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Reti reputazionali

Reti reputazionali. Rosaria Conte LABSS/ISTC-CNR. Reti reputazionali. Secondo Dunbar (1998), il gossip ha svolto un ruolo paragonabile al grooming nella specie umana Il gossip trasmette informazione reputazionale, dichiarata come non necessariamente vera né affidabile. Reputazione.

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Reti reputazionali

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Presentation Transcript


  1. Reti reputazionali Rosaria Conte LABSS/ISTC-CNR

  2. Reti reputazionali • Secondo Dunbar (1998), il gossip ha svolto un ruolo paragonabile al grooming nella specie umana • Il gossip trasmette informazione reputazionale, dichiarata come non necessariamente vera né affidabile

  3. Reputazione • Metavalutazione: ciò che si pensa o si dice su un target (Conte e Paolucci, 2002) • Target • Beneficiario • Valutatore • Terza parte o gossiper • Non assume responsabilità • Né si impegna sul valore di verità della valutazione trasmessa

  4. Reti reputazionali Vs reti fiduciarie • Le prime • circolano maggiore informazione (reti più ampie) • riducono incertezza • Ma • meno affidabili…

  5. Rete Reputazionale • Basata sulla trasmissione di metavalutazione anche ad estranei, • A che cosa serve esattamente? • Non ha i limiti della teoria della mente • E non comporta responsabilità e ritorsione • Quindi • allarga la rete informazionale RR > RF

  6. Benefici e costi della valutazione sociale • Diretta = basata sulla propria esperienza • Benefici (B): moderati (info insufficiente) • Costi (C ): alti (info pagata a proprie spese) C eccede B • Indiretta = • Rete fiduciaria • Benefici: moltoalti (info più ampia) • Costi: moderati: • Atto comunicativo, baso e costante • Trasmissione a destinatari indesiderabili, • Ritorsion

  7. Costi della comunicazione nelle reti fiduciarie • Risparmia i costi dell’acquisizione della informazione • Ma mantiene quelli della trasmissione B maggiore-uguale C A volte C eccede B • È possibile ridurre i costi senza ridurre i benefici? • Vediamo se la reputazione ci può aiutare…

  8. Proprietà della trasmissione di reputazione • manca l’impegno personale del gossiper. • manca la responsabilità sulla credibilità e sulle conseguenze (“Mi hanno detto che…”) Implicita fonte di rumore Autore della valutazione indefinito

  9. Effetti sul comportamento in rete • Riportare credenze di fonte indefinita • Impedire al target di difendersi dall’accusa • Accusa infalsificabile • Bassi costi di trasmissione per i partecipanti • Può essere praticata da chiunque • Previene l’ escalation dell’aggressione e la violenza: i gossiper trasmettono perché possono nascondersi dietro una fonte indefinita, • Corre veloce (specie la calunnia) • Prima che l’innocenza della vittima possa essere provata la sua reputazione viene rovinata

  10. Gossip in società tradizionali Le socieyà tradizionali sono società di sussistenza (tutto ciò che è prodotto è destinato al consumo) a tradizione orale. “Chiunque abbia obbedito alla natura trasmettendo un pettegolezzo Prova il sollievo esplosivo Che accompagna la soddisfazione Di un bisogno primario.” Primo Levi “Sul pettegolezzo," 1986).

  11. Cooperazione o competizione? • Con lo studio di Gluckman (1963), il gossip diventa un oggetto degno di studio • Ma manca una visione coerente (Levinson and Ember, Enc. Cult. Anth., 1997): • Coesione sociale (mantenimento del gruppo; Gluckman, 1963) • Conflitto sociale (alleanza-contro, Colson, 1949; ecc.). • Definizione formale (Brenneis, 1987; Besnier, 1989; Brison, 1978; etc.), • le caratteristiche del gossip • relazioni e ruoli coinvolti • narrativa.

  12. Il Fatufatu dei Nakulaelae • Il gossip di particolare efficacia dei Nukulaelae spesso “pausa drammaticamente nei momenti strategici” (Besnier, 1989) • in attesa di interiezioni o commenti degli interlocutori • sulla natura scandalosa della narrativa Atollo dell’oceano Pacifico

  13. Il Talanoa a Bhatgaon • Talanoa (tah-lah-NO-ah) è un tipo di linguaggio degli abitanti Hindu del villaggio di Bhatgaon nelle Fiji, descritto da Donald Brenneis (1978). • Gossiper e audience non si distinguono chiaramente perchè il gossip è creato congiuntamente da tutti i partecipanti.

  14. Relazioni sociali in Talanoa • 2 relazioni: • Gossiper verso target: limita l’identificazione • Gossiper verso gossiper: • Impedisce reazioni ritorsive • Lascia i destinatari liberi di formarsi opinioni autonome. Villaggio Talanoa

  15. Narrativa in Talanoa: il Bole • Un requisito del talanoa che emerge dalle trascrizioni è l continuo ripetuto uso del “bole” (lett. terza persona sing. del presente del verbo “parlare”), usato come • “ho sentito dire” o “dicono” • riferito ad una fonte indefinita. • In entrambi i casi l’uso del “bole” consente a chi parla di mantenere le distanze da ciò che dice: non riferisce la sua opinione ma rumori.

