1 / 21

ODISSEO. L’ATTUALIZZAZIONE DEL MITO ATTRAVERSO L’ASCOLTO MEDITATO

ODISSEO. L’ATTUALIZZAZIONE DEL MITO ATTRAVERSO L’ASCOLTO MEDITATO. “ Si percepisce con le orecchie, ma si capisce con la mente” . Raffaele Simone. Classe 2^ B – Liceo Artistico “ P. Gallizio ” – Alba - Cn. “Musa, quell’uom di multiforme ingegno Dimmi, che molto errò, poich’ebbe a terra

mireya
Télécharger la présentation

ODISSEO. L’ATTUALIZZAZIONE DEL MITO ATTRAVERSO L’ASCOLTO MEDITATO

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. ODISSEO. L’ATTUALIZZAZIONE DEL MITO ATTRAVERSO L’ASCOLTO MEDITATO “Si percepisce con le orecchie, ma si capisce con la mente” . Raffaele Simone

  2. Classe 2^ B – Liceo Artistico “P. Gallizio” – Alba - Cn

  3. “Musa, quell’uom di multiforme ingegno Dimmi, che molto errò, poich’ebbe a terra Gittate d’Ilϊon le sacre torri; Che città vide molte e delle genti L’indol conobbe; che sovr’esso il mare Molti dentro del cor sofferse affanni Mentre a guardar la cara vita intende E i suoi compagni a ricondur…” Omero – Odissea – Canto I

  4. Bisogna che lo affermi fortemente che, certo, non appartenevo al mare anche se i Dei d’Olimpo e umana gente mi sospinsero un giorno a navigare e se guardavo l’isola petrosa, ulivi e armenti sopra a ogni collina c’era il mio cuore al sommo d’ogni cosa, c’era l’anima mia che è contadina, un’isola d’aratro e di frumento senza le vele, senza pescatori, il sudore e la terra erano argento, il vino e l’olio erano i miei ori.... Ma se tu guardi un monte che hai di faccia senti che ti sospinge a un altro monte, un’isola col mare che l’abbraccia ti chiama a un’altra isola di fronte e diedi un volto a quelle mie chimere, le navi costruii di forma ardita, concavi navi dalle vele nere e nel mare cambiò quella mia vita... E il mare trascurato mi travolse, seppi che il mio futuro era sul mare con un dubbio però che non si sciolse, senza futuro era il mio navigare... Ma nel futuro trame di passato si uniscono a brandelli di presente, ti esalta l’acqua e al gusto del salato brucia la mente e ad ogni viaggio reinventarsi un mito a ogni incontro ridisegnare il mondo e perdersi nel gusto del proibito sempre più in fondo... E andare in giorni bianchi come arsura, soffio di vento e forza delle braccia, mano al timone, sguardo nella prua, schiuma che lascia effimera una traccia, andare nella notte che ti avvolge scrutando delle stelle il tremolare in alto l’Orsa è un segno che ti volge diritta verso il nord della Polare. E andare come spinto dal destino verso una guerra, verso l’avventura e tornare contro ogni vaticino contro gli Dei e contro la paura. E andare verso isole incantate, verso altri amori, verso forze arcane, compagni persi e navi naufragate per mesi, anni, o soltanto settimane... La memoria confonde e dà l’oblio, chi era Nausicaa, e dove le sirene? Circe e Calypso perse nel brusio di voci che non so legare assieme, mi sfuggono il timone, vela, remo, la frattura fra inizio ed il finire, l’urlo dell’accecato Polifemo ed il mio navigare per fuggire... E fuggendo si muore e la mia morte sento vicina quando tutto tace sul mare, e maldico la mia sorte, non provo pace, forse perché sono rimasto solo, ma allora non tremava la mia mano e i remi mutai in ali al folle volo oltre l’umano... La via del mare segna false rotte, ingannevole in mare ogni tracciato, solo leggende perse nella notte perenne di chi un giorno mi ha cantato donandomi però un’eterna vita racchiusa in versi, in ritmi, in una rima, dandomi ancora la gioia infinita di entrare in porti sconosciuti prima... “Odysseus” – di Francesco Guccini – da: Ritratti

  5. “Tales of brave Ulysses” – Cream – da: “Disraeli Gears” • Well You thought the leaden winter would bring you down forever, But you rode upon a steamer to the violence of the sun. And the colours of the sea bind your eyes with trembling mermaids, And you touch the distant beaches with tales of brave Ulysses, How his naked ears were tortured by the sirens sweetly singin', sparkling waves are calling you to touch a white laced lip. You see your girl's brown body dancing through the turquoise, And her footprints make you follow where the sky loves the sea. And when your fingers find her, she drowns you in her body, Carving deep blue ripples in the tissues of your mind. Tiny purple fishes run laughing to your finger, You want to take her with you to the hard land of the winter. Her name is Aphrodite and she rides a crimson shell, You know you cannot leave her for you touched the distant sands With tales of brave Ulysses, how his naked ears were tortured By the sirens sweetly singing. Tiny purple fishes run lauging through your fingers, You want to take her with you to the hard land of the winter.

