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Facoltà di Economia U niversità degli Studi di Parma Economia dell’Azione Collettiva

Facoltà di Economia U niversità degli Studi di Parma Economia dell’Azione Collettiva. Anno Accademico 2009-2010. Programma. Introduzione Evidenze empiriche Origine dei benefici di azione collettiva Azione individuale e azione a collettiva I costi della cooperazione:

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Facoltà di Economia U niversità degli Studi di Parma Economia dell’Azione Collettiva

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Presentation Transcript


  1. Facoltà di EconomiaUniversità degli Studi di ParmaEconomia dell’Azione Collettiva Anno Accademico 2009-2010

  2. Programma • Introduzione • Evidenze empiriche • Origine dei benefici di azione collettiva • Azione individuale e azione a collettiva • I costi della cooperazione: • I problemi di produzione di beni collettivi: il free riding • I problemi di suddivisione dei benefici della disponibilità di un bene collettivo: la regolazione • I problemi della selezione dell'equilibrio: il coordinamento

  3. Dilemma del prigioniero; dilemma del prigioniero ripetuto; tit for tat; giochi di assicurazione e di coordinamento • I meccanismi di coordinamento endogeno • I meccanismi di coordinamento esogeno • Azione collettiva tra individui e tra imprese • Le forme dell'azione collettiva tra imprese: accordi; joint venture; contratti di lungo periodo; consorzi • Il fallimento dell’azione collettiva tra imprese • Analisi di casi e testimonianze

  4. Tipologia di interazioni tra imprese • Relazioni concorrenziali (forme mercato) • Relazioni proprietarie (acquisizioni; forma gruppo) • Relazioni di scambio (rapporti contrattuali) • Relazioni cooperative (accordi; joint venture; azione collettiva)

  5. Definizione L’azione collettiva è: L’azione collettiva è l’insieme delle condotte che derivano dalla decisione di due o più agenti di coordinare i propri corsi di azione per conseguire un risultato che non può essere ottenuto in modo altrettanto efficiente attraverso l’azione individuale.

  6. Definizione L’azione collettiva è: L’azione collettiva è l’insieme delle condotte che derivano dalla decisione di due o più agenti di coordinare i propri corsi di azione per conseguire un risultato che non può essere ottenuto in modo altrettanto efficiente attraverso l’azione individuale.

  7. Definizione (1) L’azione collettiva è: L’azione collettiva è l’insieme delle condotte che derivano dalla decisione di due o più agenti di coordinare i propri corsi di azione per conseguire un risultato che non può essere ottenuto in modo altrettanto efficiente attraverso l’azione individuale.

  8. Forme di azione collettiva tra imprese • accordi informali di lungo periodo; • cartelli; • associazioni temporanee • consorzi; • contratti incompleti di lungo periodo; • joint venture contrattuali (non equity) • joint venture societarie (equity);.

  9. Azione collettiva e sviluppo locale • Sistemi di piccola impresa e aggregazione della domanda; • Definizione di standard e incremento della qualità dell’offerta • Accesso al credito e garanzie • Efficienza produttiva e vincoli dimensionali • Potere di mercato e determinazione dei prezzi

  10. Oggetto dell’azione collettiva • la ricerca e sviluppo; • la commercializzazione; • la produzione; • l’approvvigionamento di input; • la formazione; • i servizi tecnici, amministrativi e finanziari • la definizione di standard tecnici; • la tutela della qualità dei prodotti.

  11. Azione collettiva tra imprese L’evidenza empirica sulla diffusione delle soluzioni cooperative

  12. Numero di accordi tra imprese nei settori dell’informatica, delle biotecnologie e dei nuovi materiali, per nazionalità delle imprese dal 1980 al 1994

  13. Accordi tecnologici tra imprese in Germania, Gran Bretagna e Francia

  14. Diffusione di forme di cooperazione di lungo periodo con i fornitori (% delle imprese acquirenti)

  15. Distribuzione percentuale dei consorzi per macro-settori. • Agricoltura 7,8 • Edilizia/estrattivo 12,8 • Manifatturiero 8,6 • Commercio 14,3 • Trasporti 9,2 • Servizi vari 3,7 • Istruzione, sanità e al. 5,8 • Utility 10,3 • Multisettore 27,5 • TOTALE 100,0

  16. Tab. Imprese che hanno definito accordi, collaborazioni o partecipano a consorzi per classe di addetti al 1997 (in %) Fonte: Istat (2000)

  17. Tab. Imprese che hanno definito accordi, collaborazioni o partecipano a consorzi per settore al 1997 (in %)

  18. Fonte: Istat (2000)

  19. Tab. Imprese che hanno definito accordi, collaborazioni o partecipano a consorzi per regione al 1997 (in %)

  20. Fonte: Istat (2000)

  21. Tab. Imprese che hanno definito accordi, collaborazioni o partecipano a consorzi per regione al 1997 (in %)

  22. Fonte: Istat (2000)

  23. Variazione dell’incidenza relativa (%) di alcuni aspetti organizzativi presso imprese con rapporti di collaborazione rispetto al resto delle imprese (2000)

  24. Variazione dell’incidenza relativa (%) di alcuni aspetti organizzativi presso imprese con rapporti di collaborazione rispetto al resto delle imprese (2000)

  25. Variazione della dinamica occupazionale relativa (%) 1999-2000 presso le imprese con rapporti di collaborazione rispetto al resto delle imprese (2000)

  26. Il modello di riferimento(sistema economico a 2 settori x 2 beni) Beni Privati Beni Pubblici Produz. Individ. Produz. Collettiva

