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PROPOSTA PROGETTO SPERIMENTALE DI INTEGRAZIONE FUNZIONALE TRA UNITA’ DI CURE PRIMARIE

PROPOSTA PROGETTO SPERIMENTALE DI INTEGRAZIONE FUNZIONALE TRA UNITA’ DI CURE PRIMARIE DISTRETTO DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA E DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE- UO PROFESSIONALE INFERMIERISTICA.

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PROPOSTA PROGETTO SPERIMENTALE DI INTEGRAZIONE FUNZIONALE TRA UNITA’ DI CURE PRIMARIE

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Presentation Transcript


  1. PROPOSTA PROGETTO SPERIMENTALE DI INTEGRAZIONE FUNZIONALE TRA UNITA’ DI CURE PRIMARIE DISTRETTO DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA E DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE- UO PROFESSIONALE INFERMIERISTICA

  2. Nell’unico studio di popolazione realizzato in Italia a Sesto Fiorentino (FI) la prevalenza annua dei Disturbi d’ Ansia è risultata del 8% degli utenti dei MMG

  3. Il peso della disabilità indotta dai Disturbi d’Ansia e quindi dei costi, diretti ed indiretti (Disability Adjusted Life Years), da loro determinati è – nell’ambito dei disturbi psichici – inferiore soltanto a quello della Depressione e quattro volte superiore a quello della Schizofrenia, a causa della loro maggiore diffusione nella popolazione.

  4. Il PSRT 2005-07 prevede per la Salute Mentale la “ricerca di forme nuove di trattamento”, e di “promuovere e sostenere nei servizi la cultura ad operare sulla prevenzione primaria e secondaria e a lavorare per “progetti di guarigione”, anche con lo sviluppo di percorsi sperimentali”.

  5. La proposta quindi è di sperimentare, per la durata di un anno, una integrazione funzionale tra l’Unità di Cure Primarie (UCP) del Distretto Socio-Sanitario di Civitella in Val di Chiana ed il DSM-UO Professionale Infermieristica per un supporto alla UCP nella cura dei Disturbi d’Ansia.

  6. L’Infermiere utilizzerà per la cura la tecnica psico-educativa e cognitivo-compartamentale già sperimentata e si avvarrà dello stesso specialista psichiatra-psicoterapeuta che ne ha supervisionato l’operatività in questi anni. Questa supervisione faciliterà eventuali adattamenti tecnici che dovessero essere introdotti per corrispondere alle caratteristiche dell’utenza distrettuale.

  7. Di norma l’approccio di cura sarà in gruppo (8-10 utenti), secondo il metodo psico-educativo e cognitivo-comportamentale. Gli utenti saranno omogenei per diagnosi e per durata dei disturbi; potranno essere in terapia farmacologia oppure no, secondo il giudizio del MMG curante che ne manterrà la presa in carico e sarà in collegamento stabile con l’Infermiere e con il suo Supervisore.

  8. Questo progetto sperimentale avrebbe quindi il fine, a lungo termine, di rafforzare il rapporto del DSM con i MMG ed i Distretti, utilizzando le risorse dell’UCP ma anche iniziando a darle alcune risorse del DSM, valorizzandone le competenze infermieristiche. Il progetto integrerebbe inoltre l’altra iniziativa parallela del DSM – già programmata e recepita dalla Direzione Aziendale - di offrire uno specifico e potenziato servizio di consulenza specialistica psichiatrica e psicologica agli stessi MMG.

  9. Risultati E’ stato assicurato un accesso a settimana dal 21 giugno 2007 dall’Infermiera Prof.le Erica Elisei dell’Unità Funzionale Salute Mentale di Arezzo, esperta nella cura educativa e cognitivo-comportamentale dei Disturbi d’Ansia secondo il metodo di Gavin Andrews, applicato da anni presso il Centro per la Cura dei Disturbi d’Ansia di Arezzo, e dal dr. Paolo Martini, psichiatra-psicoterapeuta esperto nella tecnica in oggetto, in qualità di supervisore volontario. L’Inf.ra Prof.le ed il Supervisore hanno tenuto rapporti costanti con i medici dell’UCP, che hanno mantenuto la piena titolarità della presa in carico dei loro pazienti, ed hanno partecipato a tre incontri con il gruppo di lavoro dell’UCP per l’impostazione ed il monitoraggio delle attività.

  10. 39 accessi settimanali di cinque ore 234 prestazioni individuali e di gruppo 3 gruppi terapeutici : - uno educativo cognitivo-comportamentale ancora in atto con nove pazienti - uno educativo e di rilassamento muscolare progressivo con tre pazienti, già terminato - uno educativo e di rilassamento muscolare progressivo con sei pazienti in atto

  11. 19 pazienti attualmente in trattamento 1 paziente soltanto ha sospeso il tt dall’inizio delle attività 7 hanno concluso il trattamento 12 hanno avuto un supporto farmacologico

  12. In un mondo dove si corre sempre di più le relazioni interpersonali diventano sempre più superficiali e , l'essere umano, sociale per natura, viene privato di questa sua peculiarità. Ciò provoca ansia e frustrazione. Siamo sempre più soli e depressi. Il momento di aggregazione fornito in questo esperimento ha riscosso successo ed entusiasmo tra i pazienti. Dobbiamo chiederci ,dunque, perchè una cosa naturale per l'essere umano ( il momento di aggregazione) deve essere fornita come cura ? Perchè abbiamo dimenticato quei valori sociali quali l'amicizia, la fiducia in noi stessi e nel prossimo e perso quei momenti di aggregazione e confronto che sono stati sempre momenti di terapia di gruppo naturali?

  13. Forse spetta a noi medici non ricondurre tutto ad un atto medico ma spiegare che , in fondo ,certi stati dell'essere possono essere riequilibrati facendo un passo indietro . Spetta a noi medici perchè tutti gli altri soggetti deputati a ciò si sono persi nell'evoluzione della società e nella sua crisi di crescita.

  14. Forse basta un sorriso a chi ti sta accanto per trasmettergli felicità e sicurezza grazie

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