  6. Tales of brave Ulysses – I racconti del coraggioso Ulisse • Pensavi che l’inverno di piombo ti buttasse giù per sempre ma sei andato su una barca incontro alla violenza del sole. E i colori del mare si legano ai tuoi occhi con le sirene tremanti, E tocchi le spiagge distanti con i racconti del coraggioso Ulisse, come le sue orecchie sono torturate dal dolce canto delle sirene, Onde frizzanti ti stanno chiamando per toccare labbra striate di bianco. Tu vedi il corpo marrone della tua ragazza che danza nel turchese le sue impronte fanno sì che tu la segua dove il cielo ama il mare. Quando le tue dita la trovano, lei ti annega nel suo corpo, incidendo profonde increspature blu nel tessuto della tua mente. Piccoli pesci viola corrono ridendo tra le tue dita, tu vuoi portarla con te nella dura terra dell’inverno. Il suo nome è Afrodite e cavalca una conchiglia cremisi, tu sai che non puoi lasciarla perché hai toccato le distanti spiagge con i racconti del coraggioso Ulisse, come le sue nude orecchie sono torturate dal dolce canto delle sirene. Piccoli pesci viola corrono ridendo fra le tue dita, tu vuoi portarla con te nella dura terra dell’inverno.

  7. Riflessioni dopo l’ascolto:Odysseus • E’ importante cogliere la differenza tra il semplice sentire, come si sente l’I-pod ad esempio, e l’ascoltare: l’ascolto porta a meditare, a pensare a quanto si è udito e a rielaborarlo. • Il ritmo della canzone di Guccini richiama una melodia greca e la struttura del testo, una ballata. • Guccini ricorda un aedo per come presenta la figura di Ulisse nella sua canzone. • Ulisse appare come un re – contadino, solo a causa di eventi esterni portato a diventare un marinaio. “Il miele e l’olio erano i miei ori”: le ricchezze della sua terra rendono evidente l’idea di Guccini su Ulisse quale re - contadino. • Ulisse emerge sin dall’inizio come un uomo solo, che però fa della solitudine la sua forza. • La musica accompagna la sua evoluzione da re - contadino a re – marinaio. • Molti elementi del testo di Guccini richiamano gli epiteti Omerici. Ad esempio: “concave navi dalle nere vele”. • “Gli dei e umana gente”: sembra che Guccini voglia richiamare le caratteristiche umane delle divinità greche. • La guerra di Troia è qui solo un frammento marginale, quasi un corpo estraneo. • Il mare è la via privilegiata per esplorare: il mare non ha confini, a differenza della terraferma. • Il verso finale della canzone rende eterno Ulisse: i nuovi porti siamo noi e saranno quelli che verranno dopo di noi.

  8. Tales of brave Ulysses: The story: Ulysses goes to the summer by boat. He sees the mermaids. He goes far from the winter; in the summer he meets Aphrodite and he wants to bring her to the land of the winter. The setting: The story is set in the turquoise sea, in the middle of white laced waves and on distant beaches. In the song we can find a lot of colours. Reference to Homer: The song refers to the episode where Ulysses meets the sirens. His sailors put wax in their ears while Ulysses had naked ears because he wanted to listen to the sirens sweetly singing. Characters: Ulysses: is a very brave man; the song tells a tale of this man when he meets the mermaids and their sweet singing torture his ears; he falls in love with a goddess Aphrodite. Aphrodite: Ulysses meets Aphrodite, she has a brown body and she danced in the turquoise sea; she left her footprints and she made him follow her where the sky loves the sea. Ulysses loved the goddess. She rode a shell like in the picture of Botticelli.

  9. Il confronto fra i due testi: • Gruppo di lavoro 1: • Mentre nel testo di Guccini Ulisse appare come un re contadino legato alla sua terra, il testo inglese dei Cream non valuta questo aspetto e non lo nomina. Piuttosto nel testo inglese prevale il mare, descritto positivamente: onde frizzanti, labbra striate di bianco…Similitudini che danno un’idea di bellezza e di solarità. Ulisse nel testo italiano è forse più pessimista rispetto a quello dei Cream: nel primo vorrebbe tornare alla sua patria ma sente che il mare l’ha preso, solo nel finale si abbandona al mare con gioia. Nel secondo testo sembra che abbia delle speranze di ritorno, ma appare più felice di scoprire nuovi luoghi attraverso il suo viaggio. La sintesi ci dà l’idea di un uomo combattuto tra gli affetti rappresentati dal ritorno e la voglia di andare avanti per scoprire tutto quanto è possibile.

