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Vivere Kyoto: da simbolo a realtà Reggio Emilia, 5 Febbraio 2005

Vivere Kyoto: da simbolo a realtà Reggio Emilia, 5 Febbraio 2005. Prospettive di riduzione dell’impronta ecologica sul nostro pianeta: il contributo del Comune e le pratiche necessarie per il risparmio energetico. AVVISO ALLA TERRA – VANDANA SHIVA (Il Manifesto, 07-01-2005).

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Vivere Kyoto: da simbolo a realtà Reggio Emilia, 5 Febbraio 2005

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  1. Vivere Kyoto: da simbolo a realtàReggio Emilia, 5 Febbraio 2005 Prospettive di riduzione dell’impronta ecologica sul nostro pianeta: il contributo del Comune e le pratiche necessarie per il risparmio energetico

  2. AVVISO ALLA TERRA – VANDANA SHIVA (Il Manifesto, 07-01-2005) Una lezione fondamentaleche il mondo deve trarre dallo tsunami del 26 dicembre 2004 è che dobbiamo prepararci ad altri disastri ambientali in arrivo, ivi compresa un’anticipazione degli effetti del cambiamento climatico. … Le lezioni dello tsunami sulla necessità di prepararci ai disastri devono riguardare tutti i disastri che possono verificarsi in conseguenza di modelli di sviluppo che ignorano i costi ecologici e la vulnerabilità, a favore della crescita a breve termine. … Mentre facciamo tutto il possibile per aiutare le vittime del disastro, il più importante contributo a lungo termine che possiamo offrire è ridurre l’impronta ecologica sul nostro fragile pianeta e ridurre le nostre vulnerabilità ecologiche. … La resilienza ecologica, e non la crescita ecologica, sarà la vera misura della capacità umana di sopravvivenza in questi tempi incerti. …

  3. IMPRONTA ECOLOGICA Che cosa misura? L’impronta ecologica misura la “porzione di territorio” ( sia essa terra o acqua ) di cui un individuo, una famiglia, una comunità, una città, una popolazione necessita per produrre in maniera sostenibile tutte le risorse che consuma e per assorbire i rifiuti. L’impronta ecologica di qualsiasi popolazione ( dal livello individuale fino al livello di città o di nazione) è il totale della terra e del mare ecologicamente produttivi occupati esclusivamente per produrre tutte le risorse consumate e per assimilare i rifiuti generati da una popolazione. ED ANCHE LA SUPERFICIE FORESTALE NECESSARIA AD ASSORBIRE LA EMISSIONI DI ANIDRIDE CARBONICA, QUANDO SI PRODUCE ENERGIA.

  4. IMPRONTA ECOLOGICA L’Italia ha: un’impronta ecologica di 3,8 ettari globali pro-capite, una disponibilità di biocapacità di 1,1 ettari pro-capite e un deficit ecologico di 2,7 ettari pro-capite. Ci consente di capire la nostra DIPENDENZA DALLA NATURA Biocapacità: misura la capacità di produzione biologica di un’area in un certo anno.

  5. IMPRONTA ECOLOGICA • Ognuno di noi dovrebbe imparare a valutare: • Calcolo dell’impronta ecologica personale • Efficienza energetica della propria casa Quanta natura abbiamo a disposizione e quanta ne usiamo? Spendiamo il capitale naturale più velocemente di quanto non si rigeneri RESILIENZA

  6. L’IMPRONTA DELL’ENERGIA • L’IMPRONTA DELL’ENERGIA di un Paese è calcolata come l’area necessaria a fornire o assorbire i rifiuti di : • Combustibili fossili (carbone, petrolio, gas naturale) • Legna da ardere • Energia idroelettrica L’impronta dei combustibili fossili viene calcolata come l’area necessaria a sequestrare la corrispondente CO2

  7. L’IMPRONTA DELL’ENERGIA L’impronta dell’energia è quella che mostra la più ampia disparità pro-capite fra i Paesi ad alto ed a basso reddito (l’uso di energia è condizionato solo dalle possibilità economiche del consumatore)

