1 / 43

Obiettivo Ambiente

Obiettivo Ambiente . Come abbiamo lavorato Lavoro in classe Divisione in gruppi Lavoro a casa Realizzazione cartelloni Presentazione dei lavori su cartelloni e relazioni Rielaborazione degli argomenti e conversione

washi
Télécharger la présentation

Obiettivo Ambiente

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. ObiettivoAmbiente

  2. Come abbiamo lavorato Lavoro in classe Divisione in gruppi Lavoro a casa Realizzazione cartelloni Presentazione dei lavori su cartelloni e relazioni Rielaborazione degli argomenti e conversione degli stessi in formato multimediale.

  3. WWF Greenpeace Associazioni Vari tipi di Il problema della Foresta ambientalistiche inquinamento Amazzonica OBIETTIVO AMBIENTE La carta dei diritti della La natura in poesia Parchi naturali Terra

  4. INQUINAMENTO ACUSTICO L'inquinamento acustico è causato da un'eccessiva esposizione a suoni e rumori di elevata intensità, questo può avvenire in città e in ambienti naturali. La legge n. 447/1995 art. 2 fornisce la definizione di inquinamento acustico: “l'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo e alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno o tale da interferire con le normali funzioni degli ambienti stessi”. L'inquinamento acustico può causare nel tempo problemi psicologici, di pressione e di stress alle persone che ne sono continuamente sottoposte. Le cause dell'inquinamento acustico possono essere fabbriche, cantieri, aeroporti, autostrade, circuiti per competizioni motoristiche, ... Gli effetti del rumore sull'uomo sono molteplici e possono essere distinti in: effetti di danno (alterazione non reversibile o solo parzialmente reversibile di un organo o di un sistema, valutabile da un punto di vista clinico e/o anatomo-patologico); effetti di disturbo (alterazione temporanea di un organo o di un sistema, valutabileattraverso procedure cliniche o strumentali); annoyance(sensazione di scontento o di fastidio generico, spesso influenzata oltre che dalla specifica sensibilità del soggetto, da fattori extra esposizionali e motivazionali). L'inquinamento acustico urbano ed in particolare quello dovuto a traffico di veicoli in superficie, determina in prevalenza effetti di annoyance e di disturbo, assai raramente si può parlare di danno. Il problema dei suoni elevati è un fatto risaputo fin dall'antichità, quando alcune civiltà allontanavano le professioni particolarmente rumorose dalla città. L'inquinamento acustico viene combattuto all'interno dell'ambiente casalingo con l'utilizzo di particolari materiali per la costruzione, come il sughero o l'utilizzo di tessuti per i rivestimenti interni.

  5. Inquinamento del Suolo • L’inquinamento del suolo è un fenomeno di alterazione della composizione chimica naturale del suolo causato dall’attività umana. Le seguenti cause sono: • Rifiuti non degradabili • Acque di scarico • Prodotti fitosanitari • Fertilizzanti • Idrocarburi • Diossine • Metalli pesanti • Solventi organici I maggiori effetti sulla salute sono legati al contatto diretto delle persone con zone di terra contaminate e particolarmente frequentate. Il rimedio principale all’inquinamento del suolo consiste nell’attuazione di corrette politiche di gestione dei rifiuti sensibile ai svolti ambientali nonché nell’emanazione e nel rispetto di specifiche normative volte alla sostenibilità ambientale e alla tutela dell’ambiente naturale. L’inquinamento del suolo può essere contrastato con il rimboschimento dei territori forestali o mediante procedimenti di bonifica

  6. Inquinamento Atmosferico Cause: Inquinamento atmosferico è un termine che indica tutti gli agenti fisici chimici e biologici che modificano le caratteristiche naturali dell’atmosfera. E’ difficile definire quando si possa parlare di inquinamento atmosferico. Fattore o sostanze che determinano l’alterazione di una situazione stanziali attraverso: • Modifica dei parametri fisici e/o chimici; • Variazione di rapporti quantitativi di sostanze già presenti; • Introduzione di composti estranei deleteri per la vita direttamente o indirettamente. La composizione dell’aria si può modificare mandante i seguenti agenti inquinanti: • Composti dello zolfo • Composti dell’azoto • Composti del carbonio • Composti alogenati • Radicali Conseguenze: • Ampliamento del buco dell’Ozono che comporta lo scioglimento dei ghiacci e l’aumentare della temperatura terrestre • Piogge acide che provocano l’inquinamento del suolo Rimedi: • L’unica soluzione al problema del buco dell’Ozono è il progressivo abbandono della produzione,utilizzazione ed emissione delle sostanze che distruggono l’Ozono

  7. LA POLLUTION DE L’AIR Définition : Lapollution de l’air ( ou pollution atmosphérique ) est un type de pollution défini par une altération de la pureté de l’air, par une ou plusieurs substances ou particules présentes à des concentrations et durant des temps suffisants pour créer un effet toxique. On compte aujourd’hui des dizaines de milliers de molécules différentes, polluant avérés ou suspectés qui, pour beaucoup, agissent en synergie entre eux et avec d’autres paramètres ( UV solaires, ozone, hygrométrie, acide, etc...). Les effets de ces synergies sont encore mal connus. Les seuils de pollution sont mis en évidence par des indicateurs comme l’ozone qui n’est pas classé comme polluant mais comme gaz irritant, puisque étant un élément majeur de la dépollution de l’air. Cette pollution atmosphérique ou intérieur est un enjeu de santé public, au niveau mondial comme individuel.