  27. Il modello di riferimento(sistema economico a 2 settori x 2 beni) Beni Privati Beni Pubblici Prodotti Alimentari Produz. Individ. Produz. Collettiva

  28. Il modello di riferimento(sistema economico a 2 settori x 2 beni) Beni Privati Beni Pubblici Prodotti Alimentari Innovazione Produz. Individ. Produz. Collettiva

  29. Il modello di riferimento(sistema economico a 2 settori x 2 beni) Beni Privati Beni Pubblici Prodotti Alimentari Innovazione Produz. Individ. Produz. Collettiva Prodotti Informatici

  30. Il modello di riferimento(sistema economico a 2 settori x 2 beni) Beni Privati Beni Pubblici Prodotti Alimentari Innovazione Produz. Individ. Infrastrutture Regole/Codici Sist. Istruzione Produz. Collettiva Prodotti Informatici

  31. Il modello di riferimento(sistema economico a 2 settori x 2 beni) Beni Privati Beni Pubblici Agenti Individuali Prodotti Alimentari Innovazione Produz. Individ. Infrastrutture Regole/Codici Sist. Istruzione Produz. Collettiva Prodotti Informatici Organizzazioni

  32. Il modello di riferimento(sistema economico a 2 settori x 2 beni) Beni Privati Beni Pubblici Agenti Ind. Agenti Ind. Produz. Individ. Organizzazioni (imprese) Organizzazioni (istituzioni) Produz. Collettiva

  33. Fattori costitutivi dell’azione collettiva

  34. Fattori costitutivi dell’azione collettiva(Ipotesi Canonica) • Complementarità • Coordinamento

  35. Complementarità: Le azioni sono complementari quando all’aumentare dell’investimento realizzato da un agente aumentano anche i benefici percepiti dall’altro e viceversa.

  36. Complementarità: Le azioni sono complementari quando all’aumentare dell’investimento realizzato da un agente aumentano anche i benefici percepiti dall’altro e viceversa. Implicazioni: In presenza di complementarità positive l’azione collettiva è più efficiente dell’azione individuale

  37. Coordinamento: Le azioni sono coordinate quando gli agenti adeguano i piani individuali ad un unico piano generale

  38. Coordinamento: Le azioni sono coordinate quando gli agenti adeguano i piani individuali ad un unico piano generale Implicazioni: Gli agenti riducono i propri gradi di libertà in funzione della realizzazione di progetti comuni

  39. Condizioni per l’avvio dell’azione collettiva(ipotesi canonica) • Complementarità Incentivi economici diretti individuali • Coordinamento  Mercato/contratto

  40. Mercato e contratti come strumento di coordinamento dell’azione collettiva Legge contrattuale classica • Perfetta informazione degli agenti sul contenuto dello scambio e sulle contingenze future

  41. Mercato e contratti come strumento di coordinamento dell’azione collettiva Legge contrattuale classica • Perfetta informazione degli agenti sul contenuto dello scambio e sulle contingenze future • Riduzione al presente: tutte le contingenze future sono previste e trasferite nel contratto

  42. Mercato e contratti come strumento di coordinamento dell’azione collettiva Legge contrattuale classica • Perfetta informazione degli agenti sul contenuto dello scambio e sulle contingenze future • Riduzione al presente: tutte le contingenze future sono previste e trasferite nel contratto • Discretezza: ogni scambio è distinto da quello precedente e da quello successivo e gli agenti non hanno obbligazioni esterne al contratto

  43. Mercato e contratti come strumento di coordinamento dell’azione collettiva Legge contrattuale classica • Perfetta informazione degli agenti sul contenuto dello scambio e sulle contingenze future • Riduzione al presente: tutte le contingenze future sono previste e trasferite nel contratto • Discretezza: ogni scambio è distinto da quello precedente e da quello successivo e gli agenti non hanno obbligazioni esterne al contratto • Irrilevanza dell’identità delle parti

  44. Mercato e contratti come strumento di coordinamento dell’azione collettiva Legge contrattuale classica • Perfetta informazione degli agenti sul contenuto dello scambio e sulle contingenze future • Riduzione al presente: tutte le contingenze future sono previste e trasferite nel contratto • Discretezza: ogni scambio è distinto da quello precedente e da quello successivo e gli agenti non hanno obbligazioni esterne al contratto • Irrilevanza dell’identità delle parti • Delimitazione temporale dell’accordo di scambio

  45. Mercato e contratti come strumento di coordinamento dell’azione collettiva Legge contrattuale classica • Perfetta informazione degli agenti sul contenuto dello scambio e sulle contingenze future • Riduzione al presente: tutte le contingenze future sono previste e trasferite nel contratto • Discretezza: ogni scambio è distinto da quello precedente e da quello successivo e gli agenti non hanno obbligazioni esterne al contratto • Irrilevanza dell’identità delle parti • Delimitazione temporale dell’accordo di scambio • Disincentivo al ricorso a terze parti (arbritato, ecc.

  46. Mercato e contratti come strumento di coordinamento dell’azione collettiva Legge contrattuale neo-classica • Incertezza (in termini di razionalità limitata) degli agenti sulle contingenze future

  47. Mercato e contratti come strumento di coordinamento dell’azione collettiva Legge contrattuale neo-classica • Incertezza (in termini di razionalità limitata) degli agenti sulle contingenze future • Elevati costi di riduzione al presente

  48. Mercato e contratti come strumento di coordinamento dell’azione collettiva Legge contrattuale neo-classica • Incertezza (in termini di razionalità limitata) degli agenti sulle contingenze future • Elevati costi di riduzione al presente • Formalizzazione parziale del contratto

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