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I micoplasmi: un mondo ancora da scoprire

I micoplasmi: un mondo ancora da scoprire. Dott.ssa Rachele Cunsolo. Moll.=classe (cute molle. No parete. Solo membrana trilaminare di spessore 80-100 angstrom), Mico.=ordine cost.da 3 famiglie

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I micoplasmi: un mondo ancora da scoprire

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Presentation Transcript


  1. I micoplasmi: un mondo ancora da scoprire Dott.ssa Rachele Cunsolo

  2. Moll.=classe (cute molle. No parete. Solo membrana trilaminare di spessore 80-100 angstrom), Mico.=ordine cost.da 3 famiglie Mycoplasmatacea=famiglia a cui apparteng.2 generi (necessitano di steroli per la crescita) Sono gli unici procarioti a contenere colesterolo nella membrana cellulare Mycoplasma (16 specie) e Ureapl. (1specie)=generi. Achol.(famiglia))non necessitano di steroli per la crescita (colesterolo no elem.essenz.per la loro crescita). A questa famiglia apparetiene 1 genere: Acholeplasma (anche se isolato in varie sedi non è stato aceerato il ruolo patogeno per gli uomini) (insensibili all’acetato di tallio) Spirop.: forma a spirale. No patol.umane MOLLICUTES MICOPLASMA MYCOPLASMATACEAE ACHOLEPLASMATACEAE SPIROPLASMATACEAE MYCOPLASMA UREOPLASMA

  3. Queste sono le 16 specie MYCOPLASMA: M. Orale, M. Salivarum, M. Buccale, M. Faucium, M. Lipophilum, M. Primatum M. Penetrans, M. Pirum, M. Fermentans M. Hominis, M. Genitalium, M. Arginini, M. Spermatophilum M. Pneumaniae, M. Canis M. Arthriditis UREAPLASMA: Ureaplasma urealyticum

  4. Prima specie è stata isolata nel 1898 su un bovino dall’istituto Pasteur . Non hanno la parete perché non sono in grado di sintetizzarne i precursori A causa delle piccole dimensioni passano i comuni filtri di coltura • Mico = fungo; Plasma = struttura fluida • Sono il più piccolo sistema vivente conosciuto sulla terra (“piccole unità riproduttive”) • Sono privi di parete cellulare (cell-wall)

  5. Pleomorfismo:sferiche,pera,filamentose(fase transitoria), coccoide,etc. la forma dipende molto dalle caratteristiche del mezzo circostante, soprattutto dalla press.osm. e dalle condiz.nutritive Beta lattamici e glicopeptidi Si possono colorare con Giemsa Conseguenze dell’assenza della parete batterica: • Pleomorfismo cellulare • Insensibilità agli antibiotici che inibiscono la sintesi della parete cellulare • Non possono essere classificati come gram (+) o gram (-) • Estrema fragilità agli shock fisici (specialmente osmotici)

  6. Altre caratteristiche principali: Crescono all’interno dei terreni piuttosto che alla loro superficie.le colonie sono difficilm.visibili ad occhio nudo Genoma con dna circolare,bicatenario, con dimens.<risp.a quello batterico=meno mater.genetico=minori capacità biosintetiche No fosforil.ossidativa Parassiti:si attaccano alla cel.senza distruggerla sfruttando i suoi nutrienti(colesterolo,aa,purine, pirimidine,etc..) • Anaerobi-aerobi facoltativi • Replicazione per scissione binaria • Metabolismo energetico di tipo fermentativo • Passano i comuni filtri dei terreni di coltura batterica • Per crescere richiedono la presenza di steroli e colesterolo oltre che di aminoacidi, acidi grassi, etc..( parassiti cellulari ) (terreni complessi) • Crescono lentamente nei comuni terreni di coltura

  7. Scarsa tendenza alla invasione del circolo ematico e dei tessuti profondi Copia strutt.proteica della cell.ospite= 1) il sist.imm. non riesce a riconoscerli 2) reaz.contro le proprie cell. 3)infez.o croniche recidivan. • La moltiplicazione viene arrestata anche in assenza del sistema del complemento • Stimolano il sistema immunitario alla produzione di autoanticorpi • Elusione del sistema immunitario

