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Progettazione servizio civile

Progettazione servizio civile. 27 novembre 2009. Il progetto di servizio civile. Frutto del processo di progettazione che inizia prima e prosegue dopo la stesura della scheda Il testo del progetto ha una triplice valenza: Per i giovani: la scelta Per le sedi e la Caritas: l’impegno

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Progettazione servizio civile

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Presentation Transcript


  1. Progettazione servizio civile 27 novembre 2009

  2. Il progetto di servizio civile • Frutto del processo di progettazione che inizia prima e prosegue dopo la stesura della scheda • Il testo del progetto ha una triplice valenza: • Per i giovani: la scelta • Per le sedi e la Caritas: l’impegno • Per l’Ufficio Nazionale:la valutazione • La logica di fondo: il valore aggiunto che si produce ai servizi della sede in risposta a criticità specifiche e ben definite connesse a bisogni del territorio

  3. La scheda progetto • Differente per i progetti in Italia e all’estero • E’ composta da quattro parti: • Anagrafica ente: voci 1 - 3 • Le caratteristiche del progetto: voci 4 – 15 • Le caratteristiche organizzative voci 16 – 25 Ita 16 – 33 Estero • Le caratteristiche delle conoscenze acquisibili: voci 26 – 42 Ita, voci 34 – 50 Estero • I criteri sono definiti nel nuovo Prontuario 2009 • Attenzione a:linguaggio, chiarezza, linearità, conseguenzialità logica

  4. Il senso del progetto secondo i criteri UNSC • Il progetto di servizio civile è pensato per produrre un cambiamento in un contesto in risposta a bisogni/criticità nei servizi offerti da una sede; • E’ attorno a questo cambiamento e a questa sede che il progetto è costruito individuando: la situazione di partenza (v.6), il cambiamento atteso (v. 7), ciò che serve fare e come per produrre il cambiamento (v. 8), le risorse umane necessarie (v.8.2, v.9.2), le risorse tecniche e finanziarie necessarie ( v.23, v.25), la rete necessaria (v.24);la formazione specifica (v. 38 e 40); gli eventuali obblighi particolari (v.15) e requisiti di accesso (v.22). • E’ fondamentale la linearità e la connessione tra questi elementi

  5. Dati preliminari • L’ente (v.1): Caritas Italiana + Caritas diocesana • Codice, albo e classe (v.2, v.3): precompilate • Il titolo del progetto (v. 4): breve, con indicazione della diocesi, evitare simboli quali virgolette, apostrofi, caratteri accentati • Il settore e l’area di intervento: da scegliere tra quelli indicati nel Prontuario (allegato 3)

  6. La situazione di partenza: la descrizione del contesto v. 6 ita v. 7 est • Descrizione del fenomeno sociale su cui agisce il progetto nello specifico territorio sui cui opera la sede: I minori immigrati nel comune X. • Descrizione della sede di attuazione e del servizio offerto con dati quantitativi sull’utenza e le sue problematiche, sui servizi elargiti: L’oratorio, il numero di giovani coinvolti, le attività che vengono svolte; • Descrizione della domanda e dei servizi analoghi rispetto a quel fenomeno nel territorio dove opera la sede: I luoghi di integrazione dei minori immigrati nel comune X offerti da altri soggetti, la stima della domanda di tali servizi • Analisi della operatività della sede e individuazione delle problematiche specifiche su cui si intende agire con il progetto di servizio civile. Es. scarsa frequenza dei minori immigrati nell’oratorio: • Individuazione degli indicatori quantitativi che misurano tale problematica specifica: Es. rapporto immigrati/totale minori che frequente l’oratorio • Misurazione dell’indicatore per definire il valore di partenza su cui agire: rapporto immigrati/totale minori che frequente l’oratoriopari a 10% • Destinatari diretti e beneficiari indiretti del progetto: destinatari diretti: minori immigrati; beneficiari indiretti: famiglie dei minori immigrati (NUOVA)

  7. La situazione di arrivo: gli obiettivi specifici v. 7 ita v. 8 est • A partire dalle problematiche specifiche individuate nella descrizione del contesto (situazione di partenza) occorre individuare il cambiamento misurabile possibile attraverso il progetto di SC • Gli obiettivi (o l’obiettivo …) individuati devono essere: • Specifici (non vaghi né generali, ma misurabili ed identificati) • Congrui (coerenti con l’analisi del territorio al punto 6.), • Con indicatori riferiti al contesto (in che misura cambierà o si attenuerà il problema individuato?) • Quindi con le stesse variabili quantitative utilizzate per descrivere la situazione di partenza, definire un cambiamento atteso delle stesse possibile nei 12 mesi. Es. aumento del rapporto minori immigrati/totale minori che frequenta l’oratorio dal 10% al 20%

