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Le emergenze nella sicurezza alimentare. Documento redatto per: TRADE BUSINESS. PRESENTAZIONE DEI RISULTATI. Milano, Giugno 2006. METODOLOGIA E CAMPIONE. Interviste telefoniche C.A.T.I (Computer Aided Telephone Interviewing) OMNIBUS. Cosa?.

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Presentation Transcript


  1. Le emergenze nella sicurezza alimentare Documento redatto per: TRADE BUSINESS PRESENTAZIONE DEI RISULTATI Milano, Giugno 2006

  2. METODOLOGIA E CAMPIONE Interviste telefoniche C.A.T.I (Computer Aided Telephone Interviewing) OMNIBUS Cosa? 1003 interviste ad individui maggiori di 18 anni rappresentativi della popolazione italiana per sesso, età e area geografica Chi? Territorio Nazionale Dove?

  3. IL PROFILO DEL CAMPIONE Documento redatto per: TRADE BUSINESS

  4. COMPOSIZIONE DEL CAMPIONE Base: totale campione (N=1003) AREA GEOGRAFICA* AMPIEZZA CENTRO ABITATO* * quote assegnate

  5. COMPOSIZIONE DEL CAMPIONE Base: totale campione (N=1003) ETA’ INTERVISTATO/A* SESSO INTERVISTATO/A* MEDIA: 47 * quote assegnate

  6. COMPOSIZIONE DEL CAMPIONE Base: totale campione (N=1003) TITOLO DI STUDIO PROFESSIONE

  7. I risultati Documento redatto per: TRADE BUSINESS

  8. Mucca pazza ed Aviaria la fanno da padrone … D.1 Quali delle seguenti emergenze alimentari che le leggerò conosce o ha sentito parlare ? Base: totale campione (N=1003)

  9. … e modificano le abitudini di acquisto D.2 Quale è stata secondo lei l’emergenza sulla sicurezza alimentare che ha maggiormente modificato le sue abitudini d’acquisto tra quelle che le leggerò ? Base: totale intervistati che conoscono almeno una emergenza alimentare (N=985)

  10. … evitando l’acquisto dei prodotti “incriminati” D.3 A causa dell’emergenza alimentare come si sono modificate le sue abitudini di acquisto ? Lei direbbe che … Base: totale campione (N=1003) Base: (N=630)

  11. I TG sono ancora la fonte informativa più ascoltata D.5 Quando scoppia un’emergenza alimentare in base a quali informazioni decide se continuare a comperare o meno i prodotti sotto accusa ? Base: totale campione (N=1003)

  12. Lo sconto non vale il rischio … D.6 Ha mai acquistato prodotti coinvolti in scandali alimentari in quanto offerti con un forte sconto ? D.6a Lei mi ha detto che ha acquistato prodotti coinvolti in emergenze alimentari perchè offerti con un forte sconto. Mi può dire di che emergenza si trattava ? Base: totale campione (N=1003) Base: totale intervistati che hanno acquistato (N=97)

  13. I prodotti abbandonati perché dannosiTop of mind D.7 Ci sono dei prodotti alimentari che lei non compra più perchè li ritiene dannosi per la sua salute ? Se si, quali ? Base: totale campione (N=1003) Base: totale intervistati che non acquistano più prodotti dannosi (N=245)

  14. Le carni sono i prodotti alimentari più a rischio D.8 Secondo Lei quali sono i prodotti alimentari a maggior rischio di sicurezza alimentare ? Base: totale campione (N=1003)

  15. L’acquisto direttamente dal produttore D.9 Le è mai capitato di comperare prodotti alimentari direttamente dal produttore ? D.10 Di quali prodotti alimentari si trattava ? Base: totale campione (N=1003) Base: (N=554)

  16. E continueranno ad essere acquistati D.11 E lei pensa che in futuro acquisterà ancora prodotti alimentari direttamente dal produttore ? Base: totale intervistati che dichiarano di acquistare prodotti alimentari direttamente dal produttore (N=554) Top 2 Boxes 88% MEDIA (min. 1 – Max.5): 4.47

  17. Poca la fiducia nell’industria alimentare D.12 Lei ritiene maggiormente sicuri i prodotti alimentari che provengono dalla trasformazione industriale o quelli acquistati direttamente dai piccoli produttori locali ? Base: totale campione (N=1003)

  18. Come anche nei marchi D.13 Ci sono dei marchi di prodotti alimentari in generale di cui lei si fida ciecamente e che a suo avviso potranno difficilmente essere travolti da scandali alimentari ? D.14 Se si, quali ? Base: totale campione (N=1003)

  19. COMMENTI • Tra le emergenze alimentari assurte agli onori della cronaca negli ultimi anni, le più conosciute dal campione intervistato sono l’emergenza “mucca pazza” e l’emergenza “influenza aviaria”; buona comunque anche la conoscenza del casus IXT,ovvero del colorante per le confezioni in Tetrapack, colorante che si sarebbe trasmesso ai cibi contenuti. Citazioni minori per i casi “cereali contaminati da tossine” e “aspartame”. • L’eco delle emergenze ha anche direttamente influenzato i comportamenti di acquisto dei consumatori italiani: più del 60% del campione intervistato infatti dichiara di aver modificato le proprie abitudini di acquisto, soprattutto non acquistando i prodotti coinvolti dall’emergenza o continuando ad acquistare ma solo prodotti garantiti o dal punto vendita o da una marca di fiducia. • I media più tradizionali (Tv 59% e stampa 33%) sono i canali informativi più utilizzati dal nostro campione quando deve decidere se continuare o meno ad acquistare i prodotti alimentari coinvolti nello scandalo. • Minor presa hanno le dichiarazioni di personalità del mondo scientifico come anche la posizione della catena distributiva abitualmente frequentata. • Quasi inascoltate le dichiarazioni delle aziende del settore coinvolto.

  20. COMMENTI • Il forte sconto non è comunque stato, se non per una piccola parte del campione intervistato, un driver per l’acquisto di prodotti alimentari coinvolti in scandali alimentari. Il consumatore italiano ha preferito non acquistare prodotti fortemente scontati e chi lo ha fatto ha acquistato soprattutto prodotti (pollame) coinvolti nell’emergenza “aviaria”. • Le carni rimangono tuttavia il prodotto alimentare più a rischio per il consumatore italiano: tra chi dichiara di non acquistare più un prodotto alimentare perché lo ritiene dannoso per la salute la carne è il prodotto più citato; mentre con il 41% delle citazioni la carne si conferma tra i prodotti alimentari a maggior rischio per la sicurezza alimentare; prima ancora di frutta e verdure (31%) e scatolame (30%). • Più della metà del campione dichiara di aver acquistato almeno una volta prodotti alimentari direttamente dal produttore, soprattutto frutta e verdura (62%) seguite da carne/salumi (34%) e latticini e formaggi (34%). La maggior parte di chi ha acquistato dichiara che nel futuro continuerà ancora ad acquistare direttamente dal produttore. (88% di top 2 boxes) • Gli scandali alimentari degli ultimi anni hanno comunque influenzato la credibilità delle marche: circa il 70% del campione ritiene che non vi siano sul mercato marche di cui fidarsi ciecamente; tra le marche comunque più affidabili la più citata è Barilla (37%).

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