suo ambiente” APPROCCIO DEI SISTEMI COMPORTAMENTALI

  3. Caratteristiche dello sviluppo • Comportamenti normali ad una età sono anormali ad un’altra (lo sviluppo è una sequenza ordinata di cambiamenti comportamentali)

  4. Cambiamenti nelle interazioni 1. Impariamo in quali condizioni emettere i comportamenti 2. Si sviluppano nuove relazioni tra comportamento e ambiente 3. Gli eventi e gli oggetti del nostro ambiente assumono nuove funzioni Cambiamenti progressivi 1.Lo sviluppo è cumulativo: si costruisce su ciò che è accaduto prima 2. Progressivo non implica un più elevato livello di funzionamento I cambiamenti si verificano nel corso di tutta la vita

  5. sono direzionali cumulativi caratterizzati da differenziazione integrazione I cambiamenti

  6. Genetici Cambiamenti maturativi che hanno luogo nel cervello (maturazione) Ambientali Possibilità di apprendere (apprendimento) Lo sviluppo dipende dall’interazione tra fattori

  7. Lo sviluppo umano è un processo olistico La prospettiva olistica è una visione globale dei processi di sviluppo che pone l’accento sulle importanti relazioni tra aspetti fisici, mentali, sociali ed emozionali dello sviluppo umano

  8. Filogenesi Studio dei cambiamenti comportamentali che avvengono nel tempo Entro una determinata specie Confronti tra specie diverse sono ambito di ricerca della psicologia comparata Ontogenesi evolutiva Studio dei cambiamenti negli individui lungo la loro vita Si studiano diverse sezioni dell’arco di vita Approcci diversi Oggetto di studio sono due processi paralleli

  9. Le contingenze filogeniche sono le forze che modellano lo sviluppo delle specie nel loro periodo di evoluzione Selezione naturale (Se l’orso ha il pelo bianco e vive nell’Artico allora sopravviverà) Le contingenze ontogeniche sono le forze che modellano lo viluppo comportamentale degli individui lungo l’arco della loro vita Apprendimento (processo parallelo alla selezione naturale - Se l’orso cattura un pesce in una pozza d’acqua allora tornerà a quella pozza per pescare) Contingenze filogeniche e ontogeniche (se-allora)

  10. Lo sviluppo è un processo che implica sistemi dinamici • Lo sviluppo implica relazioni tra elementi (persona e ambiente) • La relazione tra questi elementi muta costantemente • Gli effetti di tali elementi sono reciproci (persona  ambiente) • Lo sviluppo è caratterizzato da un ampio numero di fattori che agiscono simultaneamente (condizioni iniziali) • Lo sviluppo non è lineare (cambiamenti di fase) • Lo sviluppo è emergente (nuovi attrattori)

  11. La ricerca in psicologia dello sviluppo • Ricerca di base Ricerca applicata • Approccio naturalistico: osservazione e descrizione dello sviluppo nel suo ambiente naturale • Metodo sperimentale: in laboratorio consente un maggior controllo sulle variabili • Convergenza di metodologie di ricerca

  12. La convergenza di metodologie di ricerca prevede una sequenza logica • Osservazione naturalistica per identificare il problema e le potenziali variabili causali nel mondo reale • Portare i fenomeni sotto controllo in un ambiente di laboratorio per identificare i processi coinvolti • Tornare al mondo reale per verificare che i processi individuati in laboratorio funzionino nel mondo esterno

  13. Atteggiamento o valore finalizzato all’acquisizione della conoscenza che obbliga i ricercatori ad essere oggettivi e a consentire che siano i dati a decidere circa il merito della loro teoria Affidabilità della procedura: 1.informazioni che tengono nel tempo 2. le stesse per i vari osservatori Validità della misura: misura ciò che si suppone di misurare Il metodo scientifico

  14. Metodi di ricerca in psicologia evolutiva

  15. Progetti di ricerca comunemente usati

  16. Progetti di ricerca comunemente usati

  17. Studio che compara il comportamento e/o lo sviluppo delle persone che appartengono a diversi contesti culturali o subculturali Diversità culturali influenzano… Comparazione transculturale

