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Flusso di individui da una popolazione a un’altra (fusione di due popolazioni).

MIGRAZIONE. Flusso di individui da una popolazione a un’altra (fusione di due popolazioni). Flusso di individui da una popolazione a un’altra (fusione di due popolazioni). L’effetto della migrazione sulle frequenze geniche può essere studiato attraverso due modelli:.

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Flusso di individui da una popolazione a un’altra (fusione di due popolazioni).

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  1. MIGRAZIONE Flusso di individui da una popolazione a un’altra (fusione di due popolazioni). Flusso di individui da una popolazione a un’altra (fusione di due popolazioni). L’effetto della migrazione sulle frequenze geniche può essere studiato attraverso due modelli: • Flusso di individui da una popolazione a un’altra (fusione di due popolazioni). • L’effetto della migrazione sulle frequenze geniche può essere studiato attraverso due modelli: • migrazione regolare da una popolazione molto grande (fr. alleliche stabili) verso una più piccola • Flusso di individui da una popolazione a un’altra (fusione di due popolazioni). • L’effetto della migrazione sulle frequenze geniche può essere studiato attraverso due modelli: • migrazione regolare da una popolazione molto grande (fr. alleliche stabili) verso una più piccola • MODELLO DELL’ISOLA

  2. m= 0.33 3/12 = 0.25 150/200 = 0.75 50/200 = 0.25 9/12 = 0.75

  3. m= 0.33 3/12 = 0.25 150/200 = 0.75 50/200 = 0.25 9/12 = 0.75

  4. m= 0.33 (3-1+3)/12 = 5/12  0.42 (150-3+1)/200 = 148/200  0.75 (9-3+1)/12 = 7/12  0.58 (50-1+3)/200 = 52/200  0.25

  5. … dopo molte generazioni m= 0.33 9/12 = 0.75 ~ 150/200 = 0.75 3/12 = 0.25 ~ 50/200 = 0.25

  6. MIGRAZIONE Flusso di individui da una popolazione a un’altra (fusione di due popolazioni). Flusso di individui da una popolazione a un’altra (fusione di due popolazioni). L’effetto della migrazione sulle frequenze geniche può essere studiato attraverso due modelli: • Flusso di individui da una popolazione a un’altra (fusione di due popolazioni). • L’effetto della migrazione sulle frequenze geniche può essere studiato attraverso due modelli: • migrazione regolare da una popolazione molto grande (fr. alleliche stabili) verso una più piccola • Flusso di individui da una popolazione a un’altra (fusione di due popolazioni). • L’effetto della migrazione sulle frequenze geniche può essere studiato attraverso due modelli: • migrazione regolare da una popolazione molto grande (fr. alleliche stabili) verso una più piccola • MODELLO DELL’ISOLA • un gruppo di popolazioni, parzialmente isolate tra loro, che si scambiano tra loro individui • un gruppo di popolazioni, parzialmente isolate tra loro, che si scambiano tra loro individui • MODELLO DELL’ARCIPELAGO

  7. 9/12 = 0.75 3/12 = 0.25 3/12 = 0.25 9/12 = 0.75 7/12  0.58 5/12  0.42 5/12  0.42 7/12  0.58

  8. … dopo molte generazioni 6/12 = 0.5 6/12 = 0.5 6/12 = 0.5 6/12 = 0.5

  9. Limitazioni del modello: • I flussi migratori da e per l’isola devono essere uguali. • La migrazione deve essere costante nel corso delle generazioni. • Non vi è migrazione differenziale per genotipo. • Isola  fr. (A1) = p e fr. (A2) = q • Continente  fr. (A1) = p e fr. (A2) = q (1  m) = individui che restano sull’isola q = frequenza dell’allele A2 negli individui che restano sull’isola m = individui immigrati dalla popolazione generale q = frequenza dell’allele A2 negli individui immigrati MIGRAZIONE: modello dell’isola Limitazioni del modello: • Limitazioni del modello: • I flussi migratori da e per l’isola devono essere uguali. • Limitazioni del modello: • I flussi migratori da e per l’isola devono essere uguali. • La migrazione deve essere costante nel corso delle generazioni. • Limitazioni del modello: • I flussi migratori da e per l’isola devono essere uguali. • La migrazione deve essere costante nel corso delle generazioni. • Non vi è migrazione differenziale per genotipo. • Limitazioni del modello: • I flussi migratori da e per l’isola devono essere uguali. • La migrazione deve essere costante nel corso delle generazioni. • Non vi è migrazione differenziale per genotipo. • Isola  fr. (A1) = p e fr. (A2) = q (1  m) = individui che restano sull’isola (1  m) = individui che restano sull’isola q = frequenza dell’allele A2 negli individui che restano sull’isola (1  m) = individui che restano sull’isola q = frequenza dell’allele A2 negli individui che restano sull’isola m = individui immigrati dalla popolazione generale

