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I TALIAN A SSOCIATION FOR T RENCHLESS T ECHNOLOGY

I TALIAN A SSOCIATION FOR T RENCHLESS T ECHNOLOGY. LE TECNICHE A BASSO IMPATTO AMBIENTALE Paola Finocchi. Che cosa è la IATT.

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I TALIAN A SSOCIATION FOR T RENCHLESS T ECHNOLOGY

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Presentation Transcript


  1. ITALIAN ASSOCIATION FORTRENCHLESS TECHNOLOGY LE TECNICHE A BASSO IMPATTO AMBIENTALE Paola Finocchi

  2. Che cosa è la IATT • La I.A.T.T. (ITALIAN ASSOCIATION FOR TRENCHLESS TECHNOLOGY) nasce nel 1994 come associazione non a scopo di lucro con l’obiettivo di promuovere l’avanzamento delle conoscenze scientifiche e tecniche nel campo delle tecnologie trenchless (no-dig). • La I.A.T.T è affiliata alla I.S.T.T. (INTERNATIONAL SOCIETY FOR TRENCHLESS TECHNOLOGY), con sede a Londra, a cui fanno riferimento altre 29 associazioni rappresentanti 33 Paesi europei ed extraeuropei.

  3. Soci collettivi

  4. Trenchless Technology (No-dig) Riutilizzo o sfruttamento di infrastrutture esistenti Perforazioni orizzontali non guidate Indagini conoscitive Perforazioni orizzontali guidate Tecnologie associate • Radar • Telecamere • Cercatubi • Cercaperdite • PIGS intelligenti • Directional drilling • Microtunnelling • Rod pushers • Pipe jacking • Minitrincea • Microtrincea • Posa in fogna • Vacuum • Aratri • Impact moles • Rammer • Augers • U-liner • Roll-down • Slip - lining • Swage lining • Pipe cracking • Rivestimento • con resine Le tecnologie a basso impatto ambientale

  5. Indagini geologiche Interventi di ingegneria civile Interventi di ingegneria ambientale Posa di cavi (Energia, TLC) Posa di tubi (Gas, Energia, TLC, Acqua) Posa condotte (Reti fognarie) Rinnovamento di condotte interrate I campi d’impiego delleTrenchless Technology

  6. La soluzione: Tecniche non invasive • - 80% dei costi sociali/ambientali • - 70% incidenti sui cantieri • riduzione dei danni alle infrastrutture esistenti Perché scavare quando esistono soluzioni alternative ? Scavare una trincea comporta: • Manomissione stradale (deterioramento del manto stradale) • Danni alle attività commerciali, residenziali o di svago • Movimentazione terreni • Problemi di sicurezza • Problemi ambientali • Traffico

  7. Attività FORMAZIONE QUALIFICAZIONE IMPRESA DIVULGAZIONE IATT QUADRO NORMATIVO PREZZARIO ENTI LOCALI ASSOCIAZIONI INTERNAZIONALIZZAZIONE

  8. Le tecnologie a basso impatto ambientale

  9. Le indagini conoscitive

  10. La realizzazione di nuove infrastrutture comporta il rischio di danneggiamento di quelle esistenti. Indagini preliminari… In caso di impiego di tecnologie di posa “no-dig”, i sistemi Georadar - con l’ausilio di informazioni cartografiche di Aziende/Enti gestori di sottoservizi - permettono di realizzare l’indagine in maniera accurata.

  11. …per conoscere il sottosuolo….

  12. …in maniera non invasiva La tecnica consente di rivelare in modo non distruttivo e non invasivo la presenza e la posizione di oggetti sepolti, utilizzando il fenomeno della riflessione delle onde elettromagnetiche (segnali a radiofrequenza 200 MHz - 600 Mhz ) perindagini fino a 3 m di profondità. • Conoscere la posizione dei sottoservizi • Costruire una banca dati dei sottoservizi • Individuare l’idonea tecnica no-dig da utilizzare

  13. La restituzione cartografica

  14. Le perforazioni orizzontaliguidate e non guidate

  15. Perforazioniorizzontaliguidate: Directional Drilling E’ un tipo di tecnologia che consente l’esecuzione di fori orizzontali o inclinati, aventi andamento rettilineo o curvilineo da una buca di partenza ad una di arrivo.

