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Assemblea Generale 2013 Crescere si può, si deve!

Assemblea Generale 2013 Crescere si può, si deve!. L’evoluzione strutturale e congiunturale dell’economia aretina alcune indicazioni per interventi Luigi Biggeri. Arezzo, Fiere e Congressi, 3 Luglio 2013. Outline Presentazione. Molti studi e rapporti ai vari livelli territoriali

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Assemblea Generale 2013 Crescere si può, si deve!

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Presentation Transcript


  1. Assemblea Generale 2013 Crescere si può, si deve! L’evoluzione strutturale e congiunturale dell’economia aretina alcune indicazioni per interventi Luigi Biggeri Arezzo, Fiere e Congressi, 3 Luglio 2013

  2. Outline Presentazione • Molti studi e rapporti ai vari livelli territoriali • L’evoluzione strutturale e congiunturale • Contrazione economica: doppia e più profonda e lunga di quanto atteso impatto devastante • Alcuni segnali di ripresa: export, turismo e non solo; ma non basta! • Obiettivo ripresa duratura: attenzione alle modifiche dei comportamenti • Imprese: equilibrio finanziario dei bilanci e credito • Famiglie: spese per consumi di beni durevoli e abitazioni: “boccata ossigeno” per l’edilizia

  3. Molti studi e rapporti ai vari livelli • La presentazione si basa sulle analisi e sui rapporti predisposti da vari enti. • A livello Italia Istat, Centro Studi Confindustria, Unioncamere, Banca d’Italia, ecc • A livello Toscana Unioncamere, Confindustria, Irpet, Banca d’Italia • A livello Arezzo Camera di Commercio e Confindustria Giornata dell’economia della Camera di Commercio • Poco di nuovo (se non la organizzazione della presentazione) • Ma utile quantificare quanto profonda sia la crisi economica e sociale (qui presento soltanto i dati per la prima)

  4. Evoluzione strutturale e congiunturale • Crisi economica: doppia e più profonda e lunga di quanto atteso impatto devastante sul sistema economico e sociale e in particolare sull’apparato industriale • Prima crisi: riduzione domanda mondiale e export • Seconda crisi: riduzione domanda interna, mentre export regge • Cadute: Produzione (crollata l’edilizia), fatturato, ordini, consumi, investimenti, posti di lavoro, clima di fiducia; aumentata la disoccupazione e così via

  5. Le due crisi …. Andamento del Pil In Italia e nell’area dell’Euro

  6. …scenari industriali: caduta la produzione…

  7. ..vendite al dettaglio, redditi famiglie e consumi..

  8. …caduto anche il clima di fiducia…

  9. …è avvenuto anche in Toscana e ad Arezzo • Ma con minore intensità rispetto alla media Italia • Ad Arezzo con maggiore intensità rispetto alla media Toscana • Differenze rilevanti per settori economici e per territori (Sistemi economici locali) • Soltanto l’export mostra segnali di ripresa ( di più ad Arezzo) ed anche il turismo (per Arezzo) • Export ancora una volta si dimostra la leva fondamentale per lo sviluppo economico; gruppo importante di imprese che innova e esporta Ma da solo non basta! dato che la domanda interna sta cadendo sempre più

  10. …caduta Pil e valore aggiunto… di più ad Arezzo

  11. …della produzione manifatturiera, del numero di imprese…delle costruzioni…

  12. … delle vendite al dettaglio e …aumento della disoccupazione…. • ad Arezzo la disoccupazione è molto più bassa della media nazionale e la domanda di lavoro è ancora positiva (vedi dati Excelsior I trim. 2013), ma oltre alla disoccupazione giovanile è molto elevata anche quella delle persone sopra i 54 anni

  13. …bene le esportazioni e il turismo…. • ma nella commercializzazione dei tour operatorsdelle province toscane, Arezzo è agli ultimi posti (2,6%, rispetto al 91,4% di Firenze ed anche al 4,7% di Livorno) • Molte altre “eccellenze”. Non potendole citare tutte ricordo: la produzione di cultura che in base alle valutazioni di Symbola colloca Arezzo al primo posto in Italia; la vitalità delle imprese femminili che anche ora continuano ad aumentare; le filiere e reti di impresa, ecc.

  14. Attesa della ripresa… • Sarà comunque a passo lento: poiché i segnali sono deboli e ci sono stati cambiamenti sostanziali nei comportamenti • La crisi accelera i cambiamenti tra territori e nelle imprese e nelle famiglie • Anche la crescita economica è cambiamento:occorre governarla “giocando” d’anticipo • La ripresa per essere duratura, richiede di non fare gli errori del passato e interventi strutturali con obiettivi chiari e strategie condivise, frutto di strategie e di obiettivi di sistema • E’ evidente che occorrono interventi a livello centrale questi sono in corso: decreto del fare, decreto lavoro, ecc. e ne parleranno il Sottosegretario al Lavoro, Dell’Aringa, e il Sottosegretario alle Infrastrutture, Ghirlando.