  10. La frequenza dell’allele A2nell’isola dopo una generazione sarà: q’ = (1  m) q  mq La frequenza dell’allele A2nell’isola dopo una generazione sarà: q’ = (1  m) q  mq La differenza delle frequenze tra l’isola e il continente è q’ q La frequenza dell’allele A2nell’isola dopo una generazione sarà: q’ = (1  m) q  mq La differenza delle frequenze tra l’isola e il continente è q’ q = (1  m) q  mq  q = La frequenza dell’allele A2nell’isola dopo una generazione sarà: q’ = (1  m) q  mq La differenza delle frequenze tra l’isola e il continente è q’ q = (1  m) q  mq  q = = (1  m) q  q (1  m) La frequenza dell’allele A2nell’isola dopo una generazione sarà: q’ = (1  m) q  mq La differenza delle frequenze tra l’isola e il continente è q’ q = (1  m) q  mq  q = = (1  m) q  q (1  m) = (1  m) (q  q) MIGRAZIONE: modello dell’isola

  11. Dopo un’altra generazione la frequenza dell’allele A2 nell’isola sarà: q’’ = (1  m) q’  mq Dopo un’altra generazione la frequenza dell’allele A2 nell’isola sarà: q’’ = (1  m) q’  mq e la differenza delle frequenze tra l’isola e il continente è q’’ q = (1  m) q’  mq  q = Dopo un’altra generazione la frequenza dell’allele A2 nell’isola sarà: q’’ = (1  m) q’  mq e la differenza delle frequenze tra l’isola e il continente è q’’ q = (1  m) q’  mq  q = = (1  m)[(1  m)q  mq]  mq  q = Dopo un’altra generazione la frequenza dell’allele A2 nell’isola sarà: q’’ = (1  m) q’  mq e la differenza delle frequenze tra l’isola e il continente è q’’ q = (1  m) q’  mq  q = = (1  m)[(1  m)q  mq]  mq  q = = (1  m)2q  (1  m)mq  mq  q = Dopo un’altra generazione la frequenza dell’allele A2 nell’isola sarà: q’’ = (1  m) q’  mq e la differenza delle frequenze tra l’isola e il continente è q’’ q = (1  m) q’  mq  q = = (1  m)[(1  m)q  mq]  mq  q = = (1  m)2q  (1  m)mq  mq  q = = (1  m)2q  mq m2q  mq  q = Dopo un’altra generazione la frequenza dell’allele A2 nell’isola sarà: q’’ = (1  m) q’  mq e la differenza delle frequenze tra l’isola e il continente è q’’ q = (1  m) q’  mq  q = = (1  m)[(1  m)q  mq]  mq  q = = (1  m)2q  (1  m)mq  mq  q = = (1  m)2q  mq m2q  mq  q = = (1  m)2q  q (m2 2m  1) = Dopo un’altra generazione la frequenza dell’allele A2 nell’isola sarà: q’’ = (1  m) q’  mq e la differenza delle frequenze tra l’isola e il continente è q’’ q = (1  m) q’  mq  q = = (1  m)[(1  m)q  mq]  mq  q = = (1  m)2q  (1  m)mq  mq  q = = (1  m)2q  mq m2q  mq  q = = (1  m)2q  q (m2 2m  1) = = (1  m)2q  q (1 m)2 = Dopo un’altra generazione la frequenza dell’allele A2 nell’isola sarà: q’’ = (1  m) q’  mq e la differenza delle frequenze tra l’isola e il continente è q’’ q = (1  m) q’  mq  q = = (1  m)[(1  m)q  mq]  mq  q = = (1  m)2q  (1  m)mq  mq  q = = (1  m)2q  mq m2q  mq  q = = (1  m)2q  q (m2 2m  1) = = (1  m)2q  q (1 m)2 = = (1  m)2 (q  q) MIGRAZIONE: modello dell’isola

  12. Analogamente, dopo n generazioni la deviazione tra la frequenza dell’isola e quella del continente sarà: qn q =(1  m)n (q  q) MIGRAZIONE: modello dell’isola Analogamente, dopo n generazioni la deviazione tra la frequenza dell’isola e quella del continente sarà: qn q =(1  m)n (q  q) La deviazionetra la frequenza dell’isola e quella del continente diminuisce a ogni generazione di un fattore (1  m), quindi è chiaro che l’avvicinamento all’equilibrio (stesse frequenze tra isola e continente, cioè quelle del continente) è tanto più rapido quanto maggiore è il tasso di migrazionem.