  8. Global WarmingHistory SvanteArrhenius (1859-1927) was a Swedish scientist that was the first to claim in 1896 that fossil fuel combustation may eventually result in global warming. He proposed a relation between atmospheric carbon dioxide concentrations and temperature. He and Thomas Chamberlin calculated that human activities could warm the earth by adding carbon dioxide to the atmosphere, but this was verified only in 1987. In the 1940's it was proved that increasing the amount of atmospheric carbon dioxide resulted in more absorption of infrared radiation. It was also discovered that water vapor absorbed totally different types of radiation than carbon dioxide. In the 1950's evidence was found that carbon dioxide has an atmospheric lifetime of approximately 10 years. In the 1980's, finally, the global annual mean temperature curve started to rise. Environmental NGO's (Non-Governmental Organizations) started to ask for global environmental protection to prevent further global warming. The press also gained an interest in global warming. Stephen Schneider had first predicted global warming in 1976. This made him one of the world's leading global warming experts. In 1988 it was finally acknowledged that climate was warmer than any period since 1880. The greenhouse effect theory was named and Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) was founded by the United Nations Environmental Programme and the World Meteorological Organization. This organization tries to predict the impact of the greenhouse effect according to existing climate models and literature information. In the 1990's scientists started to question the greenhouse effect theory, they protested the basis of the theory, which was data of global annual mean temperatures. They believed that the measurements were not carried out correctly and that data from oceans was missing. This is largely caused by the major uncertainties still surrounding the theory. But climate change is also a global problem that is hard to solve by single countries. Therefore in 1998 the Kyoto Protocol was negotiated in Kyoto, Japan. It requires participating countries to reduce their gas emissions by at least 5% below 1990 levels in the period 2008 to 2012. The Kyoto Protocol was signed in Bonn in 2001 by 186 countries. Several countries such as the United States and Australia have retreated. From 1998 onwards the terminology on the greenhouse effect started to change as a result of media influences. People started to refer to the greenhouse effect theory of the as global warming or climate change.

  9. Inquinamento Idrico Cause: L’inquinamento idrico è un’alterazione degli ecosistemi che hanno come componente fondamentale l’acqua. Esso è causato da numerosi fattori,quali gli scarichi diretti e indiretti di attività industriali o delle normali attività umane che giungono nei fiumi,laghi e mari dai centri urbani senza opportuno trattamento. L’inquinamento delle acque può derivare dalle cause accidentali ad esempio gli incidenti alle petroliere. I principali agenti delle acque sono: • Inquinanti fecali • Sostanze inorganiche tossiche • Sostanze inorganiche nocive • Sostanze organiche non naturali • Oli liberi e emulzionanti • Solidi sospesi • Calore, acidi e basi forti Rimedi: Esso può essere contrastato dalla depurazione delle acque.

  10. Raccolta Differenziata • Schema che illustra come effettuare la raccoltadifferenziata. Per raccolta differenziata dei rifiuti si intende un sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani che prevede una prima selezione da parte dei cittadini e si diversifica dalla raccolta differenziata in uso sino a pochi anni fa.

  11. Parchi Naturali I principali parchi naturali d’Italia sono: • Parco Nazione Del Gran Paradiso, protegge un'area caratterizzata da un ambiente di tipo prevalentemente alpino che presenta una meravigliosa varietà: boschi di larici e abeti, vaste praterie alpine, rocce e ghiacciai. Le montagne del gruppo sono state in passato incise e modellate da grandi ghiacciai e dai torrenti fino a creare le attuali vallate. Nei boschi dei fondovalle gli alberi più frequenti sono i larici, misti agli abeti rossi, pini cembri e più raramente all'abete bianco. A mano a mano che si sale lungo i versanti gli alberi lasciano lo spazio ai vasti pascoli alpini, ricchi di fiori nella tarda primavera. Salendo ancora e fino ai 4061 metri del Monte Gran Paradiso sono le rocce e i ghiacciai che caratterizzano il paesaggio. Questo scenario ideale fa si che l'area protetta possa vantare una ricchissima fauna alpina. Ogni anno il Parco Nazionale del Gran Paradiso conta oltre 800 mila turisti, fra i quali figurano escursionisti, amanti del windsurf o del relax, oltre ai numerosi torinesi che si concedono una gita domenicale per sfuggire allo smog cittadino. • Montagne del Parco Nazionale Del Gran Paradiso

  12. Parco Nazionale dello Stelvio , è stato istituito allo scopo di tutelare la flora, la fauna e le bellezze del paesaggio del gruppo montuoso Ortles - Cevedale, e di promuovere lo sviluppo di un turismo sostenibile nelle vallate alpine della Lombardia e del Trentino Alto Adige. Il Parco Nazionale dello Stelvio si estende sul territorio di ventiquattro comuni e di quattro province; a nord confina con il Parco Nazionale Svizzero, mentre a sud confina con il Parco Naturale Adamello - Brenta e con il Parco regionale dell'Adamello. Tutti questi parchi, insieme, costituiscono una vastissima area protetta nel cuore delle Alpi. Il Parco Nazionale dello Stelvio include un'ampia varietà morfologica e di ecosistemi, con gradi dislivelli (da 650 m.s.l.m. ai 3900 m.s.l.m. delle vette dei ghiacciai), una straordinaria varietà di ambienti nei quali vivono numerosi tipi di animali appartenenti alla fauna alpina. • Il monte Cevedale, all'interno del parco 

