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LO SCREENING DEL CERVICOCARCINOMA NEL TERRITORIO DELLA ASL Ba a cura del PERSONALE DELLE ANATOMIE PATOLOGICHE DELLA ASL

LO SCREENING DEL CERVICOCARCINOMA NEL TERRITORIO DELLA ASL Ba a cura del PERSONALE DELLE ANATOMIE PATOLOGICHE DELLA ASL BA COINVOLTO NELLO SCREENING. RIFERIMENTI NORMATIVI.

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LO SCREENING DEL CERVICOCARCINOMA NEL TERRITORIO DELLA ASL Ba a cura del PERSONALE DELLE ANATOMIE PATOLOGICHE DELLA ASL

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Presentation Transcript


  1. LO SCREENING DEL CERVICOCARCINOMA NEL TERRITORIO DELLA ASL Ba a cura del PERSONALE DELLE ANATOMIE PATOLOGICHE DELLA ASL BA COINVOLTO NELLO SCREENING

  2. RIFERIMENTI NORMATIVI • Nel dicembre 2003 il Consiglio della U.E. ha raccomandato agli Stati membri l’attuazione dei programmi di screening per il cancro della mammella, della cervice uterina e del colon-retto. • I Piani Sanitari Nazionali 1998-2000 e 2003-2005 hanno posto particolare attenzione alla prevenzione dei tumori. • L’Intesa Stato-Regioni del marzo 2005 ha vincolato dei fondi per il potenziamento degli screening oncologici • Il D.M. del 18-10-2005 ha ricostituito i gruppi di lavoro sugli screenings oncologici con il compito di approntare le linee guida, aggiornando il provvedimento della Conferenza Stato-Regioni. • Nel 2006 sono state formulate le Raccomandazioni per la pianificazione e la esecuzione degli screenings dal Ministero dellaSalute.

  3. FONDI EROGATI Finanziamenti nazionali per screening oncologici per il triennio 2007-2009 (articolo 2 bis DL 29 Marzo 2004, n. 81 convertito con modificazioni dalla legge 26 Maggio 2004, n. 138): 20 milioni di euro per l’anno 2007 e 18 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009. PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2005-2007 -La Regione Puglia ha assegnato nel dicembre 2006 alla ASL Ba 703.737,00 euro quale acconto pari all’80% della prima annualita`. -La ASL BARI, con delibera n° 1806 del 02 Maggio 2007, ha costituito l’ UnitàAziendale di Progetto(UAP) per lo Screening del Carcinoma della Cervice Uterina. -La UAP svolge la pianificazione, la gestione degli inviti, nonchè il richiamo dei non rispondenti, l’esecuzione del Pap-test, l’invio ai centri di secondo livello diagnostico e predispone il piano terapeutico e di follow-up. Inoltre gestisce il controllo di qualità e convoglia i dati verso l’OsservatorioEpidemiologicoRegionale sovraintendente lo screening.

  4. GESTIONE DEI CAMPIONI • I campioni pervengono ai centri di lettura con un vettore che provvede settimanalmente al ritiro dei preparati dai centri di prelievo e alla contestuale consegna dei referti firmati (solo i positivi e gli inadeguati). • Registrazione Campioni: a cura delle screeners, di tirocinante volontaria (Terlizzi) e del personale tecnico dei centri di lettura. • Allestimento vetrini: strisci convenzionali e thin-prep Pap-tests( nel caso si debba effettuare l’HPV test è necessario che i campioni vengano conservati in opportune condizioni e a determinate temperature: i campioni in PreserCyt sono stabili 21 giorni a temperatura ambiente oppure 12 settimane a 2-8°C). • Test HPV DNA PAP-tm HC2 ceppi ad alto e basso rischio • Lettura: a cura delle citoscreeners • Revisione casi dubbi e positivi: a cura dei medici patologi e dei biologi (Putignano) • Refertazione utilizzando il software • disponibile all’indirizzo http://195.90.108.14/screeningpuglia

  5. DATA AVVIO • Ex AUSL Ba/2 (Terlizzi): 12 settembre 2007 • Ex AUSL Ba/3 (Altamura): 29 agosto 2007 • Ex AUSL Ba/4 (Bari-Carbonara):1 settembre 2007 • Ex AUSL Ba/ 5 (Putignano): progetto pilota 2006 – Adesione spontanea sino a Giugno 2008 – Da giugno 2008 inviti

  6. -PERIODO DI STUDIO:29 Agosto 2007 – 29 maggio 2008-POPOLAZIONE:i 44 consultori attivi nei 41 comuni della ASL Ba consentono una buona copertura del bacino di utenza costituito da 367.549 donne in età di screening. Negativo Positivo Positivo Positivo Negativo Positivo

  7. CENTRI DI PRELIEVO -Consultori ex Ba/2: Bitonto – Corato – Giovinazzo – Molfetta – Palo del Colle – Ruvo di Puglia - Terlizzi -Consultori ex Ba/3: Altamura - Acquaviva delle Fonti - Cassano delle Murge - Gravina in Puglia Santeramo in Colle – Toritto -Consultori ex Ba/4: Adelfia – Bari (Borgo antico) – Bari (Carbonara) – Bari ( Carrassi) – Bari (Japigia) – Bari (Libertà) – Bari (Madonnella) – Bari (Murat) – Bari (Palese) – Bari (Picone-Poggiofranco) – Bari (San Paolo) – Bari (San Pio) - Bitritto – Capurso – Modugno – Mola di Bari – Noicattaro – Rutigliano – Triggiano -Consultori ex Ba/5: Alberobello – Castellana – Casamassima – Conversano - Gioia del Colle Locorotondo – Monopoli – Noci – Polignano – Putignano – Sammichele – Turi

