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PROGRAMM A DE L CORSO : Economi a e regola mentazione dei siste m i di pagament o (ann o accademic o 2013/2014 )

PROGRAMM A DE L CORSO : Economi a e regola mentazione dei siste m i di pagament o (ann o accademic o 2013/2014 ) 1 . Introduzione Obiettivi del corso Le funzioni d ella moneta. Parte I^. - I principi teorico – istituzionali. 2. Le esigenze micro Il c oncetto di pagamento

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PROGRAMM A DE L CORSO : Economi a e regola mentazione dei siste m i di pagament o (ann o accademic o 2013/2014 )

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  1. PROGRAMMA DEL CORSO: Economiae regolamentazione dei sistemidipagamento (anno accademico2013/2014) 1. Introduzione Obiettivi del corso Le funzionidella moneta Parte I^ - I principi teorico–istituzionali 2. Le esigenze micro Il concettodipagamento La Monetae strumenti di pagamento Lo scambioe il regolamento I soggetti del sistema I rischi 3. Le esigenze macro Cosaè unSDP Come funziona un SDP Il ruolo delle banche centrali Liquidità bancaria e SDP Le tecnologie di pagamento SDP e politica monetaria “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  2. PROGRAMMA DEL CORSO: Economiae regolamentazione dei sistemidipagamento (anno accademico2013/2014) 1. Introduzione Obiettivi del corso Le funzionidella moneta Parte I^ - I principi teorico–istituzionali 2. Le esigenze micro Il concettodipagamento La Monetae strumenti di pagamento Lo scambioe il regolamento I soggetti del sistema I rischi 3. Le esigenze macro Cosaè unSDP Come funziona un SDP Il ruolo delle banche centrali Liquidità bancaria e SDP Le tecnologie di pagamento SDP e politica monetaria “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  3. Le esigenze sistemiche del SDP • La funzione di interesse pubblico del SDP e l’intervento delle Banche centrali • La strategia delle autorità • La cooperazione e la competizione • Il SDPe la Vigilanza sugli intermediari • Credito di ultima istanza e ELA • Parte II^ - Le realizzazioni • Il caso italiano: dal passato al presente • La situazione prima della riforma degli anni ’80 • Il ruolo svolto dalla Banca d’Italia • Le iniziative intraprese e le principalirealizzazioni • Lastrutturaattuale del SDPitaliano. • La cooperazione in Italia • 6. La sorveglianza sul SDP • I fondamenti teorici e giuridici • Le aree di intervento • Le modalità e gli strumenti di esercizio “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  4. 7. Il sistema dei pagamenti europeo La costruzione di un SDP europeo: i requisiti e le linee-guida Il sistema italiano nel SDP europeo I sistemi europei large-value. Il sistema Target e il sistema Target2 I pagamenti retail e le ACH europee Il regolamento delle transazioni su valori mobiliari Il CCBM 8. I progetti in corso e i nuovi fattori evolutivi Le ulteriori esigenze di integrazione finanziaria in Europa Le opportunità offerte da Target2 e il progetto Target2-securities Larealizzazione di un’area unica dei pagamenti (SEPA) La consolidation fra gli intermediari e fra le infrastrutture Le tecnologie di pagamento on-line 9. La nuova cornice giuridicaa livello europeo e internazionale La “Payment Services Directive”e le“Payment Institutions” La Sepa end-date Regulation L’EMIR I nuovi principi per le FMIs del G-10 e dell’IOSCO “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  5. 1. Introduzione– Obiettivi del corso(1) Oggetto – l’approfondimento deifondamenti logicie teorici del SDP; la sua struttura (partecipanti, strumenti, procedure);le riformerealizzate;il ruolo del mercatoedelle BC;i nessitraSDP,vigilanzaepolitica monetaria. Rilevanza –il SDPè unadelle infrastrutturedibaseperil correttofunzionamento delle economie di mercato;è una componenteessenziale del meccanismodi trasmissione dellapoliticamonetaria;ilsuobuon funzionamentoè condizionenecessariaperla stabilitàdegli intermediari, della moneta, del sistema finanziario Teoria-la teoria monetariaprevalenteprivilegia la funzione diriservadi valore della monetaa scapito di quella dimezzo dipagamentochelamonetasvolgenel SDP L’esperienza-la finanziarizzazione dell’economia di questi ultimi decenni non si è accompagnata conl’instabilitànel mercatodella base monetaria: anche gli aggregati monetaria caratteretransattivosono rimasti stabili in rapporto al PIL, contraddicendo la rilevanza dei rapporti di sostituzione tra monetaestrumenti finanziari Tesi - losviluppo della strutturafinanziaria producenei confrontidella monetadetenuta a scopi transattivi, oltrea un ovvio effettodi sostituzione un meno ovvio effettodi complementarietà, riconducibile all’aumento dei rischiconnesso con il forte incrementodelletransazionifinanziarieedel loro regolamento nel SDP.L’analisidelSDPconsentedi cogliereadeguatamentei nessi trafinanzaemoneta. “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  6. 1. Introduzione– Le funzioni della moneta • La teoria economica individua tredistinte funzionidellamoneta: • unitàdiconto(numerario) • riservadivalore • mezzo di scambio • i La funzione di“mezzo dipagamento” della monetaèstatain primopiano fino agli inizi deglianni ’30del secolo scorso.In seguito ha perso importanza e prevalenza a favore della sua funzione di riserva di valore. • Si sono così trascuratii problemi connessi con lasua circolazione; ci si è concentrati suquelli relativiallasuadetenzione. • I problemi legati al funzionamentodei sistemi di pagamento sonostati via via derubricati a questioni sostanzialmente tecniche. Più recentemente con l’applicazionedelle tecnologieelettronichealla trasmissionedella moneta,la finanziarizzazione dell’economiae il connesso aumento dei rischi hanno accresciuto la domandadi definitività,facendoriscoprire il ruolo centraledella monetacome mezzodipagamento. • “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  7. 