  13. Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, è insieme al Parco Nazionale del Gran Paradiso, uno dei più antichi d'Italia. La sua istituzione, avvenuta nel 1921, ha avuto un ruolo fondamentale nella conservazione di alcune specie faunistiche italiane molto importanti come il lupo appenninico, la lince, il camoscio d'Abruzzo e l'orso bruno marsicano. Il Parco Nazionale d'Abruzzo presenta una notevole varietà di ambienti, dai pascoli dei fondo valle alle alte cime rocciose; i due terzi del territorio è ricoperto da boschi di faggio. Il turismo è molto sviluppato e ogni anno si contano quasi 2 milioni di visitatori. L'offerta turistica è molto attraente sia nei mesi invernali, grazie ad alcuni impianti sciistici, sia nei mesi estivi, nei quali il Parco d'Abruzzo diventa meta delle vacanze per escursionisti e amanti della natura, sia italiani che stranieri.  centri visita, musei e aree faunistiche dedicate agli animali che vivono in queste zone. • Parco Nazionale d’Abruzzo,Lazio e Molise

  14. National Park Service Il National Park Service (Servizio dei Parchi nazionali, NPS nella sigla in inglese) è l'agenzia federale statunitense incaricata della gestione dei Parchi nazionali, dei Monumenti nazionali e di altri luoghi protetti. Fu creato il 25 agosto 1916 mediante una legge organica del Congresso, con lo scopo di "conservare il paesaggio e gli oggetti naturali e storici nonché la vita selvaggia in esso contenuti e provvedere al godimento degli stessi in maniera e con mezzi tali da lasciarli inalterati per il godimento delle future generazioni". Appartiene al Dipartimento dell'Interno del Governo degli Stati Uniti. Non tutte le aree protette rientrano nella competenza del National Park Service, per esempio, Ellis Island, considerata monumento nazionale, appartiene al gestore del Monumento nazionale della Statua della Libertà. In tutti gli stati, eccetto il Delaware, vi è un ufficio di rappresentanza del Servizio. Informazioni prese direttamente dal sito ufficiale del National Park Side: Since 1916, the American people have entrusted the National Park Service with the care of their national parks. With the help of volunteers and park partners, we are proud to safeguard these nearly 400 places and to share their stories with more than 275 million visitors every year. But our work doesn’t stop there. We are proud that tribes, local governments, nonprofit organizations, businesses, and individual citizens ask for our help in revitalizing their communities, preserving local history, celebrating local heritage, and creating close to home opportunities for kids and families to get outside, be active, and have fun.

  15. Il National Park Service amministra in totale 391 aree  protette, ma solo 58 sono ufficializzate con il nome di “Parco Nazionale”. Eccole: Nome dell’area 1)Parco Nazionale di Yellowstone 2)Parco Nazionale di Sequoia 3)Parco Nazionale di Yosemite 4)Parco Nazionale di Mount Rainier 5) Parco nazionale di Crater Lake 6)Wind Cave National Park 7)Parco nazionale di Mesa Verde 8)Glacier National Park 9)Lassen Volcanic National Park 10)Rocky Mountains National Park 11)Parco nazionale Vulcani delle Hawaii 12)Parco nazionale di Denali 13)Parco nazionale del Grand Canyon 14) Parco nazionale di Zion 15) Parco nazionale di Acadia 16)Parco nazionale del Bryce Canyon  17)Parco Nazionale di GrandTeton 18)Parco nazionaledelle Carlsbad Caverns    19)Great Smoky Mountains National Park   20)Shenandoah National Park  21)Parco nazionale di Olympic   22)Isle Royale National Park  23)Kings Canyon National Park 24)Parco nazionale di Mammoth Cave    25)Parco nazionale di Big Bend 26)Parco nazionaledelle Everglades  

  16. 27)Virgin Islands National Park 28) Haleakala National Park 29) Petrified Forest National Park 30) Canyonlands National Park 31) Parco nazionale dei Monti Guadalupe 32) Parco nazionale di Redwood 33) North Cascades National Park  34)Parco nazionale degli Arches  35)Parco nazionale di CapitolReef  36)Voyageurs National Park  37)Parco nazionale di Badlands  38)Parco nazionale Theodore Roosevelt  39)Parco nazionale delle ChannelIslands 40)Parco nazionaledi Biscayne  41)Gates of the Arctic National Park  42)Glacier Bay National Park   43)Parco nazionale e riserva di Katmai 44)Kenai Fjords National Park  45)Kobuk Valley National Park  46)Lake Clark National Park  47)Wrangell-St. Elias National Park     48)Great Basin National Park 49)Parco nazionale delle Samoa americane  50)Dry Tortugas National Park  51)Parco nazionale dei Saguaro  52)Death Valley National Park 53)Joshua Tree National Park  54)Parco nazionale del Black Canyon of the Gunnison   55)Parco nazionale della Cuyahoga Valley  56)Congaree National Park 57)Great Sand Dunes National Park 58) Hot Springs National Park

