1 / 25

Damascio sull Ineffabile

Scopo. Discussione sulla supposta infiltrazione di elementi irrazionali nella tradizione neoplatonica; tale supposizione prende le mosse dalla tradizione Plotiniana innanzitutto OVVERO Il principio primo che trascende la capacit

ronnie
Télécharger la présentation

Damascio sull Ineffabile

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


    1. Damascio sullIneffabile

    2. Scopo Discussione sulla supposta infiltrazione di elementi irrazionali nella tradizione neoplatonica; tale supposizione prende le mosse dalla tradizione Plotiniana innanzitutto OVVERO Il principio primo che trascende la capacit di pensiero razionale per comprenderlo, superiore a qualsiasi attivit intellettuale (questo punto di vista in realt verr sviluppato in modo pi pieno da Giamblico in poi);

    3. Dillon parte da un articolo di Saffrey sulla teurgia che mostra un inclinazione a collegare lineffabilit del primo principio di cui parla Plotino con elementi irrazionali o extrarazionali, di natura cio magico-religiosa;

    4. Dillon non nega tale infiltrazione, anzi sostiene che: Proprio la tendenza comune a ricorrere a delle auctoritates ( considerate Infallibili o addirittura Ispirate, filosofiche come nel caso di Platone o Aristotele, piuttosto che teologiche, come nel caso di Omero, Esiodo, Orfeo) Linclinazione a reintegrare gli dei della religione greca tradizionale (e non) - fenomeno evidente a partire da Giamblico in poi e interpretato a pieno da Proclo- dallaltro,

    5. In realt la questione sullIneffabilit - e inconoscibilit- del primo principio non strettamente collegata a quella dellInfiltrazione di elementi irrazionali nella struttura filosofica neoplatonica; Laffermazione che alcuni principi superiori o livelli dellessere (Intelletto, Essere Puro, Regno delle Forme, lUno stesso) siano a???t??, a?at???ast??, o a???st?? risale a Platone (Repubblica VI, Timeo 28C, Epistole VI), ma questi passaggi sono stati interpretati come concetti non rientranti nel discorso filosofico prettamente razionale

    6. A sostegno di tale ipotesi stato pi volte citato un passaggio del Parmenide, dove lUno viene definito come non nominabile, oggetto intorno al quale nulla pu essere detto e non soggetto a giudizio o comprensione da parte di un essere umano. In poche parole lUno, secondo quest interpretazione, potrebbe essere compreso solo da un qualche tipo di facolt sovra-razionale;

    7. La questione plotiniana: Plotino, contro i suoi predecessori, aveva rifiutato lidea che il primo principio, in quanto unit radicale, potesse essere identificato con qualsiasi intelletto (anche Numenio aveva scorto il problema, arrivando per a proporre lidea di un Primo Dio come intelletto immobile opposto ad un secondo intelletto, demiurgico e In movimento) In realt il principio primo per Plotino superiore a tutta lntellezione e non comprensibile di conseguenza da un intelletto umano

    8. Sorge quindi nella struttura plotiniana un problema: La contraddizione tra un Uno origine di tutte le cose, dallIntelletto fino alla Materia, e un Uno completamente trascendente ed irrelato rispetto a tutte le entit ad esso inferiori (citazione passaggi); particolare attenzione va prestata al passaggio dellEnneade VI, dove lUno viene descritto come causa della causa (a?t??? t?? a?t???)

    9. Plotino riesce a mantenere i due aspetti del suo principio supremo in equilibrio, senza ammettere alcuna contraddizione (e forse, dopo tutto, non c tutta questa contraddizione); cos non tuttavia per i successori di Plotino, primo fra tutti Porfirio, il quale sent la necessit di riformulare la sua dottrina dell Uno in modi che risultano, per Dillon, a tratti oscuri;

    10. Damascio stesso criticher fortemente Porfirio, accusandolo di aver identificato il primo principio con il Padre della triade intelligibile, compromettendone cos la trascendenza; Secondo Dillon, lntento di Porfirio era relazionare la sua esegesi delle prime due ipotesi del Parmenide con il concetto di Uno, cos che Dio in s divenisse soggetto della prima ipotesi e Dio in quanto intellezione (???st??), il soggetto della seconda;