2. Le esigenze micro : Concetto di pagamento (1) che cosa è il “pagamento”? Pagamento : E’ l’atto mediante il quale un operatore siliberadell’obbligazionederivante dall’acquisizionedi un bene/servizio,mediante il trasferimento della moneta dalla sua manoa quelladel venditore. Componenteessenziale:La presenza di unmezzodiscambio Monetalegalee moneta bancaria Bene/oggettoqualsiasi Potereliberatorio e accettabilitàgenerale Potereliberatorio,nonaccettabilitàgenerale Economia monetaria Economia dibaratto MultilateralismoRelazione trilaterale : •Compratore •Venditore “Doppiacoincidenzadei desideri” Relazione bilaterale : •Compratore •Venditore •Altri che accettano la moneta “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  8. 2. Le esigenze micro : Concetto di pagamento (2) Il Pagamento: origina da transazioni sia commerciali (acquisto di beni/servizi), sia finanziarie (acquisti sui mercati monetario, finanziario, valutario); è possibile grazie a un servizioresoai due scambisti da un “terzo“, coluicioè per ilqualela moneta fiduciaria(moneta legalee moneta bancaria)costituisceunapassivitàa vista. Presupposti: - moneta legalee moneta bancariacoesistono; l’assettomonetario è in atto in Italia dagli anni ’30; - la moneta diBC èofferta al pubblicoinforma di banconote e alle banche anche sotto forma di conti presso la BC - l’accettabilitàuniversaleè fondata sulla fiducia dei creditori nellapossibilitàdireimpiegarlainaltri scambi; - la capacità della banca centrale dimantenere ilvalore dello stockdi moneta nel suo complesso (non solo quella che emette direttamente), cioè di garantire la stabilitàdei prezzi. • Implicazioni : la banca centrale èperciòal centro del SDP “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  9. 2.Le esigenze micro : Monetae strumentidi pagamento Principalistrumenti di pagamento: • strumenti bancari cartacei • strumenti bancari non cartacei • strumenti postali cartacei • strumenti postali non cartacei L’utilizzodella moneta/mezzo di scambio bancaria o postale implica l’impiego distrumentibancari/postali per il trasferimento dei fondi dai relativi depositi • Caratteristichedegli strumenti: • strumentibancari(assegno) :incorporano un elemento dinaturacreditiziaequindi un rischio di credito • strumentibancarinon cartacei (es. bonifico) :consistonoin un trasferimentodiretto difondidalcontodeldebitore,quindinoncomportanorischidi credito • strumentidipagamentoinnovativi: • cartedi debito(bancomat), c.d. “monetaelettronica”,posseggono caratteristichesia della monetalegalechedi quella bancaria, offrendo i vantaggi di entrambe; • cartedicredito, consentonodi acquisire benieserviziconpagamentoposticipato; “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  10. 2. Le esigenze micro: Scambioeregolamento • I pagamentimediantemonetabancariasicompionoinduedistintefasi:Loscambiodeglistrumentidipagamentoeilregolamento. • Lo scambio dello strumento (ad es. staccoe consegna di un assegno)è indipendente daltrasferimento di disponibilitàmonetaria(movimentazione del depositobancario). L’usodi uno strumento di pagamentoè quindi basato su un rapporto di fiduciache si alimenta con il possessodi adeguate informazioni sulle contropartie sulle loro banche. Perquestola fasedello scambio èutilizzata anchepertrasferirei documentie/o tuttele informazioni chepermettonodi completareilregolamento. • La tipologia di pagamento (cash, titoli, valute) assume rilevanzaanchepergli interessi di chi gestisce il businessdei sistemi di pagamento interessati(retail-largevalue,titoli-DVP, valute-PVP) “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  11. 2. Le esigenze micro: I soggetti del SDP (1) LapiramidedelSDP BANCA CENTRALE SISTEMIDIREGOLAMENTO (Conti di regolamento) SISTEMI DI COMPENSAZIONE BANCA A BANCA B BANCA C BANCA D POSTE INTERMEDIARIO I INTERMEDIARIO INTERMEDIARIO INTERMEDIARIO INTERMEDIARIO E F G H = = = Legenda: Procedure di scambio interbancarie Clienti Relazioni bilaterali “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  12. 2. Le esigenze micro : I soggetti del SDP(2) NellarappresentazionedellapiramidedeiSDPsonoimplicitamenteconsideratiimercati(monetariefinanziari)doveisingolisoggettioperano; nonlosono,invece,iprovidertecnici(c.d. centriapplicativi) CENTRIAPPLICATIVI (C.A.) Entitàche svolgono una funzione di supporto all’operare del SDPe dei mercati C.A. Specializzati C.A. Standardizzati • Organismi che sviluppano e gestiscono specifiche applicazioni rivolte alla generalitàdegliintermediari: • •SIA(Società Interbancaria per l’Automazione) • Gestione dellaRete Nazionale Interbancaria (RNI) • Gestione della piattaforma tecnologica dei mercati finanziariitaliani • •Monte Titoli • depositario centrale e gestore della Liquid.Titoli • •Cassa di Compensazione e Garanzia • gestisce il Fondo digaranziadeicontratti • gestisce il Fondo di garanzia delleliquidazioni Società che gestiscono in competizione, sulla base di standard definiti su base cooperativa, le applicazioni informatiche attraverso cui avviene il trasferimento delleinformazionicontabili relativealleoperazioni dispostedallaclientela: - SIA (per la gestione di servizi standardizzati) •ICBPI (Servizi centralizzati) •ICCREA(Istituto centraledelle Banche di Credito Cooperativo) “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  13. 