  17. Parco Nazionale di Yellowstone Il parco nazionale di Yellowstone (Yellowstone National Park) si trova negli Stati Uniti e più precisamente nell'estremo settore nord-occidentale dello stato del Wyominge sconfina, per un piccolo tratto, negli stati del Montana e dell’Idaho, occupando un'ampia zona delle Montagne Rocciose. È il nucleo centrale dell'ecosistema di Yellowstone, uno dei più grandi ecosistemi intatti della zona temperata rimasto sulla Terra. Yellowstone è il più antico parco nazionale del mondo (è stato fondato nel 1872) e dal 1978 è stato dichiarato Patrimonio dell'umanità dall'Unesco Geografia: Il parco si estende per 8.980 km² su una serie di altipiani che hanno un'altitudine media di 2.400 metri s.l.m. La zona è attraversata da diversi corsi d'acqua, il più lungo dei quali è il fiume Yellowstone, da cui il parco prende il nome, che lo attraversa totalmente da sud a nord per poi gettarsi nel lago omonimo gettandosi successivamente in un profondo canyon e creando due magnifiche cascate. Nel parco sono presenti molti sentieri e mulattiere che si estendono in totale per 1.600 chilometri.  Geyser e formazioni rocciose: Il parco è celebre per i numerosi geyser, le sorgenti calde (200° c) e altre interessanti zone geotermiche. I Geyser sono più di 300 e qui raggiungono la più alta densità al mondo, i più grandi emettono getti di vapore a intervalli regolari che arrivano fino a 50 metri. Le sorgenti calde sono ancora più numerose; l'acqua fuoriuscita da molte di queste e ricca di minerali che creano nei terreni attorno coni e terrazzi. L'esempio più famoso e impressionante è quello del Mammoth Hot Springs dove sono sorti dei depositi che toccano addirittura i 90 metri. Sotto il parco di Yellowstone si nasconde un "supervulcano" che secondo gli esperti prima o poi erutterà, facendo fuoriuscire immense quantità di cenere che si depositeranno su tutto il Nord America. Un'accentuata pendenza del terreno ha in effetti del tutto svuotato un lago, a dimostrazione della salita e della crescente pressione del magma sottostante la superficie del terreno. Vi sono poi molte altre formazioni rocciose come alcuni vulcani di fango (mucchi di fine materiale roccioso bagnato da acque sorgive) o come le TowerFalls, cascate alte 40 metri, il Golden Gate Canyon e l'ObsidianCliff, una formazione di ossidiana alta circa 50 metri. Fauna : Il parco è molto importante in campo nazionale e internazionale per essere popolato da specie rare e spesso in via di estinzione. Gli animali del parco sono il grizzly, il baribal, il lupo, il bisonte americano, l'antilocapra, il bighorn, il wapiti, l'alce, la capra delle nevi, il puma e la lontra di fiume nordamericana.

  18. Uno dei tanti Geyser nel parco

  19. Wrangell-St. Elias National Park and Preserve Il Wrangell-St. Elias National Park and Preserve è un parco nazionale e una riserva della biosfera degli Stati Uniti che si trova nella parte meridionale dell'Alaska. È il più grande parco nazionale di tutti gli USA, estendendosi su di un'area di oltre 53.000 chilometri quadrati, e al suo interno si trova la seconda cima della nazione, il Monte Saint Elias, alto 5.489 metri. Al parco si può accedere grazie ad un'autostrada proveniente da Anchorage; due strade penetrano nel parco, rendendone l'interno facilmente accessibile per campeggiatori e appassionati di trekking. Nel 2004 si sono contati oltre 57.000 turisti nel parco, cifra in rapida crescita. Patrimonio dell'umanità Il sistema di parchi transfrontalieri che comprende i parchi nazionali Kluane, Wrangell-St. Elias e Glacier Bay e il parco provinciale Tatshenshini-Alsek è stato dichiarato nel 1979Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, sia per i paesaggi altamente spettacolari che per preservare gli importantissimi habitat del grizzly, del caribou e della pecora di Dall. • Alcune montagne • presenti nel • Parco.

  20. World WildlifeFund Il WWF è la più grande organizzazione mondiale per la conservazione della natura, rappresentata in Italia dal WWF Italia. L'acronimo significava originariamente World WildlifeFund (fondo mondiale per la vita selvatica, che alcuni traducevano con natura); nel 1986, l'interpretazione di tale acronimo è stata modificata (eccetto negli Stati Uniti e in Canada) in World Wide FundFor Nature (fondo [d'estensione] mondiale per la natura). Il WWF fu fondato l'11 settembre 1961 in Svizzera da un gruppo che comprendeva, tra gli altri, il biologo Sir JulianSorellHuxley, il Principe Bernardo d'Olanda, il principe Filippo d'Edimburgo, consorte della regina d'Inghilterra, Max Nicholson e il naturalista e pittore Sir Peter Scott, che disegnò il logo originale, con il Panda gigante bianco e nero, su sfondo bianco. L'associazione ha uffici in quasi sessanta paesi e la sua sede centrale si trova a Fortaleza, in Brasile. Il più celebre associato del WWF è probabilmente il Principe Filippo che, dal 1961 al 1982, fu il primo presidente del WWF britannico e poi divenne Presidente Internazionale dell'associazione (dal 1981 al 1996); ora ne è Presidente Emerito. La missione del WWF è costruire un mondo in cui l’uomo possa vivere in armonia con la natura. E’ un sogno ambizioso: che cosa significa in concreto? In quali azioni si traduce? La crescita economica, materiale, quantitativa delle popolazioni umane ha un costo per la natura e per ciascuno di noi: le attività dell’uomo hanno superato i limiti di sopportazione del nostro pianeta. E’ come se ciascuno di noi, al momento della nascita,  ricevesse in dono una quota di natura: un po’ di aria pulita, di acqua da bere, di risorse e luoghi naturali da vivere.Questa quota di natura si impoverisce sempre più, diminuisce sempre più. Se vogliamo un futuro dobbiamo invece custodirla, averne cura: ridurre il nostro peso sulle risorse naturali, alleggerire la nostra “impronta” sul pianeta.

