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Epilessia e Farmaci Antiepilettici. Aggiornamento Marzo 2014. Prof Pierpaolo Mastroiacovo Professore di Pediatria Direttore ICBD – Alessandra Lisi International Centre on Birth Defects and Prematurity ; Centro Collaborativo OMS, Roma. Raccomandazione.
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Epilessia e Farmaci Antiepilettici Aggiornamento Marzo 2014 Prof Pierpaolo MastroiacovoProfessore di PediatriaDirettore ICBD – Alessandra Lisi International Centre on Birth Defects and Prematurity; Centro Collaborativo OMS, Roma
Raccomandazione • In tutte le donne con epilessia in trattamento con farmaci anti-epilettici : • segnalare la minore efficacia dei contraccettivi orali con i farmaci induttori enzimatici, e che l’etinilestradiolo riduce la concentrazione della lamotrigina e probabilmente del valproato; • rivalutare periodicamente (arco di tempo congruo prima di eventuale concepimento) la necessità e l’appropriatezza del trattamento per eventualmente: • sospenderlo gradualmente; • instaurare una monoterapia con il farmaco più adatto, con il minor rischio di effetti indesiderati per il nascituro e al dosaggio minimo richiesto (monitoraggio ematico), evitando l’uso del valproato soprattutto a dosi superiori di 700 mcg/die; • prescrivere acido folico come a tutte le donne.
Epilessia e farmaci anti-epilettici • Perché • I farmaci antiepilettici aumentano il rischio di malformazioni e probabilmente di altri esiti avversi della riproduzione, compresi disturbi cognitivi e del comportamento nel bambino. • Le donne affette da epilessia che non prendono più farmaci antiepilettici hanno un rischio di malformazioni sovrapponibile a quello della popolazione generale
Epilessia, farmaci anti-epilettici e malformazioniIncertezze dei dati disponibili • Il trattamento è dipendente dal tipo di epilessia e dalla sua gravità, es.: forme più gravi richiedono politerapie, forme più lievi monoterapia a basso dosaggio o sospensione. • Raccogliere dati robusti, validi e ampi, su popolazioni definite è ostacolato dalla rarità della malattia (3-7 per mille 1) e dalla rarità delle malformazioni (2-3---5-6%). • Il confronto tra nati da madri con epilessia e nati da madri senza epilessia è spesso distorto dalla maggiore attenzione di accertamento degli esiti. • Cumulare dati provenienti da studi diversi e/o condotti su popolazioni diverse non è sempre opportuno per le differenze di metodologia di raccolta e analisi dei dati.
Epilessia, farmaci anti-epilettici e malformazioniConoscenze più robuste • Il rischio di malformazioni più gravi (frequenza 2-3%) è all’incirca 2-3 volte superiore a quello osservato nella popolazione generale (o controlli) 1,2,3. • Le malformazioni con un rischio relativo più elevato sono: spina bifida, schisi orali, ipospadia, cardiopatie 1,2,3. • Il rischio assoluto di malformazioni è maggiore per 1,2,3: • politerapie ( 17%) • terapie a dosaggio giornaliero più elevato (carbamazepina > 1.000 mcg; fenobarbital > 150 mcg; lamotrigina > 300 mcg) 4 • valproato (5-11%), in particolare a dosaggio elevato (> 700 – 1.500 mcg), in particolare a spina bifida (RR 20, rischio assoluto 1-2 %) • Il rischio di malformazioni è inferiore per 1,2,3 : • monoterapie, • lamotrigina5, • terapie a dosaggio giornaliero più basso (monitoraggio ematico essenziale !).
Differenze di frequenza uso e differenza dei rischi * * EURAP: International 42 countriesregistryantiepilepticdrus and pregnancy Statisticalsignificantdifferencebetween the tworegistries *
Epilessia, farmaci anti-epilettici e malformazioniDati ancora incerti • Rischio relativo della carbamazepina (2 – 10 !)1 • Nuovi farmaci antiepilettici: • oxcarbazepina, levetiracetam, gabapentin, zonisamide, vigabatrin, topiramato2 (minimo rischio) • Problemi cognitivi, molto probabili con valproato3, 4, meno con carbamazepina1,3. • Frequenza di malformazioni o disturbi cognitivi nei figli di madri • con epilessia non in trattamento durante la gravidanza5, • senza epilessia ma in trattamento con farmaci anti-epilettici per altri motivi (es.: emicrania, nevralgie, disturbi dell’umore) 5.
Altre informazioni • I farmaci antiepilettici interferiscono con i contraccettivi ormonali, rendendoli meno efficaci1. • Altri esiti avversi della riproduzione: • Preeclampsia, ipertensione gravidica, emorragie. • La gravidanza ha una minima influenza sulla frequenza delle crisi. • Le convulsioni tonico-cloniche in gravidanza vanno evitate. • Aborti spontanei (dati contrastanti). • SGA e ridotta circonferenza cranica 2 . • Sindrome dismorfica associata a fenitoina, valproato, e altri anti-epilettici. • Rischio di epilessia nella prole, variabile, < 10% (madre affetta > padre, 2 figli affetti > 1 solo figlio affetto). • Farmaci antiepilettici usati anche per disturbi bipolari, emicrania, dolore neuropatico
Domande Pierpaolo Mastroiacovo Professore di Pediatria Direttore ICBD – Alessandra Lisi International Centre on Birth Defects and Prematurity; Centro Collaborativo OMS, Roma icbd@icbd.org