2. Le esigenze micro : I rischineiSDP L’incertezzaècaratteristicafondamentaledelmondoeconomico-finanziario. Ne derivano rischi di varia natura e gravità. Rischifinanziari Rischioperativi • Intervallotemporaletrascambioeregolamento • di credito:obbligazione non viene mai assolta • diliquidità: obbligazione non viene assolta alla scadenza • possibiliconfigurazioni: • di controparte/di corrispondente: nei confronti di unasingolacontroparte • diregolamento: nei confronti del sistema • sistemico:inadempienza provoca effetti a catena(effettodomino) •malfunzionamentidelle apparecchiature •frodi tramite criminalità tecnologica •attacchi terroristici •disastri naturali ImportanzadielevatistandarddisicurezzaneiSDP Altraclassificazioneutile •Pre-settlementrisk: •Settlementrisk: •Postsettlementrisk: rischio di una perdita economica prima della scadenza del contratto irischifinanziari di cui sopra rischi diperdite connessi con la soliditàdellastruttura legale del SDP “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

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  17. 3. Le esigenze macro : Cosa è un SDP(1) Ilsistemadei pagamenti:un’industriaconla finalità di renderepossibileilregolamentodegli scambi inmoneta :esistenza di almeno un bene da impiegare come mezzo di scambioneipossibilirapporti bilaterali, con costi minimi di: -informazione -detenzione -transazione Condizionenecessaria Moneta fiduciaria : -dotata di “universale accettabilità” - con difficoltàdimantenereneltempoquestaqualità - e costidi informazionesuperioriallamonetamerce Ilraggiungimentodiunostabileequilibriobasatosullamonetafiduciaria richiedequindi unassetto istituzionalecapace di generarefiducianelrispetto dei contratti e delle convenzioni. “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  18. 3. Le esigenze macro :CosaèunSDP (3) • Perchéil SDPpossaconfigurarsiintalmodo,storicamente sisonoandateaffermandodue funzionichiave: • lafunzionedi“intermediazione”,assicuratadagliintermediarifinanziari • lafunzionedi“garanzia”,assicuratadallebanchecentrali Definizione del SDP (BRI-1992): Un sistema dei pagamenti consiste in un complesso apparato isgtituzionale Composto di intermediari, strumenti, procedure e norme su cui si fonda la circolazione della moneta in una data area geografica. “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  19. 3. Le esigenze macro: Cosa è il SDP (4) Il sistema dei pagamenti nel sistema finanziario • Il sistema dei pagamenti quindi è l’insieme degli strumenti, delle procedure, delle norme e degli operatori volti a realizzare il passaggio della moneta da un operatore all’altro in condizioni di efficienza e di stabilità • Esso si compone di: • Strumenti di pagamento (moneta legale, assegni, bonifici, carte, etc) • Procedure di scambio: fra banche; fra banche e clienti • Procedure di compensazione e di regolamento • Infrastrutture: tecniche (reti trasmissive); organizzative (centri applicativi, depositari centralizzati) • Norme • Soggetti (banche centrali, Intermediari bancarie non bancari, Poste, gestori infrastrutture di supporto) “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  20. 3. Le esigenze macro : Come funziona un SDP(1) • Ogni transazione si compone di dueazioni concettualmenteseparate : • ilpagamento(paymentleg) libera il debitoredalla sua obbligazione • laconsegna/regolamento (deliveryleg), di un bene/servizio/assetfinanziario al creditore • Nelcasodellamoneta legale,ilpagamentosicompieconilsemplicepassaggiodi manodella banconota • Nel caso della moneta bancaria, il pagamento avviene attraverso l’utilizzo di strumentie diservizi dipagamento con: • diversità del momentoe del luogo in cui avvienela transazionedaquelliincuiavviene il regolamento • implicitamenteo esplicitamenteun’estensionedicredito fra le parti • Assumono un ruolo cruciale ll’Agente di regolamento (Banca centrale) e gli intermediari del creditoreedeldebitorechedevonoessere“partecipantidiretti”alSDPinterbancario, aprendo conti specifici presso la BC “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  21. 3. Le esigenze macro : Come funziona un SDP(2) • A)Pagamentocon moneta legale • banconote A Debitore B Creditore • B)Pagamentoconmoneta scritturale • Banca centrale A Debitore Banca di A Banca di B A Debitore B Creditore Regolamentodella“gamba pagamento” “gamba pagamento” “gamba consegna” Sistema dei pagamentiinterbancari Legenda: “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  22. 3. Le esigenze macro : Come funziona un SDP (3) “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  23. 3. Le esigenze macro : Il ruolo delle banche centrali nel SDP(1) Per capireil ruolo della BCnel SDP bisognaprimacapire lamoneta Perstudiarela monetaènecessario: partire da strutturedi scambio decentrate ipotizzarel’esistenzadelrischio ipotizzareuna informazioneimperfetta ipotizzarel’esistenza di costi di transazione • • • • In un mondo neoclassico: scambi accentrati(banditore) perfettainformazione costi di transazione nullio trascurabili perfettafiducia • • • • Inunmodellodiequilibriogeneralelamonetanonavrebbealcunaragionediessereperchèinessenzialeeinefficiente.La ricongiunzione del ‘presente'con ilfuturo'puòesseresvoltomegliodaqualunquebenedurevole • La moneta nonè assimilabile a un bene.E’una'istituzionesociale'chepersorreggersiha bisogno digenerare fiducianel suo potere di acquisto futuroenellaconvenzione sociale sucuipoggia lasua circolazione. In questaconvenzione va compresoancheil SDP • “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  24. 