  15. Attesa della ripresa… Tuttavia occorre tener presente che gli interventi a livello centrale vanno poi concretizzati a livello locale, ricordando che • non hanno gli stessi effetti in tutti i territori e su tutti gli operatori economici (imprese e famiglie) • molti si possono e vanno programmati e attuati a livello locale (non si deve aspettare che tutto venga fatto dall’alto): gli imprenditori sono abituati al fare! • e addirittura molti si possono e si debbono fare a livello di sistema economico locale (coinvolgimento e coordinamento) • Prima di chiudere due esempi sui cambiamenti e sulla necessità di tenerne conto

  16. Tener conto dei cambiamenti:…. nei comportamenti finanziari delle imprese… • Situazione all’inizio della crisi (bassa produttività, abbastanza alta redditività “individuale”, poca attenzione agli interessi del sistema)poco capitale proprio e forte indebitamento verso le banche (vedi grafici di appendice) • Poi minore ricorso a indebitamento bancario (gli Istituti di credito hanno ridotto notevolmente i finanziamenti), e quindi soprattutto per difficoltà di accesso al credito • le imprese hanno modificato i loro comportamenti finanziari, aumentato l’autofinanziamento e anche i motivi di ricorso all’indebitamento bancario (vedi grafici di appendice) • le condizioni di solvibilità sono quindi cambiate (vedi slide) • occorre che gli interventi e il sistema creditizio ne tengano conto • Politiche per il riequilibrio della struttura finanziaria delle imprese

  17. …condizioni di solvibilità delle società di capitale toscane

  18. …cambiamenti nei comportamenti delle famiglie • durante la prima crisi hanno utilizzato il risparmio • durante la seconda crisi hanno ridotto i consumo • e soprattutto hanno cambiato i comportamenti di consumo (vedi tabella) • Siamo sicuri che la maggiore disponibilità di reddito farà aumentare la spesa per consumi? Certamente una più equa distribuzione dei redditi la farebbe aumentare, ma per quali consumi? • Problema più importante è quello della spesa per l’abitazione (tabella che segue), in particolare per i giovani, per affitto e mutui • E’ certamente opportuno considerare a questo riguardo lo sviluppo di azioni per “aiutare” i giovani sia per l’affitto che per i mutui per l’acquisto dell’abitazione • sarebbe anche un modo (non il solo) per dare una “boccata di ossigeno” all’edilizia che è sempre un volano molto importante per lo sviluppo di altre attività economiche e quindi e della domanda interna (mettendo in moto molte piccole e medie imprese). • alcuni interventi possono e dovrebbero essere fatti anche a livello locale.

  19. Molte proposte da coordinare - 1 • Le proposte per la ripresa e lo sviluppo a livello Aretino sono tante. Ad esempio su: reti, filiere, internazionalizzazione (di questo ne parlerà il diretto dell’ICE Luongo), accesso al credito e nuova finanza per le imprese, raccordo tra scuola, università e lavoro, gabina di regia per il turismo, e così via. Non è questa la sede per discuterle. Occorre certamente coordinarle, occorre un progetto comune • Desidero comunque insistere sulla Innovazione a tutto campo (ricerca e sviluppo) e sulla necessità di sviluppare il capitale umano • In particolare i giovani (uomini e donne) non devono essere soltanto al centro dell’attenzione, ma devono essere partecipi e protagonisti dello sviluppo (spingono l’innovazione e la competitività) e importante perciò è anche la loro formazione. Questi obiettivi devono essere perseguiti come sistema imprenditoriale aretino (analisi delle “eccellenze”) • Infine, certamente la manifattura è il cuore dell’innovazione e della crescita ma soltanto se vi è sinergia tra i vari settori di attività (se si sostengono a vicenda) si raggiungono risultati soddisfacenti

  20. …Molte proposte da coordinare - 2 • Gli obiettivi e le strategie devono essere condivisi e gli interventi devono essere implementati in modo coeso da tutti gli operatori pubblici e privati, coinvolgendo i livelli territoriali • Sono fiducioso nella ripresa tenuto conto dell’impegno e delle proposte, fatte in primis da Camera di Commercio e Confindustria, ma anche dalle altre Organizzazioni imprenditoriali e sindacali e dalle Istituzioni. Importante sarà verificare i percorsi di avvicinamento agli obiettivi • Sono fiduciosonella ripresa purché si sfruttino le opportunità esistenti e si effettuino i cambiamenti necessari, e si può fare soltanto mettendo da parte gli “egoismi” individuali o di gruppo e facendo “sistema” • Sono fiduciosoperché conosco la “grinta” della popolazione della provincia di Arezzo e in particolare dei suoi imprenditori.

  21. APPENDICE STATISTICA • In questa appendice sono riportati alcune tabelle e molti grafici ripresi dai vari studi e rapporti di: • Istat • Centro Studi Confindustria • Unioncamere • Banca d’Italia (nazionale e regionale) • Unioncamere regionale • Confindustria Regionale • Irpet • Camera di Commercio di Arezzo • Confindustria Arezzo • I dati riguardano in ordine l’Italia, la Toscana e Arezzo e, quando possibile, sono presentati i confronti tra i vari livelli territoriali

  22. Italia- 1 Andamento del Pil In Italia e nell’area dell’Euro

  23. Italia - 2

  24. Italia- 3

  25. Italia- 4

  26. Italia- 5

  27. Italia - 6

  28. Italia - 7

  29. Italia- 8

  30. Italia- 9

  31. Italia - 10

  32. Italia- 11

  33. Italia– 12

  34. Toscana- 1

  35. Toscana - 2

  36. Toscana- 3

  37. Toscana- 4

  38. Toscana- 5

  39. Toscana- 6

  40. Toscana - 7

  41. Molti Toscana - 8

  42. Toscana- 9

  43. Toscana- 10

  44. Toscana- 11

  45. Toscana- 12

  46. Toscana- 13

  47. Toscana- 14

  48. Toscana- 15

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