  8. CENTRI DI LETTURA E PERSONALE COINVOLTO -Centro Unico di Lettura UOC di Anatomia Patologica Ospedale “M.Sarcone” di Terlizzi (ex AUSL Ba/2)‏ Dirigente Responsabile: Dr Rella Giuseppe (medico-patologo)‏ Dr Avellis (medico-patologo)‏ Dr Caniglia (medico-patologo)‏ Dott.ssa Mossuto (biologo-screener)‏ Dott.ssa Tricarico (tirocinante volontaria)‏ Personale tecnico di laboratorio e 1 unità infermieristica (con mansioni amministrative). -Centro Unico di Lettura UOC di Anatomia Patologica Ospedale “Umberto I” di Altamura (ex AUSL Ba/3) Dirigente Responsabile: Dr Michela Iacobellis (medico-patologo) Dr Carlucci (medico-patologo) Dott.ssa Fiore (biologo-screener) Dott.ssa Colonna (tecnico di laboratorio) Sig.ra Leto (infermiera prof. con mansioni amministrative) -Centro Unico di Lettura UOC di Anatomia Patologica Ospedale “Di Venere” di Carbonara (ex AUSL Ba/4) Dirigente Responsabile: Dr Livia Fucci (medico patologo) Dr Pastena (medico-patologo) Dr Botticella (medico-patologo) Dr Lozupone (medico patologo) Dr Mele (medico-patologo) Dott.ssa Santomauro, dott.ssa Russo, dott.ssa Siciliano (biologhe-screeners) Personale tecnico di laboratorio e 2 unità infermieristiche con funzioni amministrative -Centro Unico di Lettura U.O.S. di Citopatologia P.O. di Putignano (ex AUSL Ba/5) Dirigente Responsabile: Dott Angelo L'Abbate (biologo) Dott.ssa Falcone (biologo-screener) Sig. Giudetti (tecnico di laboratorio) Sig.ra Pontrelli (tecnico di laboratorio)

  9. ALTAMURA: -Centrifuga -Apparecchio per thin-prep -Coloratore automatico CARBONARA: -Centrifuga -Apparecchio per thin-prep -Coloratore automatico -DML2000 Digene per ricerca biomolecolare HPV PUTIGNANO: -Centrifuga -Apparecchio per thin-prep -Coloratore automatico -DML2000 Digene per ricerca biomolecolare HPV TERLIZZI : -Set per colorazione manuale in allestimento tradizionale APPARECCHIATURE DEDICATE

  10. UTILIZZO FONDI PER LE U.O. DI ANATOMIA PATOLOGICA: ALTAMURA: 1-Acquisto kits per thin-prep Pap-tests. 2-Assunzione per progetto biennale di una biologa-screener. CARBONARA: 1-Acquisto apparecchiature e kits per thin-prep Pap-tests. 2-Acquisto apparecchiatura e kits per ricerca HPV. 3-Assunzione per progetto biennale di tre biologhe-screneers. PUTIGNANO: 1-Acquisto di apparecchiature e kits per thin-prep Pap-tests. 2-Acquisto apparecchiatura e kits per ricerca HPV. 3-Assunzione per progetto biennale di una biologa-screener. TERLIZZI: 1-Assunzione per progetto biennale di una biologa-screener.

  11. LINEE GUIDA PER REFERTAZIONE • Per refertazione Pap-tests convenzionali e Thin-prep Pap-tests si fa riferimento al Sistema Bethesda mod. del 2001 • Per la refertazione degli esami istologici si fa riferimento alle classificazioni e stadiazioni dell’OMSe della FIGO. • Per il monitoraggio e il controllo di qualità si seguono le indicazioni del GISCi.

  12. CURVA CASI/MESE NEL TERRITORIO DELLA EX AUSL BA/3 (Anatomia Patologica di Altamura)

  13. CURVA CASI/MESE NEL TERRITORIO DELLA EX AUSL BA/4 (Anatomia Patologica Di Venere -BA-)

  14. PERCENTUALE DI RISPOSTA NEL TERRITORIO DELLA ex AUSL BA/2 (Anatomia Patologica di Terlizzi)

  15. Al 31 maggio 2008 sono state screenate circa 27.000 donne secondo il Sistema Bethesda 2001e con l’ausilio di un software dedicato. Nei casi non negativi si effettua la ricerca dell’HPV DNA PAP-tm HC2 ceppi ad alto e basso rischio.I risultati preliminari confermano l’interesse dell’attività di screening sia per la diagnosi precoce che per l’educazione sanitaria della popolazione sottoposta all’indagine. Dal punto di vista organizzativo, la partecipazione a un’attività comune sta consentendo ai diversi centri di uniformare le procedure dello screening nell’ottica dell’offerta di un servizio pubblico di qualità per il territorio. RISULTATI

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