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UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN OSTETRICIA Presidente Chiar.mo Prof. Fabio Facchinetti PERCEZIONE DEL DOLORE NEL TRAVAGLIO E VISSUTI EMOTIVI DURANTE IL
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UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN OSTETRICIA Presidente Chiar.mo Prof. Fabio Facchinetti PERCEZIONE DEL DOLORE NEL TRAVAGLIO E VISSUTI EMOTIVI DURANTE IL PARTO E NEL POST PARTO: DIFFERENZE TRA DONNE INDO-PAKISTANE E ITALIANE RELATORE LAUREANDA Dott. Paolo Accorsi Rena Pawar CORRELATORI Simona Mortilla Roberta Ronchetti Anno Accademico 2011/12
Il seguente lavoro nasce dal desiderio di indagare ansie, preoccupazioni, timori e sentimenti che le donne provano durante il travaglio-parto e dopo di esso, assieme alla percezione che hanno del dolore in quel momento, e valutare se vi siano differenze rilevanti tra i vissuti di donne di nazionalità italiana ed indo-pakistana. L’incidenza di donne Indo-Pakistane che vengono a partorire presso l’ospedale di Carpi dove ho svolto tirocinio, si aggira intorno al 9%, percentuale più alta di straniere sul totale delle popolazioni immigrate afferenti. Essendo le mie origini indiane, ho iniziato ad interessarmi al modo in cui le donne del mio paese d’origine affrontano gravidanza, parto ed emozioni ad essi correlate.
Il presente studio si propone di analizzare eventuali differenze significative nel dolore da travaglio rievocato e nei vissuti emotivi periparto tra donne italiane ed indo- pakistane, confrontando tra loro due campioni di donne reclutate presso l’ U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Ramazzini di Carpi, nel periodo Aprile- Maggio 2012.
CRITERI DI INCLUSIONE : • nazionalità italiana; • nazionalità indo-pakistana; • Gravidanza fisiologica e non fisiologica: • Travaglio ad inizio spontaneo o indotto ; • Epoca gestazionale compresa tra la 37° e 41° settimana; CRITERI DI ESCLUSIONE • TC programmati/urgenti; • gestanti di differente nazionalità
Questionario standardizzato di autovalutazione utilizzato per valutare lo stato di benessere/malessere psicofisico in un determinato periodo ditempo. • Utilizzata la versione giornaliera. • Prevista l’auto somministrazione. • QUESTIONARIO SUL DOLORE DA TRAVAGLIO DI PARTO (QDTP) DI PANZERI, CREMASCO, DEPENTOR, RONCONI E CASADEI (2004) • Questionario rievocativo del dolore da travaglio di parto. • Autosomministrato nel puerperio. • Per le donne indo- pakistane sono state utilizzate versioni tradotte in lingua madre ma non standardizzate di tali questionari. • SYMPTON QUESTIONNARIE (SQ) DI FAVA E KELLNER (1981)
Le donne sono state reclutate al momento del ricovero per travaglio di parto, previa libera adesione e sottoscrizione del consenso informato. Il protocollo prevedeva due momenti successiviper la raccolta dei dati: • FASE ATTIVA DI TRAVAGLIO DI PARTO: era prevista la compilazione del Sympton Questionnarie per analizzare lo stato emozionale della donna in quella giornata. • DOPO IL PARTO : prima della dimissione era prevista la compilazione di altri 2 questionari autosomministrati; il Sympton Questionarrie con riferimento alla giornata in corso e il Questionario sul Dolore da Travaglio di Parto(QDTP)
LIMITI DELLO STUDIO Tale ricerca si propone come studio PILOTA • Esiguità del campione (50donne, 25 italiane e 25 indo-pakistane). • Non standardizzazione del Sympton Questionnarie (SQ) di Fava e Kellner (1981) per la popolazione indo- pakistana. • Eventuale presenza, per le straniere, dei mariti come traduttori (non tutte parlano la lingua originaria ufficiale, ma si avvalgono dei diversi dialetti)
Tramite: • TEST DI MANN WHITNEY Test non parametrico per il confronto di due gruppi indipendenti (confronto INTERGRUPPO) • TEST DI WILCOXON Test non parametrico per il confronto INTRAGRUPPO Sono emerse differenza significative prima e dopo il parto, sia tra indo-pakistane e italiane che all’interno dei gruppi stessi, riguardo alle 4 scale principali del Sympton Questionnarie: ANSIA DEPRESSIONE SINTOMI SOMATICI OSTILITA’
ANSIA • TEST DI MANN WHITNEY: si evidenzia una differenza significativa sia prima che dopo il parto, tra i due gruppi considerati livelli di ansietà più intensi riferiti dalle indo-pakistane nel periparto. • TEST DI WILCOXON: non emergono differenze significative, sia prima che dopo il parto, né all’interno del gruppo italiano, né all’interno del gruppo indo-pakistano.