  13. MIGRAZIONE: modello dell’isola

  14. q = 0.63 (frequenza di R0 negli africani occidentali attuali) q = 0.03 (frequenza di R0 negli europei attuali) Esempio: l’aplotipo R0 del sistema Rh ha una frequenza del 63% negli africani e del 3% negli europei. Esempio: l’aplotipo R0 del sistema Rh ha una frequenza del 63% negli africani e del 3% negli europei. Qual è il tasso di migrazione genica dagli europei agli africani nell’attuale popolazione afroamericana degli USA? q = 0.63 (frequenza di R0 negli africani occidentali attuali) q = 0.63 (frequenza di R0 negli africani occidentali attuali) q = 0.03 (frequenza di R0 negli europei attuali) n = 10 (africani occidentali sono stati deportati in USA circa 250-300 anni fa come schiavi) q = 0.63 (frequenza di R0 negli africani occidentali attuali) q = 0.03 (frequenza di R0 negli europei attuali) n = 10 (africani occidentali sono stati deportati in USA circa 250-300 anni fa come schiavi) q10 = 0,45 (frequenza di R0 negli afroamericani attuali)

  15. qn q =(1  m)n (q  q) qn q =(1  m)n (q  q) diventa 0.45  0.03 = (1  m)10 (0.63  0.03) qn q =(1  m)n (q  q) diventa 0.45  0.03 = (1  m)10 (0.63  0.03) 0.42 ——— = (1  m)10 0.60 qn q =(1  m)n (q  q) diventa 0.45  0.03 = (1  m)10 (0.63  0.03) 0.42 ——— = (1  m)10 0.60 0.7 = (1  m)10 qn q =(1  m)n (q  q) diventa 0.45  0.03 = (1  m)10 (0.63  0.03) 0.42 ——— = (1  m)10 0.60 0.7 = (1  m)10 10 ln (1  m) =  0.3567 qn q =(1  m)n (q  q) diventa 0.45  0.03 = (1  m)10 (0.63  0.03) 0.42 ——— = (1  m)10 0.60 0.7 = (1  m)10 10 ln (1  m) =  0.3567  ln (1  m) =  0.0357 qn q =(1  m)n (q  q) diventa 0.45  0.03 = (1  m)10 (0.63  0.03) 0.42 ——— = (1  m)10 0.60 0.7 = (1  m)10 10 ln (1  m) =  0.3567  ln (1  m) =  0.0357 1  m = 0.9650 qn q =(1  m)n (q  q) diventa 0.45  0.03 = (1  m)10 (0.63  0.03) 0.42 ——— = (1  m)10 0.60 0.7 = (1  m)10 10 ln (1  m) =  0.3567  ln (1  m) =  0.0357 1  m = 0.9650  m = 0.035

  16. Il tasso di migrazione genica dagli europei agli africani nell’attuale popolazione afroamericana degli USA è m = 0.035 cioè a ogni generazione il 3,5% di geni europei entra a far parte del pool di geni della popolazione degli USA.

  17. m 1 2 m m m m m m m m m m 3 4 m MIGRAZIONE: modello dell’arcipelago Un gruppo di popolazioni, ben delimitate nello spazio, che si scambiano migranti a ogni generazione. Per esempio

  18. MIGRAZIONE: modello dell’arcipelago Limitazioni del modello: • I tassi di emigrazione e immigrazione devono essere costanti tra una coppia di isole • Le isole dell’arcipelago hanno tutte la stessa consistenza.

  19. 1 2 3 ... i ... k MIGRAZIONE: modello dell’arcipelago Matrice di scambio migratorio tra k popolazioni Gli elementi sulla diagonale rappresentano la frazione di individui che non migra, cioè gli individui stanziali

  20. Arcipelago a due isole Poniamo Dopo una generazione:

  21. Arcipelago a due isole E dopo due generazioni

  22. Arcipelago a due isole Tornando alla prima generazione notiamo che (moltiplicando tutti i termini per m12 e m21) avremo: Sommando tutti i membri di sinistra e di destra

  23. Arcipelago a due isole E ancora: Dato che le frequenze di migrazione nei due sensi sono state assunte costanti per generazione, allora: e quindi anche

  24. Arcipelago a due isole Se dividiamo il membro di destra per otteniamo le frequenze geniche medie, cioè la frequenza dell’allele A2all’equilibrio

  25. m m m m m m 1 3 2 Arcipelago a tre isole Limitazioni del modello: • I tassi di emigrazione e immigrazione devono essere costanti e uguali tra le isole • Le isole dell’arcipelago hanno tutte la stessa consistenza.

  26. Arcipelago a tre isole Riprendiamo la frequenza dell’allele A2all’equilibrio. In caso di migrazione uguale tra le due isole sarà Quindi per tre isole sarà

  27. Arcipelago a tre isole Dove q all’equilibrio sarà e quindi sommando membro a membro

  28. Arcipelago a n isole Estrapolando per n isole

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