1 / 43

FONDAZIONE ISEC Lo stragismo in Italia e il terrorismo internazionale Novembre 2006

20129 MILANO – Via Benvenuto Cellini, 2/A – Tel. 02 54123098 – Fax 02 5455493 00186 ROMA – Via di Ripetta, 39 – Tel. 06 32110003 – Fax 06 36000917 e-mail: istituto@istitutopiepoli.it - www.istitutopiepoli.it. FONDAZIONE ISEC Lo stragismo in Italia e il terrorismo internazionale Novembre 2006

Télécharger la présentation

FONDAZIONE ISEC Lo stragismo in Italia e il terrorismo internazionale Novembre 2006

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. 20129 MILANO – Via Benvenuto Cellini, 2/A – Tel. 02 54123098 – Fax 02 5455493 00186 ROMA – Via di Ripetta, 39 – Tel. 06 32110003 – Fax 06 36000917 e-mail: istituto@istitutopiepoli.it - www.istitutopiepoli.it FONDAZIONE ISEC Lo stragismo in Italia e il terrorismo internazionale Novembre 2006 Rapporto n. 118 - 2006

  2. LA METODOLOGIA Sono state effettuate 1.024 interviste a un campione rappresentativo degli studenti delle scuole medie superiori milanesi degli ultimi 3 anni (terzo, quarto, quinto) mediante auto somministrazione del questionario. Le interviste sono state effettuate nel mese di ottobre 2006.

  3. IL CONFRONTO CON IL 2000 Per quanto riguarda la prima parte della ricerca, quella relativa allo “stragismo”, si è usata la stessa batteria di domande utilizzate nel 2000 su un campione del tutto analogo a quello attuale, sostanzialmente anche nelle stesse scuole.

  4. Iniziamo dalla storia italiana recente. Hai mai sentito o letto qualcosa relativamente a quelle che da alcuni sono state definite le “stragi di Stato”? 2006 2000 Base: Anno 2000: 1.000 casi Anno 2006: 1.024 casi

  5. Hai mai sentito parlare della strage di piazza della Loggia (8 morti e 103 feriti) a Brescia? 2000 2006 6% Anno 1974 4,5% Anno 1974 Si 45,5% Si 55,8% 5,4 14,1 44,2 40,1 54,5 41,7

  6. Hai mai sentito parlare della strage alla stazione di Bologna (85 morti e decine di feriti)? 7,4% Anno 1980 9,5% Anno 1980 12,5 22,6 Si 62,8% 37,7 Si 62,3% 37,2 49,8 40,2 2000 2006

  7. Hai mai sentito parlare della strage di piazza Fontana (16 morti e 80 feriti)? 9,1% Anno 1969 32% Anno 1969 3,4 20,5 18.4 41,1 Si 81,6% 55,5 61,1 Si 96,6% 2000 2006

  8. LIVELLI DI CONOSCENZA (anche solo per sentito dire) DI ALCUNI EVENTI FONDAMENTALI DEGLI ANNI DELLO STRAGISMO GIUSTA COLLOCAZIONE TEMPORALE (nel decennio) DI ALCUNI EVENTI FONDAMENTALI DEGLI ANNI DELLO STRAGISMO

  9. Di questi avvenimenti da chi sei stato informato? Valori percentualiPossibilità di risposta multipla

  10. A chi attribuiresti soprattutto la responsabilità di queste stragi? Valori percentualiPossibilità di risposta multipla

  11. Interesse a ricevere maggiori informazioni • Da chi vorresti ricevere queste informazioni? (risposta multipla) • In che misura saresti interessato a ricevere maggiori informazioni su questi avvenimenti che hanno insanguinato la storia della nostra Repubblica? Molto + Abbastanza Interessati 80,2%

  12. In che misura saresti interessato a una serie di conferenze, assemblee e dibattiti in orario scolastico con l’intervento di esperti esterni e testimoni? Molto + Abbastanza Interessati 79,2% Molto + Abbastanza Interessati 77,9% 2000 2006

  13. Islam e islamismo • Parliamo ora della storia più recente e di attentati a livello internazionale. Dal giorno degli attentati alle Torri Gemelle di New York si è parlato sempre più di Islam (inteso come religione e stile di vita) e di Islamismo (inteso come concezione dell’uomo e del mondo ispirata ai valori islamici). In che misura ti senti informato/a su questi temi (Islam e Islamismo)? Molto + Abbastanza Informati 68,3%

  14. SCIITI E SUNNITI • Recentemente si parla spesso di sciiti e sunniti. A che cosa corrispondono secondo te questi due termini?