  8. M.P.: dimensioni 10x200 nm, è mobile, dispone di strutture superf. Che gli consentono l’attacco alle membr.cell.ospiti. Cresce lentamente sia in aerobiosi che in anaerobiosi Β-emolisi si ha solo nelle emazie di cavia ad opera di un’emolisina. non sembra cge questa emolisina provochi emolisi negli uomini Mycoplasma pneumaniae o agente di Eaton: • E’ il più comune agente della polmonite atipica primaria • E’ un parassita superficiale che colonizza la mucosa del tratto respiratorio • E’ l’unico capace di β-emolisi

  9. M.P.è la causa più freq.di polmonite nei sogg.drepanoc. Unico ospite è l’uomo Prima dei 5 anni o asint. o solo coriza, e altri sintomi lievi (questo sugger.un ruolo della risp. Immune nello sviluppo della malattia= reinf.nelle età future danno sintomi più gravi) Tra i 5-20 anni cost. il 35-70% dei casi di polm. interst,. Epidemiologia: • Diffusione planetaria • Epidemie ogni 4-8 anni • Fine estate-inizio autunno • Infezioni presenti già nei primi 5 anni di età ma solitamente sono asintomatiche • Percentuali di malattia da M.P. è maggiore tra i 5 e i 20 anni di età

  10. Attacca la mucose resp., sfugge alla facitosi, modula il sist. Immune, è in grado di muoversi e attraversare le secrez.resp.(grazie alla sua forma flessibile)=via alla malattia Proteina P1: interagisce con le glicoproteine contenenti acido neuroaminico presenti sulla superficie delle membr. Cell. Altri autoab:polmone, musc.schel., cervello, linfociti Gli antigeni intracell. Del M.P. esposti durante la fagocitosi stimolanola reaz.dei linf.T, causa princ. Del grado di severità della malattia Peross d’idrog.e supeross.: danneggiano le cell. Della mucosa dando ciliostasi e squamazione delle cell.superfic. (stress ossidativo)(inib.catalasi delle cell.ospiti=accumulo di perossidi intracell.che insieme ai superossodi inib.la supeross.desm.=danno cell.) Polmon.interstiz. Con pres.peribronch di linfoc. E plasmacell. Se è presente necrosi ci saranno anche macrofagi e neutrofili False positiv.reaz.di Wasserman Fisiopatologia: • Infezioni si trasmettono lentamente tramite le goccioline di Pflügge • Si localizza nella mucosa del tratto respiratorio • L’attacco alla mucosa è mediato dalla proteina P1 • Produce perossido di idrogeno e superossido • Stimolazione della risposta immune verso il self (esempio le crioagglutinine) • Stimolazione eccessiva dei linfociti T • Solitamente infiltrato interstiziale di linfociti e plasmacellule con edema e congestione della mucosa

  11. Manifestazioni cliniche a carico dell’apparato respiratorio: • Polmoniti • Bronchiti • Bronchioliti • Raffreddore • Miringite bollosa

  12. Raramente queste manif. Si manif.da sole..solitam si accompagnano o seguono la polmonite Altre manifestazioni: • Cuore: pericarditi, miocarditi • SNC: meningiti, encefaliti, meningoencefaliti, s.di Guillan-Barrè, paralisi di Bell, mielite trasversa, poliradicolonevriti, atassia cerebellare acuta • Cute: esantema maculopapulare, eritema nodosa, sindr. di Steven-Johnson • Sangue: anemia emolitica, piastrinopenia, CID • Altro: artriti, epatiti, patologie autoimmuni