  10. Gruppo di lavoro 2: • Facendo un confronto fra i due testi notiamo che la figura di Ulisse è comunque protagonista di un viaggio. In entrambi i testi viene richiamata l’Odissea, ad esempio nell’episodio delle sirene. Sia nel testo dei Cream che in quello di Guccini c’è un forte richiamo agli amori “proibiti” di Odisseo: nel testo inglese Afrodite, dea dell’amore, nel secondo le figure femminili di Circe, Calipso e Nausicaa. Ancora, abbiamo paragonato l’inverno e l’estate dei Cream, con la terra e il mare di Guccini: entrambi riecheggiano Omero e in Guccini si ritrovano anche Dante e Foscolo. Però Guccini ci sembra più incisivo, forse perché utilizza una narrazione in prima persona a differenza del gruppo di Clepton, che fra l’altro non richiama minimamente Itaca. Infine, possiamo dire che il testo di Guccini è molto più simile ad una ballata e quindi più “classico”, mentre decisamente più moderno e orecchiabile è quello dei Cream.

  11. Gruppo di lavoro 3: • Mettendo i due testi a confronto abbiamo dedotto che in entrambi il tema conduttore è il viaggio di Ulisse, il suo Nostos. Nel testo di Guccini vengono descritti i sentimenti dell’uomo nelle varie situazioni che vive, mentre i Cream evidenziano di più i fatti e le azioni di Ulisse, con l’uso di molte metafore e similitudini. Nei due testi ci sono dei riferimenti chiari ad Omero, soprattutto in quello di Guccini, che richiama i principali personaggi dell’Odissea da Calipso a Polifemo; mentre nel testo inglese sono richiamate solo le sirene. Tutti e due i testi invece sono attenti alle figure femminili che Ulisse ha incontrato ed amato: soprattutto l’Afrodite dei Cream richiama molto da vicino l’idea della Venere del Botticelli che emerge dalle acque in una conchiglia. Infine, in entrambi i testi appare chiaro come Ulisse sia un uomo che finisce nel mare indipendentemente dalla sua volontà, ma che trova nel mare la sua dimesione di “sogno”.

  12. Gruppo di lavoro 4: • Odysseus di Guccini racconta le origini di Ulisse in modo esauriente, ma contrappone l’amore per la sua terra alla sua curiosità, mentre in Tales of brave Ulysses è più forte la sua volontà di ritornare a casa. Nel testo inglese c’è quasi un’esaltazione del coraggio, qualità predominante in odisseo, mentre Guccini lo “umanizza” di più, presentandoci la sua paura di lasciare la sua isola per un mondo nuovo e sconosciuto: il mare. Guccini tratteggia un re che soffre il volere degli dei, più che sfidarli e in questo è molto più forte il richiamo al testo omerico, mentre i Cream sembrano più attenti alle sole caratteristiche del carattere di Ulisse…possiamo dire che venga stimolata di più la sfera emotiva di Odisseo, le sue sensazioni, mentre nel tsto di Guccini prevalgono maggiormente l’ideale e la sfera psicologica.

  13. Per concludere: qualche aforisma • “Grazie ai suoi viaggi Ulisse mi fa capire quanto è importante andare avanti, ognuno sulla propria strada, perché ogni giorno può avvenire una scoperta che potrebbe cambiare la nostra quotidianità.” • “Thanks to his Journey, Ulysses teaches me that it is important to keep going on; everyone must follow their own road because every day we can discover something that can change our life.” Martina

  14. “Per me Ulisse è un uomo molto intelligente ma anche astuto e rappresenta una figura potente. Possiamo riferirci a lui come a un uomo saggio”. • “ I think Ulysses is a very intelligent man but also cunning. He is a strong character. We can refer to him because he is a wise man.” Luca

  15. “Nel mondo contemporaneo non trovo figure come Ulisse e forse è anche per questo che lo associo ad un personaggio quasi irreale, capace di esistere solo nei sogni”. • “In the contemporary world I can’t find characters like Ulysses and I think he is an unreal character, who can exist only in dreams.” Gloria

  16. “Secondo me Ulisse nel mondo contemporaneo potrebbe riferirsi a una persona ribelle, con la voglia di scoprire e di spingersi oltre il limite.” • “I think Ulysses in today’s world could be considered a rebel, a person who wants to discover and to go beyond his limits.” Francesca

  17. “Ulisse era un uomo, un uomo vero che sapeva sfidare il potere e andare contro corrente. Vorrei un mondo con meno cloni e più uomini che sappiano stravolgere il reale.” • “Ulysses was a man, a true man that was able to defy the power and go against the tide. I would like a world without clones and with more men that are able to change it.” Anna

  18. “Ulisse è l’avventura che accresce lo spirito e la mente e amplia la conoscenza.” • “Ulysses is the adventure which feeds spirit and mind and widens knowledge.” Stefania

  19. “Odisseo mi trasmette la voglia di esplorare il mondo, di viaggiare ed essere curiosa come lui. Secondo me nel mondo contemporaneo non c’è nessuno paragonabile ad Ulisse, perché hanno tutti paura del mondo esterno.” • “Odysseus gives me the desire to explore the world, to travel and be curious like him. I think in the contemporary world there aren’t people like Ulysses, because everybody is afraid of the around the world”. Jasmine

  20. “Ulisse mi permette di capire il senso della vita secondo la mia volontà”. • “Ulysses makes me understand the sense of life according to my will.” Gregorio

  21. Docenti referenti del progetto: • Marco Cardano (Materie Letterarie) • Sara Servetti (Lingua Inglese)

More Related