    11. Questo avrebbe implicato una sorta di Condensazione di ipostasi (ed proprio questa una delle maggiori accuse che vengono mosse contro Porfirio), sebbene lo scopo di tale formulazione, secondo Dillon, non altro che un tentativo di risolvere la questione lasciata in sospeso da Plotino, cercando di distinguere i due aspetti del primo principio; Differente la soluzione di Giamblico al problema riscontrato nel sistema plotiniano: Giamblico postula infatti lesistenza di un ulteriore primo principio, totalmente ineffabile (pa?t? a??et??);

    12. Anche se siamo completamente legati alla testimonianza di Damascio su questo versante, non poi cos difficile riuscire a trovare una linea argomentativa plausibile per lIpotesi formulata da Giamblico: non infatti poi cos immediata lidentificazione plotiniana del primo principio con entit quali il Bene di cui si parla nella Repubblica; Damascio dal canto suo adotter una posizione molto simile a quella di Giamblico contro i suoi immediati predecessori (Siriano e Proclo), e questo potrebbe indurre a pensare che abbia di fatto ripreso di sana pianta le argomentazioni di Giamblico;

    13. Damascio Dillon parte da un analisi del De Principiis di Damascio, considerando tale opera insieme alle Enneadi plotiniane e agli Elementi di Teologia di Proclo uno dei picchi massimi di tutta la produzione neoplatonica; Damascio ci pone immediatamente di fronte ad unaporia (si noti come la struttura argomentativa rimandi qui al Parmenide di Platone) gi nel primo capitolo della sua opera:

    14. La??? (origine o principio primo) da considerarsi o meno parte della totalit? si -> risulterebbe allora difficile comprendere come possa essere principio generativo di ci cui appartiene (ci si troverebbe di fronte al paradosso per cui la???, primo principio originario -e quindi ingenerato- sarebbe costretta a generarsi come proprio prodotto no -> allora la totalit, non comprendendo in s lorigine, sarebbe incompleta e quindi , gioco-forza, non pi totalit; La reale difficolt che noi dobbiamo necessariamente pensare ad un principio primo come essenza delle cose di cui appunto principio

    15. Consideriamo la prima ipotesi: Lesempio pi calzante in merito ci viene fornito proprio da Damascio: quando parliamo, ad esempio, di una p????, includiamo in questo stesso concetto sia i governanti (a????te?) che i governati; similmente quando si parla di una ?e???, o di un clan, comprendiamo il fondatore della stirpe esattamente come tutti i suoi discendenti; Ci rimane tuttavia sempre il problema per cui se la??? da includersi nelluniverso, questa deve essere considerata come uno dei suoi stessi prodotti (dal momento in cui, ribadiamo, principio e origine di tutte le cose); Non infatti possibile essere primo principio e contemporanemente prodotto di un primo principio -> ne deduciamo che deve necessariamente esistere un principio che sia primo, ma esterno alla totalit

    16. Consideriamo la seconda ipotesi: Se il primo principio deve essere considerato esterno alla totalit, gioco forza non pu avere alcuna relazione con essa, e di conseguenza alcun rapporto di produttivit (sebbene ne sia origine e quindi causa !); In realt lap???a proposta da Damascio, secondo Dillon, non vuole sottendere ad alcun tipo di metafisica: si tratta di un puro esercizio logico il cui scopo dimostrare la complessit concettuale del primo principio;

    17. Irrazionalit in Damascio? Il concetto di Ineffabilit: Mettendo da parte le possibili contraddizioni che necessariamente scaturiscono da questa duplice natura del primo principio, Damascio si concentra nel secondo capitolo del De Principiis sulla seconda ipotesi riportata: si tratta della parte di maggiore interesse per Dillon, proprio perch qui si trovano i passaggi pi controversi di Damascio, e da qui partono le accuse di irrazionalit ad esso rivolte: La nostra anima ha, dopo tutto, un segno che, di tutte le cose di cui noi non abbiamo alcuna idea, c un primo principio oltre tutto, e non relazionato a tutto. Perci non dovrebbe essere chiamato un principio, o non ancora una causa, o non primo, o non invece precedente a tutte le cose, o non ancora oltre tutte le cose; meno lontano, invece, dovrebbe essere celebrato come essere tutte le cose; o non invece dovrebbe essere celebrato affatto, o non concepito, o anche non alluso.