3. Le esigenze macro: Il ruolo delle banche centrali nel SDP(2) • OriginedelleBC:è strettamentelegata all’esigenza di: • emetterepassività accettateda tutti gli operatori economici • rafforzarela fiducia in un SDP basatosulmoneta fiduciaria • assicurarelastabilitàel’efficienza • FunzionidelleBC:la funzione svoltanel SDPcostituisceil compito“primigenio”rispettoa quelli della politicamonetariae della vigilanza • Basemonetaria :in un SDPfondato sulla moneta fiduciaria, la base monetaria èlo strumentoche attribuisce“finalità”alle transazioni. Sulla centralità della base monetaria si fonda la centralità della BC nel sistema monetario;è attraversola regolazione della sua offertache la BC persegue gli obiettividipoliticamonetaria. Missione: La missione delle BC è quindi controllare l’offerta di base monetaria, sorvegliare il SDP, vigilare sul sistema bancario per garantire la fiducia nella moneta • . Larilevanzaautonomadelruolo delleBCnelSDPsifondasull’esistenzadiun“interessepubblico”albuonfunzionamentodelsistemamonetario. E’nelmercatomonetariochelapoliticamonetariaprendecorpo,con il regolamentodelleposizionidebitorieinsortetrabancheoincontropartitadi titoli. Politica monetaria, sistema dei pagamenti e vigilanza sugli intermediari sono tre aspetti complementari e interconnessi dell’attività di central banking. Nellosvolgimentoquotidianodeipropricompiti, le BCverificanoconcretamente ilnesso traSDP,mercatimonetarie finanziari, politicamonetariaevigilanza. “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  25. 3.Leesigenzemacro: LiquiditàbancariaeSDP(1) • Nei SDP transita ogni giorno un flusso gigantesco di denaro: ades.nel sistema europeoTARGET nel 2006 sono transitati in mediacirca 330 mila pagamenti al giorno per un valore superioreai 2.000 miliardi di Euro dei quali 51 mila transazioni perun contravaloredi 195 miliardi di Euro sono attribuibili al sistema dei pagamenti italiano. Nel 2012 nel sistema Target2 sono stati trattati più di 334 mila pagamenti al giorno per quasi 2.500 miliardi di valore; nella componente italiana di Target2, Target2-BI, sono transitati nel periodo in media giornaliera 34.500 pagamenti (per il 10% di tutto il sistema) per un valore di 126 miliardi (pari al 5%). • La dimensione dei flussi gestitipone importanti problemi legati al rischiodi regolamento e al costodellaliquidità. Il controllo del rischio è compito delle autorità monetarie; la gestione della liquidità è compito primario delle banche, anche a livello infragiornaliero. • Lagestionedella liquidità vieneeffettuatasulla base di previsioni dicassasul fabbisognodi base monetaria(cassa, disponibilità sui c/cpressola BC, saldi liquidi sui c/cdi corrispondenza,lineedicredito presso la BC, accensione di depositi interbancari) alle diversescadenze. • Ottimizzareiltimingdei flussi dipagamentodiventaessenzialepercontenere il fabbisogno di fondiliquidi all’interno della giornata operativae raggiungere il saldo desiderato per fine giornata sulconto di riserva/regolamento(“conto di gestione”) della banca. “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  26. 3.Leesigenzemacro: LiquiditàbancariaeSDP(2) • Nella gestione della liquiditàinfragiornalierac’èil rischio che prevalgaunequilibrio inefficiente. A uninteressecollettivoa sincronizzarel’invio dei messaggi di pagamentoeadanticiparnel’invio,si oppone infatti un incentivo individuale a posticipare tale invio a dopo aver ricevuto i pagamenti in entrata, per scaricareil costodellaliquidità sulle altre banche partecipanti. • Crucialediventa il ruolodella BCnel promuovereil coordinamentofra gli operatori quindi:sia nell’organizzazione delSDP; sia nellagestioneinfragiornaliera della liquiditàegiornaliera della domandadi riservebancarie,attraversola concessionedi credito al sistema bancario (per finalità di PMe buon funzionamento del SDP). • La sceltadell’Eurosistemaè stataquella di rendere disponibile la liquidità infragiornalieraa costi molto bassiein quantità elevata(illimitata, gratuita, al solo costo opportunità delle garanzieintitoli). • Per evitare interferenze con la politica monetaria (creazione di BM) viene disincentivato lo spillover del credito infragiornaliero, con la sua trasformazione in un’operazione overnight a tasso penalizzato. “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  27. 3. Le esigenze macro : SDP e politica monetaria(1) SCHEMA OPERATIVO DI POLITICA MONETARIA E RIDISTRIBUZIONEDELLA LIQUIDITA’ BANCARIA BCE CANALISDP BCN BCN BCN BCN C C B M T A R G E T BancheMaggiori BancheMaggiori BancheMaggiori BancheMaggiori Banche Banche Banche Banche minori minori minori minori MERCATO INTERBANCARIOMID-MERCATO TELEMATICO SEBC “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  28. 