  8. QUADRO DI RIFERIMENTO AZIONI SULLE ATTIVITA’ DIRETTE Riscaldamento, ill. pubblica, altre azioni AZIONI PER IL RISPARMIO ENERGETICO AZIONI RIVOLTE AL TERRITORIO Punto energia, calore pulito,regolamento edilizio

  9. LA REALTA’ DEL COMUNE DI REGGIO EMILIA circa 1.6% cons. energetico territorio comune In termini assoluti il consumo si attesta a circa 11000 tep anno Gradi giorno di legge sono 2560

  10. DIRETTRICI DI AZIONE IN PASSATO Energia termica • Graduale abbandono degli impianti a gasolio con trasformazione a metano e teleriscaldamento • Adeguamento degli edifici e degli impianti in fase di ristrutturazione con particolare attenzione ai sistemi di controllo anche a distanza Energia elettrica • Pubblica illuminazione (il piano specifico. 20% di ogni annualità al risp. Energetico) : • rifasamento degli impianti • lampade ad alta efficienza • regolatori di tensione • Proposta di specifiche tecniche per gli impianti di cessione privati con regolatori • EDIFICI PUBBLICI RILEVANTI : controllo remoto negli edifici di maggior rilievo Azioni primarie Altro • qualche intervento di tipo sperimentale ( scuola di Canali, pannelli solari impianto sportivo sporting ) • impianti con led nell’illuminazione cimiteriale e fotovoltaico (in corso)

  11. DISTRIBUZIONE DEI TIPI DI ENERGIA

  12. ENERGIA TERMICA : consumi % combustibili

  13. ENERGIA TERMICA : consumi per singole fonti Andamento tendenzialmente costante malgrado l’aumento di strutture servite

  14. ENERGIA TERMICA : emissioni complessive CO2

  15. ENERGIA TERMICA : emissioni complessive CO2 Area risparmio emissioni CO2 = 50.0000 ton

  16. ENERGIA LUMINOSA + 30% + 90%

  17. OSSERVAZIONI A fronte delle costanza dei consumi c’è stato un aumento progressivo della quantità e qualità dei servizi con un conseguente aumento delle necessità energetiche specifiche Spesso gli interventi più che un effettivo risparmio energetico consistono in un miglioramento dell’indice di efficienza di utilizzo energetico: è il caso dell’illuminazione pubblica

  18. STRATEGIE PER IL FUTURO • RIFERIMENTO AL PIANO ENERGETICO COMUNALE: • estendimento del solare termico • estendimento del fotovoltaico • Completamento della conversione gasolio > metano/tele e metano >tele • ALTRI INTERVENTI: • completamento interventi impianti di P.I. • diminuzione del fen degli edifici • Controllo remoto degli I.E • ottimizzare la gestione dei fabbricati ( riduzione ore straordinarie)e degli impianti • AGENDA 21( ricadute interne ed esterne all’attività comunale ): • progetto caldaie pulite • punto energia • L./10

  19. OBIETTIVI OPERATIVI • RIFERIMENTO AL PIANO ENERGETICO COMUNALE: • riduzione dell’energia per la produzione di acqua calda • riduzione del fabbisogno energetico di elettricità • Riduzione del fabbisogno specifico di energia termica per impianto Non interventi spot ma integrazione delle azioni • ALTRI INTERVENTI: • stabilizzazione del consumo di energia per I.P. • maggiore performance energetica degli edifici • ottimizzazione consumo energia elettrica fabbricati • riduzione del fabbisogno per edificio • AGENDA 21( ricadute interne ed esterne all’attività comunale ): • riduzione attraverso una ottimizzazione della combustione • aumento cultura del risparmio energetico • attuazione della L.10

  20. AZIONI PER IL TERRITORIO COMUNALE: fabbisogno normalizzato FEN DI PROG. RESIDENZA MEDIO 50 Kj/mc C° = 117 Kw/mq anno FEN COMPLESSIVO MEDIO 43Kj/mC C°= 101 Kw/mq anno