  8. Per essere specifici gli ob.vi … • Perseguibile dal progetto di SC senza altri fattori esterni • Raggiungibile entro i 12 mesi • Rappresentare un cambiamento preciso nella problematica individuata • Deve essere rappresentato con una variazione numerica di un indicatore

  9. La descrizione del progetto v.8 ita v. 9 est Il progetto è descritto tramite 3 elementi (NUOVO): • le attività per per il raggiungimento degli obiettivi(v. 8.1) • le risorse umane necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività(v 8.2) • il ruolo e le attività previste per i volontari (v. 8.3) • Questi punti sono strettamente connessi l’uno con l’altro ma vanno descritti separatamente.

  10. Le azioni e le attività v. 8.1 ita v. 9.1 est • L’azione è formulata come espressione sintetica e più generale di una serie di attività specifiche Es:Azione 1: creazione di sinergie tra pubblico e provato • Le azioni si compongono di attività specifiche che vanno descritte in modo dettagliatoe che rappresentano il cuore della voce 8.1. • Le azioni debbono essere orientate a conseguire gli obiettivi dichiarati alla voce 7. • Il cronogramma: le attività devono essere distribuite in una sequenza temporale logica (diagramma di Gantt www.ganttproject.biz) utile anche al fine di rendere monitorabile il progetto;

  11. La descrizione delle attività (v 8.1 ita v. 9.1 est) • Si tratta delle azioni svolte da tutti gli operatori delle sedi coinvolti nel perseguimento degli obiettivi (v 8.2) • E’ opportuno inserire una frase iniziale in cui si precisa che si tratta delle attività complessive del progetto realizzate sia dal personale dell’ente sia dai giovani in servizio civile. • Il livello di dettaglio della descrizione è opportuno sia la più ampia e specifica possibile e deve contenere sia le azioni concrete che si realizzano sia la metodologia utilizzata (il che cosa e il come)

  12. Risorse umane v. 8.2 ita v 9.2 est (NUOVO) • Tutte le risorse umane di caritas, delle sedi e dei partner e copromotori coinvolti nelle attività previste in 8.1 • Il nuovo prontuario assegna 4 punti nel caso di: • Descrizione completa sotto il profilo quantitativo e qualitativo delle risorse umane necessarie all’espletamento delle attività individuate e degli obiettivi fissati nel progetto • I rapporto volontari/retribuiti non incide più nell’attribuzione del punteggio; • E’ importante invece la congruità sul piano quantitativo e qualitativo delle risorse umane con le attività descritte in 8.1: • Occorre tener conto inoltre anche la stima delle risorse sul piano quantitativo rispetto alle attività • Non vanno considerate le figure di progetto o accreditate

  13. Esempio per le risorse umane

  14. Il ruolo e le attività dei volontari in SC v 8.3 ita v. 9.3 est • Tra le attività descritte in 8.1 selezionare quelle che competono ai giovani in SC • Dettagliare le mansioni dei volontari

  15. Attività non ammesse • obiettivi/attività di promozione del servizio civile (queste sono ammesse solo alla voce 18 per pr. Italia e alla voce 25 per l’estero) o di promozione del volontariato; • obiettivi/attività a beneficio delle attività ordinarie/istituzionali di Caritas o delle sedi (attività autoreferenziali).

  16. Attività non ammesse • pulizia e igiene personale degli utenti; • pulizia/riordino/manutenzione delle sedi; • attività sostitutive di figure professionali specifiche; • attività antincendio o che richiedono l’uso di particolari strumenti (es. decespugliatori, roncole, falci, cesoie …) ad eccezione dei casi strettamente connessi ad eventi calamitosi; • attività per acquisire esperienze lavorative; • attività notturne, attività di segreteria; • attività in altre sedi anche se per poche ore alla settimana o per brevi periodi (ovviamente ciò non esclude attività in luoghi non accreditabili come le visite domiciliari o attività di strada); • campi ( o altre esperienze che prevedono un distacco dalla sede) di formazione/educazione dei giovani in SC (es. Grest) • le missioni umanitarie o gli interventi in casi di emergenze (per questo la normativa prevede già un’ipotesi di distacco a prescindere dall’indicazione nei progetti).