  18. Modelli di comportamento che i ricercatori sono eticamente tenuti a rispettare al fine di proteggere i partecipanti alle loro ricerche da ogni danno fisico o psicologico Etica della ricerca

  19. Le teorie • Organizzano il pensiero • Danno coerenza alle osservazioni • Forniscono spiegazioni degli eventi in termini di causa-effetto • Stimolano nuove ipotesi di ricerca Teoria: un insieme di concetti e di proposizioni orientate ad organizzare, descrivere e spiegare una serie di osservazioni già effettuate

  20. Le teorie differiscono su diverse dimensioni • Struttura vs funzione • Descrizione vs spiegazione (previsione e controllo) • Natura vs cultura

  21. Nove criteri per valutare le teorie dello sviluppo • Precisione • Chiarezza • Prevedibilità • Applicabilità • Coerenza interna • Parsimonia • Provabile (falsificabile) • Produttività (euristica) • Persuasività

  22. Il ruolo della teoria nella ricerca scientifica Formulazione teorica Osservazioni iniziali Ipotesi Assunzione e adattamento della teoria attuale Rifiuto della teoria attuale sì no I dati della ricerca confermano l’ipotesi? Schema della ricerca per provare le ipotesi Nuove osservazioni (dati della ricerca)

  23. Lo sviluppo è il risultato di interazioni complesse • Si risolve nella continua e reciproca riorganizzazione dei sistemi dinamici • Il comportamento è funzione dell’interazione reciproca di quattro fattori (Alan Ross,1982): • Corredo genetico-costituzionale • Storia delle interazioni precedenti • Condizioni fisiologiche attuali • Condizioni ambientali attuali + • Dinamiche comportamentali

  24. I principi dinamici dello sviluppo • Funzioni che producono le strutture evolutive: • Determinazione multipla • Equifinalità • Non linearità • Proprietà emergenti • Cambiamenti di fase • Organizzazione coalescente • Selettività-organizzazione attraverso le conseguenze • Attrattori comportamentali • Traiettorie di sviluppo

  25. Non linearità e modelli di sviluppo B X1 A A3 Modello lineare semplice B2 A B Modello non lineare A2 B1 Modello interazionale A1

  26. teorie stadiali si possono comprendere meglio gli elementi fondamentali dello sviluppo osservandoli come differenti aspetti qualitativi del comportamento. Freud individua gli stadi psicosessuali dello sviluppo della personalità Piaget identifica gli stadi dello sviluppo cognitivo I cambiamenti di fase possiedono 4 caratteristiche: Sono improvvisi Il loro ordine è prevedibile Il comportamento nuovo differisce nella forma dai comportamenti che lo precedono La forma e spesso la cadenza del cambiamento di fase sono prevedibili entro la specie Cambiamenti di fase e stadi di sviluppo

  27. Organizzazione coalescente o organizzazione combinata È il termine che indica il processo dinamico, attraverso il quale i vari elementi si riuniscono insieme in schemi coerenti di Comportamento (patterns) Gli schemi comportamentali emergono perché molti fattori, tra cui quelli genetici, la struttura fisica, le esperienze precedenti, le condizioni ambientali e il compito, obbligano tutte le possibili forme comportamentali nello schema emergente Per esempio la struttura fisica dei bambini piccoli limita la locomozione Le nostre caratteristiche fisiche selezionate filogeneticamente non ci consentono di volare comportamenti universali

  28. Proprietà dell’organizzazione combinata Gli aspetti formali del comportamento sono determinati dal compito particolare che si sta per eseguire ovvero dalla sua funzione e dalle sue conseguenze Classe di risposte Anche se la specificità del comportamento è il risultato di vari elementi concomitanti di tipo organismico e ambientale, dai Singoli elementi non si può prevedere quali caratteristiche assumerà il comportamento. Alcuni fattori influenzano il risultato in modo sproporzionato dominanti Parametri di controllo Funzione di controllare lo sviluppo dei comportamenti emergenti

  29. Cuspidi evolutive Cambiamenti nelle interazioni persona/ambiente, che rendono possibili nuove interazioni multiple Una cuspide evolutiva è una modificazione, come il camminare, che poiché si è verificata, rende possibile lo sviluppo di molte interazioni nuove, quali i comportamenti sociali, quelli esplorativi e tanti altri… nodo rami albero L’esplosione di rami evolutivi multipli, resa più probabile da una cuspide, è coerente con il principio dinamico della non linearità