  13. Incubaz.1-2sett. La manifestaz.più comune è la tracheobronch. In un terzo dei paz. Si manifesta polmonite Tosse è secca e persist. Non produttiva Rx:occasionalmente infiltrati piumati bilaterali. È pres.una linfoadenite ilare nel 33% dei casi Conta leucocitaria norm.o lievem.alterata con aumento delle forme linfomonocitarie Il 15%delle polm. Sono accompagnate ad eruz.cutanee maculopap. O, raramente, vescic. Quadro clinico migliora in 2.14giorni..gli ultimi parametri a normalizz. Sono la tosse e il quadro rxgrafico (2-6sett.) Complicanze: polmoniti gravi, ascessi polm., effus.pleur.,infez.batt.second. A volte manifest.extrapolm. Polmonite, caratteristiche principali : • Sintomi: tosse, coriza, moderato rialzo termico, cefalea, malessere generale • Risoluzione lenta, frequenti le recidive, solitamente restitutio ad integrum • Negativo il reperto obiettivo. A volte solo rumori secchi (ronchi) • Rx: infiltrato interstiziale unilaterale a “nido d’ape” o a “vetro smerigliato” al lobo inferiore sinistro

  14. Sequele neurologiche: RM, convulsioni, atassia cerebellare, atrofia ottica.Mening.:avviene dopo pochi gg dall’infez. Delle vie aeree Patog.scon.mic.isolato poche volte dal liquor(invasione diretta o forma autoimmune??) Les.anatomopatol.:edema cereb.,infiamm,perivasc,occlus.vasc.e infarti mult Gli antibiotici somm.per la polmonite non sembrano influenz.il decorso della mening. Ag I: contiene sequenze di poliN-acetilgalattosamina.An.emol.da ab freddi:IgM mediata, raram.da IgG. Riscontro di labor.:anemia e lieve leucocitosi. Striscio:sferociti, eritrociti policromatofili.Qs. IgM sono anche in grado di fissare il complemento Compaiono 2^a sett. Di malattia, scompaiono vs la 6^a. sono presenti nel 50% delle persone affette Titoli>1:512=casi complicati 2ipotesi: 1)m.p.modifica antigenicamente agI delle emazie 2) eccessiva stimolaz.alla produz. di IgM.Test rapido:poche gocce di sangue(prelev.dal dito) in1provett eparinata o con citratoe messa in ghiaccio:il test è positivo se compare entro1min. Un’evidente granulosità del sangue quando viene fatto scorrere lentamente lungo la parete della provetta (avvenuta agglutinazione) Meningite: • E’ una meningite a liquor limpido (1.5% dei pazienti con polmonite da micoplasma ) • Se è presente encefalite la letalità è del 15% e vi è un elevato numero di sequele Crioagglutinine: • IgM rivolte contro l’antigene I delle emazie • Emolizzano le emazie a temperature inferiori di 33° • Titolo significativo > 1:32 • Sintomi: emolisi, fenomeno di Raynaud • 2 teorie sulla loro formazione

  15. Test inibiz.della crescita:deporre dischetto di carta imbevuto di siero anti-micop.pneum.sulla superf.di una piastra inoculata col campione prelevato. Se compare un alone di mancata crescita il microorg evidenz.è il m.pn. Con la stessa tecnica,usando sieri specifici, si possono identif, gli altri micopl. Qs.reaz.possono essere messe in evid.più facilm.se accompagn.ad una reaz.metab.(substrato usato dal micopl.e indicat.di ph)No crescita=no viraggio dell’indic.di ph,sìcrescita=viraggio. Stessa tecnica si può usare per U.U. In consideraz.del fatto che il mic.pn.è l’unico che riduce il trifeniltetrazolio in formazan rosso in condiz.aerobie, la mancata comparsa di color rosso in terreni al tetrazolio=no mic.pn. Test inib.metab.:prove sierol.i cui risult.sono apprezz.in base alla mancata comparsa del prodotto di un qualche reaz. Metab,dei mic. Emoagglut.indir.: si prendono GR sulla cui superf sia assorbito un estratto preparato per sonicazione da una coltura di m.pn. Se avviene un’emolisi quel siero in esame contiene abantimic.pn. Fissaz.del compl.è la metodica più utilizzata Diagnosi: • Anamnesi, quadro clinico, esame obiettivo, RX • Test di inibizione della crescita • Test di inibizione metabolica • Dosaggio IgM totali: fissazione del complemento, reaz. immunienzimatica, immunofluorescenza indiretta, emoagglutinazione indiretta • Dosaggio IgG alla diagnosi e dopo 2-4 settimane • Coltura dei mycoplasmi su terreni solidi (“aspetto a goccia di rugiada” o “di mercurio”) • Coltura dei mycoplasmi in terreni liquidi (Edwards) • Ricerca crioagglutinine (test rapido), anticorpi anti streptococco MG, β-emolisi • Ricerca antigeni: reaz. Immunoenz., IF indiretta • PCR