    18. Dillon utilizza unanalogia particolare nel descrivere il concetto riportato da Damascio, ovvero quello del buco nero Il buco nero, volendolo definire in modo piuttosto spicciolo, non altro che un fenomeno cosmico (dovuto al collasso o all implosione di una stella) che: da un lato, viene utilizzato come postulato necessario alla spiegazione di altri fenomeni (in particolar modo il processo per cui le stelle generano energia e calore); Dallaltro, come oggetto non sensibile ad unosservazione diretta (in quanto n la luce n le onde radio possono attraversarlo a causa dell enorme densit che lo caratterizza);

    19. Un buco nero non naturalmente n un principio primo, n tanto meno una condizione a priori per tutto il pensiero scientifico, tuttavia un postulato necessario alla comprensione di molti fenomeni osservabili ed questa caratteristica che lo avvicina a ci che Damascio, secondo Dillon, voleva esprimere: un concetto limbo, in quanto condizione per la comprensione del mondo in senso generale, senza tuttavia essere esso stesso predisposto ad una definizione o analisi razionale;

    20. Supporre un entit che non pu essere oggetto di unanalisi razionale, non significa tuttavia identificarla necessariamente con una manifestazione di irrazionalismo ! Prima di formulare una simile accusa necessario vedere in che modo tale concetto va ad inserirsi all interno di un sistema: secondo Dillon, la formulazione del concetto di Ineffabile il risultato di un corposo processo dialettico di tipo razionale (basato probabilmente sulla teorizzazione di Giamblico);

    21. I primi quarantadue capitoli del De Principiis approfondiscono nella loro analisi il concetto di Uno, la sua trascendenza, il processo di emanazione e ritorno ad esso, continuando tuttavia a sostenere la necessit di un principio ulteriore di cui (al contrario dellUno) non pu essere detto assolutamente nulla;

    22. Damascio lavora moltissimo sulla teologia negativa (ad esempio p. 22, 15 ff.: se noi dobbiamo indicare qualcosa a suo riguardo, noi dobbiamo far uso delle negazioni di questi (citati) concetti, e dichiarare che l ineffabile non pu essere n uno n molti, n produttivo n improduttivo, n causativo n non causativo) sostenendo tuttavia che nel momento in cui viene riconosciuto intuitivamente lesistenza di questo principio, deve esserci necessariamente un qualcosa che risponde ad esso e ci deve essere anche un senso in cui noi e luniverso come un tuttuno, vi partecipiamo (ete?e?)

    23. La conclusione della prima sezione dellopera (secondo ledizione di Westerink) ci propone ancora una volta una serie di aporie: la Materia, sebbene sia lassoluta negazione dellessere, gi inclusa dallUno o anche oltre, dall Ineffabile? LUno e lIneffabile, mentre trascendono lEssere al suo livello pi alto, devono essere considerati estendibili anche ai livelli inferiori? LIneffabile influenza in qualche modo le cose terrene?

    24. Per quanto riguarda la prima aporia, Damascio curiosamente non se ne preoccupa: del resto era stato gi accettato dalla teoria neoplatonica (almeno da Proclo in poi) che i principi estendono la propria influenza anche ai gradi inferiori della scala dellesistenza, in modo che la Materia ad esempio non partecipa pi allEssere, ma all Unit e dunque partecipa anche allIneffabile (rispondendo cos? anche alla seconda aporia); Damascio infine, sostiene che lIneffabile ha unnfluenza sullUniverso cui trasmette, nello specifico, lelemento di Ineffabilit intrinseco ad ogni individuo;

    25. Conclusioni: LIneffabile pervade tutto luniverso, accompagnandosi a ci che effabile ad ogni livello della scala dellesistenza; Ogni livello di realt, lEssere, la Vita, lIntelletto, lAnima e cos via, e ogni entit individuale, contiene un elemento di ineffabilit, che non pu essere compreso in una definizione, ma che fa di questa entit ci che ; L esempio introdotto da Dillon per cercare di spiegare il concetto di Ineffabile, dimostra di fatto come un postulato di questo tipo pu perfettamente formare parte di una visione del mondo altamente razionale;

    26. LIneffabile da considerarsi come la pi esterna periferia non solo dellEssere ma anche del non-essere, senza essere strettamente la causa di alcunch, e che non comprensibile in alcun senso ordinario del termine; Allo stesso tempo, comunque, questo principio penetra fino al nucleo del nostro mondo, e rende ognuno di noi ci che , un individuo, con giusto un tocco di ineffabilit che ci differenzia da ogni altro.

More Related