  30. Organizzazione attraverso le contingenze Il compito è importante per l’organizzazione del comportamento Il comportamento è funzionale cioè produce un risultato La combinazione del comportamento dipende dai risultati ottenuti cioè dalle contingenze Le contingenze ambientali determinano le caratteristiche del comportamento

  31. Stati attrattori comportamentali Attrattore è il pattern coerente che emerge in conseguenza dell’organizzazione combinata Il termine attrattore è una descrizione del comportamento emergente È lo schema assemblato dalla coalescenza dell’insieme delle condizioni presenti Gli attrattori sono assemblaggi deboli Gli attrattori sono dinamici Gli schemi di comportamento emergenti sono piuttosto fragili e si possono facilmente disgregare se cambiano le condizioni nelle quali si sono strutturati

  32. Traiettorie evolutive Lo sviluppo è un processo dinamico, multilivello e non stazionario Il tracciato del comportamento o traiettoria può seguire tre possibili pattens Continuare lungo la stessa traiettoria lineare o curvilinea Rimanere stabile Momento evolutivo Subire improvvisi cambiamenti di fase

  33. Il modello organismo/ambiente di Horowitz • Horowitz definì il suo modello di sviluppo “strutturale/comportamentale” Caratteristiche dell’organismo sono: • disposizione genetica, • struttura fisiologica, • repertorio di comportamenti Procedono lungo due dimensioni: • Vulnerabile-Invulnerabile • Leso-Illeso Tipi di comportamento – tre categorie: • Universali di primo tipo • Universali di secondo tipo • Non Universali

  34. Funzioni: l’ambiente • Favorevole-Sfavorevole Esiti evolutivi: minimali-ottimali La disposizione genetico-costituzionale e la storia delle interazioni sono fattori organismici. Le condizioni fisiologiche e ambientali attuali sono fattori ambientali. Le loro transazioni dinamiche producono gli esiti evolutivi.

  35. Rassegna cronologica dello sviluppo

  36. Punto di vista psicanalitico Punto di vista dell’apprendimento Punto di vista dello sviluppo cognitivo Punto di vista etologico Estensioni e complementi Genetica del comportamento Information processing …… “le grandi quattro”

  37. Cinque aspetti fondamentali oggetto di controversie teoriche • I bambini sono ontologicamente buoni o cattivi? • È la natura (forze biologiche) o la cultura (forze ambientali) ad avere l’influenza primaria sullo sviluppo umano? • I bambini sono attivamente coinvolti nel processo dello sviluppo o piuttosto sono recettori passivi delle influenze sociali e biologiche? • Lo sviluppo è continuo o discontinuo? • I bambini seguono vie di sviluppo simili o differenti?

  38. Il punto di vista psicanalitico La teoria psicanalitica di Freud (1856-1939) Eros = istinto di vita Il neonato è mosso da due tipi di istinti Tanatos = istinto di morte Lo sviluppo umano è un processo conflittuale tra bisogni biologici e regole sociali: conflitti biosociali

  39. Tre componenti della personalità: id, io,superio Principio del piacere Componente irrazionale id Componente razionale Principio di realtà io Componente costituita dai principi morali internalizzati superio Principi morali

  40. Stadi dello sviluppo psicosessuale Dalla nascita ad un anno Piacere attraverso la bocca Stadio orale Stadio anale Piacere attraverso la capacità di trattenere e lasciare andare 1-3 anni Complesso di Edipo Stadio fallico 3-6 anni Complesso di Elettra 6-12 anni Periodo di latenza Repressione Attività socialmente accettabili Stadio genitale Dai 12 anni in poi Vs un istinto sessuale maturo

  41. La teoria di Erikson dello sviluppo psicosociale E. è un revisionista, poiché la sua teoria differisce da quella di F. per molti aspetti importanti: è uno psicologo dell’io e mette l’accento sugli aspetti sociali e culturali dello sviluppo. Anche secondo E. esistono istinti di base e la personalità consiste di id - io - superio -, ma dà una grande importanza all’io. Ritiene che gli esseri umani siano creature fondamentalmente razionali i cui pensieri, sentimenti ed azioni sono ampiamente controllati dall’io Lo sviluppo avviene attraverso stadi: il bambino - esploratore attivo e adattivo - deve risolvere positivamente alcune crisi o conflitti tipici di ciascuno stadio al fine di prepararsi per le crisi che compariranno più tardi nella vita.

