1 / 20

scelte impiantistiche piano industriale ATO6

scelte impiantistiche piano industriale ATO6. esitare va benissimo, se poi fai quello che devi fare B. Brecht. ing. franco cristo firenze, 20 febbraio 2007. come si è giunti alla pianificazione vigente.

stevie
Télécharger la présentation

scelte impiantistiche piano industriale ATO6

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. scelte impiantistiche piano industriale ATO6 esitare va benissimo, se poi fai quello che devi fare B. Brecht ing. franco cristo firenze, 20 febbraio 2007

  2. come si è giunti alla pianificazione vigente illustrare le scelte impiantistiche all’interno del piano industriale dell’ATO6 non è scattare una foto ma proiettare un lungo film di diversi decenni in cui le scelte operate non sono frutto di sole considerazioni tecnico-impiantistiche ma anche (soprattutto) di compromessi nel tentativo di minimizzare il dissenso sociale

  3. il quadro normativo italianoil “vecchio” Decreto Ronchi predisposizione dei piani regionali di gestione dei rifiuti , sentite le Province ed i Comuni gestione integrata dei rifiuti secondo la politica delle 4R Riduzione della produzione dei rifiuti Riutilizzo Riciclaggio Recupero e smaltimento la Regione Toscana delega alle Province la pianificazione territoriale (localizzazioni e taglie)

  4. il “nuovo” Codice Ambientale non modifica sostanzialmente il meccanismo di delega alle Regioni e la redazione dei Piani Regionali conferma la suddivisione del territorio regionale in ambiti territoriali ottimali in cui è obbligatoria l’autosufficienza sulla base della pianificazione provinciale, gli ATO approvano il piano industriale il piano definisce in dettaglio la gestione del ciclo e ne determina i costi

  5. l’area fiorentina 1967 Comune di Firenze delibera la costruzione di un inceneritore anni ’70 circa 300 t/die rifiuti urbani 18 marzo 1973 inaugurazione tre linee a tamburo rotante 150 t/die

  6. l’area fiorentina 10 luglio 1976 incidente a Meda, nello stabilimento Icmesa comparsa del tema delle diossine: Seveso allarme sociale proteste settembre 1986 ordinanza di chiusura e festa popolare con taglio della torta

  7. i piani provinciali fine ’80 chiusura inceneritori esaurirsi di alcune discariche definita una filiera impiantistica ripartita sul territorio

  8. la filiera anni ‘90 selezione e compostaggio produzione di RDF pellettizzato gassificatore letto fluido ricircolato assenza di un gestore unico mancato coordinamento interventi diseconomie di scala = inefficienze

  9. il nuovo piano provinciale 2000 presa d’atto del fallimento del modello precedente mantenimento di una ripartizione territoriale delle localizzazioni impiantistiche aumento degli obiettivi di raccolte differenziate conferma del modello selezione recupero-energetico tre filiere

  10. la variante al Piano Provinciale approvata luglio 2006, pubblicata novembre 2006 definisce, a seguito della chiusura della VIS, la localizzazione dell’impianto termico nella piana fiorentina aggiorna la fase a regime 2010,e conseguentemente, la fase transitoria 2007-2009 raddoppia la capacità della discarica di Firenzuola indica un valore guida di RD del 55%

  11. il piano industriale vigente redatto sulla base del Piano Provinciale approvato nel febbraio 2002 redatto nel 2003 ed approvato nel 2004 utilizza i dati storici disponibili,sino al 2002 estrapola sino al 2005 stabilizza sino al 2007 definisce anno a regime 2007, calo sino 2009

  12. ...graficamente...

  13. i numeri attuali (dati ARRR 2005) produzione annuale rifiuti 544.335t previsione p.i. 548.446 t (-0,75 %) raccolte differenziate 35,5 % previsione p.i. 45,2 % (-21,46 %) tasso di crescita medio 1,6 % esaurimento delle risorse interne

  14. il piano industriale in fase di aggiornamento presa d’atto della variante al Piano Provinciale come specifica di progetto slittamento delle pianificazioni dal 2007 al 2010 ed aggiornamento dei relativi valori aggiornamento agli obblighi normativi per le raccolte differenziate ed analisi di fattibilità tecnico-economica dei valori guida della variante del Piano Provinciale

  15. alcuni numeri per dimostrare una “originalità” dell’ATO 6 800.256 abitanti 288 ab/km2,nella Piana 1772 ab/km2 92 % della popolazione vive nei centri abitati (Toscana 3.591.348 abitanti e 152 ab/km2) oltre 350.000 unità abitative, di cui il 91 % occupato 2,38 i componenti medi del nucleo familiare 72.000 unità locali produttive (extra agricole) con oltre 310.000 addetti 41% manifatturiero e costruzioni 23% commercio 36% servizi Rapporto addetti /popolazione 33,5% numero di addetti per impresa: 5 circa 11.000.000 di presenza turistiche annue ufficiali pari ad una cittadina di 30.100 abitanti (sarebbe il quinto comune dell’ATO) Oltre 81.000 i pendolari giornalieri verso l’area urbana centrale di Firenze (PTCP) produzione procapite circa 690 kg/ab*anno

  16. il dimensionamentodi massima produzione complessiva dei rifiuti 550.000 t/anno (margine +10%) RD secche 160.000 t/anno RD organico e verde 90.000 t/anno compostaggio Case Passerini 44.000 t/anno Faltona 38.000 t/anno Ponterotto 10.000 t/anno Spazzamento e ingombranti non recuperabili RU indifferenziato circa280.000 t/anno

  17. lo status degli impianti RD e discariche Piattaforme Comieco per carta e cartone Appoggio al sistema REVET di valorizzazione delle raccolte differenziate “secche”, cd. multimateriale Case Passerini (in fase di ultimazione) Faltona (avviati i lavori) Ponterotto (operativo) Discariche: Case Passerini (in chiusura) Pago (chiusa) Vigiano (operativa) Podere Rota (Ar) e Peccioli (Pi) (operative)

  18. l’impiantistica per rifiuto indifferenziato 280.000 t/anno alle tre filiere 160.000 t/anno Case Passerini 85.000 t/anno Le Sibille 27.000 t/anno Podere Rota produzione di frazione secca (CER 19 12 12) oltre a circa 15.000 t/anno come CDR per cementificio SACCI selezione funzionale a garantire l’efficienza degli impianti termici e le relative performance ambientali garantire affidabilità ed economicità gestionale

  19. gli impianti termici I Cipressi: 28 MWt Testi: 31 MWt Case Passerini: 64 MWt tecnologia di combustione a griglia, dotati di caldaia con recupero di energia tramite ciclo a vapore ed espansione in turbina, con produzione di energia elettrica studio di fattibilità per teleriscaldamento-raffrescamento dimensionati per rifiuto pre-trattato con pci di progetto tra 2700 kcal/kg e 2900 kcal/kg ciclo vapore tradizionale (380°C 41 bar) con hel=0,18 abbattimento delle emissioni :trattamento a semisecco, umido di finitura, filtri a manica, carbone attivo, sistema SNCR

  20. i prossimi passi ultimare fase VIA per l’impianto dei cipressi e quindi AIA presentare VIA impianto di Testi e approntare lo studio per impianto di Case Passerini definire modalità realizzative delle opere ed avvio dei cantieri abbiamo esitato, sappiamo cosa dobbiamo fare: non resta che fare grazie per l’attenzione conise@libero.it

More Related