  21. CONSIDERAZIONI SULL’EDILIZIA A REGGIO EMILIA I valori sono inferiori al limite di legge, ma è possibile un salto di qualità Occorre creare una CULTURA del risparmio energetico

  22. PROGETTO SPORTELLO ENERGIA E AMBIENTE PROGETTO SPORTELLO ENERGIAE AMBIENTE In collaborazione con: PAEA - Progetti Alternativi per l’Energia e l’Ambiente

  23. IL PROGETTO Lo Sportello Energia e Ambiente rappresenta l’inizio di un percorso intrapreso dal Comune di Reggio Emilia per fornire informazioni e servizi concreti verso la cittadinanza, per DIFFONDERE SUL TERRITORIO UNA CULTURA VOLTA AL RISPARMIO ENERGETICO ed alla diffusione delle energie rinnovabili. Lo Sportello Energia e Ambiente verrà realizzato in collaborazione con l’Associazione PAEA, con l’intento di fornire un nuovo e diverso servizio ai cittadini sulle tematiche del risparmio energetico, dell’uso razionale dell’energia, sulle energie rinnovabili, sul risparmio idrico, sul riuso e riciclaggio dei rifiuti, bioedilizia, e tutte quelle tematiche che tengano conto della problematica della sostenibilità.

  24. FUNZIONI In particolare, lo Sportello Energia e Ambiente darà ai cittadini informazioni sui seguenti argomenti: • Politiche energetiche del Comune • Leggi, agevolazioni, bandi del Comune, della Provincia, della Regione e a livello nazionale • Risparmio energetico • Uso razionale dell’energia • Energie rinnovabili • Risparmio idrico • Riuso e riciclaggio di rifiuti • Bioedilizia

  25. GLI OBIETTIVI SCOPO TECNICO: L’utenza sarà la cittadinanza già informata e professionisti del settore. Lo sportello avrà la capacità di aggiornare sulla tecnologia attuale e di consigliare la soluzione migliore alle differenti esigenze che si presentano. Potrà così diventare un punto di incontro, di formazione e di scambio di proposte. Potrà fare da cassa di risonanza per idee, progetti e prodotti che rispettino l’ambiente. Sarà un luogo che arricchisce e si arricchisce allo stesso tempo.

  26. GLI OBIETTIVI SCOPO INFORMATIVO: Di fondamentale importanza sarà garantire tutte quelle informazioni (leggi, finanziamenti, bandi, contatti) che possono aiutare la diffusione e l’applicazione delle tematiche affrontate. Sarà inoltre importante mettere a conoscenza il cittadino, della realtà locale operante nei settori affrontati dallo sportello, in quanto la disinformazione e la mancata conoscenza ostacola la diffusione di queste tecnologie.

  27. GLI OBIETTIVI SCOPO PUBBLICITARIO: Lo sportello sarà un importante veicolo per la divulgazione di tutte le iniziative intraprese dall’amministrazione comunale, volte a contribuire in modo considerevole alla riduzione delle emissioni di CO2 e dei risultati raggiunti.

  28. L’IMPEGNO DEL PROGETTO Il primo servizio è quello di rispondere alle richieste dei visitatori dello sportello. Si daranno informazioni orali e si prepareranno materiali informativi a seconda delle diverse esigenze.

  29. DIFFUSIONE DELL’INFORMAZIONE E RUOLO DI PAEA Per la data di apertura l’Associazione PAEA sta preparando, in collaborazione con il Comune, diversi opuscoli informativi suddivisi in due categorie differenti:La prima con un taglio prevalentemente tecnico, ma accessibile a tutti, per spiegare come queste tecnologie funzionino e come possano essere applicate.La seconda dedicata principalmente alla divulgazione delle politiche energetiche del Comune (in collaborazione con l’Assessorato Ambiente e Città Sostenibile), delle leggi, delle agevolazioni, dei bandi del Comune, della Provincia, della Regione e a livello nazionale.