  16. Terapia: Solit.non si esegue terapia per faringiti o tracheobronch. Sì per polmoniti Terapia non altera la trasmissione dell’organismo Allevia il quadro clinico perché, inibendo il metabol. proteico del micopl.,ne inibisce l’adesione alle cell., ma non lo debella Tetracicline Macrolidi

  17. Micoplasmi delle vie genitali: M.Hominis e U. Urealiticum • Sono parassiti superficiali che colonizzano, sin dalla nascita, la mucosa del tratto urogenitale • U. U. necessita di urea come substrato energetico • Non sono capaci di β-emolisi

  18. sono resp.della maggior parte delle uretriti non gonococc. U.U.(15-40%) e M.H.(15-25%) È causa di uretrocistiti croniche in paz. Immunocompr. M.H. dà (non comune) anche: artriti, osteomieliti,peritoniti,etc..) Epidemiologia: • Età neonatale: M. H. e U. U. si ritrovano nel tratto urogenitale (30%), nel naso e nella gola (15%) • Bambine prepubere: 20% è colonizzata da U. U., il 6% da M. H. Bambini prepuberi: raramente colonizzati • Età puberale: il 60% delle donne sessualmente attive sono colonizzate da U. U, il 20% da M. H. • Rapporto F:M = 4:1

  19. I ceppi con più spiccata attiv.arginasica sono anche i più virulenti (ammoniaca è tossica per i tessuti) u.u. utilizza l’idrolisi dell’urea per ottenere ATP Prod.neuroaminidasi: modifica l’acido sialico dell’acrosoma dello spermat.=compromiss.attiv.motoria dello spermatozoo Attiv. Ureasica: calcolosi vie urin. Produzione di fosfolipasi:idrolisi di fosfolipidi delle membr.amniot.con produz. Di ac, arachid.=precursore PG= induz. Del travaglio del parto=aborti o parti prematuri Proteasi delle IgA1: le scinde in 2 frammenti intatti Fab e Fc Fisiopatologia: • M. H. metabolizzano l’arginina rilasciando una grande quantità di ammoniaca • Producono neuroaminidasi • U. U. possiede un’intensa attività ureasica • Produzione di fosfolipasi • Produzione di proteasi delle IgA1

  20. Alterazioni del liquido spermatico: Caratteristiche del liquido spermatico:Volume maggiore della norma, numero inferiore di spermatozoi, ridotta motilità, aumento delle forme immature, aumento del ph • Produzione di neuroaminidasi • Produzione di sostanze spermiotossiche • Spermioagglutinazione

  21. Patologie causate: Donne: vaginiti, cerviciti, uretriti, cistiti, corioamnioniti, malattia infiammatoria pelvica, aborto precoce, rottura prematura delle membrane, natimortalità, disturbi della riproduzione, ascessi delle gh. del Bartolino, pielonefriti, calcolosi vie urinarie Uomini: uretriti, prostatiti, epididimiti, cistiti, balaniti, emospermia, pielonefriti, sterilità, disturbi della riproduzione, calcolosi delle vie urinarie Soggetti immunocompromessi: artriti, osteomieliti, peritoniti, meningiti, encefaliti, infezioni croniche e/o recidivanti nelle vie urinarie Patologie autoimmuni Patologie neonatali: meningiti, polmoniti