3. Le esigenze macro : SDP e politica monetaria(2) SDP e Politica monetaria Il SDPè il canale attraverso il quale passa lapolitica monetaria: l’efficienza del SDP è una condizione necessaria perl’efficacetrasmissione degli impulsi al sistema • • Ogni specifica“tecnologia di pagamento” utilizzatanel SDP si riflettesulla velocità di circolazione della monetae quindi sulla domanda di riserve da parte delle banche e sui tassi d’interesse • Minori sonoirischi che si profilanonel SDPe più altaè la probabilitàche le decisioni dellaBC,circa la creazione dimoneta,siano funzionali all’obiettivo della stabilità dei prezzi:si realizza maggiore autonomia della BC nellesuedecisioni di politicamonetaria Maggioreè l’utilizzo della moneta di bancacentrale neiregolamenti interbancarie maggiore è la reattività del sistema monetario • “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  29. 3. Le esigenze macro: “Le tecnologie di pagamento”. I fattori di cambiamento (1)(1) • INTEGRAZIONEDEI MERCATI • MAGGIORECONCORRENZA – INNOVAZIONETECNOLOGICA – FINANZIARIZZAZIONEDELL’ECONOMIA – AUMENTO E CONCENTRAZIONE DEIPAGAMENTI DA REGOLARE – GLOBALIZZAZIONEDEIMERCATI – NUOVIOPERATORI – INTEGRAZIONE EUROPEA EAMPLIAMENTODELL’AREA – NUOVIPRODOTTIE SERVIZIDIPAGAMENTO MAGGIORI RISCHI DI INSTABILITÀFINANZIARIA MAGGIORE DOMANDA DI DEFINITIVITA’DEI PAGAMENTI “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  30. 3. Le esigenze macro: Le “tecnologie di pagamento”(2) Nei paesi moderni,grazie alle nuove tecnologie disponibili, i pagamentiinterbancarivengono trattatiutilizzando quattro diverse “tecnologiedipagamento”, con diversa rilevanza e diverso segmento di applicazione: 1. Compensazionebilaterale(bilateral netting)con regolamento sui conti reciproci di corrispondenza (utilizzata in gran parte nei pagamenti crossborder) 2. Compensazione multilaterale(multilateralnetting)con regolamento in moneta di B.C.a fine giornata o, più recentemente, anche a livello infragiornaliero 3. Regolamento bilateralesu baselorda (real time gross settlement system-RTGS)in moneta di B.C, caratterizzato da alcune varianti organizzative e operative: • • • RTGS “puro” RTGS con liquidità infragiornaliera RTGS con“liste di attesa centralizzate” 4. Sistemiibridisono il frutto degli sforzi voltia ridurrei costi associati altrade-off tra efficienzae sicurezzaneisistemilordi e netti: sono soluzioni intermedie fra i sistemi di tipo 1. e 3. “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  31. 3. Le esigenze macro: Le “tecnologie di pagamento”(3) Vantaggi Svantaggi Compensazionebilaterale •scarsatrasparenza •competizione a favore delle grandibanche •rischiodiconflittodi interessi •scarsoricorsoallamonetadi BC •riduzione efficacia politica monetaria •gestionerapporti su basebilaterale •massima flessibilità •condizioni subase direciprocità Compensazione multilaterale •assicurafinalitàafine giornata •risparmiodi liquidità •regole/convenzioni certe •possibilitàdirischi sistemici •il sysnonchiudesec’èancheunsoloincapiente •possibilitàdimoralhazard •rischio di perditacontrollomonetario •finalitàdei pagamenti afinegiornata Regolamentobilateralesu baselorda •gestionerapporti su basebilaterale •assicuralafinalitàimmediata •minimizzazione rischifinanziari •Il sistemaèsemprein grado dichiudere •sensibilizzazione deglioperatorisulrischiodicontroparte •necessitàdi disponibilità di liquidità infragiornaliera •rischio di “gridlock” •cancellazione afinegiornata “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  32. 3. Le esigenze macro : Le “tecnologie di pagamento”(4) Accordidicompensazioneeregolamento:Implicazioni 100 BANCAA BANCAB 40 40 10 10 50 450 30 5 BANCAC “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  33. 3. Le esigenze macro : Le “tecnologie di pagamento” (5) • Esiste un assetto ottimale del SDP? • E’ indubbio che vi sia un interesse sociale all’individuazione di un “assetto ottimale” del SDP; • L’assetto ottimale è funzione delle caratteristiche della struttura finanziaria, dell’organizzazione dei mercati, del ruolo dei poteri pubblici, delle caratteristiche della tecnologia, che si configurano in modo diverso da paese e paese • La configurazione “ottimale” non è identificabile in astratto, ma richiede una verifica costante dei costi e dei benefici dei sistemi (Small Value Transfer Systems –SVTS, Large Value Transfer Systems-LVTS) • Vanno quindi valutati i trade-off rischio/costo e rischio/efficienza e la presenza di esternalità “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  34. 3. Le esigenze macro: Le "tecnologie di pagamento”(6) Confrontotratecnologiedipagamentointerminidi:efficienza, rischio, costiedesternalità “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  35. 4.Le esigenze sistemiche : La funzione di interesse pubblico e l’intervento delle Banche centrali (1) NELLE MODERNE ECONOMIE L’INTERVENTO DELLE BANCHE CENTRALI TROVA FONDAMENTO NELL’ESPOSIZIONE DEI SISTEMI INTERBANCARI AL RISCHIO DI CRISI SISTEMICHE E NELLA PRESENZA DI CARENZE DI MERCATO. • OBIETTIVOFINALE • FIDUCIANELLAMONETA • SUISISTEMIINTERBANCARI • SUGLISTRUMENTIDIPAGAMENTO OBIETTIVIINTERMEDI • AFFIDABILITA’ • EFFICIENZA • • ASSICURAREL’ORDINATOFUNZIONAMENTODEISISTEMIDICOMPENSAZIONEEREGOLAMENTO SALVAGUARDIA DEICANALI DITRASMISSIONEDELLA POLITICA MONETARIA • COMPETENZE E LINEE DI POLICY NEL SEBC • IL SEBC DEFINISCE GLI OBIETTIVI E I PRINCIPI GENERALI DELL’AZIONE DELL’EUROSISTEMA • LE BCN E LABCE SONORESPONSABILI DELLA LOROATTUAZIONE • PERLEAREE NON DI PERTINENZADELL’EUROSISTEMAGLI INTERVENTI DELLE BCN DEBBONO ESSERE COERENTI CONIPRINCIPI GENERALI DEL SEBC • LE AUTORITA’ SALVAGUARDANOI PRINCIPI DI CONCORRENZA FRA GLI INTERMEDIARI/PRODUTTORI “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  36. 