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Intervista a Luca…. il mio “genio della matematica della porta accanto”

Intervista a Luca…. il mio “genio della matematica della porta accanto”. …sarà proprio così???. Luca P.: mio compagno di scuola elementare, laureato in matematica con il massimo dei voti, attualmente professore supplente di matematica in un liceo Scientifico di Milano.

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Intervista a Luca…. il mio “genio della matematica della porta accanto”

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Presentation Transcript


  1. Intervista a Luca….il mio “genio della matematica della porta accanto” …sarà proprio così???

  2. Luca P.:mio compagno di scuola elementare, laureato in matematica con il massimo dei voti, attualmente professore supplente di matematica in un liceo Scientifico di Milano

  3. Innanzi tutto grazie Luca per aver accettato la mia intervista È stata proprio una sorpresa… non me l’aspettavo !!! Quando ho ricevuto la tua e-mail ero un po’ perplesso: un “compito” universitario … ho subito pensato ad uno scherzo e poi “mamma mia, ma se le faccio fare brutta figura?!”…

  4. Spero proprio di no!!! È tutto nelle tue mani Ah grazie, così sì che mi incoraggi!! Iniziamo con le domande..vediamo cosa viene fuori! Sai, non sono molto abituato alle interviste!!!

  5. Dunque, passiamo subito al vivo dell’intervista. A che età hai scoperto la matematica? Ho scoperto la matematica durante le scuole elementari, trovavo affascinanti i numeri e tutto ciò che apparteneva loro. La maestra era per me fonte di ispirazione e di arricchimento all’interno della matematica… ricordo una lunga serie di elogi che mi ha portato a provare ancora più interesse.

  6. Quindi sei sempre andato bene nei primi anni di scuola in matematica? Bene, ma non proprio sempre, mi sono sempre applicato, talora con sforzo, ho saputo conseguire risultati che mi hanno inorgoglito e fatto apprezzare dai compagni, dagli insegnanti e dai miei genitori.

  7. Per te, quindi, la scuola ha avuto molta importanza nella scoperta della matematica? Direi importante, ma non fondamentale. Certo, è per merito dell’insegnante, grazie al suo esempio e alle sue parole, che ho avuto la impareggiabile possibilità di addentrarmi in un mondo affascinante e ricco di impensate sfumature.

  8. Da bambino hai avuto altre esperienze, al di fuori della scuola, che ti hanno fatto scoprire la matematica? Sicuramente il gioco: il Lego e i treni in miniatura sono stati terreno fondamentale nell’applicazione della matematica. Inoltre, ricordo che sempre la solita maestra ci aveva consigliato il gioco del Tangram e mi piaceva da morire!

  9. Che ricordo hai dei tuoi insegnanti di matematica? Hanno riconosciuto il tuo talento? Ti hanno incoraggiato? Non sempre sono stato capito, ho anche dovuto faticare per far apprezzare la mia dote naturale. Ricordo di aver risolto, durante le scuole medie, un problema con un’unica espressione..fu considerato errato. Addirittura, ci sono stati dei periodi in cui venivo messo in ombra per una mia supposta superiorità che, nella realtà, era solo per invidia.

  10. Quando, come e per quali motivi hai scelto di studiare matematica all’università? Già durante gli anni del liceo, ovviamente scientifico, pensavo che avrei frequentato questa facoltà, in reazione alla poco accorta gestione dell’insegnamento; pertanto mi sono sentito in dovere di espandere la mia mente in un’area nella quale mi vedevo pronto, ma mai sufficientemente supportato dall’istituzione.

  11. Che cosa ti aspettavi di trovare in un corso di laurea in matematica? Un corso di laurea non potrebbe mai accontentare gli interessi del singolo iscritto, per cui è normale che “manchi” in qualcosa… Una serie di modelli matematici di gestione in quanto si possono applicare ad un’ infinità di situazioni: dal controllo del traffico aereo a quello stradale, dalla gestione delle ferrovie a quella dei flussi di cassa, dalla gestione del personale ai modelli di gestione del personale, dalla statistica sulla ricorrenza di eventi alle previsioni del tempo.

  12. … e invece cos’hai trovato???? Ho ritrovato e finalmente compreso nozioni prima semi sconosciute (limiti, derivate, integrali). Ho imparato un metodo di approccio, razionale ed ordinato, dei singoli problemi. E ho trovato anche qualche amico. Pochi, per la verità: non sono dei gran socialoni, i matematici.

  13. Nella tua famiglia ci sono altri “geni” della matematica? Di “genio” ce n’è solo uno!!! Ahah.. Scherzo ovviamente! Il mio cuginetto di 12 anni ultimamente si sta appassionando alla materia, ma io sto facendo di tutto per dissuaderlo, non voglio rivali.. soprattutto in famiglia!

  14. Secondo te, la tua personalità rispecchia quella di un matematico o di uno che ama la matematica? Puoi descrivermi alcuni aspetti? Penso di sì. Io mi ritengo una persona ordinata, razionale, riflessiva. Sono pregi, che però, se portati all’eccesso, possono anche diventare difetti, o comunque non essere compresi. Mi è capitato più di una volta di essere bonariamente preso in giro dagli amici per il mio modo di essere, per il volere sempre “spaccare il capello in quattro” o, come dicono loro, trovare risposte per domande che non aveva fatto nessuno.

  15. Com’è il tuo rapporto con il computer? Buono. Per me è stato uno strumento di studio, ed è uno strumento di lavoro. In generale mi piace sperimentare le nuove tecnologie. Ho da poco acquistato un tablet (dopo averne per anni snobbato l’utilità) e devo dire che stiamo diventando inseparabili.

  16. Avrai anche un buon rapporto con internet… Certamente, anche se senza esagerare, senza esserne fanatico. Però è indubitabile che Internet sia oggi ormai la fonte privilegiata di condivisione di informazioni e conoscenze. Ed anche – perché no? - per giochi e divertimento. Perché anche a noi matematici ogni tanto piace staccare il cervello e trovare qualche giochino senza pretese. Certo, se poi riusciamo ad applicare anche qualche modello matematico…

  17. Che rapporto pensi che ci sia tra il computer e la matematica? La matematica binaria è alla base dei processi di calcolo e le equazioni fondamentali hanno permesso di sviluppare i processori attuali.

  18. Secondo te come deve essere la memoria di un matematico … la tua memoria? Assolutamente ottima e razionale

  19. Da bambino, cosa sognavi di fare da grande? Ovviamente insegnare la matematica

  20. Quali sono i tuoi sogni nel cassetto, dal punto di vista matematico? Oggi come oggi…applicare dei sistemi di calcolo alla politica e alla gestione della res publica. Magari riuscirei a risolvere qualcosina (ina)

  21. Pensi di avere realizzato i tuoi sogni? Per ora sono molto contento e soddisfatto ma…c’è ancora tempo!

  22. I tuoi prossimi impegni nel campo matematico?Portare a conclusione il master in matematica finanziaria e magari,poi, trasferirmi per un piccolo periodo all’estero per conoscere nuove realtà e una nuova lingua.Il più imminente , comunque, è quello di superare il concorso che mi porterà all’abilitazione dell’insegnamento.

  23. Quindi i tuoi alunni possono tirare un sospiro di sollievo… Solo per ora!!!

  24. Allora in bocca al lupo, Luca!!! Crepi il lupo! E non ti dimenticare di farmi sapere il risultato!

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