  16. Esecuzione del foropilota L'avanzamento delle aste nel terreno avviene grazie alla spinta esercitata dalla macchina con sistemi ad acqua/bentonite o a secco. Testa di perforazione con sonda trasmittente

  17. Alesatura

  18. Posadellatubazione • La tecnologia permette la posa di tubazioni di diametro da (40-1.600) mm, per lunghezze fino a 1000 metri e può essere eseguita sia in terreni (coesivi o granulari) che in roccia.

  19. Perforazioniorizzontaliguidate: • Rod Pusher Tecnologia di perforazione realizzata esclusivamente a secco, per compattazione del terreno, con sistemi a spinta idraulica. I macchinari sono di piccole dimensioni e permettono la posa di cavidotti di piccolo diametro (foro da 50-160 mm), per brevi lunghezze (circa 50‑60 m). Area di cantiere di ridotte dimensioni, ottimale in ambito urbano

  20. Perforazioniorizzontaliguidate: • Microtunneling • La tecnologia permette la posa di tubazioni, tipicamente idriche e fognarie, di diametro (250-2.500) mm, su tutti I tipi di terreno. • La perforazione avviene per mezzo di una fresa o una trivella con testa orientabile, che disgrega il materiale durante l’avanzamento. • Il materiale di risulta viene portato in superficie tramite un sistema chiuso di circolazione d’acqua e bentonite mantenuto in movimento da grosse pompe.

  21. Il pozzo di spinta La posa avviene mediante la spinta, da un pozzo di partenza fino ad uno di arrivo, di sezioni di tubo della lunghezza variabile da 1 a 3 metri per mezzo di un sistema di martinetti idraulici. L’orientamento della testa di perforazione è controllato tramite un segnale laser inviato dal pozzo di partenza lungo la direzione della perforazione, che incide su un rivelatore solidale con la testa fresante.

  22. Perforazioniorizzontali non guidate: • Impact Moling Tecnologia di perforazione realizzata a secco, per compattazione del terreno, con sistemi di spinta ad aria compressa. Permette la posa di cavidotti di piccolo diametro (foro da 90‑180 mm) per brevi distanze (50‑70) m. Il cavidotto viene posato direttamente durante la perforazione. Tecnica ottimale per pose di lunghezze limitate, in ambito urbano.

  23. Le tecnologie “associate”: la Minitrincea

  24. La tecnica della Minitrincea • La “minitrincea”, come suggerisce il nome, consiste in uno scavo a cielo aperto, di ridotte dimensioni: Larghezza 3/20 cm Profondità 30/55 cm • Nasce prevalentemente per ridurre tempi e costi di realizzazione

  25. Una notevole differenza…

  26. Il taglio del manto stradale • Lo scavo è realizzato per mezzo di particolari frese/scavacanali a disco montate su macchine.

  27. Le caratteristiche del sottofondo • La tecnica è applicabile su tracciati aventi generalmente un sottofondo di materiale compatto, superfici asfaltate, cementate, e si esegue normalmente in prossimità del ciglio stradale • L’impiego della stessa laddove siano presenti fondi con trovanti di medie dimensioni o fondi di tipo sabbioso, o ghiaioso deve essere opportunamente valutata di volta in volta.

  28. I macchinari • Le ridotte dimensioni dei macchinari permettono di: • allestire aree di cantiere in spazi estremamente contenuti; • impiegare la tecnica sia in ambito urbano che extraurbano; • utilizzare la tecnica, oltre che su strada, anche su marciapiede o su banchina

  29. Evoluzione nel materiale di riempimento dello scavo Nel settore delle telecomunicazioni, la riduzione delle dimensioni dei materiali (tubi e cavi) ha portato a ridurre la larghezza dello scavo e, conseguentemente, a sviluppare nuovi materiali di riempimento. In particolare, si sperimentano maltea presa rapida con la caratteristica di: • avere prestazioni superiori alle classiche malte; • consentire di realizzare il riempimento della minitrincea fino al piano di calpestio; • essere carrabiliin poco tempo.

  30. Risultato finale Materiale subito dopo il riempimento Caratteristiche estetiche finali

  31. Uno scavo invisibile

  32. Uno scavo invisibile…

  33. …e poco invasivo

  34. Le tecnologie “associate”: la posa in fogna

  35. Posa poco diffusa in Italia, questa tecnica consente la posa di infrastrutture all’interno delle condotte fognarie con differenti metodologie: utilizzando il “cielo” della condotta; inserendo tubazioni tra la condotta da risanare e la calza di rivestimento; posando un particolare cavo/tubo - resistente agli agenti chimici - direttamente sul fondo della condotta. Le diverse tecnologie di posa Preliminarmente alla posa, lo stato della condotta viene esaminato attraverso videoispezione.