  22. Anche per u.u. e m.h. valgono le stesse indagini diagnostiche di mic.pn. (reaz.biochimiche,metaboliche, immunol.con antisieri specifici, etc..) Maschio: il prelievo ottimale è quello endouretrale, eseguendo uno scraping della mucosa uretrale. Quando la ricerca si fa sulle urine si fa sul sedim. Di queste. Quando si fa sullo sperma,l’uso di ab fluorescenti può essere di aiuto per rivelare i micopl.adesi agli spermat.(allestire un sedim. Di liquido seminale opport.lavato con soluz.tampon.) Femmina:fornice post. Della vagina Donna in gravid.: esocervice Diagnosi: • Isolamento dei micoplasmi da : tamponi uretrali, vaginali, endocervicali, sangue, urine, secrezione prostatica, sperma, tessuti.

  23. Terreni liquidi: u.u. in coltura dà minuscole colonie per cui vengono chiamati ceppi”t”:tiny=piccolo Alcuni M. usano il glucosio(fermentanti), altri l’arginina (non fermentanti) Olio di paraffina Test ist: richiede 48h 55 microlitri • Terreni contengono in proporzioni variabili: siero equino o bovino, estratto di lievito, urea (per U. U.), arginina (per M. H.), penicillina e acetato di tallio, rosso fenolo, fattori di crescita • U-9 (Shepard e Luncefold), Taylor-Robinson, U-4 (Howard), Chanock, Edwards. • Kit IST

  24. Terreni solidi: • Crescita lenta, poco usati • Agar M: colonie piccole con aspetto ad “uovo fritto” non emolitiche • Agar U: colonie piccole colorate, assenza di aspetto “ad uovo fritto” • Identificazione della specie: reaz. biochimiche, reaz. immunologiche, antisieri specifici

  25. Terapia: Il 10% degli u.u. sono resist.alle tetracicline Farmaco di prima scelta doxiciclina Tetracicline Macrolidi (azitromicina, doxiclina) Cloramfenicolo Aminoglicosidici In donne gravide: clindamicina, amoxicillina Neonati: eritromicina Attenzione: trattare il partner !!

  26. Studio Gruppo Padova • Eseguiti 4.842 tamponi vaginali da Gennaio 1996 a Dicembre 2000 • Parametri considerati: età, sintomatologia, microrganismi associati, ricerca di micoplasmi urogenitali (M. H., U. U., M. H.+U. U.) • Kit utilizzato: MYCOPLASMA IST

  27. Osservazioni: Su un totale di 4.824 campioni, 1.670 erano positivi alla ricerca di micoplasmi urogenitali (34.5%). Di questi 1.511 erano positivi per U. U. (90.5%), 151 per M. H.+U. U. (9%), 8 per M. H. (0.5%)

  28. Distribuzione per età :

  29. Associazione ad altri batteri:

  30. Sintomatologia associata ai soli micoplasmi:

  31. Risultati: • Infezioni da micoplasmi colpiscono un elevato numero di donne • Sintomi spesso poco specifici o assenti (controllare tutte le donne in gravidanza !!, e le coppie con problemi di sterilità) • L’U. U. è il maggior responsabile dei casi positivi • L’età più colpita è tra i 21 e i 30 anni, ma il riscontro di casi positivi anche in donne anziane fa sospettare che la via sessuale non sia l’unica forma di contagio • In circa il 3% delle pazienti il partner è risultato affetto dall’infezioni • Frequente l’associazione con altri agenti patogeni (in particolare Candida Albicans)

  32. Micoplasmi e AIDS: Alcuni micoplasmi sono in grado di penetrare all’interno delle cellule del sist imm. E moltiplicarsi attiv.dentro di essi provocandone la morte=acceleraz.della linfopenia=quadro clinico dell’AIDS più grave • M. incognitus, M. penetrans, M. pirum, M. fermentans • Aumento dell’effetto citopatico dei linfociti CD4+ • 35% dei sogg. con AIDS possiede anticorpi anti M. Penetrans • Uovo o gallina??

  33. Micoplasmi e autoimmunità: • Mimetismo molecolare • Attivazione eccessiva del sistema immunitario Micoplasmi e neoplasie: • Mutazioni del DNA e del RNA ???

  34. Grazie per la cortese attenzione

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