  15. Si parla anche spesso di "fondamentalismo islamico". A quale di queste definizioni si avvicina di più secondo te il significato di questo termine? IL FONDAMENTALISMO ISLAMICO Valoripercentuali

  16. IL TERRORISMO ISLAMICO • In che misura ti ritieni informato/a sul cosiddetto terrorismo islamico? Molto + Abbastanza Informati 54,0%

  17. Secondo te, quali sono le cause principali del terrorismo islamico? Valoripercentuali Risposta multipla

  18. Secondo te, qual è il fine ultimo del terrorismo islamico? Valoripercentuali Risposta multipla

  19. Oltre che di terrorismo islamico, si parla spesso di terrorismo palestinese. Secondo te le due locuzioni indicano ….

  20. Sui media si parla a volte di Al Qaeda. Da quello che hai capito, che cosa è? • Una organizzazione di terroristi islamici • Una emittente televisiva araba • Un movimento paramilitare islamico • Un partito politico afgano • Non so/non ne ho mai sentito parlare 59,9% 13,8% 12,4% 6,8% 7,1%

  21. A volte si parla anche di Hamas. Da quello che hai capito, che cosa è?

  22. Si parla anche di Hezbollah. Da quello che hai capito che cosa è?

  23. Sintesi della conoscenza corretta di alcuni termini riguardanti la politica medio-orientale

  24. Da chi sei stato informato su tutti questi temi internazionali? Valoripercentuali Risposta multipla

  25. Secondo te, i carabinieri e i militari italiani morti in diverse occasioni in Iraq e in Afghanistan sono da considerarsi…

  26. C'è chi dice che, dal punto di vista morale, non vi sia gran differenza tra il fare esplodere bombe su treni o in luoghi pubblici e il bombardare centri abitati e obiettivi civili impiegando aeroplani (o artiglierie navali o terrestri). Tu cosa ne pensi?

  27. Sull'intervento statunitense in Iraq vi sono pareri discordi. A quale di queste opinioni tu personalmente ti avvicini di più? Valoripercentuali

  28. Sempre parlando di guerra in Iraq, in termini di risultati, a quale di queste opinioni ti avvicini di più?

  29. Rispetto alle denunce internazionali sulle violenze e torture inflitte da militari angloamericani a prigionieri e sospetti terroristi, la tua opinione è che si tratti di .. Valoripercentuali

  30. Secondo te, il terrorismo islamico è: Valoripercentuali

  31. Anche se il nostro Paese non ha fino ad oggi subito attentati terroristici, ritiene che si possano verificare in futuro?

  32. Qualcuno dice che tutti i musulmani possono essere potenziali terroristi. In che misura sei d'accordo? % accordo 35.7 21.1 45,7

  33. Ritieni che il terrorismo islamico sia un pericolo reale per la tua incolumità e per quella dei tuoi familiari? Totale Cattolici Non cattolici Valoripercentuali

  34. In quali modi la minaccia di attentati terroristici ha influenzato o modificato le tue abitudini quotidiane? Totale Licei Altre scuole

  35. Quali abitudini hai modificato? Valoripercentuali

  36. In che misura saresti interessato a ricevere maggiori informazioni sul mondo islamico in generale? Da chi vorresti ricevere eventualmente queste informazioni? Totale interessati 68% Risposta multipla

  37. In che misura saresti interessato a una serie di conferenze, assemblee e dibattiti in orario scolastico, con l'intervento di esperti esterni, rappresentanti delle comunità islamiche e testimoni, in cui approfondire la conoscenza del mondo e della cultura islamica in generale? Tra i seguenti temi, su cui si potrebbero eventualmente organizzare conferenze, assemblee e dibattiti in orario scolastico, come tuo interesse personale quali sono i due che sceglieresti? Totale interessati 72.2%

  38. Tra questi personaggi, quali sarebbero secondo te più credibili nella trattazione e nella ricostruzione di questi temi? Valoripercentuali Risposta multipla

