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Razionalità Limitata e Scelta Collettiva

Razionalità Limitata e Scelta Collettiva. Rosaria Conte Labss@istc.cnr.it ISTC-CNR. Limitata. Esiste un ordine univoco e coerente delle preferenze ? Preferenze incommensurabili Domini di preferenze e non transitività Vedremo che alla fine, l’incommensurabilità causa la non transitività.

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Razionalità Limitata e Scelta Collettiva

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Presentation Transcript


  1. Razionalità Limitata e Scelta Collettiva Rosaria Conte Labss@istc.cnr.it ISTC-CNR

  2. Limitata • Esiste un ordine univoco e coerente delle preferenze ? • Preferenze incommensurabili • Domini di preferenze e non transitività • Vedremo che alla fine, l’incommensurabilità causa la non transitività.

  3. Razionalità collettiva • Nella scienza della politica • Esecutiva: il decisore ha il potere sociale di implementare la decisione attraverso l’azione altrui • Deliberativa: regole per trasformare le scelte di ciascuno nella scelta collettiva (ad esempio, la regola della maggioranza).

  4. Decisione collettiva • Se C è una collettività che deve scegliere tra opzioni, e • ogni i di C ha un ordine di preferenza, che esprime votando • Il problema è trovare la proceduta (es. il sistema di voto) o funzione di scelta pubblica che aggrega i voti in un insieme globale coerente • Che vuol dire? • Che la funzione di scelta deve aggregare i voti, le preferenze individuali in modo tale che sia rispettata la transitività, ovvero • Se un certo candidato o partito A è preferito rispetto ad un altro B • E se B è preferito a C • A deve essere preferito a C. • Se PdL >> PD, • PD >> UDC • PdL >> UDC.

  5. Cont’ • Ma esiste una procedura collettiva che sia coerente? • Si consideri il sistema di voto maggioritario: • Paradosso di Condorcet e • teorema di Arrow.

  6. La votazione a maggioranza • Nella democrazia rappresentativa, la regola della maggioranza può condurre a scelte ambigue: • partendo dalle preferenze individuali, • si vuole arrivare ad una preferenza collettiva coerente • Condorcet aveva mostrato che ciò può non accadere nelle preferenze collettive.

  7. Il Paradosso di Condorcet • A, B e C rappresentano partiti o candidati • 1, 2 e 3 sono gruppi, es. Sinistra, Destra e Centro. http://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_di_Condorcet

  8. Doppio turno • Votazione a doppio turno: i due partiti che al primo turno hanno ottenuto più voti si scontrano fra loro (mentre il terzo partito viene eliminato dalla votazione). • Eliminiamo A Cittadino 1 Partito B Partito C Cittadino 2 Partito B Partito C Cittadino 3 Partito C Partito B • Eliminiamo B Cittadino 1 Partito A Partito C Cittadino 2 Partito C Partito A Cittadino 3 Partito C Partito A • Eliminiamo C Cittadino 1 Partito A Partito B Cittadino 2 Partito B Partito A Cittadino 3 Partito A Partito B • Non c’è transitività! B >> C. C >> A A >> B

  9. Conseguenze • Chi riesce ad eliminare uno dei 3 partiti potrà sapere quale sarà il risultato delle elezioni, • chii vuole vincere indurrà gli incerti a votare alle primarie per il partito che si è sicuri di battere al secondo turno.

  10. Requisiti di validità della decisione collettiva per Arrow Fra gli altri: • Universalità: insieme di preferenze globali completo, • Non imposizione: la preferenza globale deve essere derivata dalle preferenze individuali • Non dittatorialità: le preferenze di un sottoinsieme di individui non prevale su quelle degli altri; • Unanimità (efficienza paretiana): se per ogni i A > B, allora nella funzione di scelta sociale A > B. • Indipendenza dalle alternative irrilevanti: la funzione di scelta applicata ad un sottoinsieme di preferenze dà un risultato compatibile con il caso in cui la funzione è applicata all'intero set.

