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latino motus = Movimento il dirigersi di un soggetto verso un oggetto desiderato.

Motivazione. latino motus = Movimento il dirigersi di un soggetto verso un oggetto desiderato. Desiderare qualcosa vuol dire essere spinti verso di esso La spinta può essere un bisogno o pulsione da soddisfare una tensione che è sostenuta da obiettivi, aspettative ed emozioni.

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latino motus = Movimento il dirigersi di un soggetto verso un oggetto desiderato.

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Presentation Transcript


  1. Motivazione • latino motus = Movimento • il dirigersi di un soggetto verso un oggetto desiderato. • Desiderare qualcosa vuol dire essere spinti verso di esso • La spinta può essere • un bisogno o pulsione da soddisfare • una tensione che è sostenuta da obiettivi, aspettative ed emozioni

  2. Motivazione all’apprendimento • Entrano in gioco elementi: • emotivi • cognitivi ( aspettative, modalità di attribuzioni ecc) • metacognitivi (capacita di riflettere sulle proprie azioni ed apprendimenti) • personalità: es. autoefficacia, percezione e valutazione di sé • sistemico-relazionali, che riguardano il tipo di rapporto tra la persona e il contesto situazionale in cui vive ed apprende • educativi e didattici, legati all’uso di determinate modalità educative e di mediatori nel processo di insegnamento.

  3. Che cosa ti spinge a impegnarti nello studio?  “Il fatto di trovare i miei miei compagni; questo mi dà la carica per alzarmi dal letto e andare a scuola” “Perché da grande voglio svolgere un buon lavoro, ben retribuito; per ottenere ciò devo avere una buona preparazione” “Se non studio i professori mi prendono di mira e i miei genitori mi rimproverano” “I miei genitori che trovano sempre il modo giusto per spronarmi” “Sono curioso di conoscere sempre cose nuove”

  4. Non studio perché ? è molto stressante troppe energie richieste che non ho Non sento interesse per ciò che viene insegnato mi annoio Sento troppa fatica non mi incuriosisce ciò che è insegnato

  5. Tipi di motivazione Vi sono diversi tipi di motivazione Motivazioni intrinseche Motivazioni estrinseche Motivazioni alla riuscita

  6. Motivazione intrinseca • Lo studente che presenta motivazione intrinseca esprime: • interesse verso lo studio • atteggiamento positivo verso lo studio • motivazione alla riuscita • atteggiamento curioso di esplorazione della realtà • piacere e coinvolgimento nella attività Non sempre la motivazione intrinseca ha effetti positivi; talvolta quando una persona ha predominanti motivazioni intrinseche può tendere a chiudersi in se stessa e ad attribuire poca importanza alle relazioni sociali. La vita sociale è importante per la salute ed il benessere

  7. Motivazione intrinseca Nasce da: : bisogno di conoscere o curiosità epistemica bisogno di padroneggiare e controllare le situazioni (effectance) bisogno di sentirsi artefici della propria vita

  8. Curisosità epistemica Bisogno di conoscenza è una motivazione primaria Questo bisogno spinge già il bambino ad esplorare l'ambiente La conoscenza aiuta a sentirsi più sicuri di se stessi e della realtà

  9. Bisogno controllare le situazioni effectance Riuscire a padroneggiare compiti che hanno il sapore della sfida. Sensazione di efficacia RINFORZA Il senso di competenza

  10. Padronanza e atteggiamento dei genitori • E’ importante che i genitori: • rinforzino positivamente i tentativi del figlio di padroneggiare e controllare le situazioni in cui si trova • lo aiutino o ad affrontare le situazioni, non sostituendosi a lui Quando i genitori rinforzano il bisogno di padronanza il figlio Interiorizza la percezione di controllo personale sull’ambiente e quindi della propria competenza Ottiene senso di gratificazione e piacere (autogratificazione)

  11. Se i genitori non gratificano • o addirittura impediscono • o puniscono i tentativi del bambino di • padroneggiare l’ambiente • - e dall’altra rinforzano i comportamenti di dipendenza • allora • difficilmente si sviluppa nel bambino un senso si autoefficacia personale • Talvolta quando una persona si sente incompetente nella esecuzione di attività e compiti può manifestare ansia, disagio, preoccupazione, vergogna • Sono emozioni che possono diminuire la motivazione a “padroneggiare la realtà ".

  12. bisogno di sentirsi artefici bisogno di sentirsi artefici delle proprie azioni e di scegliere liberamente il compito o l'attività in cui impegnarsi. autodeterminazione • capacità di scegliere • attivazione di una motivazione stabile che potrà anche accrescersi.