  39. SINTESI FINALE • La memoria storica di quelle che sono state definite le “stragi di Stato” resta ancora viva tra gli studenti di una città leader come Milano, ma scende dal 75% di informati almeno in qualche misura nel 2000 a poco più del 60% oggi • Analizzando alcune specifiche stragi, il ricordo di piazza Fontana decresce stranamente in misura superiore a quello di altre stragi: diminuisce infatti di ben 15 punti percentuali (dal 97 all’82%) a fronte dei 10 punti percentuali (dal 55 al 45%) di quello di piazza della Loggia a Brescia, e del ricordo sostanzialmente invariato (intorno al 62%) della strage alla stazione di Bologna • Se nel complesso il ricordo “tiene” comunque abbastanza bene, quella che scende notevolmente è la collocazione temporale dell’evento, che sostanzialmente in 6 anni si dimezza: dal 41 al 21% per piazza Fontana, dal 23 al 12% per la stazione di Bologna e dal 14 al 5% per piazza della Loggia • Dunque, una memoria che resta, anche se in progressivo calo, ma sempre più vaga e sfuocata • E’ interessante notare inoltre come nel giro di 6 anni le fonti di informazione su questi eventi sono sempre di meno i media classici (la Tv scende dall’84 al 54%) e i giornali (dal 47 al 35%), mentre tengono le fonti private (famiglia e amici) e cresce semmai la scuola (dal 16 al 23%)

  40. SINTESI FINALE • Se ne continua a parlare, dunque, ma sempre meno e sempre più a livello privato che non pubblico, con un affievolimento delle informazioni: l’attribuzione della responsabilità è, come nel 2000, spesso erroneamente attribuita alle Brigate Rosse, ma soprattutto cresce la voce “non so” (dal 19 al 27%). • La seconda parte della ricerca riguardava invece conoscenze e opinioni sul terrorismo internazionale: qui l’informazione appare tendenzialmente maggiore e su alcuni punti, come sciiti e sunniti, fondamentalismo islamico e Al Qaeda, i correttamente informati si avvicinano o superano il 60%, con punte decisamente più elevate nei licei • Più bassa è invece l’informazione corretta su altri punti, come Hamas e gli Hezbollah, che solo un terzo degli intervistati riesce a definire correttamente • Un po’ tranchant il giudizio sulle cause principali del terrorismo islamico, individuate soprattutto nel fanatismo religioso islamico (68%), anche se non pochi offrono risposte più aderenti alle tensioni internazionali e citano l’imperialismo USA (33%) e l’occupazione israeliana dei territori palestinesi (18%) quanto meno come concause

  41. SINTESI FINALE • In genere più informati e articolati come giudizi sono i liceali, mentre meno informati e più “piatti” tendono ad essere gli studenti delle altre scuole: ad esempio parlando di terrorismo islamico e di terrorismo palestinese, i primi tendono a distinguerli come “provocati da cause diverse e aventi finalità strategiche diverse”, mentre i secondi tendono ad accomunarli anche come finalità politiche • E’ interessante notare come la maggior informazione dei liceali sembri essere correlata più con la famiglia e con i giornali come fonti che non con la Tv o la scuola (se ne sa di più perché se ne parla di più in famiglia e si leggono di più i giornali). • Emerge con evidenza un rifiuto morale generalizzato non solo contro gli episodi di terrorismo internazionale, ma anche contro i bombardamenti, le aggressioni militari poco giustificate (il 52% ritiene che l’intervento statunitense in Iraq sia una “aggressione militare giustificata da motivazioni rivelatesi inesistenti”, con una punta del 65% fra i liceali) e ancor di più contro le violenze e le torture sia da una parte che dall’altra (“crimini ingiustificabili sotto ogni punto di vista” dice il 41% degli intervistati) • D’altronde l’opinione prevalente (in ben il 71% dei casi) è che l’intervento statunitense in Iraq abbia “alimentato la spirale del terrorismo anziché eliminarlo”

  42. SINTESI FINALE • Dunque rifiuto piuttosto compatto della violenza da qualunque parte provenga e qualunque forma assuma, anche se non si sottovaluta la specifica pericolosità del terrorismo islamico (considerato dal 47% degli studenti “un pericolo incombente sull’intera umanità”) • Da questo punto di vista si ritiene senz’altro quanto meno “possibile” (72%) che anche il nostro Paese in futuro possa subire qualche attentato terroristico, e c’è una certa preoccupazione più o meno latente per la propria incolumità e quella dei familiari • Nel 44% dei casi si ammette di aver modificato in qualche modo le proprie abitudini, soprattutto con un aumento degli stati di ansia quando si viaggia su mezzi pubblici o i familiari devono viaggiare in treno o in aereo (complessivamente 30% dei casi), ma anche con una maggior “diffidenza nei confronti degli sconosciuti di origine araba o di religione islamica” (24%).

  43. 20129 MILANO – Via Benvenuto Cellini, 2/A – Tel. 02 54123098 – Fax 02 5455493 00186 ROMA – Via di Ripetta, 39 – Tel. 06 32110003 – Fax 06 36000917 e-mail: istituto@istitutopiepoli.it - www.istitutopiepoli.it

More Related