  21. Simbolo del WWF • Ma da che dipende il “consumo di natura”? Chi ne è responsabile? • Come possiamo rimediare? Il programma di lavoro del WWF tenta di dare una soluzione a queste domande, • per tracciare un • cambiamento di rotta verso la sostenibilità. • Il nostro futuro dipenderà da accordi globali che stabiliranno • le quote di consumo sostenibili:  • importanti saranno dunque le scelte dei governi e delle istituzioni. • Ecco una delle principali linee d’azione del WWF in Italia e nel mondo: • DIFENDIAMO LA NATURA E IL TERRITORIO • Le aree protette rappresentano uno degli strumenti principali per la conservazione • della biodiversità. Sono anche un’opportunità per raggiungere l’obiettivo dello • sviluppo sostenibile e per vincere la povertà. La necessità di creare e gestire aree • protette è ribadito con chiarezza dall’articolo 8 della Convenzione Internazionale • sulla Biodiversità e dall’Obiettivo 7 del MillenniumDevelopment. Oggi il 12 per cento •  della superficie del Pianeta è riconosciuta come area protetta, una percentuale • positiva ma piena di lacune: non tutti gli ecosistemi sono protetti in modo adeguato • (il mare lo è per appena lo 0,5 per cento) e molte aree protette non sono gestite o lo • sono solo parzialmente. Anche nel nostro Paese la percentuale di territorio protetto • ha raggiunto percentuali importanti e fino a pochi anni fa insperate. Parchi e riserve • naturali coprono oggi circa l’11 per cento del nostro territorio, mentre si arriva al 20 • se si tiene conto anche di altri vincoli, a cominciare da quelli ancora potenziali della • Rete Natura 2000 dell’Unione Europea.  • Il WWF fin dalla sua fondazione si occupa di aree protette, riconoscendone il ruolo • concreto di conservazione e gestisce in maniera diretta oltre 100 Oasi. • Un Panda

  22. Greenpeace è un'organizzazione non governativa ambientalista e pacifista fondata a Vancouver nel 1971. • È famosa per la sua azione diretta e non violenta per la difesa del clima, delle balene, dai test nucleari e dell'ambiente in generale. Negli ultimi anni l'attività dell'organizzazione si è rivolta ad altre questioni ambientali come il riscaldamento globale, l'ingegneria genetica e la pesca a strascico. • Greenpeace ha uffici nazionali e regionali in 41 paesi[1], tutti affiliati con Greenpeace International, con sede ad Amsterdam. L'organizzazione è finanziata tramite contributi individuali da parte di circa 2,8 milioni donatori e fondazioni non profit, ma non accetta fondi da governi o grandi aziende. • Valori ed Organizzazione • Greenpeace basa la propria testimonianza su: • Azione diretta e non violenta manifestando direttamente in luoghi ritenuti importanti per i messaggi che vuole trasmettere, ma senza l'uso della forza in parte rifacendosi alle teorie del Mahatma Gandhi. • Scientificità in quanto ogni dossier, report o altra documentazione sono basati su una precedente ricerca scientifica commissionata in maniera indipendente. • Indipendenza in quanto non riceve cospicui sostegni in denaro da nessun ente governativo o multinazionale privata per evitare possibili manipolazioni dei risultati scientifici o delle attività intraprese. • Col passare del tempo Greenpeace migliora la propria tecnica di manifestare introducendo nel proprio modus operandi la presenza costante di giornalisti e fotoreporter per documentare le azioni dirette e non violente, l'utilizzo di gommoni per spostamenti molto più mirati ed efficaci e la formazione di equipaggi misti.

  23. Uffici nazionali Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Cina, Repubblica Ceca, Danimarca, Figi, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, India, Israele, Italia, Giappone, Libano, Lussemburgo, Malta, Messico, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia, Papua Nuova Guinea, Filippine, Polonia, Romania, Russia, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera, Tailandia, Turchia, Regno Unito, USA. Altri Uffici Greenpeace International (Olanda), Greenpeace Australia Pacific. • Mappa degli uffici nazionali di Greenpeace nel mondo

  24. Storia: Il 15 settembre 1971, ancora prima che apparisse il nome Greenpeace, una vecchia barca da pesca (la PhyllisCormack) salpa da Vancouver (costa occidentale del Canada) con a bordo dodici volontari. Tra loro c'erano Jim Bohlen, Irving Stowe, Paul Cotee tra i giornalisti c'erano Robert Hunter del "Vancouver Sun", Ben Metcalfe della Canadian Broadcasting Corporation e Bob Cummings del "Georgia Strait". Lo scopo era di impedire l'esplosione di una bomba nucleare ad Amchitka (un'isola nel oceano pacifico settentrionale vicino alla costa dell'Alaska) perché lo scoppio poteva danneggiare una zona naturale protetta (ultimo rifugio per 3000 lontre di mare in pericolo e casa per aquile di mare testabianca e falchi pellegrini) provocando un terremoto e un maremoto. Il rischio era alto e i volontari speravano di impedire l'esperimento per il fatto di essere fisicamente presenti sul posto con una imbarcazione. A bordo c'erano anche dei giornalisti per poter documentare il viaggio. Il gruppo di protesta si faceva chiamare Comitato "Non create l'onda", ma durante il primo viaggio l'imbarcazione fu ribattezzata Greenpeace. L'imbarcazione fu intercettata dalla guardia costiera nei pressi dell'isola di Akutan con motivazioni legate a formalità doganali e, anche a causa delle continue cattive condizioni meteorologiche, sfibrati i volontari decisero di abbandonare l'impresa. Con grande stupore scoprirono di essere sulle prime pagine di tutti i giornali con supporto da parte di molte persone. Nel viaggio di ritorno l'equipaggio incontrò un gruppo di indiani Kwatkiutl che rivelò una profezia secondo cui dei Guerrieri dell'arcobaleno avrebbero salvato il mondo prima che fosse troppo tardi e li dichiararono fratelli di sangue. Grazie all'inaspettato supporto della gente (economico e di volontari) si riuscì a progettare una nuova spedizione chiamata Greenpeace Too, ma la distanza da coprire era troppa e il tempo a disposizione poco, il test venne portato a termine ugualmente il 6 novembre. Si scatenarono molte proteste tra Canada e USA tanto da rendere nota pubblicamente la volontà di non effettuare ulteriori test, da quella volta Amchitka è una riserva naturale per uccelli. Alcuni tra i volontari della spedizione appartenevano al gruppo religioso dei quaccheri che crede nella pratica delle proteste non violente. Questa prima azione diretta e non violenta diverrà tipica della testimonianza di Greenpeace.