  13. Che cosa permettono le motivazioni intrinseche? Coinvolgimento in ciò che si sta facendo Quando svolgiamo un’attività motivati intrinsecamente siamo completamente coinvolti, concentrati nella attività esperienza di flusso • percezione di essere immersi in una realtà diversa da quella quotidiana • focalizzazione sul qui ed ora e il tempo si ferma • attenzione focalizzata • impegno di tutte le risorse in modo integrato • sapere ciò che bisogna fare e come farlo • senso di serenità e benessere Quando svolgono la loro attività, giocatori di scacchi, ballerine, compositori, scrittori, ecc descrivono esperienza di flusso

  14. Motivazione estrinseca • Lo studente che presenta motivazione estrinseca esprime: • motivazione alla riuscita e al successo • motivi esterni all’apprendimento: riceve buoni voti, • essere stimati dai genitori, realizzarsi al più presto; • trovare lavoro. • talvolta ansia • scarsa autodeterminazione Non sempre le motivazioni estrinseche sono negative in quanto siamo orientati verso il sociale. Cerchiamo di stabilire buone relazioni con gli altri, amiamo sentirsi apprezzati, e vogliamo ottenere il rispetto degli altri

  15. Motivazione alla riuscita Spinta ad apprendere originata dal desiderio di ottenere un successo personale Risulta da due tendenze opposte: tendenza al successo (speranza di riuscita) tendenza ad evitare il fallimento (paura dell'insuccesso)

  16. La tendenza al successo • porta a scegliere compiti di difficoltà relativamente alta • è associata ad emozioni positive come entusiasmo e soddisfazione • è accompagnata da desiderio di impegnarsi nella attività • conduce ad impegnarsi a ricercare strategie efficaci di soluzione • permette di mantenere una certa volontà e persistenza di fronte alle difficoltà

  17. La tendenza ad evitare il fallimento • spinge a scegliere compiti molto facili da svolgere • di fronte a compiti difficili conduce ad attribuire l'insuccesso a cause esterne come la sfortuna, la complessità del compito • è associata ad emozioni negative, come la vergogna, • l’ansia, la paura di non riuscire • porta a rassegnarsi di fronte alle difficoltà • si accompagna ad un senso di inadeguatezza e confusione • conduce a focalizzarsi eccessivamente sulla possibilità dell'insuccesso e sulla percezione della • propria inadeguatezza

  18. Demotivazione • Lo studente che presenta demotivazione esprime: • disorientamento • scarsa attenzione • scarsa volontà nel perseguire un’attività • scarsa collaborazione con gli altri e con gli insegnanti • considera lo studio come un’attività irrilevante, oppure troppo gravosa • manca di motivazione alla riuscita • ha difficoltà ad organizzarsi nello studio

  19. Obiettivi La motivazione implica un obiettivo “Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare.” Lucio Anneo Seneca.

  20. Obiettivi di apprendimento • Sono obiettivi di: • padronanza • sviluppo delle proprie capacità • interesse per lo studio in se • focalizzazione sul compito ( cosa è e come va fatto il compito )

  21. Obiettivi di rendimento • Sono obiettivi • di riuscita con il minor sforzo • di mostrare la propria competenza, le proprie capacità • volti ad ottenere giudizi positivi (obiettivi di vicinanza) • volti ad evitare situazioni di inferiorità rispetto ai compagni • (obiettivi di evitamento). • Quando l’attenzione è spostata sul timore di valutazioni negative, l’obiettivo del ragazzo è quello di proteggere la propria autostima per preservare il proprio benessere psicologico. • Le strategie utilizzate saranno la giustificazione per affrontare i fallimenti.

  22. Obiettivi sociali • La persona cerca di: • essere approvato • essere considerato bravo • essere valutato come competente • di essere ritenuto un membro del gruppo

  23. Obiettivi sociali e obiettivi di apprendimento desiderio di compiacere la famiglia Desiderio di approvazione del gruppo dei pari che esprime disinteresse verso la scuola perseguire l'obiettivo di ottenere buoni voti, anche senza desiderio di conoscere (esempio copiare compito. evitare situazioni di apprendimento difficili etc. Il desiderio essere accettato dal gruppo può influenzare negativamente la motivazione ad apprendere

  24. Come mi spiego le cause del mio successo o fallimento? Locus of control interno: successi ed insuccessi dipendono dalle proprie abilità ed impegno esterno: successi ed insuccessi dipendono dalla fortuna, dagli altri, dai condizionamenti sociali…) Stabilità /instabilità Le cause dei propri successi ed insuccessi sono considerate stabili nel tempo oppure riferite al momento e ad aspetti contingenti? Controllabilità delle cause Quanto posso incidere sui risultati?

  25. Impegno Se la persona dà importanza allo impegno vuol dire che attiva una attribuzione causale interna ( soggettiva, legata alle proprie scelte), mutevole (perché ci si più impegnare più o meno, oggi sì e domani no) Fortuna Sono gli studenti che dicono che il successo o insuccesso dipende da come è l’insegnante, dal suo umore. Si tratta di una attribuzione instabile, e dipendente da qualcosa di esterno

  26. Attività e prestazioni di successo. Quali le spiegazioni e aspetti del sé ? Le modalità con cui si effettuano le proprie attribuzioni causali sono associate al modo di percepirsi e valutarsi Impegno Tendo ad assumermi le mie responsabilità Autostima Abilità Scarsa autodeterminazione, deresponsabilizzazione Fortuna Autosvalutazione Incapacità Scarsa autocritica Difficoltà del compito