4. Le esigenze sistemiche: La funzione di interesse pubblico e l’intervento delle Banche centrali(2) • Le banche centrali hannosostanzialmente tre strumentia loro disposizione perintervenire nel SDPe perseguire gli obiettivifinali ed intermedi (stabilitàdel sistema finanziario,integrità, sicurezzaedefficienzadelSDP): • Provvedere direttamente all’offertadiretta diservizi (Operationalrole) • Esercitare la SorveglianzasulSDP (Oversight) • Promuovereecoordinareiniziativeinterbancarie(catalystrole) • ° • L’effettivo interventodirettodellesingole BCnel SDPè spiegato da: • tradizioni storiche • previsionilegislative • specifiche previsionistatutariedelleBC • Negli anni piùrecentisi è osservato un maggiorecoinvolgimentodelleBC nella gestione diretta diservizidi pagamento,soprattutto all’ingrosso, ma anche al dettaglio, euna progressivaarmonizzazione delleloro funzioni all’internodelSEBC(rispetto dei principi del PolicyStatementdell’Eurosistema -agosto2005- nell’offerta di servizi riguardanti i pagamenti retail; monopolio naturale nella gestione di sistemi large-value su base lorda) “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  37. 4. Le esigenze sistemiche: La strategia delle BC e delle altre autorità nel SDP Gli elementi che caratterizzano la strategia delle Banche centrali e delle altre autorità pubbliche nel disegno dei sistemi di pagamento in Europa sono stati e sono: L’introduzione di norme e principi miranti a limitare i rischi nei sistemi e a promuoverne l’efficienza e la sicurezza L’introduzione di sistemi di regolamento lordo in tempo reale per le transazioni monetarie e, più recentemente, anche per quelle in titoli 3. L’adozione di schemi di “consegna contro pagamento” (DVP – Delivery Versus Payment) per le transazioni in titoli e “pagamento contro pagamento” (PVP – Payment versus Payment) per lo operazioni in cambi 4. Lo sviluppo di una autonoma funzione di Sorveglianza del SDP da parte delle Banche centrali La realizzazione di un’area unica per i pagamenti retail (SEPA) L’apertura, più recentemente, dei servizi di pagamento a operatori non bancari. “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  38. 4. Le esigenze sistemiche: cooperazione e competizionenelSDP(1) Lacooperazioneelacompetizionedegli operatori nelSDP Essendo una economia di rete, la cooperazione svolge un ruolo cruciale nel SDP, al fine di definire assetti e procedure operative standardizzate e condivise capaci di minimizzare i costi e i rischi insiti nel trasferimento della moneta. • • la complessità degli assetti del SDP, la molteplicità degli attoricoinvolti,spesso in concorrenza fra loro, possonodeterminare però : • difetti di coordinamento (coordinationfailures) • carenzedi mercato (marketfailures) • • lapresenzadiesternalità negative accentua il rischio di market failures: • asimmetrie informative • imperfezioni nell’organizzazionedel mercatodeiservizi dipagamento • “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  39. 4. Le esigenze sistemiche : CooperazioneecompetizionenelSDP(2) E’ difficile o improbabile ilraggiungimento spontaneodellamassimautilitàsocialenell’offertadiservizi • È necessario ungiustomixtraconcorrenzaecooperazionecapace di: • -perlasingolabanca:ottimizzazionediobiettividiredditoe dicrescita aziendali nel medio-lungoperiodo • perl’autoritàmonetaria:perseguire obiettivi di stabilità, sicurezzaedefficienzadi sistema • per l’industria deiservizidipagamento nel suo complesso:permettere la competizionesul prezzoesul prodottoela cooperazionenella progettazioneerealizzazione delleinfrastrutture disupporto “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  40. 4. Le esigenze sistemiche: SDP e Vigilanza sugli intermediari (1) • Il sistema dei pagamenti rappresenta una importante fonte potenziale di contagio fra i sistemi finanziari di paesi diversi se collegati fra loro dai SDP. • Pertanto: • L’organo di vigilanza non può restare estraneo agli sviluppi nei SDP che possano produrre effetti sulla struttura del mercato creditizio, la stabilità dei singoli intermediari e dell’intero sistema finanziari • D’altra parte la funzionalità del SDP è influenzata dalla stabilità e dalla solidità delle banche che vi operano • Vi è perciò un interesse che i partecipanti al SDP siano soggetti a vigilanza • In caso di crisi del sistema o di un intermediario per il SDP e la Vigilanza rileva la funzione di “prestatore di ultima istanza” della BC; emerge però un rischio di “moral hazard” • La Vigilanza deve assicurare che le banche partecipanti al SDP siano solide, con adeguate capacità manageriali, organizzative e informatiche • La liberalizzazione recente di alcune attività nel SDP ha reso necessario una estensione della Vigilanza a nuovi intermediari non bancari e una ancor maggiore cooperazione fra Vigilanza e Sorveglianza “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  41. 4. Le esigenze sistemiche: SDP e Vigilanza sugli intermediari (3) DIFFERENZE SORVEGLIANZA VIGILANZA obiettivi intermediobiettivi intermedi Efficienza e affidabilità dei circuiti di Stabilità singoli intermediari Pagamento, finalità dei pagamenti, Stabilità ed efficienza enti vigilati Continuità di servizio Poteri Poteri Competenza esclusiva BI Competenza BI, ma poteri Ministero Poteri normativi anche di rango primario dell’Economia regolamentari e in caso di (TU bancario) crisi aziendali. Poteri normativi di rango secondario Campo applicativo Campo applicativo Il sistema dei pagamenti nel suo insieme I singoli intermediari Profili temporaliProfili temporali L’operatività di breve periodo dei sistemi La stabilità di medio e lungo periodo degli intermediari “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  42. 