  17. Attività incerte • Obiettivi/attività di sostegno alla ricerca e all’inserimento lavorativo; • obiettivi/attività di sostegno alla ricerca abitativa; • obiettivi/attività riconducibili all’ambito socio-economico/produttivo, commerciale, finanziario

  18. Esclusione di progetti “fotocopia” (NUOVO) • Progetti con le voce 6,7,8 25 scheda Italia (e corrispondenti estero) palesemente simili sono esclusi

  19. Il numero di volontari (v. 9 – 12) • Il numero dei volontari richiesti è connesso alle esigenze organizzative del progetto. • Si introducono nuovi limiti nella richiesta dei volontari (NUOVO): • All’interno di un singolo progetto il numero dei volontari non può essere superiore alle 50 e non inferiore alle 4 unità • All’interno della singola sede (sommando anche i volontari di più progetti) non possono esserci più di 20 volontari • Per l’estero debbono prevedersi almeno 2 volontari per sede

  20. Obblighi previsti per i volontari (v. 15) • Occorre indicare eventuali particolari obblighi imposti ai volontari ulteriori a quelli già previsiti. Es. disponibilità al servizio nei giorni festivi, flessibilità di orario ecc. • Gli obblighi debbono essere coerenti e motivati dalla tipologia delle attività; • Si tiene conto di questa voce nella valutazione della coerenza complessiva (NUOVO)

  21. Le sedi e le figure (v. 16 Ita, v. 19 e 20 Est.) (NUOVO) • le sedi vanno elencata nella voce 16 insieme a olp e rlea in un’unica tabella • Non è più richiesta l’indicazione dei tutor • Lo rlea è obbligatorio se su base provinciale si superano 29 unità. Lo stesso rlea non può essere indicato in sedi di province differenti • Per l’estero gli olp sono le figure di riferimento in Italia • Incompatibilità tra olp e rlea

  22. I requisiti richiesti ai candidati oltre a quelli previsti per legge (v. 22 Ita) • I requisiti sono vincolanti nella selezione • I requisiti debbono essere coerenti con le attività pena l’esclusione del progetto

  23. Le risorse tecniche e strumentali v. 25 ita v. 33 est • La valutazione dipende dall’adeguatezza e dalla coerenza delle risorse previste con le attività e gli obiettivi e • dalla precisione/dettaglio nella descrizione • Occorre una disamina puntuale sede per sede di ciò che è necessario per la realizzazione delle attività previste in 8.2 • Verificare che vi siano risorse tecniche ulteriori a ciò che è la normale dotazione delle sedi (quali il computer, fax, fotocopiatrice, la scrivania) e specifiche per le attività di progetto

  24. Suggerimenti per la compilazione • Descrivere le risorse sede per sede • Indicare la quantità di ciascuna risorsa • Evidenziare la connessione con le attività di progetto e l’adeguatezza rispetto agli obiettivi indicando sinteticamente le attività a cui si riferiscono le risorse • evitare formulazioni generiche come ad esempio “ sedi attrezzateadeguatamente”, “attrezzature varie • Non inserire le risorse per la formazione e la promozione

  25. Risorse finanziarie v. 23 ita v. 31 est • Quota parte personale retribuito indicato in 8.2 e che non ha ruoli previsti da accreditamento da progetto (olp, rlea, tutor): indicare le singole figure e la % di tempo dedicato al progetto • Costi legati alle risorse tecniche e strumentali • Costi per formazione specifica: compenso formatori, materiali, sale • Costi per attività di promozione e sensibilizzazione (v. 17): materiali, trasporti • La voce non è più valutata in modo specifico, però contribuisce alla valutazione della coerenza complessiva del progetto

  26. Reti a sostegno del progetto v. 24 ita v. 32 est (NUOVO) • Indicare gli enti copromotori e partner del progetto • Indicare il concreto apporto alle attività del progetto allegando la documentazione dalla quale risulti il codice fiscale e gli impegni assunti a firma del loro legale rappresentante. • I predetti enti in nessun caso possono essere sedi di attuazione dell’ente che presenta il progetto o di altri enti accreditati, né iscritti autonomamente all’albo nazionale, regionale o delle Province autonome degli enti di servizio civile. • L’attribuzione del punteggio avviene in modo diverso dall’anno passato: si valuta da un lato l’attinenza dell’apporto alle concrete attività e dall’altro la diversa tipologia di partner considerando le seguenti categorie: Università, enti no-profit, enti profit. • Non valgono partnership per attività di promozione, monitoraggio, formazione generale e specifica, certificazione di competenze

  27. Crediti e tirocini formativi (v. 26 e 27 Ita) e certificazione competenze (v. 28 Ita) • E’ possibile indicare eventuali impegni da parte di Università a riconoscere crediti (voce 26) o tirocini (voce 27) ma • Il riconoscimento del SC come tirocinio non influisce nell’attribuzione di punteggio (NUOVO) • E’ possibile indicare la certificazione delle competenze (v. 28) da parte di Caritas e enti terzi allegando convenzioni ad hoc con indicazione del progetto.