  27. Se non mi sento artefice della mia vita e delle mie esperienze Tenderò verso la passività andrò facilmente incontro all’insuccesso Per cui Sentirò di avere scarsa autoefficacia Mi valuterà come un debole ed in balia degli eventi. Potrò anche andare incontro a sentimenti di ansia e depressione Se tendo ad attribuire solo a me la causa del successo o insuccesso Tenderò a colpevolizzarmi se non riesco oppure a lodarmi eccessivamente quando riesco tenderò ad avere un concetto di me irrealistico

  28. emozioni e scelta di strategie rifiuto compiti impegnativi e sfidanti Timore di fallire e di dimostrarsi incapace ottenere risultati minimi o insufficienti non ricercare e non sperimentare efficaci strategie di studio La situazione di demotivazione tende così a stabilizzarsi per effetto di un processo circolare in cui si influenzano componenti emotive, legate all'ansia o al timore di un insuccesso, e componenti di tipo strategico e cognitivo, le quali, insieme, conducono ad un impegno insufficiente o inadeguato

  29. La volizione Fa parte del più ampio sistema dei meccanismi di autoregolazione riguardano la focalizzazione della propria attenzione riguardano impegno verso un obiettivo

  30. Autocontrollo mantenimento dell’obiettivo che comprende controllo cognitivo o monitoraggio delle strategie pertinenti all’obiettivo controllo dell’attenzione selezionare le informazioni utili ed escludere quelle che possono distrarre dall’obiettivo. controllo delle emozioni per inibire stati emotivi opposti all’impegno come ansia e scoraggiamento

  31. Come intervenire sui processi motivazionali Come dare un rinforzo motivante ? Specifico quindi attinente ad un preciso aspetto della azione - prestazione. Contingente vicino alla azione o prestazione eseguita • Appropriato • proposto nei confronti di una risposta desiderata o quella non desiderata. • (inefficace un buon voto in un compito sbagliato). credibile non contraddetto da comportamenti non verbali che comunicano atteggiamento opposto es: lode inefficace se le parole sono accompagnate da espressione facciale di disapprovazione

  32. Come intervenire sui processi motivazionali Un rinforzo può risultare demotivantequando si riferisce alla persona che lo impartisce Insegnante dice: “Bravo hai svolto il compito proprio come volevo io”. Oppure il genitore afferma: “Bravo mi hai dato una grande soddisfazione”. In questi casi l’accento viene posto sull’approvazione verso l’altro e non sull’impegno del ragazzo

  33. Un rinforzo può risultare demotivantequando Comunica che sto controllando attraverso esso la persona “ Ciò che stai facendo è tuo dovere” Rinforzo accompagnato da un confronto con altri coetanei, fratelli oppure compagni a scuola. "Ti sei impegnato , ma avresti potuto fare di più, come fa tuo fratello

  34. I rinforzi possono avere effetti paradossali Offrire premi – rinforzi estrinseci – per l’impegno nelle attività fa diminuire la motivazione intrinseca. Un premio per una attività di cui abbiamo interesse personale può svalutare questo interesse. il premio può interferire con il senso di autodeterminazione, in quanto abbiamo la sensazione di un controllo esterno a noi

  35. Autoefficacia e motivazione Importante intervenire sul senso di autoefficacia della persona Come intervenire sull’autoefficacia? Autovalutazioni delle proprie abilità e caratteristiche negative motiva a migliorare abbandonando le modalità inefficaci positive Si acquisisce fiducia nelle proprie capacità

  36. Conoscere se stessi aiuta ad acquisire un maggior senso di libertà individuale e di autodeterminazione nelle scelte e nei comportamenti “Una migliore forma di comprensione di se stessi rende possibile dire che stai conducendo una vita più tua”

  37. Le azioni quotidiane Non sottovalutiamo l’importanza delle piccole cose Non pensare, inizia ad agire. Quando siamo demotivati tendiamo a trovare mille ragioni per non fare quello che vogliamo fare Inizia tutto il resto accadrà Creati un obiettivo e non rimandare Fai oggi stesso un piccolo passo verso il tuo obiettivo Considera obiettivi più immediati E’ facile perdere la motivazione in obiettivi a lungo termine. Scomponi obiettivi lunghi in obiettivi a breve termine svolgi un’azione di cui vedi il risultato in poco tempo

  38. Le azioni quotidiane Cerca di aver chiare le ragioni del tuo obiettivo Se sei demotivato, prendi un foglio di carta e scrivi i primi tre motivi per cui vuoi raggiungere il tuo obiettivo Non dimenticare i tuoi obiettivi. Puoi anche utilizzare immagini che ti ricordino il tuo obiettivo Cerca di essere benevolo con te stesso Impara a premiarti Togliti le soddisfazioni Registra i progressi che fai la tua motivazione crescerà Racconta il tuo obiettivo e le tue azioni Raccontare aiuta ad essere più presenti a se stessi e a ricordarci i nostri obiettivi

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