  42. Il punto di vista dell’apprendimento (comportamentismo) Il comportamentismo di Watson (1878-1958) Lo studio dello sviluppo umano deve basarsi su osservazioni del comportamento manifesto La mente di un bambino è tabula rasa Lo sviluppo umano dipende da associazioni apprese tra stimoli e risposte Lo sviluppo è un processo continuo: acquisizione graduale di nuove e più sofisticate modalità di comportamento o abitudini

  43. La teoria dell’apprendimento operante di Skinner(comportamentismo radicale) Skinner (1904-1990) afferma che la maggioranza delle abitudini acquisite dai bambini - le reali risposte che costruiscono una personalità - sono operazioni liberamente effettuate che sono diventate più o meno probabili come risultato delle loro conseguenze Il comportamento è motivato da stimoli esterni - rinforzi od eventi punitivi - piuttosto che da forze interne come motivazioni o istinti Determinismo ambientale

  44. La teoria dell’apprendimento cognitivo sociale di Bandura Bandura (1925) ritiene processo centrale dello sviluppo l’apprendimento osservativo L’a.o. permette ai bambini piccoli di acquisire qualunque numero di nuove risposte in una grande varietà di situazioni in cui i loro modelli stanno semplicemente facendo i fatti loro e non tentano di insegnare alcunchè ad alcuno Determinismo reciproco: l’ambiente ha influenza sul bambino, ma i comportamenti a loro volta influenzano l’ambiente Lo sviluppo umano è una interazione recirpoca continua tra i bambini e i loro ambienti

  45. Il modello ecologico di Brofenbrenner L’ambiente è descritto come un insieme di strutture definite Ciascuna dentro l’altra come una matriosca macrosistema esosistema Rete sociale mesosistema Luogo lavoro genitori Microsistema Famiglia Bambini Madre Padre educazione scuola Eventi storici coetanei cultura Amm. locale

  46. Il punto di vista cognitivo-evolutivo Jean Piaget (1896-1980) P. definì l’intelligenza come un processo mentale fondamentale che aiuta un organismo ad adattarsi al suo ambiente I bambini crescendo acquisiscono strutture cognitive sempre più complesse che li aiutano ad adattarsi al loro ambiente Modello organizzato di pensiero o azione usato per spiegare qualche aspetto dell’esperienza Struttura cognitiva schema I bambini costruiscono attivamente nuovi modi di comprensione del mondo basati sulla loro esperienza

  47. schemi disequilibrio assimilazione accomodamento Le esperienze vengono interpretate con gli schemi preesistenti Modificazione degli schemi preesistenti per adattarli alle nuove esperienze equilibrio

  48. Quattro stadi di sviluppo cognitivo • Stadio sensomotorio: dalla nascita ai due anni • Stadio preoperatorio: dai due ai sette anni • Stadio delle operazioni concrete: dai sette agli undici o dodici anni • Stadio delle operazioni formali: dagli undici-dodici anni ed oltre Nessuno stadio può essere saltato perché ciascuno si costruisce sul precedente e rappresenta una modalità di pensiero più complessa

  49. Il punto di vista etologico L’etologia è lo studio scientifico delle basi evolutive del comportamento e dei contributi che le risposte comportamentali danno per la sopravvivenza e lo sviluppo di una specie I membri di tutte le speci animali nascono con un certo numero di comportamenti biologicamente programmati adattivi Prodotti dall’evoluzione Per la sopravvivenza Jhon Bowlby ritiene che anche i bambini abbiano comportamenti preprogrammati per la sopravvivenza e lo sviluppo normale

  50. Modello meccanico: uomo=macchina Collezione di parti che possono essere staccate Passivo Cambia perché parti sono aggiunte o sottratte Modello organismico: uomo=organismo vivente Realtà unitaria Attivo Evolve attraverso stadi Due grandi vedute

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