4. Le esigenze sistemiche: Credito di ultima istanza e ELA (1) • Le BC concedono credito al sistema bancario per impedire o circoscrivere possibili crisi finanziarie ed evitare effetti domino che aggraverebbero la crisi • Il credito di ultima istanza dà a singole banche l’opportunità di superare crisi temporanee di fiducia non giustificate dalla situazione patrimoniale effettiva • Si pone per la BC il problema di valutare se la banca sia in crisi versi in una semplice illiquidità ovvero si trovi in situazione di insolvenza • La concessione del credito di ultima istanza è responsabilità del SEBC, non più delle singole BC (si riflette sulla creazione di base monetaria) • Nella responsabilità delle BCN è lasciato l’utilizzo dello strumento dell’Emergency Liquidity Assistance (ELA): costi e rischi associati rimangono a livello domestico. Sono previsti scambi di flussi informativi verso l’Eurosistema per assicurare il controllo monetario (creazione di base monetaria) e per le eventuali implicazioni cross-border “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  43. 5. Il caso italiano: dal passato al presente - Lasituazioneprima della riforma degli anni ’80 Dallametàdeglianni’80,laBI haposto il problema diunaprofondariformadelSDP • L’analisiper strumento mostrava: • l’importanza dei servizi postaliera maggioreinItaliacheinaltripaesi • l’assegnoera lo strumento bancario più diffuso, ma ridotta con accettabilità • era scarsala rilevanza della procedura bonifici edelle altre procedure elettroniche • la moneta legale aveva un ruolo moltopiùelevato che in altri paesi “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  44. 5.Il caso italiano: dal passato al presente- Il ruolo svolto dalla Banca d’Italia • LA BI HA INDIRIZZATO LE RIFORME, IN LINEA CON IL RUOLO E LE • FINALITA’DELLE BC NEL SDP, PER: • assicurarela“finalità”dei pagamenti • rendere minimoil rischio di crisi sistemichein casodi insolvenza diun intermediario nel SDP • sopperireallecarenze delmercatoe favorire lo sviluppo dei mercati finanziari, con particolare riferimento al mercato monetario • NELLA PRATICA, HA OPERATO ATTRAVERSO: • L’ammodernamento dei sistemi e dei servizi da essa resi e gestiti • 2. Il ruolo di catalizzatore del cambiamento, promuovendo e coordinando l’azione degli intermediari/operatori e delle loro sedi di cooperazione “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  45. 5. Il caso italiano: dal passato al presente – il ruolo e l’ambito della cooperazione BI conleAssociazioni di categoria egli intermediari per Interoperabilità ABI,CIPABanchePostee altrioperatori StandardizzazioneInnovazione BI conaltre funzioni della Bancaeconl’U.I.F, per TrasparenzaFrodi/Rischiooperativo Rischiodireputazione Gestionedelle crisi Controllo rischio sistemico Antiriciclaggio Vigilanza sugliintermediari Sorveglianza suimercati U.I.F. BI con le altre autorità Min Economia Garante Privacy AIPA CONSOB Antitrust Norm. Tesoreria e supp. legisl. Tutela della riservatezza Sicurezza informatica Controllo rischio sistemicoConcorrenza “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  46. 5. Il caso italiano : dal passato al presente – Leiniziativeintrapresee le principali realizzazioni (1) OBIETTIVI • INTERVENTI • REALIZZAZIONE DIPROCEDURE INTERBANCARIEE DI COMPENSAZIONE SPECIALIZZATE PER TIPOLOGIA DIPAGAMENTI • AUTOMAZIONE DELLE PROCEDURE DI GESTIONE DEIPAGAMENTI • SVILUPPOMERCATITELEMATICI DEI TITOLIDISTATO (MTS)E DEI DEPOSITI INTERBANCARI (MID) • MOBILIZZAZIONE DELLA RISERVA OBBLIGATORIA • REGOLAMENTO DEI PAGAMENTIINTERBANCARIIN BASEMONETARIA • ANNI 87-90 • AUMENTO DELL’EFFICIENZA • NELL’ESECUZIONE DEI PAGAMENTIE NELLA FUNZIONALITA’ DEIMERCATI • CREAZIONE DI UN SISTEMA DI REGOLAMENTO IN TEMPO REALE (BI- REL) • SPECIALIZZAZIONETRAOPERAZIONI ALL’INGROSSOEAL DETTAGLIO • COLLEGAMENTO CON IL SISTEMA DEI PAGAMENTIEUROPEO (TARGET) • SVILUPPODEL SISTEMA DIUTILIZZO CROSS-BORDER DELLEGARANZIE (CCBM-CORRESPONDENTCENTRAL BANKINGMODEL) • _ Le riforme riguardanti gli assegni • MINIMIZZAZIONE RISCHIO SISTEMICO • INTEGRAZIONE DEL SISTEMA ITALIANO NELL’UE • SOSTEGNO ALPROCESSODI RISTRUTTURAZIONE DEI • MERCATIIN ITALIA ANNI 94-98 “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  47. 5. Il caso italiano : La situazione pre-riformaeleiniziativeintraprese(2) • INTERVENTI • POTENZIAMENTO DI BIREL(NEWBIREL): NUOVE FUNZIONI DI GESTIONE DELLA LIQUIDITA’ E ADOZIONE STANDARD TECNICIINTERNAZIONALI (SWIFT) • TESORERIA STATALE TELEMATICA • EVOLUZIONE DITARGET • SVILUPPOFUNZIONE DI SORVEGLIANZA SUL SISTEMA DEIPAGAMENTI • PASSAGGIO LIQUIDAZIONETITOLI DALLA BANCA D’ITALIA ALLAMONTETITOLI • PERSEGUIMENTO DELLA PIU’ ELEVATA ARMONIZZAZIONE POSSIBILE IN TERMINI FUNZIONALI, NORMATIVIE TECNICI • SVILUPPODITARGET2 • CENTRALE ALLARME INTERBANCARIA (CAI) • SVILUPPODELPROGETTO SEPA (SINGLEEURO PAYMENTSAREA) • INTEGRAZIONE SISTEMI DIREGOLAMENTOTITOLIE CONTANTE(T2S-TARGET2-SECURITIES) • SERVIZI DI GESTIONE DELLE RISERVE IN EURO(ERMS-EUROSYSTEM RESERVE MANAGEMENT SERVICES) OBIETTIVI • Avvio di Target • Cessione titoli di stato a Monte Titoli • Costituzione Express e Express II • Nuovo Birel • Tesoreria telematica • RUPA e SIOPE • ASSECONDARELEFORZE DI MERCATO • RAFFORZARELE CONDIZIONI DISTABILITA’ FINANZIARIA • AUMENTARELA CAPACITA’ COMPETITIVA DELLAPIAZZA FINANZIARIAITALIANA ANNI 1999-2003 • MAGGIORE INTEGRAZIONE FINANZIARIA NELLA UE • SALVAGUARDIA DELLA PARITÀ CONCORRENZIALE TRALE DIVERSE COMUNITÀ BANCARIE NAZIONALIETRA GLI ANCILLARYSYSTEM. • NUOVI SERVIZIE PIÙ ELEVATILIVELLIDI ARMONIZZAZIONE • CONTINUITÀ DEL SERVIZIO • ALLARGAMENTO DELL’UE ANNI dal 2004 aseguire “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  48. 