  36. Posa in fogna 3-5 minitubi, con potenzialità fino a 564 f.o. • Diametro ridotto (16-30 mm) alta potenzialità (fino a 432 f.o.)

  37. Riutilizzo o sfruttamento di infrastrutture esistenti

  38. Tante tipologie di tecniche • Installazione di nuove condotte con diametro inferiore a quello della condotta esistente • Slip-lining • Compact Pipe/ U-liner • Roll down (o swagelining) • Subline • Slimliner • Risanamento di condotte esistenti, attraverso il rivestimento interno con guaine, resine o cemento • Pipe coating • CementMortarLining • Cured in place pipe • Installazione di nuove condotte con diametro superiore a quello della condotta esistente • Pipe bursting • Pipe splitting

  39. Nuove condotte con diametro inferiore Close fit-lining

  40. Nuove condotte con diametro inferiore • Compact pipe • Slip lining

  41. Rivestimento interno con resine o cemento • Queste tecniche consistono nel rivestire internamente le condotte con resine epossidiche (Pipe coating) o malta cementizia (Cement Mortar Lining) l’interno della condotte esistenti per migliorarne le caratteristiche chimiche e la tenuta.

  42. Rivestimento interno con guaine: • Cured in place pipe Riabilitazione di condotta da 200-2.000 mm, tramite retroversione di guaina in feltro impregnata da un’opportuna resina termoindurente con strato esterno in materiale plastico. L’estremità viene fissata per cerchiaggio alla bocca dell’estroflessore. Il rivoltamento e l’avanzamento della guaina nella condotta avviene tramite aria in pressione.

  43. Nuove condotte con diametro superiore: Pipe bursting • Sostituzione di condotta esistente in ghisa, gres, cemento o PVC, tramite: • inserzione, da un punto di partenza a uno di arrivo, di un sistema di aste azionate idraulicamente; • estrazione delle aste su cui si fissano l’utensile a forma di ogiva - che frantuma la condotta esistente e costipa i frammenti - e la nuova tubazione da inserire.

  44. Nuove condotte con diametro superiore: Pipe bursting

  45. Nuove condotte con diametro superiore: Pipe splitting La tecnologia è analoga alla precedente ma consente la sostituzione di condotte esistenti costituita da materiali duttili (ghisa sferoidale, acciaio) tramite taglio della vecchia tubazione ed inserzione della nuova.

  46. La valutazione dei costi e della tecnica più opportuna

  47. Valutazione dei costi • Generalmente nella valutazione della convenienza di una tecnica rispetto ad un’altra si dà maggior peso ai costi di realizzazione: • costi caratteristici della tecnica utilizzata • costi legati alla tipologia dell’intervento • Ma è importante tener conto anche dei: • costi socio/ambientali • oneri e rischi legati all’estensione dell’area di cantiere • deterioramento del manto stradale Le tecnologie no dig consentono lo spostamento dei costi verso attività compatibili con l’ambiente

  48. Novità normative Regolamento di attuazione del Codice dei Contratti Pubblici (pubblicato in Gazzetta Ufficiale a dicembre 2010, in vigore da giugno 2011) prevede una categoria specifica di qualificazione. OS 35 - INTERVENTI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE Riguarda la costruzione e la manutenzione di qualsiasi opera interrata mediante l’utilizzo di tecnologie di scavo non invasive. Le Amministrazioni locali potranno prevederne l’utilizzo nelle garepubbliche

  49. I costi delle tecniche no-dig La IATT pubblica nel 2004 il primo Prezzario, aggiornandolo nel 2007 con l’evoluzione del mercato e delle tecnologie • Con lo scopo di fornire: • all’utilizzatore progettista, una descrizione tecnica delle tecnologie per orientarlo alla scelta più adeguata alla tipologia di lavoro • ai Committenti una guida ai prezzi delle singole lavorazioni che permetta l’elaborazione di bandi di gara e la predisposizione dei relativi capitolati tecnici

  50. Diffusione a livello nazionale Dal 2008, IATT collabora con la DEI - Tipografia del Genio Civile per la pubblicazione del Prezzario delle tecnologie no dig nella collana editoriale “Prezzi Informativi dell’Edilizia” nella tipologia di lavori “Urbanizzazione Infrastrutture e Ambiente”.

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