  16. Talanoa • Talanoa non può essere compreso senza conoscenza preesistente • Pesante uso di metafora, ironia, etc., lasciando intendere che ciò che è nascosto è più di quanto si dice. • Personaggi indefiniti • La fonte • Anche il target non viene mai nominato esplicitamente.

  17. Gli Hopi • Bruce A. Cox (1970) ha studiato l’uso del gossip nella riserva Hopi in Arizona, 11 villaggi • Il gossip comincia quando l’autorità politica è monopolizzata da un gruppo. • I meno potenti usano il gossip per tenere l’ autorità sotto controllo e per formare alleanze. • Le vittime non possono sfuggire, • La fonte non viene rivelata, • L’evidenza accusatoria non è né prodotta né sconfermata. Hopi in Arizona (1879). case Hopi nel Grand Canyon, 2005

  18. I Kwanga • Nel 1992, Karen Brison ha studiato i Kwanga, una tribù di cacciatori-raccoglitori in Papua Nuova Guinea che vive in numerosi villaggi caratterizzati da complesse reti sociali.

  19. “Just Talk” • Gli uomini iniziati formano una comunità di uguali. Tentativi di stabilire dominanza portano a perdita di supporto. • I Kwanga tengono lunghi meeting di comunità per discutere materie di interesse comune, nei quali si diffonde il gossip su uomini potenti. • Alla richiesta di produrre evidenze probatorie essi ricorrono a una soluzione convenzionale: affermano che si trattava di just talk, rumori…...

  20. Per riassumere • Gossip lascia indefinito • il target (Kwanga) • La fonte (Bole) • viene diffuso in assenza del target (Talanoa) • è infalsificabile (Hopi) • mantiene l’identità del gruppo (Makah) • ma crea alleanze (Hess and Hagen, 2002; Goodwin, 2002) dei non privilegiati contro i più fortunati • previene la ritorsione (numerosi esempi) • È divertente (Talanoa) • Ma deplorevole (tutti)

  21. Come volevasi dimostrare… • Narrativa impersonale manca l’impegno sulla verità • Fonte indefinita • Creazione comune manca la responsabilità • Target indefinito • comune in piccole comunità acefale (cfr. anche Boehm, 1999), dove i membri sono interdipendenti e agiscono di nascosto invece di intraprendere un’azione che potrebbe offendere qualcuno. • L’evidenza etnografica corrisponde all’analisi cognitiva.

  22. Conclusione generale • Il gossip è un comportamento universale, che presenta le stesse caratteristiche, ma diverse conseguenze sociali • Cercare effetti coerenti è un nonsense! Questi sono spesso prosociali, ma a volte l’uso del gossip è strategico per creare alleanze contro qualcuno, ecc.) • Ma l’uso di valutazione riportata • Previene la ritorsione risparmiando ai partecipanti • Sia i costi di acquisizione • Che i costi di trasmissione • Incentiva a partecipare alla reciprocità informazionale C = 0 B (info attendibile - info inattendibile) - C > 0 finché info inattendibile non superi quella attendibile.

  23. Quindi … • Ampie reti informative • E la cooperazione materiale? A certe condizioni, e cioè • gossip negativo e infalsificabile • esclusione conseguente • L’insieme di agenti calunniati eccede quello degli agenti effettivamente negativi • Più ampia è la rete informativa più basso è il numero di mancate reciprocazioni!

  24. Arma dei deboli Nel ragionamento naturale, l’implicazione naturale diventa un’equivalenza (Geiss & Zwicky, 1971; Oaksford & Stenning, 
1992; Wason & Johnson-Laird, 1972). Da, “Se p allora q”, a “Se p allora q, e se q allora p.” “Se sei debole, puoi aggredire solo per mezzo del gossip”, s “Se usi il gossip, allora sei debole.” I pettegoli sono considerati deboli. Quindi pratica che riduce l’immagine di chi la pratica. Perché deprecato?

  25. Perchè intrinsecamente piacevole? aggressione protetta? Ancora…

  26. Conclusioni • Dunbar (1998) suggerisce che il gossip è evoluto come risposta adattiva alla pressione evolutiva verso gruppi più ampi. • Più precisamente (Conte, 2009) il gossip è evoluto • perchè riduce i costi della reciprocità informazionale (previene ritorsione). • I dati di società tradizionali corrispondono a quest’analisi.

  27. Ma… • Trade-off fra • infalsificabilità delle accuse • utilità dell’informazione • Quando collassa il sistema per eccesso di informazione inaffidabile? • Domanda empirica per studi simulativi.

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