  28. Competenze formatori di formazione specifica (v. 38 ita v. 46 est) • Alla voce 37 occorre indicare i nominativi, luogo e data di nascita dei formatori specifici di cui occorre allegare il CV nella forma dell’autocertificazione in originale. • Alla voce 38 si indicano le competenze, i titoli e le esperienze (indicare se l’esperienza è pluriennale) dei formatori in relazione alle attività di progetto. Se sono previste più aree di intervento, l’indicazione va fatto per ciascuna area. • A questa voce viene attribuito un punteggio se i formatori hanno un esperienza pluriennale nell’are adi intervento o una laurea attinente. Il punteggio è attribuito in base alla copertura totale o parziale delle attività in relazione alle competenze dei formatori. • La voce incide anche nella valutazione della coerenza (NUOVO)

  29. Contenuti e durata della formazione specifica (V. 40 e 41 Ita, 48 e 49Est) • A differenza dell’anno passato la voce è oggetto di punteggio oltre che incidere sul punteggio della coerenza complessiva (NUOVO) • Il punteggio di 2 o di 4 è attribuito in base alla copertura totale o parziale dei contenuti rispetto alle attività di progetto. • Se vi sono più aree di intervento descrivere i contenuti per ciascuna area. • La durata della formazione sp. svolta entro i primi 150 giorni (v. 41) va espressa esclusivamente in ore annuali. Minimo 50, suggerito 72.

  30. Coerenza del progetto (NUOVO) • Strettezza della relazione tra obiettivi, analisi del contesto ed attività previste dal progetto (5 punti) • Strettezza della relazione tra le attività previste dal progetto con i tempi, le risorse umane sotto il profilo qualitativo e quantitativo, risorse tecniche strumentali, eventuali risorse finanziarie, programmi di formazione specifica, competenza dei docenti per la formazione specifica, eventuali obblighi imposti ai volontari, tecniche di monitoraggio per la formazione specifica (5 punti)

  31. Progetti estero • Voce 6: descrizione di: contesto socio politico del paese, esperienze pregresse di Caritas nel paese, partener esteri. Valutazione 0 – 4 in base a specificità della descrizione dl contesto, significatività dell’esperienza pregressa, la presenza dei partner esteri. (NUOVO) • Voce 15: oltre agli obblighi particolari, indicare il numero di mesi di permanenza all’estero (minimo 7) • Voce 10 - 11: obbligo di vitto e alloggio • Voce 16: condizioni di rischio anche in relazione alla situazione politica e sociale e di quanto descritto alla voce 6 e 7 • Voce 17: accorgimenti adottati per la sicurezza per fronteggiare rischi descritti in 16 e di quelli sanitari indicando strutture sanitarie più vicine al progetto e i tempi di percorrenza (NUOVO). Attribuito punteggio in base a: specificità degli accorgimenti, dettaglio e completezza della descrizione, coerenza con voce 16. • Voce 18: condizioni di disagio (clima, cibo, trasporti, ecc.)

  32. Progetti estero • Voce 19 e 20: minimo 2 volontari per sede(NUOVO) • Gli olp sono le figure di riferimento nelle sedi in Italia e vanno indicati alla voce 19. • I referenti in loco sono indicati alla voce 20 e per questi non vanno allegati curricula. • Voce 21: Indicare i canali di comunicazione con i consolati • Voce 22: Modalità e mezzi di comunicazione a disposizione dei volontari per comunicare con la sede in Italia • Voce 23: indicare la data di partenza e di rientro dal apese estero. Indicare la modalità di eventuali rientri periodici • Voce 24: indicare estremi di eventuale polizza assicurativa integrativa. Occorre allegare lettera di intenti con compagnia assicurativa (NUOVO). Attribuito punteggio di 2 punti se presente.

  33. Deflettori (NUOVO) • Infortuni denunciati a assicurazione con prognosi inferiore a 7 giorni senza relazione dell’ente su stato di salute • Sanzioni a seguito di ispezioni: % sanzioni su tot. Ispezioni anno solare precedente a quello di realizzazione progetto.

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