  25. Carta dei DIRITTI DELLA TERRA La Carta della Terra è una dichiarazione di principi etici fondamentali, approvata a livello internazionale, che si propone di costruire una giusta, sostenibile e pacifica società globale nel XXI secolo. Obbiettivi: La Carta della Terra si occupa principalmente della transizione a stili di vita sostenibili e sviluppo umano sostenibile. L’integrità ecologica è uno dei temi più importanti affrontati nel documento. Tuttavia la Carta della Terra riconosce che gli obiettivi di protezione dell'ambiente, riduzione della povertà, sviluppo economico equo, rispetto dei diritti dell'uomo, democrazia e pace sono interdipendenti e indivisibili. Fornisce, perciò, una nuova struttura etica integrata per guidare la trasformazione ad un futuro sostenibile. Storia: La Carta della Terra è il prodotto di una discussione decennale, mondiale ed interculturale su obiettivi e valori comuni. Il progetto della Carta della Terra iniziò nella sede delle Nazioni Unite in occasione del Summit della Terra di Rio de Janeiro del 1992, anche su impulso del segretario generale dell'Onu Boutros Boutros-Ghali, ma venne portato avanti e completato negli anni Novanta da un gruppo formato, tra gli altri, da Michail Gorbačëv, premio Nobel, Maurice Strong, vicesegretario delle Nazioni Unite con delega al Summit della Terra, Steven C. Rockefeller, amministratore del fondo della famiglia Rockefeller e presidente della Fondazione Rockefeller, Ruud Lubbers, primo ministro olandese e in seguito Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, tutti attualmente ancora impegnati nel progetto. Furono costituiti 45 comitati nazionali Carta della Terra, e i dibattiti sulla Carta della Terra si svolsero in tutto il mondo e su internet e importanti conferenze regionali vennero tenute in Asia, Africa, America centrale e America del sud, Stati Uniti ed Europa. Le idee e i valori della Carta della Terra rispecchiano l’influenza di una grande varietà di correnti intellettuali e movimenti sociali. La Carta della Terra venne finalizzata e quindi lanciata nel 2000 dalla Commissione della Carta della Terra, costituitasi come ente internazionale indipendente con sede in Costa Rica, nel corso di un meeting internazionale presso il quartier generale dell’Unesco, a Parigi, nel 2000. Il Focal Point italiano della campagna è il professor Corrado Maria Daclon. • MohandasKaramchand Gandhi.

  26. Foresta Amazzonica L'Amazzonia, nota anche come Foresta Amazzonica è una foresta equatoriale nel Bacino dell'Amazzonia in Sud America. L’area conosciuta dell’Amazzonia o del Bacino dell’Amazzonia supera i 7 milioni di km², anche se la foresta propriamente detta ne occupa circa 5,5 milioni. La foresta occupa il 60% del territorio in Brasile, ma si estende anche in Colombia, Perù, Venezuela, Equador, Bolivia, Guyana, Suriname e Guyana Francese. L'Amazzonia è una foresta pluviale, in gran parte compresa in territorio brasiliano, che copre una superficie pari al 42% di quella dell'Europa. Dall'estremo limite occidentale della foresta, ai piedi delle Ande, fino alla rive dell'Atlantico vi sono 3200 km, all'incirca la distanza tra Roma e l'Islanda. Il Rio delle Amazzoni, inoltre, possiede il più vasto bacino del mondo ed è il secondo fiume per lunghezza dopo il Nilo.  A ragione è stato detto che l'Amazzonia è una specie di pianeta a sé stante. La foresta pluviale vi prospera nelle sue forme più ricche: il sottobosco è molto sviluppato, le fronde degli alberi e la vegetazione aerea, formano una copertura pressoché continua, che filtra i raggi del sole e mantiene l'ambiente in una penombra perenne, satura di umidità. Qui vivono 750 specie di alberi, 400 specie di uccelli e 125 mammiferi, 100 specie di rettili e 60  di anfibi. E' stato calcolato che in ogni singolo albero vivano 400 tipi di insetti 