TEST DI MANN WHITNEY: non si evidenzia una differenzia significativa nel periparto, tra italiane ed indo-pakistane. TEST DI WILCOXON: emerge una differenza significativa nel periparto all’interno del gruppo indo-pakistano che riferisce un decremento significativo della sintomatologia depressiva nel post parto. DEPRESSIONE
TEST DI MANN WHITNEY: si evidenzia una differenza significativa sia prima che dopo il parto, tra donne italiane ed indo-pakistanequest’ultime riportano una lamentela somatica maggiore nel periparto. TEST DI WILCOXON: emerge differenza significativa, nel periparto, all’interno del gruppo indo-pakistano, con un decremento significativo della lamentela somatica nel post parto (tendenza contraria nelle italiane). SINTOMI SOMATICI
TEST DI MANN WHITNEY: evidenzia una differenza significativa durante il travaglio,tra italiane ed indo-pakistane l’irritabilità è maggiormente riferita dalle donne italiane. TEST DI WILCOXON: emerge una differenza significativa nelle donne italiane, con livelli di ostilità che si riducono significativamente dopo il parto. OSTILITA’
TEST DI MANN WHITNEY: evidenzia una differenza significativa tra italiane e indo-pakistane riguardo all’intensità del dolore da travaglio di parto rievocato . Il gruppo indo-pakistano lo ricorda come un dolore molto più intenso rispetto alle italiane. DOLORE DA TRAVAGLIO RIEVOCATO
I risultati ottenuti, premessa l’esiguità del campione, sono significativi e incoraggiano nel proseguire la raccolta dei dati e nell’elaborare nuovi progetti di ricerca in merito a questa tematica, considerata anche la mancanza di studi in letteratura sull’argomento.
Inoltre, suggeriscono che è importante formare gli operatori rispetto alle tematiche trans-culturali: conoscendo la maggiore labilità emotiva delle donne indo pakistane, correlata ai loro modelli socioculturali, gli operatori possono agire/reagire adeguatamente sul piano dell’assistenza clinica. L’ostetrica, riconoscendo che tale emotività è strettamente correlata alla diversità culturale e non è una sintomatologia clinica o un atteggiamento poco collaborante da parte della donna, potrà porsi adeguatamente sul piano della comunicazione e della relazione, e non considerare il modello culturale “italiano”, occidentale, come unico modello di riferimento e parametro di normalità. Conoscendo quindi queste caratteristiche intrinseche ai diversi modelli socio-culturali, l’ostetrica è facilitata nell’assistere donne di diverse nazionalità, favorendo il benessere psico-fisico, la partecipazione e la soddisfazione soggettiva della donna.
L’ostetrica, per ovviare a queste differenze, può utilizzare come strumento un adeguato supporto emotivo strutturato, rassicurando, incoraggiando, supportando ed orientando la donna ed il partner, offrendo loro una presenza continua ed un rapporto one to one durante il periparto. Adottando un atteggiamento di ascolto e rispetto, può aiutare la donna a creare un ambiente personalizzato e protettivo per la sua intimità, instaurare una relazione focalizzata anche sulla comunicazione non verbale, valorizzando espressioni emozionali proprie della cultura della donna.