  11. Teorema dell’impossibilità • Teorema di Arrow (1951) • Il teorema di Arrow mostra che • il voto è un gioco non banale, che non ha necessariamente un equilibrio efficiente (o desiderabile dal punto di vista sociale) • requisito non soddisfatto: l'indipendenza dalle alternative irrivelanti...

  12. Un esempio • Si consideri l’esempio di Obama …... Obama >> Clinton >> McCain • Obama >> Clinton (uomo preferito a donna) • Clinton >> McCain (democratica a repubblicano) • Obama ?? McCain (meglio un bianco o un nero?) • Quindi • Uomo >> donna (genere) • Democratico >> repubblicano (affiliazione) • Bianco >> nero.

  13. Cont’ • Ma • Genere > colore (Uomo nero >> donna bianca) • Affiliazione > genere (donna democratica >> uomo repubblicano) • Colore > affiliazione (repubblicano bianco >> democratico nero) • Le preferenze non sono coerenti!

  14. Insomma… • Non esiste una funzione razionale di scelta sociale • per ragioni non diverse da quelle che rendono non razionale la scelta individuale

  15. Diversità dei meccanismi • In realtà, occorre accettare l’idea che • Le preferenze non sia ordinate coerentemente né completamente • Le preferenze non siano date • La scelta non massimizzi sempre l’utilità ma che esistano altri criteri ed altri meccanismi di scelta

  16. Versione individuale del Paradosso di Condorcet • A, B e C sono stati del mondo • 1, 2 e 3 non sono più gruppi, ma ruoli o istanze della personalità.

  17. Altri stati interni su cui opera la decisione • Scopi: rappresentazione di stati del mondo voluti • Confronto fra preferenze e scopi (cfr. Conte, 1997) • Preferenze sono • ordibnate, • interscambiabili • Gli scopi non sono necessariamente ordinati e • Non sono interscambiabili.

  18. Scopi • Uno scopo è una rappresentazione simbolica di uno stato del mondo, che l’agente vuole che si avveri. • Possono essere ordinati in base a relazioni di preferibilità; ma non sono primariamente definiti in base a tale posizione.

  19. Diversità • Molti modi in cui la diversità può essere integrata in una teoria della razionalità • Differenti meccanismi di decisione. • Razionalità basata su utilità • Razionalità basata su scopi: gli scopi non sono interscambiabili. • Quale viene applicata e con quali risultati? • Quando?

  20. 2 tipi di razionalità • Nella razionalità strumentale o utilitaristica la soddisfazione dello scopo può essere subordinata alla massimizzazione dell’utilità; mentre lo scopo effettivo diventa la realizzazione della massima utilità, • Nella razionalità sostanzialistica o motivazionale il decisore subordina l’utilità alla soddisfazione dello scopo: poiché le motivazioni non sono intercambiabili.

  21. Meccanismi decisionali a confronto • Supponiamo che x abbia due scopi p e q, tali che • p > q, ma • la differenza tra il valore di p e il suo costo sia minore della differenza fra il valore di q e il suo costo • Le due razionalità daranno luogo a 2 predizioni diverse: • in basa a quella utilitaristica, x deve scegliere q. • In base a quella sostanzialista, deve scegliere p • In quali casi si agisce sulla base di ciascuna di esse?

  22. Interazione fra due razionalità • Edonismo cieco: scegli lo scopo più alto anche quando il costo supera il valore. • Ed. Prudente: sceglilo solo quando il valore supera il costo • Ed. Ostinato: non scegliere nulla se non puoi ottenere lo scopo più alto. • Ed. Flessibile: In mancanza del più alto scegli il successivo in modo ricorsivo. • Ed. Inapplicabile (utilitarismo per indifferenza): Fra due scopi uguali in valore, scegli quello che costa di meno. • Misto: ed. nella scelta + ut. nell’esecuzione: scegli lo scopo più alto, ma eseguilo in modo utilitaristico. • Opportunismo. raggiungi più scopi, a condizione che i più alti in valore siano assicurati.

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