  27. Questa foresta costituisce un ecosistema ricchissimo, che si protende dal basso in alto, da terra fino alle cime degli alberi, per oltre 60 metri. E' anche un ecosistema che vive in un terreno assai povero di sostanze: gli scienziati ritengono che la sua esistenza sia il prodotto di un equilibrio, delicato e straordinario, tra un clima molto caldo e umido e un terreno che offre assai meno sostanze nutritive di quelli delle regioni circostanti, resi fertili dalle rocce di origine vulcanica. Quanto il terreno sia povero e l'ambiente delicato lo si è già potuto osservare in passato. La prima volta fu negli anni '20 e '30 quando la Ford - la famosa industria automobilistica statunitense - acquistò aree forestali, fece abbattere la vegetazione spontanea e vi installò  piantagioni di alberi di caucciù (l'Hevea brasiliensis) per ricavare gomma da pneumatici. Le piantagioni non crebbero e l'esperimento fallì. La seconda volta fu negli anni '70, quando si cercò di installare nell'Amazzonia piantagioni di legno pregiato: fu ancora un fallimento. Anche sulla base di queste esperienze molti si chiedono che senso abbia ciò che si sta facendo oggi: distruggere vaste estensioni di foresta amazzonica con il proposito di ricavare terreni coltivabili. Non si è certi di riuscirvi mentre è certo che, nel frattempo, una parte del prezioso ecosistema vada perduta. Il governo brasiliano non dà credito alle critiche, né agli inviti a non deteriorare la foresta. Esso accusa di interferenza nei propri affari interni le associazioni ecologiste, i movimenti di opinione e persino gli organismi internazionali che denunciano i rischi cui va soggetta la foresta pluviale. Dall' altra parte, il Paese ha fortissimi debiti verso l'estero e sta cercando di sviluppare la propria economia. Lo sfruttamento dell'Amazzonia vede anche l'intervento di potenti gruppi economici, che a volte non hanno esitato a ricorrere addirittura al delitto per ridurre gli oppositori al silenzio. La distruzione della foresta avanza in modo brutale; allevatori e agricoltori appiccano incendi giganteschi: nelle zone lasciate libere dalla foresta bruciata sorgono piantagioni e allevamenti. Le popolazioni indigene sono costrette ad abbandonare i luoghi dove vivono da sempre. Parecchie tribù si stanno estinguendo. Prima che cominciassero le distruzioni, dalla foresta amazzonica, grazie alla fotosintesi clorofilliana, proveniva la metà dell'ossigeno prodotto dalla vegetazione del pianeta: una funzione preziosa per mantenere in equilibrio la miscela di gas che compone l'atmosfera della Terra. Ora gli incendi e le distruzioni non soltanto hanno ridotto tale apporto, ma rilasciano ingenti quantitativi di anidride carbonica. Gli scienziati temono che ciò acceleri il processo di riscaldamento dell' atmosfera, contribuendo a cambiare il clima. 

  28. La foresta equatoriale (chiamata anche foresta pluviale) è caratterizzata da una vegetazione arborea alta e densa, e forma un ecosistema caldo e umido. A questa foresta viene talvolta attribuito il nome di foresta vergine per antonomasia. Nelle zone presso l'Equatore si estendono immense foreste pluviali, che in passato erano assai più estese di oggi. La più grande foresta pluviale del mondo è quella dell'Amazzonia, nell'America del Sud. Essa copre un territorio di circa 7 milioni di chilometri quadrati (pari a circa venti volte l'Italia). La seconda foresta pluviale per estensione si trova in Africa Centrale e ricopre il bacino del fiume Congo. Queste regioni forestali forniscono una grande quantità di ossigeno. Il massiccio disboscamento è un serio pericolo,perché quando viene abbattuto un albero secolare prima che questo rinasca ci vogliono anni,e secoli. Il disboscamento rovina tutto l'ecosistema, perché intorno a queste foreste pluviali vivono animali,che senza più il loro habitat sono condannati all'estinzione, per mancanza di cibo e di nascondigli. Il disboscamento a cui sono sottoposte le foreste pluviali provoca danni seri, quindi conseguenze molto gravi non solo per le popolazioni locali, ma anche per l'intera umanità, perché si riduce un vero e proprio "polmone della Terra". Il disboscamento avviene come in Brasile per fare delle nuove via di comunicazione e per costruire nuovi edifici e grandi infrastrutture, tutto il legname tagliato finisce per arricchire l'industria, dove vengono costruiti mobili e case in legno. Dagli alberi che la compongono si ottiene il pregiato legname utilizzato in ebanisteria, ad esempio dalla Dalbergianigra e Dalbergialatifolia (palissandro), dal Diospyrosebenum (ebano) , dalla Swietenia (mogano). Questo rende la foresta equatoriale appetibile ai fini economici, contribuendo alla sua riduzione e distruzione.

  29. Estensione della Foresta Amazzonica

  30. Il clima: Nella zona dell'Equatore il clima rientra tra quelli tropicali umidi: è caratterizzato dalle alte temperature, dalla continuità delle piogge e dall'elevata umidità dell'aria. Alla latitudine dell'Equatore, c'è una sola stagione, calda umida, con temperature diurne che oscillano tra i 20 e i 28 °C. Il dì e la notte si alternano con durate simili (12 ore) per tutto il corso dell'anno. Ne consegue che la temperatura non conosce mai forti sbalzi e che l'evaporazione rende l'aria satura di umidità: si formano costantemente nubi dense che ristagnano nell'atmosfera, perché all'Equatore non spirano mai forti venti. La cappa di nubi e l'umidità mitigano almeno in parte l'incidenza dei raggi solari, perché ostacolano l'irraggiamento diretto del suolo: le temperature massime diurne toccano i 35 °C, ma non raggiungono mai i valori torridi dei deserti; nelle ore notturne l'umidità abbassa le temperature di alcuni gradi. Non c'è giorno interamente sereno; nelle ore pomeridiane si scatenano improvvise le piogge equatoriali: sono vere e proprie valanghe d'acqua che si rovesciano dal cielo e trasformano i sentieri in torrenti di acqua giallastra. Poi, così come improvvisamente sono iniziati, questi acquazzoni finiscono, e il sole ricomincia a splendere. Possono cadere fino a 3-4 metri di acqua in un anno, contro la media di 70 centimetri l'anno in Italia. All'Equatore non ci sono dunque differenze stagionali, ma un'unica estate calda, piovosa e umida. È per questa caratteristica climatica che la foresta equatoriale si chiama anche foresta pluviale. Il sostantivo latino pluvia infatti significa pioggia.