  30. DIFFUSIONE DELL’INFORMAZIONE E RUOLO DI PAEA L’Associazione PAEA sta creando un database provinciale sulle ditte che lavorano nel settore per farne un lista completa e consultabile dalla cittadinanza.Inoltre, presso lo sportello Energia e Ambiente si distribuiranno opuscoli informativi creati appositamente da altre organizzazioni su queste tematiche.

  31. STRUTTURA DELLO SPORTELLO Si intende creare uno spazio aggiornato per la consultazione di riviste e monografie che approfondiscano le tematiche dello sportello.Si lascerà uno spazio espositivo per tutte le realtà (commerciali e non) che vorranno promuovere le loro iniziative attraverso volantini o manifesti. Lo sportello vuole essere unospazio di promozione e creazione di iniziative sulle tematiche affrontate.

  32. INTENTI Questa prima sperimentazione di supporto ai cittadini non rimarrà un’esperienza isolata, infatti l’Amministrazione Comunale sta già predisponendo un apposito ufficio interno, che verrà attivato successivamente, per dar seguito allo Sportello Energia e Ambiente: IL PUNTO ENERGIA

  33. STATO ATTUALE DEGLI UFFICI COMUNALI Esiste già uno strumento per il calcolo del risparmio energetico E’ naturale la sua evoluzione in PUNTO ENERGIA per il risparmio energetico Esiste già un luogo dove cittadini, tecnici ed imprese portano questi dati Esiste già un database dei dati raccolti in base alla L.10/91 Lo stesso luogo è frequentato da chi ha problemi di conformità degli impianti con ricadute sul risparmio energetico

  34. PUNTO ENERGIA Progetto: attività di informazione e orientamento dei cittadini e degli operatori del settore, finalizzata a promuovere l’uso razionale dell’energia, l’utilizzo di sistemi e componenti a più elevata efficienza, e le fonti rinnovabili di energia. Il progetto prevede una campagna informativa alla popolazione facendo ricorso ad opuscoli da distribuire presso le varie sedi della Pubblica Amministrazione, spot pubblicitari su emittenti televisive ad ambito locale. Inoltre, si farà ricorso a cartelloni pubblicitari da dislocare oltre che nelle varie sedi dell’Amministrazione Comunale, nelle rispettive sedi dei consumatori di categoria e degli operatori del settore energetico. Il progetto prevede un servizio front office di consulenza al pubblico ed un’attività di back office per l’espletamento degli atti in risposta ai quesiti posti, operando sia a sportello, che facendo uso di fax d e-mail. Il compitoè quello di dare un supporto ai cittadini nella preparazione dello studio di fattibilità dei progetti, compreso l’aspetto riguardante il ritorno economico degli stessi. Detta funzione interverrebbe in stretta sinergia in merito agli obblighi derivanti dall’applicazione della L. 10/91, avvalendosi della collaborazione di personale esterno all’Amministrazione che già opera in questo settore.

  35. PUNTO ENERGIA E LEGGE 10/91 L’integrazione delle funzioni connesse con la L. 10/91 e il funzionamento del punto energia consentirà inoltre una più efficiente gestione dei dati che contribuiranno alla creazione di un catasto degli impianti. Per favorire una cultura del risparmio energetico è necessario stimolare interventi nell’ambito privato ed in particolare in quei settori dove maggiore può essere il ritorno dell’investimento energetico.

  36. AZIONI PER IL TERRITORIO COMUNALE CALORE PULITO Sulla scia di quanto già in atto in regione si sta procedendo unitamente alla Provincia alla fase esecutiva del progetto L.46/90 Conformità impianti Deposito relazione calcolo l.10/91 (Certificazione energetica degli edifici) PROGETTARE IL RISPARMIO ENERGETICO PUNTO ENERGIA Si sono ottenuti finanziamenti regionali per aprire un servizio di consulenza energetica

  37. PERCORSO EVOLUTIVO Un tempo si facevano INTERVENTI A SPOT non ben coordinati fra di loro e questo riduceva il loro effetto positivo sull’ambiente Ora si PROGETTA IL RISPARMIO ENERGETICO in maniera coordinata e strutturata, grazie ai nuovi strumenti ed alle nuove tecnologie a nostra disposizione

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