5. Il caso italiano: dal passato al presente –Leiniziativeintraprese e le principali realizzazioni (3) • Lariforma del SDP viene avviata nel 1989 lungo quattro direttrici : • La riduzione dei tempi di trasferimentodei fondi • La generalizzazione del regolamento in base monetaria • L’aumentodel livellodi integrazione • L’estesa applicazione delle tecnologie informatiche • La riforma parte con 9 progetti pianificati e implementati nel primo biennio.Portano ai primi importanti risultati, ma soprattutto pongono le basi per gli sviluppi successivi. • Riforma dei sistemi di regolamento:in primo luogodella compensazione (centralità della stessa eaumento dei pagamenti regolati in moneta di BC già nei primi anni: da 6 a 22 volte il PIL dal 1988 al 1992; utilizzo ancora marginale della“movimentazionedirettadeiconti”–RTGS“puro”) • aumento dell’efficienza dei servizi di pagamento offerti alla clientela attraverso innovazioni di processo (es. troncamento degli assegni) e di prodotto (utilizzo delle cartedidebitosuiPOS/ATM). Attraversolariduzionedeitempidiesecuzionedelleoperazionidi pagamentosi sono create le condizioni per una riduzione dell’utilizzo del contante. “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

  49. 5. Il caso italiano:dal passato al presente - Le iniziative intraprese e le principali realizzazioni (4) In parallelo alle riforme nel sistema dei pagamenti, che contribuiscono ad una più elevata fluidità nella circolazione dei fondi detenuti dalle banche presso la BC, vengono introdotte importanti innovazioni che favoriscono lo sviluppo dei mercati finanziari. dello stock) (3-5-7% su base •riforma della riserva obbligatoria(1990): parziale mobilizzazione infragiornaliera, nel rispettodell’obbligo medionel periodo di mantenimento •creazione del mercato telematico dei titoli di stato (MTS,1988): la sua operatività a partire dal 1990 aumentainmodosignificativoaseguitodelleriformenelsettoremonetario(volumedegliscambiinrapportoal valorecomplessivodeititolidistatoincircolazionepassadal7,9%del1989al41,7%del1990);nel1990viene istituito uncontoaccentrato titoli (CAT) gestito dalla BI per favorireilregolamento (sul modello DVP) dei contratti •creazionedelmercatotelematicodeidepositi interbancari (MID,1990),conregolamentoautomaticoin monetadiBC;gliscambimedigiornalierisonopassatida6milamiliardidilirenel1990,a13milanel1992ea 20milanel 1993,soprattuttonel compartoovernight IlMIDèdivenutoilluogoprivilegiatodell’aggiustamentodelleposizionidiliquiditàdopol’utilizzo dei fondi di proprietàdelleaziendedicredito.L’aumentatospessoreelacrescitadiefficienzadeimercatisisonoriflessisulla significativitàdei tassi di interesse: •quelliespressidalMTSsonodiventatiunessenzialepuntodiriferimentoper i titolidinuovaemissione •levariazionideitassidimercatomonetariohannoacquisitosempremaggiorecapacitàsegnaleticadegliindirizzi dipoliticamonetaria(lavolatilitàdeitassiovernightsièridottaacircaunquartodi quellaprecedentedal44al12percento). Economia e Regolamentazione dei sistemi di pagamento – D.ssa Rita Brizi”

  50. 5.Il caso italiano: dal passato al presente. Le iniziative intraprese e leprincipali realizzazioni (5) Lariformadellaproceduraditrattamentodell’assegno • L’assegnoèunostrumentodipagamentocheinItaliahaunruolorilevantesebbenefrenatoda unanonpienaaccettabilitàtraglioperatorieconomici • Bancad’ItaliaeAbipubblicanonel1995ilLibroBiancodell’Assegnodacuiemergonodue lineediazione: • -razionalizzazione del circuito interbancario per lo scambio • -rafforzamentodella fiducia nello strumentoaumentando i presidia tuteladella sua circolazione • Nellasecondametàdeglianni’90BIesistemabancariointervengonoperrazionalizzareil circuito perlanegoziazioneelettronica degli assegni diimporto contenuto: • adattamentodellachecktruncationperpotertrattareperviatelematicatuttigliassegnidi importocontenuto • realizzazionedellaprocedura“esitoelettronico” perconsentireallebanchedisegnalare gli assegni impagati per via telematica anziché con la riconsegna materiale del titolo • interventiorganizzativicircalemodalitàperloscambiomaterialedegliassegnidiimporto superioreallimiteditroncamento:concentrazionesullesoleStanzediRomaeMilano,icui capi stanza in qualitàdi pubblici Ufficiali: • rilascianosurichiestadellabancatrattaria,la“dichiarazionesostitutivadelprotesto” pergli assegniinsolutinegoziatiincompensazione • comunicanomensilmenteglielenchideiprotestiaiPresidentidelleCameredicommercioperla pubblicazionenel Registroinformaticodei protesti • trasmettonoai Prefetti i rapporti di accertamento degliillecitiamministrativiriguardanti • l’emissione di assegnisenza autorizzazione e senza provvista “Economia e Regolazione del Sistema dei Pagamenti" – Dott.ssa Rita Brizi

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