  31. Il Bioma: La foresta pluviale è una barriera quasi impenetrabile: sembra un unico organismo, fitto, intricato, nel quale l'uomo può inoltrarsi soltanto con difficoltà ed estrema cautela, aprendosi la strada con il machete, una specie di spada affilata. Il caldo e l'umidità creano le condizioni ideali per lo sviluppo della vegetazione che cresce con un ritmo rapidissimo e raggiunge dimensioni eccezionali. La foresta è sempreverde, perché non esiste l'alternanza delle stagioni: mentre alcune foglie muoiono e cadono, altre spuntano in un ciclo continuo. Il verde prevale in ogni periodo dell'anno e la vegetazione è sempre rigogliosa. Il manto vegetale si dispone a strati sovrapposti come se a una foresta se ne sovrapponessero altre. Lo strato più basso è formato da un fitto sottobosco, fatto di arbusti intricatissimi, di felci giganti, di piante carnivore, tra cui i raggi del sole penetrano a stento: tutte queste specie fanno a gara per uscire dalla penombra e conquistarsi un po' di luce preziosa. Intorno alle radici contorte degli alberi e intorno ai tronchi pendono e si avvolgono liane, piante rampicanti e un numero infinito di piante parassite o semplici epifite, che si appoggiano ad altre piante per vivere, formando un groviglio inestricabile. Nello strato superiore si trovano gli esemplari di media grandezza sopra cui svettano le chiome larghe dei grandi alberi che raggiungono i 50-60 metri di altezza. Il bioma della foresta pluviale si distingue per la ricchezza della flora e della fauna: ospita infatti il 40% delle specie vegetali e animali viventi. Non ci sono alberi simili uno accanto all'altro, ma sempre un'incredibile varietà di forme e dimensioni. Nella foresta pluviale sono state contate fino a 10.000 specie vegetali differenti e si incontrano le piante più varie: palme di vario tipo, differenti specie di Ficus, il mogano, l'ebano e il palissandro, che offrono legno duro e pregiato. Nelle zone paludose e dove la foresta si sviluppa lungo il mare crescono le mangrovie, dotate di radici aeree che affondano nel fango o nell'acqua. Grazie a queste, riescono a resistere alle piene frequenti dei fiumi e alle alte maree. Una caratteristica particolare della foresta è il suo rumore. La foresta tace solo negli attimi che precedono l'acquazzone. La foresta pluviale è l'habitat ideale per la vita di una fauna molto varia. Prevalgono gli insetti, gli uccelli e gli animali di piccole dimensioni perché la vegetazione ostacola il movimento dei grandi animali, che preferiscono gli spazi aperti. Si incontrano: scimmie, coccodrilli, anaconde e, ancora, roditori, rane, rospi e uccelli di ogni tipo: tucani, pappagalli, rapaci.

  32. Giaguaro, ormai sempre più difficile da trovare in natura,ma soprattutto in Amazzonia

  33. La Natura in Strofe Maestrale - Eugenio Montale S'è rifatta la calma nell'aria: tra gli scogli parlotta la maretta. Sulla costa quietata, nei broli, qualche palma a pena svetta. Una carezza disfiora la linea del mare e la scompiglia un attimo, soffio lieve che vi s'infrange e ancora il cammino ripiglia. Lameggia nella chiariala vasta distesa, s'increspa, indi si spiana beata e specchia nel suo cuore vasto codesta povera mia vita turbata. O mio tronco che additi, in questa ebrietudine tarda, ogni rinato aspetto coi germogli fioriti sulle tue mani, guarda: sotto l'azzurro fitto del cielo qualche uccello di mare se ne va; né sosta mai: perché tutte le immagini portano scritto: "più in là"! • Eugenio Montale, Nobel per la Letteratura nel 1975

  34. Temporale. Di Pablo Neruda. Tuona sopra i pini La nube densa sgrana le sue uve, cade l’acqua da tutto il cielo vago, il vento scioglie la sua trasparenza, si riempiono gli alberi di anelli, di collane, di lacrime fuggenti. Goccia a goccia la pioggia si raccoglie ancora sulla terra. Un solo tuono vola sopra il mare e i pini, un tuono opaco, oscuro, un movimento sordo: si trascinano i mobili del cielo. Di nube in nube cadono i pianoforti delle altezze, gli armadi celesti, le sedie e i letti cristallini. Tutto è trascinato dal vento. Canta e racconta la pioggia. • Pablo Neruda, Nobel per la Letteratura nel 1971

  35. La Natura in Arte • ThèodoreGéricault,La Zattera della Medusa • Claude Monet, Impressione: il levar • del sole

  36. Caspar David Friedrich,Viaggiatore in • un mare di nebbia • John Costable,La valle di Dedham

  37. Verifica • Quante e quali forme di inquinamento conosci? • Cos’è e di cosa si occupa il National Park Service? • Quali sono state negli ultimi decenni le ragioni del disboscamento della foresta Amazzonica • Quali sono le specie in via di estinzione nella foresta Amazzonica? • Quali obiettivi si prefiggono il WWF e il Greenpeace? • Chi scrisse la “Carta dei diritti della Terra”? In cosa consiste? • Commenta una poesia del XX sec. tra quelle citate che ritrae la natura. • Whowas the first to talk about the relationshipbetweenatmosphericcarbondioxideconcentration and temperature? • Whenwas the “greenhouseeffect” theorynamed? • Qu’est-ce que c’est la pollution de l’air?

More Related